Dopo la sentenza delle Sezioni Unite n. 5621 del 9 marzo 2009 che limita drasticamente la competenza degli ausiliari del traffico (i c.d. "vigilini"), è di questi giorni un'altra importantissima sentenza che tutela maggiormente gli automobilisti, già abbondantemente e spesso ingiustificatamente vessati da abusi della p.a.: la n. 11131 del 13 marzo 2009 della Seconda Sez. Penale.
Con essa la Cassazione ha confermato il sequestro di alcuni apparecchi della "Speed Control", dolosamente occultati per poter lucrare sulle sanzioni irrogate, dato che il titolare della stessa riceveva un compenso per ogni multa riscossa (vedi Autovelox, giro di vite della Cassazione - LASTAMPA.it).
Nel far ciò, la Suprema Corte sancisce a livello giurisprudenziale ciò che era già contenuto in una circolare del Ministero dell'Interno del 2007, in cui si affermava l'obbligo della segnalazione dell'autovelox almeno 400 metri prima del punto di collocamento.
La speranza è, adesso, quella che quest'orientamento si consolidi nel tempo.