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TonyH
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vigggi |
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Giugno 15, 2009, 22:41:34 pm |
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... ma a sto punto non possono tenersela senza rompere le azze a mezzo mondo? vorrei domandare a quel genio del commissario ... ma chi vuoi che si prenda uno stracotto di asino come la opel senza i contributi statali? ? http://www.motori24.ilsole24ore.com/Industria-Protagonisti/2009/06/opel-magna-ue.phpAl commissario Ue all'Industria, il tedesco Guenter Verheugen, strenuo avversario della Fiat sul caso Opel, non piace neanche la soluzione Magna. In un articolo pubblicato sul 'Die Welt' Verheugen annuncia che chiederà alla Commissione europea aun'accusato esame dell'accordo che, dice, sembra avvantaggiare solo la controparte russa. «La Commissione europea non può consentire che questo piano passi automaticamente deve essere esaminato dalla prima all'ultima riga perchè deve offrire garanzie che l'azienda sopravviva e sia competitiva a lungo» La Opel è stata ceduta grazie agli 1,5 miliardi di euro di garanzie fornite dal governo tedesco e ai 700 milioni di euro promessi dalla società di componentistica auto canadese Magna. Secondo l'accordo GM conserverà il 35 per cento della società, i sindacati avranno il 10%. Magna controllera il 20% e la banca statale russa Sberbank insieme alla società automobilistica russa GAZ avrà il rimanente 35 per cento. «Finora nessun investitori si è fatto avanti in tutto il mondo per continuare le attività di GM Europe senza aiuti statali e questo (dimostra) che i rischi sono molto alti» sostiene Verheugen, secondo cui «gli unici a correre relativamente pochi rischi entrando in General Motors Europe sono i russi» perchè «avranno accesso a una tecnologia più moderna per costruire una loro industria automobilistica, adatta per le esportazioni».
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alura |
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Giugno 16, 2009, 09:17:40 am |
webmaster, V12, 50851 posts |
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Iniziano a trapelare le prime indiscrezioni... ecco il prototipo del suv alfaromeo su base grand cherokee:
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Kia Sorento = Oso nei Kart
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saturn_v |
....E' piu' ecologico di una Euro 4...... |
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Giugno 16, 2009, 09:22:02 am |
Utente standard, V12, 8016 posts |
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Loggato
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MarzulLaurus |
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Giugno 16, 2009, 09:44:10 am |
Utente standard, V12, 23763 posts |
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vigggi |
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Giugno 18, 2009, 19:01:49 pm |
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http://www.repubblica.it/2009/06/motori/giugno2-09/marchionne-fiat-09/marchionne-fiat-09.html?ref=mothpstr1"Nell'incontro di oggi abbiamo tracciato un quadro realistico della situazione. La Fiat non intende nascondersi dietro il paravento della crisi. La stiamo affrontando con tutte le nostre forze. Stiamo facendo il possibile per superarla. Siamo pronti a sfruttare tutte le opportunità che si possono creare. Ma adesso è arrivato il momento, per tutti, di prendere coscienza che i grandi traguardi non si raggiungono da soli". Così l'Ad della Fiat, Sergio Marchionne, nell'incontro che si è svolto con il Governo, le Istituzioni territoriali e le organizzazioni sindacali, a Palazzo Chigi, illustrando l'attuale situazione del Gruppo e i programmi industriali di medio periodo, con particolare riferimento agli stabilimenti in Italia. "Mantenere gli equilibri occupazionali, di fronte all'emergenza che stiamo vivendo nei mercati, non è un compito facile. Le iniziative produttive delle quali abbiamo parlato oggi - ha aggiunto Marchionne - possono garantire in parte questo obiettivo, ma devono anche essere sostenibili dal punto di vista finanziario. Allo stesso modo, ci sono altri elementi di pari importanza. Penso al fatto di poter contare su eco-incentivi in Europa che abbiano una reale efficacia di stimolo della domanda. Penso al riconoscimento della cassa integrazione, ordinaria e straordinaria, che diventa indispensabile per gestire senza traumi le temporanee fermate produttive e i necessari processi di riorganizzazione, ai quali l'andamento della domanda ci costringe". (ITALPRESS) - (SEGUE). ads/com FIAT: MARCHIONNE "TRACCIATO PIANO REALISTICO DELLA SITUAZIONE"-2- "Penso anche - ha proseguito l'Ad - al rigoroso contenimento dei costi di struttura e alla possibilità di rispondere con tempestività alle richieste del mercato. Questo non richiede solo il rispetto della normativa sulla flessibilità del lavoro. Significa anche essere consapevoli che azioni di conflitto immotivate portano solo danni perchè non fanno altro che regalare occasioni d'oro alla concorrenza". Marchionne ha espresso, comunque, una certezza: "Noi abbiamo una convinzione che è insieme un invito. Non si può immaginare una Fiat senza forti radici in Italia. Lo diciamo da anni: Fiat fa parte di questo Paese, è un pezzo importante della sua storia e vogliamo che resti un pezzo importante del suo futuro. Se questo è un obiettivo condiviso, è il momento di unire gli sforzi di tutti: Governo, parti sociali e azienda. Se faremo tutti un passo avanti anzichè uno indietro, se ognuno di noi sarà disposto ad assumere la propria parte di responsabilità e di impegno, allora tutto questo sarà possibile. Potremo evitare conseguenze dolorose e potremo costruire qualcosa di più solido e duraturo. Personalmente, sono convinto che si tratti di una sfida alla nostra portata", ha concluso Marchionne. « Ultima modifica: Giugno 18, 2009, 19:03:21 pm da vigggi »
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vigggi |
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Giugno 18, 2009, 19:04:21 pm |
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http://www.autoblog.it/post/20633/fiat-marchionne-espone-a-governo-e-sindacati-i-piani-per-le-fabbriche-italianeSi è svolto oggi a Palazzo Chigi un incontro tra Sergio Marchionne, il governo, i sindacati ed i rappresentanti di alcune amministrazioni regionali per fare il punto sui piani futiuri di Fiat in Italia. Netta al riguardo la posizione dell’ad di Torino: “Fiat non delocalizzerà”, come ribadito dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Le misure che prenderà il Lingotto saranno piuttosto di riconversione produttiva, precisamente per quanto riguarda Termini Imerese e Pomigliano d’Arco. Non manca comunque un campanello d’allarme: Marchionne ha dichiarato esplicitamente che fare previsioni per gli sviluppi sul lungo termine, in questo momento critico per il settore, è molto difficile. Ma veniamo ad analizzare nel dettaglio cosa succederà alle fabbriche italiane di Fiat Automobiles. Dunque, accennavamo a Termini Imerese: lo stabilimento siciliano, nel 2011, perderà la produzione automobilistica (lì viene realizzata la Lancia Ypsilon) in vista di una riconversione completa. Pomigliano d’Arco invece, la fabbrica campana di Alfa Romeo, continuerà a realizzare 147, GT e 159 fino al 2010, quando arriverà una piattaforma tutta nuova sulla quale verranno realizzati più modelli. A Melfi, subito dopo le ferie di agosto, partirà la produzione della Grande Punto restyling, che verrà ribattezzata Punto Evo e riceverà gli attesissimi motori Multiair. La fabbrica lucana continuerà a produrre anche la versione ante-restyling, che rimarrà in listino con prezzi ridotti, una scelta che stanno facendo molti costruttori generalisti europei. A Cassino invece, al fianco di Bravo, Delta e Croma, arriveranno le linee dell’Alfa Milano, che sarà in vendita da aprile 2010. A Mirafiori rimarranno Alfa MiTo, Fiat Idea, Lancia Musa, Punto Classic e Multipla, la cui erede sembra sia stata rimandata a tempo indeterminato. Per quanto riguarda la Ypsilon infine, il nuovo modello arriverà nel 2011, ma rimane da definire lo stabilimento che ne ospiterà la produzione: se dovesse nascere su base Panda, potrebbe anche essere destinato al nuovo stabilimento in Serbia, assieme alla Topolino. I piani Fiat, tutto sommato, sono stati apprezzati da CGIL, CISL e Governo: “Non possiamo mettere in conto di depotenziare gli stabilimenti del meridione, in particolare di Napoli e Palermo, ma ognuno deve fare la sua parte creando le premesse per una discussione responsabile. Avevamo sperato molto in un accordo Fiat-Opel. È chiaro che dobbiamo affrontare sfide inedite per il settore auto”, ha dichiarato Bonanni, leader CISL. Più cauto Epifani, CGIL: “Marchionne ha fatto una fotografia onesta delle difficoltà, ma ha delineato solo un quadro a breve termine che si ferma al 2010-2011 e su alcuni nodi, come Termini Imerese, è stato troppo generico. Per questo servono rassicurazioni sul futuro”. Berlusconi dal canto suo ha sottolineato l’importanza dell’intesa con Chrysler. “Si tratta di un accordo importantissimo, perché rappresenta un consolidamento internazionale del gruppo. Ne abbiamo parlato con Obama, che ha manifestato un grande apprezzamento, per una operazione che cambierà le abitudini degli americani, in particolare sul fronte delle auto ecologiche”.
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vigggi |
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Giugno 19, 2009, 22:51:45 pm |
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http://www.quattroruote.it/news/articolo.cfm?codice=189060Dopo mesi di lavoro sullo scacchiere internazionale per le trattative Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne finalmente squarcia un velo sul discusso futuro degli stabilimenti italiani della Fiat. L'amministratore delegato del Lingotto lo ha fatto a Palazzo Chigi, in un incontro con Governo e sindacati al termine del quale l'azienda torinese ha diramato un comunicato che riproduciamo a parte (cliccate qui). Ecco le principali novità: Via l'auto da Termini Imerese. Lo stabilimento siciliano continuerà a produrre la Lancia Ypsilon fino al 2011 nell'attuale versione, con l'inserimento dei nuovi motori Euro 5. Ma nel frattempo dovrà essere programmata una riconversione che preveda lavorazioni industriali diverse dalle quattro ruote, con tutte le implicazioni di carattere politico e sindacali. Al via Punto Evo e Alfa Milano. A Melfi partirà subito dopo la pausa d'agosto la produzione della nuova serie della Punto, che non si chiamerà più Grande Punto, ma Punto Evo (nella foto, un prototipo camuffato su strada). Si tratterà di un restyling molto profondo, che riguarderà soprattutto frontale, interni e motori, tutti nuovi Euro 5, tra cui i Multiair. Melfi continuerà a produrre anche la Grande Punto nella configurazione attuale, probabilmente con una gamma di motori più ristretta e prezzi più concorrenziali. Quanto all'Alfa Milano, nome provvisorio della sostituta della 147, verrà venduta dall'aprile prossimo e sarà costruita a Cassino, nello steso impianto che continuerà a sfornare Bravo, Delta e Croma. Nuova linea a Pomigliano. La grande fabbrica napoletana continuerà a produrre la 159 berlina e wagon per alcuni mesi, nonché la 147 per almeno tutto il 2010, nonostante l'uscita del nuovo modello. Notizia fondamentale: Pomigliano avrà una nuova linea di prodotto, per uno o più modelli, e questo dovrebbe consentirne la sopravvivenza nel medio-lungo periodo. Regge Mirafiori. Lo storico impianto torinese poggerà gran parte della sua produzione sull'accoppiata Alfa MiTo (che da settembre sarà la prima auto a essere dotata del nuovo motore a benzina 1400 Multiair) e Fiat Idea-Lancia Musa. Resteranno a Torino la Punto Classic (e quindi la gamma avrà tre modelli in vendita contemporaneamente) e la Multipla, quest'ultima in attesa di un nuovo modello per ora rinviato sine die. L'interrogativo. Dove finirà la produzione della nuova Ypsilon, prevista a questo punto tra fine 2010 e inizio 2011? Questo è il grande interrogativo che resta. Se il nuovo modello verrà realizzato sul telaio della Panda, potrebbe anche essere destinato al nuovo stabilimento in Serbia, assieme alla Topolino. Ma resta l'incognita della nuova linea da aggiungere a Pomigliano.
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