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mariner
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Ottobre 28, 2009, 10:13:57 am |
Utente standard, V8, 307 posts |
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Intanto in riduzione, poi si vedrà! http://www.moto.it/focus/focus01.asp?ID=711Se andiamo avanti così, non so chi rimarrà! Meglio così. almeno forse si daranno una calmata nei prezzi dei giocattoloni stile R1 da 20.000 €!
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vatanen |
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Ottobre 28, 2009, 12:48:23 pm |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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grave...
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Mi piace l'odore di miscela la mattina...cit.
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911 |
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Ottobre 29, 2009, 11:03:21 am |
Utente standard, V8, 307 posts |
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"Meglio così" direi di no, c'è gente che perde il lavoro. E comunque, a parte che l'R1 non la fanno in Italia, Yamaha ha una gamma buona per tutte le tasche, le moto costose le fanno altri...
Cavolo, non volevo essere frainteso: meglio così ovviamente era semi-sarcastico e non volevo certo infierire sulla crisi disoccupativa attuale ne tantomeno rivolgermi alle persone. Pensavo alle direttive strategiche dei capi. Lo so che l'R1 non la fanno in italia, ma volevo dire che se ne vendessero di più, magari compenserebbero le perdite della filiale italiana e non la chiuderebbero.
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vatanen |
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Ottobre 29, 2009, 13:01:40 pm |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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Cavolo, non volevo essere frainteso: meglio così ovviamente era semi-sarcastico e non volevo certo infierire sulla crisi disoccupativa attuale ne tantomeno rivolgermi alle persone. Pensavo alle direttive strategiche dei capi. Lo so che l'R1 non la fanno in italia, ma volevo dire che se ne vendessero di più, magari compenserebbero le perdite della filiale italiana e non la chiuderebbero.
per venderne di più devi farle più economiche,di fatto regredire...non è una decisione molto popolare. se non hai i soldi per una R1 compri qualche modello più economico...non è un prob di costo,ma proprio di persone che non hanno i soldi per comprarsi una bici,e non vogliono più far mutui viste le inculate prese negli ultimi anni... l'unica cosa da imputar loro,è che a forza di rinnovar modelli a raffica,svalutano l'usato e quindi se ci son pochi soldi si cerca di comprar quello a prezzo di saldo o quasi...hanno tirato un po' troppo la corda,spero si accordino per rinnovare i modelli ogni 4-5 anni,ma è dura mettersi d'accordo. « Ultima modifica: Ottobre 29, 2009, 13:03:46 pm da vatanen »
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Mi piace l'odore di miscela la mattina...cit.
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&re@ |
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Ottobre 29, 2009, 13:53:08 pm |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Lo so che l'R1 non la fanno in italia, ma volevo dire che se ne vendessero di più, magari compenserebbero le perdite della filiale italiana e non la chiuderebbero.
Sì, è logico che se costasse meno, sarebbe più probabile venderne, ma quel segmento non è certo da "grandi numeri", l'acquirente cerca l'eccellenza tecnica prima di tutto. Oltre al fatto che hanno ancora a listino il MY 2008 che costa circa 14k, più o meno come le concorrenti (e il MY 2009 sta sui 17, non 20). A parte questo, le moto più vendute in italia sono (gli scooter ovviamente, ma a parte gli scooter) naked di media cilindrata, di cui Yamaha ha almeno 3 modelli, anche piuttosto economici... In sostanza, secondo me non chiudono certo perché vendono poche moto (non meno della concorrenza intendo, poi chiaramente il momento economico è quello che è, tutti devono far fronte a minori vendite). Anche perché non è che chiudano, ma spostano la produzione in Spagna... evidentemente là gli costa meno produrre...
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Loggato
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&re@ |
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Ottobre 30, 2009, 11:57:19 am |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Si è dimesso pure il presidente della Yamaha... (non che la cosa mi sconvolga, non è che lui perda il lavoro... però è sintomo di una situazione che effettivamente non è rosea). http://www.motociclismo.it/edisport/moto/MotoCiclismoR2.nsf/gd/I-risultati-sono-insoddisfacenti-e-il-presidente-di-Yamaha-si-dimette-Tokyo (GIAPPONE) 29 ottobre 2009 - Lo riporta l'agenzia Giapponese Kyodo News: Yamaha Motor annuncia le dimissioni del presidente Takashi Kajikawa (nella foto), che saranno effettive a partire dal 1 novembre, quando il numero uno della Casa dei tre diapason sarà sostituito dal direttore generale Tsuneji Togami. Il motivo delle dimissioni è dovuto agli utili troppo bassi fatti registrare dalla Casa costruttrice. Kajikawa si è preso la responsabilità del cattivo andamento finanziario della società e ha accettato di retrocedere dal ruolo di presidente a quello di membro del Consiglio di amministrazione. Lo scorso agosto Yamaha aveva pubblicato le previsioni di bilancio da cui risultava che la perdita consolidata nel 2009 sarebbe balzata a 182 miliardi di Yen. Rispetto allo stesso mese del 2008 Yamaha a settembre 2009 ha perso il 27% della produzione in Giappone. Sempre considerando la produzione giapponese, nel periodo compreso fra aprile e settembre 2009, in confronto all’analogo arco temporale dello scorso anno, la Casa dei tre diapason ha perso il 36,5%. Tuttavia, Yamaha, rispetto ai dati diffusi dall’Associazione dei costruttori del Giappone è il Marchio per cui si è rilevata la flessione minore rispetto ai concorrenti. Per contrastare le forti perdite, Yamaha ha già avviato un piano di razionalizzazione delle risorse a cui è conseguita la decisione di chiudere le linee di produzione dello stabilimento di Gerno di Lesmo (Monza e Brianza) licenziando 68 dipendenti. Decisione che è stata seguita da uno sciopero di due ore che è stato fatto dai lavoratori della fabbrica brianzola ieri mattina.
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Loggato
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Cizu |
solo lo stolto pensa, perche' il saggio già sa |
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Novembre 05, 2009, 12:19:50 pm |
Utente standard, V12, 6982 posts |
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Nelle moto il divario di prezzo tra nuovo e usato e' altissimo, e non c'e' altrettanta differenza tra una moto nuova e usata.
Insomma non e' difficile trovare una moto usata senza rogne a prezzi da discount. ovvio che il mercato del nuovo ne risente
Oltre al fatto che la moto e' un giocattolo, uno sfizio, e in tempo di crisi economica non c'e' spazio per gli sfizi
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911 |
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Novembre 05, 2009, 12:32:54 pm |
Utente standard, V8, 307 posts |
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l'unica cosa da imputar loro,è che a forza di rinnovar modelli a raffica,svalutano l'usato e quindi se ci son pochi soldi si cerca di comprar quello a prezzo di saldo o quasi...hanno tirato un po' troppo la corda,spero si accordino per rinnovare i modelli ogni 4-5 anni,ma è dura mettersi d'accordo.
Si effettivamente l'aggiornamento biennale dei modelli ha un pochino accelerato esageratamente costi ed evoluzione degli stessi.
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911 |
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Novembre 05, 2009, 12:34:21 pm |
Utente standard, V8, 307 posts |
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Addirittura! Alè, andiamo proprio bene!
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&re@ |
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Dicembre 18, 2009, 15:14:13 pm |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Un interessante punto di vista, con nuove informazioni: Una buonuscita di importo pari a due anni di cassa integrazione. Questa l'offerta di Yamaha ai dipendenti dello stabilimento di Lesmo, in provincia di Monza, che la casa giapponese ha deciso di chiudere.
Un'offerta generosa, che però non solo non è stata accettata, ma in seguito alla quale lo scontro fra rappresentanti dei lavoratori e l'azienda sembra essersi addirittura intensificato. (...) Veniamo all'offerta di Yamaha: si tratta di un importo non inferiore rispetto a quello che i lavoratori percepirebbero in caso di due anni di Cassa Integrazione Straordinaria. (...)
L'offerta non è stata accettata, e viene da domandarsi come mai visto che appare particolarmente generosa. Non sembra essere l'importo in discussione, ma il fatto che venga erogato dall'azienda piuttosto che dallo Stato sotto forma di Cassa Integrazione.
(...)
Non solo: la cifra offerta da Yamaha ai lavoratori andrebbe ad aggiungersi all’indennità di mobilità erogata dallo Stato (12 mensilità per chi ha meno di 40 anni, 24 mensilità per chi ha più di 40 anni e 36 mensilità per chi ha più di 50 anni). Un lavoratore di oltre 50 anni dunque si beccherebbe 3 anni di stipendio oltre all'equivalente di due anni di Cassa Integrazione. Mica male, verrebbe quasi da dire che conviene essere licenziati piuttosto che essere assunti in certi casi.
(...)
Da http://www.motocorse.com/news/finanza_auto_moto/25839_Io_sto_dalla_parte_di_Yamaha.php#commentiNB: chiude un REPARTO, non l'intera Yamaha Italia. « Ultima modifica: Dicembre 18, 2009, 15:17:30 pm da &re@ »
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Loggato
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TonyH |
I'm the face of terror. Terrier Terror. |
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Dicembre 18, 2009, 16:05:07 pm |
Staff, V12, 28735 posts |
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Boh....certe cose non le capisco Immagino che i lavoratori siano contenti come pasque....perchè di solito quando si rifiutano offerte simili la volta dopo si ottiene...niente.....
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your honor student is merely a pawn in my westie's diabolical world domination plot!
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vatanen |
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Dicembre 18, 2009, 17:57:38 pm |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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Boh....certe cose non le capisco Immagino che i lavoratori siano contenti come pasque....perchè di solito quando si rifiutano offerte simili la volta dopo si ottiene...niente..... si,ma perdere un lavoro adesso,significa rischiare di non trovarlo comunque nel giro di poco...dipende di quante persone stiam parlando..
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Mi piace l'odore di miscela la mattina...cit.
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TonyH |
I'm the face of terror. Terrier Terror. |
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Dicembre 18, 2009, 18:09:52 pm |
Staff, V12, 28735 posts |
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si,ma perdere un lavoro adesso,significa rischiare di non trovarlo comunque nel giro di poco...dipende di quante persone stiam parlando..
Si, ma ti danno un'indennità che va dai 3 ai 5 anni di stipendio....non è che ti lasciano proprio col culo per terra tipo contratto a tempo determinato A me han detto "arrivederci e grazie"...avrei firmato col sangue per una buona uscita simile...
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your honor student is merely a pawn in my westie's diabolical world domination plot!
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Phormula |
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Dicembre 19, 2009, 10:41:40 am |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Il problema oggi è che se perdi il lavoro, trovarne un altro è una missione impossibile, se sei giovane e vivi ancora con i tuoi puoi accontentarti di qualche contratto a termine e sperare che la cosa migliori, ma se hai più di 40 anni rientrare nel mondo del lavoro è difficilissimo. E se nel frattempo hai una famiglia da mantenere, è durissima.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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