ilPistone.com: Lambo LP560-4

Buon anno a tutti i pistoniani!!!

Si tratta di una belva scatenata, yes....di una vera belva. Da qualche giorno sto iniziando a capirla un pochino
e di conseguenza mi permetto qualche secondo in più con il piede a fondo sull'acceleratore.
Inizialmente ho dovuto modificare di parecchio il mio stile di guida, dopo parecchi anni al volante di Porsche,
le entrate in curva diventano tipiche di chi guida quell'automobile, ossia entrata in pieno sul freno, avantreno
che si carica e già al punto di corda pieno gas e uscita in totale trazione.
La LP560-4 è infinitamente più reattiva rispetto alla Porsche 997 Turbo, è una di quelle auto che dopo essere
entrato in curva al doppio della velocità con cui entreresti normalmente ti guarda con sufficienza e a quel punto
capisci che avresti potuto percorrere quella curva molto, ma molto più velocemente e lei non si sarebbe scomposta.
È la prima volta in vita mia che guido una macchina che permette accelerazioni laterali di questo tipo, stiamo
parlando di limiti che solo il vostro coraggio, ovviamente accompagnato dal buonsenso, possono sfidare.

Ieri sera tardi ho deciso di provare per la prima volta a spingere un pochino forte sulle strade tortuose della mia
zona. Apro la porta e subito le varie pompe si mettono in azione. Entrare nell'abitacolo necessita di movimenti
precisi, prima la gamba destra si deve infilare sotto al volante, poi si afferra la parte alta del volante con la mano
destra e si trattiene il corpo che si lascia cadere nel sedile di guida. Il montante del tetto è basso anche rispetto
alla Porsche, ma la seduta mi sembra meno piantata sul pavimento dell'auto rispetto a quest'ultima. Me ne accorgo
scendendo dalla macchina, faccio meno fatica rispetto alla 997 Turbo. Il sedile tiene molto bene, ha tutte le funzioni
elettriche ma non muove i fianchetti come invece faceva quello della Porsche. Tuttavia il tunnel centrale della
trasmissione è molto alto e tutta la parte delle gambe ben si appoggia durante i rapidi curvoni.

Piede sul freno, si gira la chiave identica a quella della A6, se non fosse per uno stemma del Toro. Il V10 avvia
una musica infernale che non è descrivibile a parole, il minimo è altissimo e gli scarichi sono completamente aperti.
Sempre con il piede sul freno schiaccio un pulsantino con una "R" posizionato in un luogo strano, sta esattamente
dove sulla Porsche trovavo la chiave di accensione. Per quale motivo non lo hanno messo sul tunnel centrale,
questo non si sa. Sullo schermo del navigatore appare l'immagine posteriore a colori e si vedono gli immensi
fumi che escono dai quattro tubi.
L'auto è larga e per uscire dal box bisogna fare attenzione a non toccare con gli specchi sul muro. Meglio girare
un pulsante posto vicino alla leva del cambio e questi si ripiegano. Il minimo è sempre alto e il motore continua
a tuonare.
Ho la funzione manuale inserita sul programma normale. Tiro la levetta al volante di destra e entra la prima,
faccio 20 metri e metto la seconda. In quel momento tutto diventa silenzioso. Improvvisamente è come se stessi
guidando una qualsiasi Audi. Volendo posso inserire la funzione Auto che sale e scende le marce senza
nessun intervento da parte mia. Io tuttavia adoro cambiare con le levette, anche andando piano. La scalata
prevede sempre una doppietta, ma in funzione normale questa è piuttosto silenziosa. È importante tener presente
che arrivati ad un incrocio, se l'auto scalasse per conto suo in prima nello stesso istante in cui decideste di
ripartire, questi due movimenti opposti possono provocare un sobbalzo brusco. Meglio pertanto o fermarsi
completamente oppure scalare manualmente in prima per essere certi che la ripartenza non avvenga proprio
nel momento in cui l'auto scala marcia.

Le cambiate sono piuttosto dolci, in qualche caso non si percepisce nemmeno il passaggio alla marcia
superiore, questo specialmente dalla quarta in sù e in pianura oppure in discesa cambiando a 2200 giri circa.
La Gallardo è come detto molto reattiva, e lo sterzo così diretto invita a guidarla come un go-kart. Il termometro
della temperatura dell'olio indica 80°C e possiamo fare salire i giri. Per prima cosa schiaccio il pulsantino
con la parola "sport". L'auto cambia anima, le farfalle delle marmitte si aprono e improvvisamente la Lambo
fa sentire il suo motore. In scalata la doppietta arriva come uno scoppio di petardo, rapida e fulminea sia
nel salire di giri che nello scendere. Il motore che sta a 10cm dalle spalle ruggisce e una spia sul cruscotto
indica che l'ESP lavora ora in modalità "sport", ossia più permissiva.

Porto la Lamborghini su una strada larga che mi conduce allo svincolo dell'autostrada, schiaccio a fondo
in seconda marcia e lei emette un ruggito che sale, sale, sale di intensità in un vortice di sensazioni che
ti dicono che il motore sta per scoppiare, mancano però ancora 2000giri prima di raggiungere il limitatore
posto nei paraggi degli 8600. La sensazione è quella di entrare in uno spazio diverso da quello che la
guida normalmente offre, adrenalina pura in questo caso. Arrivato nell'olimpo dei 8500 giri tiro la leva
di destra e nel medesimo istante vengo colpito da un botto alle spalle, entra la terza e una catapulta ti
riporta all'ululato di prima. Schiaccio il pulsantino con la scritta "Corsa", la 560 diventa dura come il granito,
imbocco il tornante che mi immette in autostrada, lo prendo velocissimo e temo che lei non riesca a starci
dentro, tengo la terza e vado tanto veloce. Lei percorre quella curva come se fosse sui binari, allora
capisco che posso aumentare, schiaccio con prudenza e ogni tanto compenso con una minima
correzione. Ora l'ESP permette molto all'automobile, in funzione corsa se si disattivasse l'ESP questo
rimarrebbe perennemente inattivo. Arriva il rettilineo che mi immette sull'autostrada deserta e salgo tutte
le marce che ho a disposizione, ad ogni cambiata è come se l'auto venisse colpita da un cannone
e subito dopo fa un balzo in avanti e riparte ad ululare. Non si può guardare il contachilometri, gli occhi
fissano solo il contagiri e la strada che passa velocissima. Raggiungo una galleria, scendo leggermente
il finestrino e la scalo in terza....poi giù a fondo con il piede destro, quello che ora accade in galleria non
trova parole per essere descritto, è una sensazione inebriante dove tutto sembra tremare e dove il
boato del motore sembra essere talmente acuto da diventare quasi un fischio. Esco dalla galleria e
rallento, percorro poi piano piano la strada che mi riporta ai 6Km di curve in salita per arrivare a casa mia.

Questa strada che sta al confine tra una stradina da pendolare ed una speciale da rally, la percorro
ormai da quando avevo il motorino. Faccio partire la Lambo in seconda e sempre con il cambio in
funzione corsa, utilizzo solo seconda e terza e poi nuovamente seconda. Solo in un paio di tornanti
provo a passare la prima, esco e sale di giri talmente veloce che quando sparo dentro la seconda non
sono completamente dritto e devo correggere il sedere che con il suo motorone dentro vuole arrivare
a casa prima dell'avantreno. Te lo fa capire con cautela, è selvaggia ma mai brusca. Ormai ho imparato
a capire il freno, ha molta più corsa rispetto alla Porsche con i carboceramici ma si capisce che la Lambo
pesa parecchio meno della Turbo. Schiacciando a fondo lei si blocca in pochissimi metri.
Non ne sono certo ma credo che l'ululato del motore nella notte si senta ormai fino a casa, sono certo
di non rendermi troppo popolare nel quartiere ma è come se fossi posseduto dal demonio, non riesco
a non scalare, entrare in curva piantato per terra, mettere a fondo l'acceleratore e tirare la levetta di
destra per sentire lo sparo della terza che mi percuote e l'urlo che riparte più potente di prima con la
Lambo che vorrebbe scappare dappertutto. Questa è la vera sensazione, sembra quasi che lei chieda
di andare più veloce, come se ti stesse dicendo che lei è più brava di te e ti sfida in questa invincibile
battaglia.

Ho raggiunto casa, mi sento come uno che ha dovuto domare un Toro. Ho le pulsazioni sopra i 100
e grazie a Dio in passato qualche auto potente ho avuto modo di guidarla. Qui tuttavia si parla anche
di sensazioni, non solo di prestazioni. Questa direi che è la fondamentale differenza tra la Turbo e
la 560. La Lambo ti inebria di giri, di suoni, di sensazioni che nemmeno l'immensa coppia del Turbo
può affrontare. Entro nel box di casa, lascio girare il motore per qualche minuto e ho la sensazione
di avere guidato veramente qualche cosa di micidiale e di piuttosto unico.
Poi giro la chiave, e tutto zittisce. Mi rilasso un poco sul sedile, sorrido. Mia moglie Lara entra in
garage, mi vede felice e beato come un bimbo che ha ricevuto il trenino nuovo e si mette a ridere.
Capisce che ci sono dei fulminati come noi che adorano guidare le automobili in modo viscerale.

Io le do un'ultima carezza prima di scendere, passo la mano sul cielo dell'abitacolo completamente
ricoperto di pelle con le cuciture a vista, il battitacco delle portiere pure lui è in cuoio soffice e l'odore
è di "nuovo". Che stupendo oggetto e che gioia portarlo nel suo habitat.

Solo gioia? Di norma direi senza dubbio di si anche se alcune scelte sono discutibili. Una di queste
è l'escursione del sedile. Il buon Homer dovrà provarla un giorno 'sta Gallardo, mi chiedo però se
il sedile indietreggia a sufficienza anche per permettere a persone di alta statura di guidarla. Io sono
180cm e non guido troppo lontano dal volante. Non ne sono certo ma credo di essere ormai contro
la paratia del motore. La Gallardo è cortissima con i suoi 434cm, ma forse qualche cm in più....?
Il volante su questo modello è quello della RS4 Audi con la parte sotto piatta e in alluminio, bello
da vedere ma strano da impugnare in curva. Non solo la parte piatta rende difficile la presa, ma pure
il confine tra la pelle e il metallo freddo provoca un attrito diverso e di conseguenza una presa meno
efficiente. Diffidate da volanti metà in pelle e metà il alluminio o in carbonio, sono belli ma non sono
il massimo. I comandi del finestrino elettrico lavorano con una logica di un marziano, ossia al contrario
di quello che indica il buonsenso:-)
La Gallardo ha un avantreno piuttosto rumoroso, non ho ancora capito se è la mia oppure se sono
tutte così ma mi pare che il rumore sia diverso dal solito.....da verificare. Se poi volete fare un weekend
con la vostra amata fotomodella preferita a Monte Carlo, assicuratevi che non porti con sé più di
un beauty case e i soliti tre "toys" da compagnia, qualsiasi valigia extra la dovete far recapitare con
un DHL direttamente all'hotel:-)))

Il colore giallo? Favoloso e queste fotografie non rendono giustizia. È perlato a tre strati e produce
degli effetti luminosi da cineteca. Una vera goduria per gli occhi, meno immagino per chi paga la
fattura di un eventuale carrozziere:-)

Spero presto di poter farvela provare e che pure voi riusciate ad innamorarvi di questa favolosa
automobile.

Un caro abbraccio,

Barn