Leggo sul numero di luglio di automobilismo il vostro articolo “Attualità Alfa” e debbo innanzitutto complimentarvi con voi per essere l’unica rivista specializzata a cantare fuori dal coro. Questo vuol dire che la passione per l’automobile è più forte di altre considerazioni meno nobili. Quanto voi scrivete è sacrosanto e di una tale ovvietà da sembrare impossibile che non siate state preceduti da Fiat stessa che, invece, ci propina l’ennesimo accrocchio targato Alfa. I signori della Fiat pensano di vendere (omissis) auto all’anno di questo nuovo modello. Ma a chi? Non ai vecchi clienti Alfa (come il sottoscritto) che esigono ben altro. Non agli automobilisti esteri che hanno a disposizione un ventaglio di auto veramente prestazionali su cui scegliere. Rimangono quelli che emigrano dalle varie fasce del mercato interno. Ma non appena sarà cessato l’effetto della valanga di veline che l’ufficio stampa Fiat riverserà sui media, declinerà anche l’interesse come del resto è successo per (omissis). I galloni bisogna conquistarseli sul campo col valore del prodotto e non con la persuasione occulta! Abbiamo tutti sperato in una svolta in casa Alfa: motori a 6 cilindri, cambio sequenziale in blocco col differenziale sul retrotreno multilink, scocca leggera e robusta (oggi si può), sterzo, freni, guidabilità ai massimi livelli dal VERA Alfa Romeo. Quello che in definitiva scrivete voi e che può essere sottoscritto da chiunque abbia interessa per una vettura in linea con la tradizione Alfa e non sa cosa farsene di un pianale Bravo, di un motore Fiat addobbato (omissis) e dell’assetto rivisto (omissis).
Qualche tempo fa ho visto in un autosalone una bellissima Montreal. A distanza di tanti anni è ancora attuale e soprattutto, è ancora Alfa

il motore sarà o il 1.6 da 105cv, o un jtd..

non lo so, un pò mi trova d'accordo. magari non per quanto riguarda le utilitarie (che ormai anche alcune di marche diversissime hanno il pianale pressochè identico), ma dal segmento B..si poteva osare una maggior differenziazione=maggior ricerca= maggiori costi= "col cavolo!"

Guarda Prozac...quello che hanno fatto con Mito mi sembra un adattamento molto buono...certo che si può fare sempre di più...però buttare al macero una struttura come quello della GPunto era veramente un peccato...è capace di ottime cose anche con motori e assetti modesti...figuriamoci con un pacchetto complessivo molto più prestazionale...

Cmq questa lettera potrebbe valere anche oggi...per testimoniare l'integralismo di molti...stai sicuro che il C-Evo, i nuovi multiair e multijet e le varie soluzioni di Giulietta saranno sempre non altezza per i "potenziali" clienti del marchio...che rimangono potenziali a vita...ce l'hanno scritto pure sulla carta d'identità...segni particolari: potenziale cliente alfa romeo...professione: vittimista...

Loro resteranno sempre gli eletti...e se nel film Matrix l'eletto aveva l'astronave...vuoi che in un club alfa romeo l'eletto non abbia almeno una Giulia o una 75?   

Ps. Il nome Giuletta è l'unica nota stonata dell'immagine di questa nuova auto...il passato è passato...e come tale sta bene solo in un posto...nei ricordi dei nostalgici...

non lo so, un pò mi trova d'accordo. magari non per quanto riguarda le utilitarie (che ormai anche alcune di marche diversissime hanno il pianale pressochè identico), ma dal segmento B..si poteva osare una maggior differenziazione=maggior ricerca= maggiori costi= "col cavolo!"

hai ragione per tanti punti. partendo dal fondo, rguardo al passato, giusto-infatti una mito TP non credo avrebbe gran benefici di guidabilità. e credo che la mito sia fatta bene, eccezione per alcune cose scritte sulla prova che ho fatto. ma ad esempio non si può definire la mito junior una macchina sportiva. oserei dire nemmeno divertente. mentre come immagine-non solo pubblicitaria, anche mentre la provi-sembra sportivetta (come una bella ragazza, che poi scopri avere il reggiseno imbottito )
ilmio pensiero è che mantenendo questa linea di risparmio (vedi anche la 500, costruita sul pianale della panda) , non è che si facciano prodotti peggiori (anzi!) ma che semplicemente non si innovi abbastanza, da essere competitivi a lungo.

Cmq sono curioso di sapere la data di questa lettera...spero che Tony ce lo dica...così possiamo ribaltarci...

Ps. Il nome Giuletta è l'unica nota stonata dell'immagine di questa nuova auto...il passato è passato...e come tale sta bene solo in un posto...nei ricordi dei nostalgici...