Togliamo due ruote alla nostra passione e per la prima volta veniamo a parlare di motocilcette. L'occasione ci è data dalla mamma di tutte queste: la Vespa.
Eh si, la Vespa, colei che ha permesso hai nostri nonni di relegare la bicicletta ad un ruolo secondario.
La Vespa, pur essendo una due ruote, è il tratto d'unione tra moto e auto; anzi, in fatto di motorizzazione di massa, rappresenta le fondamenta di queste ultime, visto che, dopo aver motorizzato l'Italia intera a cavallo degli anni '40, ha ceduto questo compito, alla fine anni '50, alla Fiat 500.
Veniamo quindi a vedere nel dettaglio la Vespa del 21° secolo. Per rinverdirne i fasti, si è andati a scavare nel passato per carpire i segreti di un successo che dura ormai da 60 anni. Si è ritornati alla carrozzeria in acciaio e ad un'impostazione più "turistica"; oltre a questo spicca la sospensione a biellette oscillanti, un vero segno di fabbrica della Vespa.
Certo che in confronto delle vecchie Primavera 125, Special 50, Sprint 90 (solo per fare degli esempi) questa nuova versione ha tutto meno che fascino. Come nel mondo dell'auto, anche nelle moto i "recuperi" storici sono assai difficili e la nuova versione "perde" il confronto con la vecchia perchè quest'ultima ha un'anima, un'anima che i nuovi modelli sembrano aver perso.
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