A seguito di articoli di stampa internazionale Ferrari fà sapere che il cosidetto codice a barre che spicca sulle auto del cavalinno in F1 non è riconducibile a Philip Morris


La Scuderia Ferrari e la sponsorizzazione Philip Morris International  www.ferrari.it
 
Maranello, 29 aprile – Oggi e nelle scorse settimane sono stati pubblicati alcuni articoli relativi al contratto di partnership fra la Scuderia Ferrari e la Philip Morris International, volti a metterne in discussione la conformità legale. Tali articoli sono basati su due presupposti: che alcuni motivi grafici che compaiono sulla monoposto di Formula 1 richiamino il logo Marlboro e che, addirittura, il colore rosso che contraddistingue le nostre vetture sia una forma di pubblicità del tabacco.

Entrambi gli argomenti non soltanto non hanno alcuna base scientifica – certi presunti studi su cui si fondano non sono nemmeno mai stati pubblicati su riviste accademiche – ma, soprattutto, non corrispondono al vero. Il cosiddetto codice a barre costituisce parte integrante della livrea della macchina e di tutta l’immagine coordinata della Scuderia, tanto è vero che viene modificato ogni anno e, talvolta, anche durante la stagione. Peraltro, se si trattasse di un marchio pubblicitario, dovrebbe esistere una sua tutela legale da parte della Philip Morris.

La partnership fra Ferrari e Philip Morris si concretizza ormai solamente in alcune iniziative – visite alla fabbrica, incontri con i piloti, produzione di merchandising – svolte nel pieno rispetto delle leggi applicabili nei vari Paesi. Nessun logo o marchio appare sulle monoposto sin dal 2007, anche nei Paesi dove la legge locale ancora lo consentirebbe.

Risulta poi incredibile l’affermazione che la semplice vista di una Ferrari rossa possa essere ancora più efficace di una pubblicità delle sigarette: come dovrebbe essere allora giudicata la scelta compiuta sia da altri team di Formula 1 di correre con una macchina contraddistinta da una livrea prevalentemente rossa oppure di legare l’immagine di un pilota ad una vettura sportiva dello stesso colore? Forse anche queste aziende vogliono pubblicizzare il fumo? Va ricordato ai lettori che il rosso è il colore che contraddistingue le vetture da corsa italiane sin dagli albori dell’automobilismo sportivo all’inizio del XX secolo: l’associazione è semmai immediata con la nostra azienda piuttosto che con il nostro partner.

una foto

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A occhio direi che non sia assolutamente nulla, mi sembrano barre tutte uguali e simmetriche rispetto al centro, non rappresentano niente secondo me. Le avranno fatte così perché qualche designer le ha ritenute gradevoli da vedere (?).

dai è il marchio marlboro , si riconosce a prima vista . è un messaggio subliminale , lo vedi e senza rendertene conto il cervello associa quell'immagine al pacchetto rosso e bianco  .

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ma dai.. tutti sanno benissimo che li ci sarebbe lo sponsor tabaccaio.. come il Go!!!!!! che c'era sulle moto di rossi al posto della scritta gauloises ...
che poi il codice a barre possa essere somigliante al marchio delle marlboro può essere

È ovvio che l'intenzione è quella di richiamare la Marlboro, mi pareva scontato

Io rispondevo al significato del codice a barre (come saprai, la distanza e lo spessore di ogni barra viene decodificata con un valore numerico o alfanumerico, per esempio alla cassa del supermercato). Ecco, come codice a barre, QUELLO secondo me non ha nessuna decodifica.

Bisognerebbe provare a leggerlo con uno scanner abbastanza grande (!), o avere sotto mano una foto decente.

appunto , è una rielaborazione grafica del marchio delle sigarette  .

Sul codice a barre é palese che sia per richiamare Marlboro....sul colore rosso mi pare eccessivo..il "rosso ferrari" fa parte della storia dell'automobilismo.

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Non capisco però una cosa.....

perchè non dicono che la scuderia ferrari.. è iscritta al mondiale di F1 come scuderia ferrari marlboro???

Mi pare una sponsorizzazione  importante usare  il nome di uno sponsor nel nome.

guarda caso , anche il team ducati marlboro di motogp.. utilizza nella grafica questi barcode

Una curiosità entrambi i team hanno marlboro nel nome completo del team.




Visto che come afferma Ferrari , "Peraltro, se si trattasse di un marchio pubblicitario, dovrebbe esistere una sua tutela legale da parte della Philip Morris. " , non è un marchio pubblicitario, mi pare curioso che sia adottato da due team in categorie diverse 

Non ci vedo niente di strano, penso che la grafica "oscurata" venga comunque decisa dallo sponsor, in entrambi i casi.

Quando la McLaren era sponsorizzata dalla West, per oscurare il marchio scrivevano i nomi dei piloti, esattamente come la Honda Pons in MotoGP (vabbè MotoGP si fa per dire, era ancora la mitica 500 2T)



(della Honda ho trovato solo un modellino, ma il concetto è chiaro...).

sono vecchi esempi, e mi pare che la legislazione sia cambiata, anche il solo marchio è considerata pubblicità, infatti il barcode non è un marchio , e quindi secondo il comunicato Ferrari non è assolutamente riconducibile a Philip Morris , fà solamente parte della livrea come un fregio qualsiasi.

Oggi quali sono i due unici team del motomondiale e F1 con nel nome un tabaccaio?

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Sì ok, anch'io penso che la legislazione sia cambiata, ma non facevo riferimento a quello.
Io rispondevo al

Sostenendo che non è così curioso, anzi lo trovo logico. Stesso sponsor, stessa politica commerciale (nel rispetto della legislazione vigente).