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Per la prima volta la Mini va sotto i 100. Come un’utilitaria qualunque, senza smanie da premium. In occasione del leggero restyling apportato quattro anni dopo l’avvio dalla commercializzazione, il costruttore britannico aggiorna ed ottimizza il 1.6 diesel per sfondare il muro dei 100 grammi di CO2 emessi al chilometro: il quattro cilindri da 90 cavalli (destinato alla One D) passa da ora 104 a 99 g/km, mentre i consumi scendono a 3,17 l/100km. Contestuale il raggiungimento dell’omologazione Euro 5, estesa a tutta la gamma. I tecnici Mini hanno poi apportato alcune modifiche al 1.6 diesel in versione da 112 cavalli, che guadagna 10Nm di coppia (270) pur rivelandosi leggermente più economo: i grammi di CO2 emessi al chilometro ammontano ora a 103, in luogo dei precedenti 104. Restano invece immutati i motori benzina, compreso il 1.6 sovralimentato della Cooper S aggiornato solo pochi mesi fa.
La vera novità del restyling riguarda la Cabriolet, disponibile con il motore a gasolio da 112 cavalli che le permette di accelerare da 0 a 100 km/h in 10,3 secondi, raggiungere una velocità massima di 195 km/h per un consumo medio di 30,02 chilometri/litro. Le modifiche estetiche sono destinate alla griglia frontale (nuovo bordino cromato), alla presa d’aria (tripartita sulle Cooper S) ed ai nuovi gruppi ottici posteriori con tecnologia LED. Cambia senza darlo a vedere il cofano motore, ridisegnato per offrire risultati migliori nel test per l’impatto pedoni. Mini comunica di aver inoltre ampliato la lista di accessori, proponendo i nuovi pacchetti Scene, Classic e Rally per caratterizzare l’aspetto esteriore, in aggiunta al sistema di infotainment Mini Connected. La Mini restyling debutterà nei concessionari il prossimo autunno.