CHE MERAVIGLIA QUESTA PISTA!!!!
Vi risparmierò i video, in quanto, con ben due telecamere, non sono riuscito a farne uno guardabile... la mia telecamera ha qualche problema, perchè si spegne dopo poco tempo (da mezzo minuto a dieci, e l'unica volta che è stata accesa per dieci minuti di fila è stato al primo turno, quindi giravo pianino...), l'altra, la GoPro, non ha alcun problema (ho imparato stamattina ad usarla), ma siccome sabato IO non la sapevo usare, l'ho affidata ad un operatore specializzato quotatissimo. Il quale è riuscito a scattarsi una serie di autoscatti incredibili attraverso il mio parabrezza. Probabilmente, per vendicarmi, ne posterò un paio...
Vabbè, son tutti in vacanza, quindi mi prendo il mio tempo.
Parto da casa venerdì intorno alle tre, con mia moglie che brontola (ufficialmente con mia figlia, ma sotto sotto...
).
Mi trovo con Giorgio a Bruere, e ci avviamo al Frejus, che è una palla immane (13 km circa a 70/ora, distanza di sicurezza per me astronomica di 150 m, avvisi luminosi se sgarri sia di velocità che di distanza.... si sta sotto per più di un quarto d'ora, ed è veramente una palla).
Arriviamo nei pressi della pista, ed il vecchio albergo dove eravamo già stati in passato è bruciato
Dalla strada si vedono le modifiche alla pista, che si "arrampicano" sulla collina.
Troviamo un albergo in un paesino a 10 km (Champier, dove si trova la pista, è poco più di una frazione), e prendiamo la camera.
Perle di Laquais 1
Giorgio, in perfetto francese, chiede una "camera per due"
La receptionst chiede "letto matrimoniale o due letti?"
MAVAFFANCULO ZOCCOLA!!!
Scarichiamo e andiamo a far benzina alla swift ed alle taniche.
Poi, vista l'ora, decidiamo di montare subito le semislick, in modo da non doverlo fare il giorno dopo in pista.
Mentre facciamo il cambio alla mia, racconto a Giorgio la
Perla di Laquais 2
"l'altro giorno, quando sono andato dal gommista perchè volevo rodare le semislick, ho marcato le gomme da strada con il gesso.
Quando sono tornato a rimontarle, avevo due gomme marcate AS......"
Finita la mia auto, passiamo alla Clio. Giorgio sta cambiando le ruote da un lato, io dall'altro inizio a smollare i dadi e poi
Perla di Laquais 3
comincio a togliere anche i dadi, con il crick che è dall'ALTRA PARTE dell'auto...
vabbè, non sarebbe successo niente, visto che ha le colonnette...
Doccia e ricerca di mangiatoia, visto che il ristorante dell'albergo ha prezzi improponibli.
Il paese (Cote Saint Quelchose) ha una popolazione prevalentemente molto abbronzata, ed i ristoranti vanno di conseguenza: Kebab, Maroquin, un altro etnico. Finalmente troviamo Le Castel Sard, dove ci cibiamo decorosamente..
Andando via ci chiedono se siamo lì per il festival musicale (
), ed io rispondo
Perla di Laquais 4
"non, nù allòn a la pist de Laquà!" Laquà però si dovrebbe dire Lakè, e quindi tocca a Giorgio spiegare.
Si va a nanna, ed ometto la descrizione del concerto di fiati a quattro voci.... Doverosa però la citazione della fantasmagoricamente tecnologica abat-jour con accensione tattile. Ci gioco un po', nonostante le lamentele di Giorgio.
Al mattino raggiungiamo finalmente la pista (lungo il tragitto Giorgio roda le gomme di destra attorno ad una rotonda, ed io mi aspetto che poi la prenda in controsenso per rodare anche quelle di sinistra), paghiamo (150 euro per la giornata, 2 ore e mezza al mattino, 3 ore e mezza al pomeriggio, suddivise in due turni, ogni venti minuti, molto meno cara delle molto meno belle Varano e Franciacorta).
Il paddock non è affollatissimo: 5 x 500 abarth, 1 Punto Abarth, varie Saxò, 106, 205, una Clio 2.0, una Monoposto del 1970, una sport prototipo, una Focus Rs, una Audi S3, un paio di Porsche. Al pomeriggio si aggiungeranno anche una Venturi 400 Trophy ed una Mustang Gt 500 Shelby, entrambe guidate da cani, ed una elise/exige.
La pista è veramente bella, già era carina quando ci eravamo stati con le monoposto, ma le due "aggiunte" sulla collina la rendono veramente godibile, soprattutto se non si hanno cavalli a bizzeffe. Ottima per la swift, che patisce le chicane lente, ed infatti qui a Laquais la Clio di Giorgio mi ha rifilato credo un secondo e mezzo, anzichè due, e direi tutto sul dritto. Avere auto più veloci non credo serva a molto: si possono esprimere solo sul dritto, per il resto si è sempre in appoggio, o si passa da un appoggio all'altro, e quindi anche le piccole permettono di togliersi qualche soddisfazione.
E' una pista poco più lunga di Varano o di Castrezzato (3 km, si gira in 1.30", quindi anche leggermente più veloce). Si usa la seconda solo in due punti, e non ci sono chicane lente (le esse si fanno tutte di terza). Non ci sono rettilinei tranne quello principale, e quindi non si può tirare il fiato un attimo, se non appunto sul dritto, una volta a giro.
Un solo rettilineo, quello di box, con una esse veloce sconnessa (io la facevo in pieno, senza problemi, ma Giorgio, più veloce e con sospensioni più dure, qualche problemino l'aveva, inoltre davanti a me una 500 Abarth s'è fatta una bella intraversata), subito dopo la quale io raggiungo i 150/ora, Giorgio credo i 165, e si arriva all'unica staccata seria di tutta la pista (che quindi non sollecita i freni, e l'ho notato dalle condizioni di pastiglie e dischi a fine giornata). E' una staccata su fondo sconnesso, per un tornantino a destra in salita da seconda. Si può sorpassare in staccata, ed un paio di volte sono arrivato lungo (senza andare in ghiaia). Poi inizia un pezzo da mininurbungring: salita con esse sinistra-destra da fare in accelerazione, terza, poi curva a destra in scollinamento molto bella, dopo la quale si mette la quarta per arrivare ad una staccatina su curva a sinistra da terza.
Ecco, questo era il pezzo che mi piaceva di più (e dove non so quanti riuscissero ad essere così veloci
): Si tratta della citata sinistra, poi destra-sinistra-sinistra, staccata con l'auto in pieno appoggio, tornantino sinistro da seconda. Fino al tornantino la swift è veramente magnifica, danza di qua e di là, cambiando appoggio più volte e scivolando sulle quattro ruote..
. Dopo il tornantino esse in accelerazione di terza, staccatina di nuovo in curva, e poi curvone di difficile interpretazione: quasi 180 gradi, la prima metà in salita e le seconda in discesa a chiudere, con possibilità di scegliere traiettorie diverse. Poi sinistra al fondo della discesa, ed inizia il pezzo probabilmente più tecnico e difficile (lo era anche con le monoposto): altra sinistra in salita, e poi due destre, la prima in scollinamento, la seconda in discesa, dove è indispensabile fare la traiettoria giusta, atrimenti si perde molto tempo o si rischia l'uscita (o si esce direttamente, vero Giorgio?
), quindi ancora destra da fare in terza piena per tornare sul rettilineo. BelloBelloBello!
Quanto all'ambiente, due soli "commissari": uno ad ingresso pista, ma in realtà FUORI dalla pista, l'altro all'uscita, dava "un giro a fine turno" e bandiera a scacchi. Atteggiamento amichevole, anche nelle minacce a Giorgio
. In paddock anche, atteggiamento molto easy (cit. Dogui), si chiacchiera (beh, chi sa il francese). In pista direi grande correttezza: tutte le volte che sono arrivato sotto a qualcuno, mi hanno sempre lasciato passare, anche in staccata o in percorrenza di curva. Da antologia alcuni giri nel pomeriggio... una 205 era uscita dove sa Giorgio, quindi bandiera gialla in quel punto, ma ci pemettevano di girare comunque. Ho raggiunto tre auto davanti a me, ed abbiamo fatto, per 5/6 giri, un bel trenino compatto tiratissimo, rallentando doverosamente in corrispondenza della bandiera, e poi di nuovo giù tutto...
Ad un'ora dalla chiusura pista, ormai stanchi (e con più di 200 km di pista sulle gomme e sulla schiena), decidiamo di rimontare le gomme stradali e con calma ripartire.
Perla di Laquais 5
Due delle mie stradali sono egualmente marcate AS
Si riparte, e dopo poco inizia il diluvio. In autostrada si fa fatica a tenere il limite dei 110: la nube d'acqua è veramente notevole. Poi panino, Frejus, altro panino e saluti. Arrivo a casa alle 10 meno un quarto, in tempo per beccarmi il prevedibile culo, che invece incredibilmente scampo...
Assolutamente da rifare. Per me sono 330 km da casa (poco più che per Varano o Castrezzato), ma la pista è veramente su un altro livello. Un po' più distante per i lombardi e gli emiliani (che sono troppo ben abituati), ma vale certamente la pena.
Best lap: 1.39"63/100
adesso capisco perchè insistevi perchè venissi pure io,senza il gommista ufficiale sei perso...ahahahahha
sembra divertente e tecnica come pista,anche se ad occhio inadatta alla coupè,che non può sfogarsi sui dritti e deve patire lunghi appoggi trita gomme.
p.s. veder la swift che supera la 205 rallye,mi ha fatto incazzare.