cercherò di essere il più oggettivo possibile...data la mia passione per quest'auto
...
iniziamo con il dire che la Grand Cherokee, nonostante il prefisso "Grand" non è poi
così mastodontica...anzi, metro alla mano, si rivela piùttosto compatta: lunghezza 4,61m,
larghezza 1,86m...in pratica è come un'audi Q5...
rispetto alle rivali dell'epoca (principalmente ML e X5) costava meno e offriva (nell'allestimento Limited),
una dotazione completa: interni in pelle, impianto audio infinity gold da 180w, cerchi in lega da 17"
gommati 235/65 r17, comandi radio al volante, cruise control, climatizzatore automatico bi-zona con
controllo della temperatura ad infrarossi (AZC), sedili con movimenti elettrici (quello guida con memoria
e discesa facilitata) e riscaldati, computer di bordo e stereo con lettore CD e casseta.
i motori al lancio erano, in italia il 3.1 TurboDiesel costruito dalla VM (poco potente e inaffidabile,
sostituito nel 2002 dal 2.7CRD mercedes), il 4.7 V8 power tech da 220 cv (il suo motore) e, di questo non
ne sono sicuro, il 4.0 6L da 190 cv.
dopo questa piccola premessa passiamo alla vettura specifica della "prova".
come specificato nel titolo l'auto in questione è il 4.7 V8 nell'allestimento overland. che si differenzia
dalla limeted per la presenza degli interni in misto pelle/scamosciato grigi, i vetri posteriori oscurati,
la presenza del tettuccio apribile e del caricatore CD, oltre che dei tappetini con ricamato il logo Overland.
il motore, che guadagna l'appellativo di H.O. (High Output) vede aumentare la sua potenza fino ai 265cv, 45 in più rispetto alla versione Power Tech standard.
Salendo a bordo si respira un'aria yankee, da americana...piacevoli le finiture ad effetto radica sul cruscotto e sui pannelli porta, molto bello il volante con la parte superiore della corona in vera radica e quella inferiore in pelle traforata, cha danno allo stesso tempo un effetto sportivo ma di classe.
comodi ma poco contenitivi i "tozzi" sedili ad effetto poltrona...che grazie ai numerosi movimenti elettroattuati permettono di trovare una posizione di guida corretta abbastanza velocemente...
Girata la chiave il banbinone sotto al cofano si mette emettendo un sound come solo un V8 sa fare...davvero esaltante...una volta portata la leva del cambio automatico in "D" siamo pronti al decollo.
il V8 a velocità urbane ronfa sornione sotto al cofano...fecendosi sentire molto delicatamente...
ma basta una decisa pressione dell'acceleratore (a cavo, n.d.r.) perchè il cambio esegua un kickdown e il V8 inizzi a strillare come un forzennato, raggiungendo velocità da ritiro patente in un attimo...
la sua "corsa" è limitata (elettronicamente) a 200km/h, mentre, dalle prove eseguite da riviste americaneè capace di uno 0-60mph al di sotto dei 6 secondi...
tuttavia, non è certo un'auto con il quale fari spari al semaforo, ma credo che già lo si sia capito.
il cambio automatico ha un comportamento tipiacamente americano, dotato di 3 marce più due Overdrive (alla fine è come se fossero 5), ma si riesce a controllarlo facilmente variando la pressione sull'accelaratore...a differenza del NAG (mercedes) montato sul 2.7CRD che permette di scegliere quale marcia usare (dalla prima alla quarta) sul 5-45RFE si può scegliere solo di bloccare il cambio in prima e in seconda...in modo da sfruttare il freno motore nelle lunghe discese o di evitare numerose e dannose cambiate in salite ripide.
dato il tipo di macchina, non fa sentire la mancanza di un manuale, nonostante le cambiate non siano proprio veloci.
guidandolo su percorsi misti non da certo grandi soddisfazioni...complice l'elevato rollio, la tenuta di strada non entusiasmante e lo sterzo impreciso oltre che pesante.
da tenere presente che stiamo parlando di un mezzo dotato si anteriormente che posteriormente di ponti rigidi...
soluzione non proprio stradale ed forse questo che penalizza maggiormente su strada la Grand Cherokee dalle sue concorrenti, mentre in fuori strada è una particolarità che ne fa, con qualche modifica, un fuoristrada vero...differenziandola dai banali SUV.
anche i freni non offrono un ottimo FeedBack...il pedale è pesante e da' l'impressione che l'auto non freni...intendiamoci, se si preme con forza l'auto inchioda...è solo una senzazione.
la situazione dovrebbe esse comunque migliorata mediante l'utilizzo delle pinze Akebono, migliori delle Teves istallate sul mio esemplare del 2002.
che tra l'altro tendono, con il tempo ed un uso "scorretto" a rovinare i dischi e a bloccarsi.
l'auto è dotata della trasmissione integrale con ridotte denominata "QuadraDrive" che, in condizioni normali ditribuisce la coppia al 90% sull'asse posteriore e al 10% su quello anteriore...che puù variare fino al 50% su ogni asse in automatico, quando viene rilevato uno slittamento.
vi è inoltre la possibilità, mediante leva affiancata a quella del cambio automatico di bloccare la ripartizione al 50% per asse, bloccando anche i differenziali e inserendo le ridotte, rendendo di fatto l'auto inarrestabile.
purtroppo, venendo alle note dolenti, l'auto è afflitta da difetti congeniti, quali la breve durata del radiatore e la rottura dell'impianto di riscaldamento/climatizzazione...
trlasciata la, a mio parere, splendida linea della carrozzeria, a meno che non siate dei culturi della manutenzione fai-da-te o appassionati di fuori strada, vi sconsiglio l'acquisto:
puntate piùttosto su Mercedes ML e BMW X5 coeve...molto più stradali e affidabili...