figurati non la cambia neanche a me il tuo punto di vista

corrisponde al vero che per es se vuoi fare che so l'ing all' ufficio tecnico del comune di bolzano devi prendere un patentino di bilinguismo per cui da italiano residente in italia devi conoscere il tedesco praticamente come lingua madre?

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 secondo me essendo in italia in ufficio si dovrebbe parlare italiano punto

allora cosa sono serviti  i morti su quelle montagne durante la grande guerra?

altra caxxata.
perdonami, ma ti evito brutte figure.
è vero che è territorio italiano, ma la stragrande maggioranza della popolazione è discendente diretta di famiglie madrelingua tedesca.
il fatto del patentino vale per i due gruppi linguistici maggiori ed è giusto che sia così.
vuoi per un fatto di opportunità, vuoi perchè essendo terra di confine i servizi sono decisamente migliori per i turisti, la maggiorenza dei quali tedescofoni, che vengo a trascorrere le vacanze.
negli uffici pubblici arriva sì il cittadino italiano che abita nel grosso centro, ma anche il contadino che abita in montagna e che non sa l'italiano in maniera perfetta.
che fai, non gli dai il servizio e lo emargini?
i morti sulle grandi guerre lasciali perdere, occupati di cose che hai vissuto.....

Assolutamente no, fa piacere trovare un compaesano che parla il tuo dialetto (al sud è normale, e nessuno se ne duole).
Se proprio vogliamo imputargli qualcosa...è che ogni tanto si dimenticano che sono bilingue...specie nei volantini e nei manifesti....un'ignorantone in tedesco come me capiva un cazz 

Per il resto, cazzo, non sembra nemmeno Italia.......hanno davvero a cuore la loro terra...la tengono pulita (non UNA cartaccia per terra che sia una ho visto)...la valorizzano (i ragazzi delle superiori fanno da guida nei musei, aiutano nelle sagre....già solo nella campagna piemontese è una rarità).
Se tutta l'italia fosse così spaccheremmo il culo ai passeri.

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Ho avuto negli ultimi 6 mesi dei contatti con una ditta, a cui abbiamo affidato un subappalto per lavori specialistici in un cantiere nel Veneto, che sta a Terento anzi a Terenten visto che la loro carta intestata è tutta in tedesco a partire dalla località con tutto il resto ( "handwerkerzone" che sarebbe qualcosa tipo zona artigianale, ecc.). Al telefono rispondono in tedesco, masticando a fatica l'italiano  e capendolo in maniera discutibile, tant'è che per fargli capire tutta la documentazione che mi occorreva per le autorizzazioni ho dovuto sudare le sette camicie tra telefonate ed e-mail chiarificatrici con tanto di esempi da copiare.

Ora capisco il bilinguismo, ammiro l'organizzazione e la qualità della vita, però giuridicamente sei italiano e non dovresti permetterti di snobbare la tua Nazione. Capisco anche l'origine di fatto tedesca, ma tanto per fare un esempio, non credo che gli italiani rimasti nella ex Jugoslavia potessero tanto esibire la propria italianità. Se dopo oltre 90 anni dalla fine della prima guerra mondiale agli altoatesini è stato consentito di mantenere così marcata la propria identità teutonica, questi dovrebbero almeno ammettere che ciò è stato possibile anche grazie ad uno stato (italiano) per nulla oppressivo nei confronti delle minoranze.

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Quello che dice Pino (senza capelli) è vero ed assolutamente condivisibile in linea teorica ed "aulica". Ciononostante ci sono evidenze come quelle di Pino (con capelli), ed io stesso, per lavoro, troppo spesso ho constatato un atteggiamento, in capo agli altoatesini, da "tedesco", ed in alta percentuale... al punto da percepire che gli altoatesini che si sentono italiani siano la minoranza: al di là di episodi coloriti come quello sciatore che disse che l'inno italiano non era il suo, sarebbe auspicabile che il bilinguismo fosse perfettamente simmetrico, e che venisse emarginata la tendenza a far prevalere la parte "tedesca", partendo proprio dalle piccole cose quotidiane (volantini, cartelli stradali, rigore nell'insegnamento delle due lingue... che poi... come han dato il patentino a quelli della ditta cliente di Pino se quasi non parlano in italiano?). Sarò tranchant, ma... ti senti tedesco? Emigra, da anni c'è la libera circolazione in Europa...

La faccenda del 20-30 % alla Lombardia e del 400 % alla Sicilia mi ha leggerissimamente turbato...

Quoto...da quello che mi è stato raccontato le cose sono proprio cosi.

Il patentino non è richiesto per lavorare nel privato. Detto questo è un'evidente mancanza della ditta di Terento, ma non c'entra nulla con l'essere in Italia o meno. Conosco decine di persone a San Bonifacio che parlano un dialetto orribile e non conoscono l'italiano.....

Ce n'è anche nel mio condominio e chissà in quali altri posti. Non mi risulta però che il veneto medio si senta di altra nazionalità, quanto meno non ai livelli di quanto detto da me sopra.

se posso permettermi, dato che dal 1975 ho casa in val di Fiemme..e da casa mia al confine della provincia di BZ ci sono circa 900 mt...oltre a qualche parente che vive a Bolzano da una vita...tutto verissimo ciò che dicono Superpyno e Viggi sul turismo etc.

Giusto anche il discorso "bilinguismo" come tutela della minoranze...però..per "bilinguismo" io intendo parlare SIA italiano SIA tedesco..ad un ottimo livello tutti e due, il tedesco per ragioni di origine culturale storica, e l'italiano perchè...comunque, ormai sono 92 anni che quella è Italia.
Mentre ancora troppo spesso...trovo persone che parlano perfettamente il tedesco ..e mi può star bene..ma che si sforzano evidentemente di parlottare in Italiano.

I ricordi anni 70...per cui mia zia non veniva servita nei negozi se entrava e parlava in Italiano..mentre se entrava parlando tedesco il prblema non si poneva..diciamo che li voglio considerare appunto..ricordi...molte cose sono cambiate in meglio...

Roby il fenomeno non è ai livelli che dici tu. E nemmeno lontanamente paragonabile al mito della Padania.... Con la differenza che questo è diventato territorio italiano. Ho trovato più ostracismo io nel 2006 da parte di sedicenti veneti italiani che mio padre calabrese negli anni sessanta in Alto Adige. Ripeto: anni sessanta.....
Non fatevi ingannare dai miti che girano. Le divisioni ci sono e riguardano le vecchie generazioni. I giovani vanno oltre e hanno mentalità aperta.