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baranzo Nothing's as it seems!
Marzo 21, 2003, 17:44:09 pm
Global Moderator, V12, 27239 posts
La terza Divisione Usa ha fatto 150 chilometri senza fermarsi
Ma l'esercito di Saddam reagisce a Nassiriya, sull'Eufrate
Bloccata l'avanzata verso Bagdad
gli iracheni resistono ai blindati

Un portavoce inglese: "Nella capitale entro quattro giorni"
In arrivo da Stanford i B52, l'escalation dal cielo è imminente?



KUWAIT - Mentre si starebbe avvicinando il momento dei raid aerei "pesanti" su Bagdad e sul resto del paese (i B52 decollati stamattina dalla Gran Bretagna sono in arrivo), iniziano i primi combattimenti sulla strada verso la capitale. L'offensiva di terra che secondo uno dei portavoce dell'esercito britannico dovrebbe portare alla capitale "entro tre o quattro giorni", ha cominciato a trovare resistenza intorno a Nassiriya, città sul fiume Eufrate a Nord-Ovest di Bassora e a 375 chilometri dal cuore del potere di Saddam.

Obiettivo Bagad. Dalle prime luci dell'alba intere colonne di blindati, carri armati, mezzi cisterna per i rifornimenti erano penetrati dal confine sud senza trovare sulla loro strada alcun ostacolo. Poi, dopo circa centocinquanta chilometri, l'esercito iracheno ha bloccato la corsa della terza divisione. In un luogo strategico, perché la città di Nassiriya costituisce il principale punto di attraversamento del fiume.

La guerra sta comunque seguendo un piano diverso da quello che era trapelato alla vigilia. Che prevedeva una immediata "tempesta" di bombe su Bagdad. E, in contemperanea, l'invasione. Invece il conflitto è cominciato con un paio di bombardamenti "selettivi" sulla capitale e con l'ingresso massiccio delle truppe di terra.

La terza Divisione. Famosa per essere la forza meccanizzata meglio addestrata e più rapidamente impiegabile al mondo, la Divisione che avanza nel deserto è considerata il pugno d'acciaio della XVIII Divisione Aerotrasportata. L'unità è preceduta da un gruppo di elicotteri ricognitori Kiowa che volava a poco più di 15 metri da terra. I soldati avanzavano in larghe colonne di centinaia di carri di combattimento M2A Bradley, seguiti da veicoli leggeri Humvee e da centinaia di camion cisterna.

Lo scenario. Sul terreno, in questo momento, c'è dunque la seguente situazione: da sud avanza nel deserto la terza Divisione di fanteria meccanizzata, affiancata dal Settimo Cavalleggeri. All'estremità sud-orientale le forze angloamericane stanno cercando di prendere il controllo della penisola di al Faw (definita dal ministro della Difesa inglese un obiettivo "vitale" dal punto di vista strategico). Le truppe irachene però in questo caso resistono. La bandiera americana è stata vista sventolare sulla città di Umm Qasr. Ma secondo il ministro dell'Interno iracheno la città portuale "è completamente in mano irachena".

Secondo l'Associated Press le forze americane hanno occupato anche due aeroporti nell'ovest del paese, dove si sospetta che il regime possa nascondere armi chimiche, mentre a nord unità speciali Usa controllano i pozzi petroliferi a Kirkuk. Intanto, sempre nel nord gli aerei alleati hanno bombardato Mosul: almeno due caccia sono volati intorno alle 04.30 (le 02.30 in Italia) sopra la città, che è l'ultimo bastione settentrionale del regime iracheno prima della zona amministrata dai curdi.

Gli iracheni che si arrendono. In sostanza siamo di fronte ad una massiccia offensiva di terra che da sud taglia in due l'Iraq verso Bagdad e alla creazione di due teste di ponte, una nel nord e una nel sud del paese. Dove, soprattutto nel sud, la resistenza dell'esercito iracheno, che continua, si accompagna anche ai primi segnali di resa. Un alto ufficiale britannico ha riferito che circa 250 soldati si sono consegnati vicino a Umm Qasr. La Cnn ha mostrato le mmagini di uomini in fila e con le mani sulla testa. Il capo di stato maggiore della Difesa britannico Michael Boyce ha detto che si sono arresi un numero "significativo" di soldati iracheni. Per Bagdad, però, non si tratta di militari ma di semplici contadini.

La guerra dal cielo. E' invece un aereo "inglese o americano" quello che gli iracheni, attraverso uno dei portavoce di Saddam, dicono di aver abbattuto nei loro cieli. Sulla notizia, rilanciata dall'agenzia ufficiale di Bagdad, Irna, arriva però la rapida smentita del Pentagono: "Non abbiamo notizie del genere".

Fonti del Pentagono parlano invece di una massiccia campagna aerea "imminente". Vale a dire bombardamenti assai più pesanti e distruttivi di quanto è accaduto nelle prime 48 ore di guerra. E una conferma sembra arrivare dal decollo di otto superbombardieri B52 dalla base militare della Raf a Stanford, in Gran Bretagna. I micidiali velivoli, capaci di trasportare fino a 30 tonnellate di bombe, sono partiti stamattina e dovrebbero giungere tra poco nel teatro di guerra.

La guerra in mare. La marina militare irachena non è certo la punta di diamante delle forze armate irachene, ma può comunque contare su alcuni mezzi in grado di lanciare missili p trasportare materiale bellico. Michael Boyce, capo di stato maggiore della difesa britannica, ha detto che oggi nel Golfo "sono state catturate navi irachene pronte a mettere mine".

(21 marzo 2003)

“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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   Re:[ANSA]Aggiornamenti sulla Guerra nel Golfo   Vai Giù Vai Su Le News Indice del forum
baranzo Nothing's as it seems!
Marzo 22, 2003, 16:30:44 pm
Global Moderator, V12, 27239 posts
La prima delle due città colpita in mattinata dalle bombe
Secondo Al Jazeera ci sarebbero cinquanta vittime civili
Le truppe di terra avanzano
Prese Bassora e Nassiriya

E nell'Iraq centrale 4 militari Usa uccisi da una granata


BASSORA - Conquistati due tra i più importanti centri meridionali dell'Iraq, in questo primo sabato di guerra: Nassiriya, situata sul fiume Eufrate a 320 chilometri da Bagdad; e soprattutto, un po' più a sud, Bassora, seconda città del paese. Nello stesso giorno in cui, nella parte centrale del paese, sono rimasti uccisi quattro militari americani; in cui a Nord si è registrata la prima vittima tra i giornalisti inviati in guerra (un reporter australiano, vittima di un attentato nel Kurdistan); e in cui un altro gruppo di cronisti, a sud, risulta disperso. Mentre Bagdad ha continuato a essere colpita dai bombardamenti.

FRONTE SUD

L'entrata a Bassora. La presa delle città non è stata facile. L'ingresso infatti è giunto dopo bombardamenti aerei nella prima mattina (secondo la tv araba Al Jazeera, ci sarebbero 50 vittime civili) e dopo negoziati con le autorità del posto, al fine di ottenere la resa. E, se i militari regolari si sono arresi dopo poco, ci sono state sacche di resistenza da parte di milizie irregolari. Alla fine, però, le forze di terra alleate sono entrate tra gli applausi di centinaia di persone. Mentre i reparti speciali si occupavano di mettere in sicurezza l'area petrolifera.

La presa di Nassiriya. La conquista è avvenuta nella tarda mattinata di oggi. Si tratta di un centro urbano che si trova 320 chilometri a sud-est della capitale. Una postazione importante, sia dal punto di vista delle comunicazioni (vista la presenza del fiume Eufrate), sia perché è un punto già molto avanzato di penetrazione, all'interno del paese. Gli alleati hanno occupato un ponte e le due arterie che portano verso la capitale.

La battaglia a Umm Qasr. In questa città meridionale, i marines statunitensi hanno dovuto fronteggiare altre sacche di resistenza attorno al porto vecchio, cruciale per i traffici via mare. Lo hanno ammesso gli stessi militari Usa, il giorno dopo che Washington aveva reso noto che le truppe alleate avevano preso il controllo dell'area.

CENTRO

I soldati americani uccisi. Quattro soldati statunitensi sono morti nell'esplosione di una granata, nell'Iraq centrale. Ne ha dato notizia un corrispondente della televisione britannica Sky News, che si trovava sul posto. L'inviato dell'emittente, Colin Brazier, ha detto che gli uomini sono caduti in un'imboscata mentre su due jeep facevano un giro di ricognizione davanti al grosso delle truppe Usa. Nella notte, in un incidente tra elicotteri, erano morti sette militari inglesi.

I missili "sconfinano" in Iran. Pesanti bombardamenti alleati sono stati effettuati oggi anche in una zona dell'Iraq centro-orientale, vicino al confine con l'Iran. Sempre secondo l'Irna, due razzi sono caduti in territorio iraniano. Già ieri sera le autorità del Paese avevano reso noto che un razzo lanciato da un aereo americano aveva colpito una sede della Compagnia nazionale petrolifera iraniana (Nioc). Per questo il ministero degli Esteri di Teheran ha protestato ufficialmente.

NORD

I raid contro gruppi fondamentalisti. Gli aerei americani nella notte hanno preso di mira miliziani di un gruppo integralista islamico molto attivo nel Kurdistan iracheno, e accusato dalle autorità di Washington di essere strettamente legato ad Al-Qaeda. Ci sarebbero numerose vittime.

(22 marzo 2003)

“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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baranzo Nothing's as it seems!
Marzo 23, 2003, 18:10:57 pm
Global Moderator, V12, 27239 posts
Dura battaglia a Najaf, 160 chilometri a sud della capitale
e anche sulla costa, per il controllo del porto di Umm Qasr
Scontri e sacche di resistenza
marines dispersi nel sud

Battaglia a Nassiriya, i marines ammettono perdite "significative"
E Bagdad vive la sua quarta giornata di bombardamenti



Avanzano, le truppe di terra anglo-americane dirette verso il cuore dell'Iraq. Ma a Najaf, sulla strada verso la capitale, e a sud nel porto di Umm Qasr, ci sono scontri e sacche di resistenza così come a Nassiriya dove le forze americane avrebbero subito perdite "significative" e almeno cinque prigionieri mentre, a detta del segretario alla Difesa Donald Rumsfeld, ci sarebbero "meno di dieci soldati americani dispersi" nel sud del Paese. Intanto, sempre oggi, aerei B52, col loro carico di bombe, sono partiti dalle loro basi, pronti a colpire ancora una Bagdad in cui, già in mattinata e nel primo pomeriggio ci sono state forti esplosioni.

Battaglia a Nassiriya. E anche nell'altro centro urbano raggiunto ieri dagli alleati, Nassiriya, la battaglia infuria. Secondo i giornalisti e fonti americane i marines avrebbero subito "perdite significative". Secondo AbcNews 11 marines sarebbero stati fatti prigionieri e una cinquantina feriti colpiti dall'artiglieria irachena sul mezzo sul quale stavano viaggiando. Invece, secondo Al Jazeera, sarebbero decine i morti fra i marines mentre Cnn riferisce che un mezzo anfibio americano è stato colpito da un razzo e ci sarebbero una decina di morti. La Tv di Stato irachena, intanto, ha mostrato le immagini di 5 soldati americani, fra cui una donna, prigionieri degli iracheni e il Pentagono ammette che cinque marines sono stati uccisi e 5 fatti prigionieri. Mentre, secondo fonti irachene, ci sono 25 soldati morti americani e britannici.

In marcia verso la capitale. Le forze della coalizione, incolonnate in un convoglio lungo 4 chilometri e mezzo, hanno già superato l'Eufrate e avanzano verso nord. Il cammino è ostacolato dalla resistenza, che ha impegnato gli alleati in scontri durissimi a Najaf, 160 chilometri a sud di Bagdad. Sono intervenuti gli elicotteri Apache, per consentire alla colonna corazzata di riprendere il cammino. Il Pentagono ha detto che la marcia verso la capitale è ormai a metà strada.

Battaglia a Umm Qasr. La difesa irachena ha messo ancora in difficoltà i marines americani a Umm Qasr, la città della penisola di Faw, dove sono in corso combattimenti. Lo ha dichiarato la tv Al Jazeera. Gli scontri a fuoco, i più intensi da quando le forze americane hanno detto di aver assunto il controllo della città meridionale, sono durati una mezz'ora. La televisione ha mandato in onda le immagini dei soldati Usa commentandole come "un tentativo di riconquista" del porto da parte delle forze irachene. Il porto, ricordiamolo, si trova su un canale che ha lo sbocco sul Golfo ed è considerato un punto strategico.

Incognite a Bassora. La prima città "non è ancora sicura": lo ha ammesso oggi, dal Qatar, il comando delle operazioni. Spiegando che all'interno non tutto è tranquillo, e che i soldati inglesi e americani sono fermi alle porte. Secondo il ministero dell'Informazione iracheno, a Bassora finora ci sono stati, tra i civili, 77 morti e 366 feriti. Tra loro, come confermano le autorità di Mosca, un giornalista russo inviato in Iraq, vittima dei bombardamenti di ieri.

Bagdad senza pace. Dopo essere stata ancora una volta colpita in piena notte (a intermittenza e non a tappeto), e dopo aver poi vissuto una breve pausa di qualche ora, a giorno ormai fatto Bagdad è ritornata sotto bombardamento alleato. Erano circa le 9 del mattino locali, le 7 in Italia, quando sono risuonate le prime esplosioni. Alcune in centro, parecchie altre alla periferia. Nuova ondata di fortissime esplosioni, questa volta nella zona ovest, si sono udite nel primo pomeriggio. E la sirena è nuovamente risuonata nel tardo pomeriggio accompagnata da un violento fuoco di sbarramnento della contraerea. Un missile ha colpito un obbiettivo al momento sconosciuto sulla riva est del Tigri. In mattinata era satta bombardata anche Tikrit, la città natale di Saddam; colpito anche il suo palazzo. I morti sarebbero quattro.

Raid in Kurdistan. L'aeronautica statunitense ha nuovamente attaccato nella notte le posizioni della milizia integralista Ansar Al Islam, sospettata di legami con Al Qaeda, nel Kurdistan iracheno. A quanto si appreso sarebbero state sganciate almeno quattro bombe.

(23 marzo 2003)

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baranzo Nothing's as it seems!
Marzo 24, 2003, 10:43:20 am
Global Moderator, V12, 27239 posts
24-MAR 10:23  GUERRA: al Jazira mostra le immagini di un elicottero apache abbattuto dagli iracheni

BEIRUT - L'emittente araba al Jazira ha mostrato oggi le immmagini di un elicottero apache americano abbattuto dagli iracheni e circondato da uomini armati di kalashnikov. (Agr)



24-MAR 10:34  GUERRA: elicotteri abbattuti; secondo la tv irachena sarebbero due

BAGDAD - L'elicottero americano mostrato dalla tv araba al Jazira sarebbe stato abbattuto una cinquantina di chilometri a sud di Bagdad. Secondo la ricostruzione dell'emittente un contadino armato di bazooka avrebbe colpito il veivolo che e' poi stato circondato da uomini in festa e armati. Precedentemente la tv irachena aveva dato notizia di due elicotteri abbattuti e due piloti catturati presso Kerbala, circa cento chiolomerti a sud-est di Bagdad. (Agr)


24-MAR 10:44  GUERRA: il comando americano conferma un elicottero disperso in Iraq

BASE AS SAYLIYAH (QATAR) - Il comando centrale americano ha confermato che un elicottero apache e' stato disperso in Iraq senza aggiungere altri particolari. (Agr)

« Ultima modifica: Marzo 24, 2003, 16:33:22 pm da baranzo »

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baranzo Nothing's as it seems!
Marzo 24, 2003, 16:38:08 pm
Global Moderator, V12, 27239 posts
Il comandante Tommy Franks avverte: "Ci saranno altre perdite"
Il ministro inglese Hoon: "Non sottovalutare la resistenza"
Nassiriya, i marines
lanciano l'attacco

Bombardamenti su Bagdad, scontri a Samawa e Karbala
Gli iracheni "catturano" un elicottero Apache americanno



ROMA - Si combatte ancora a Nassiriya, la città strategica nel sud dell'Iraq a 375 chilometri dalla capitale Bagdad. I marines americani stanno lanciando un nuovo pesante attacco sulla città, dove ieri si sono registrate le prime "significative" perdite tra le truppe alleate. Le truppe angloamericane non sono riuscite a impadronirsi completamente dei due ponti sul fiume Eufrate, anche se gli ingressi delle due infrastrutture sarebbero ormai conquistati. I soldati fedeli a Saddam, comunque, continuano a difendere la città. Per forzare la resistenza adesso le forze alleate stanno lanciando intensi bombardamenti, dopo che, secondo quanto riporta la Afp, una colonna di carri Abrams e due di carri d' assalto anfibi hanno preso posizione intorno al perimetro del centro abitato. "E' l' inizio dell'attacco - ha detto un ufficiale - siamo già in ritardo".

Elicottero. La quinta giornata di guerra in Iraq si apre con le immagini della televisione araba Al Jazeera che mostra un elicottero "Apache" dell'esercito Usa, abbattuto a Karbala e circondato da iracheni festanti armati di kalashnikov. Le immagini del velivolo, intatto, in un prato vicino alla città, arrivano poco prima della conferma della perdita data dal quartier generale Usa. Nessuna notizia dei piloti.

Hoon: "Per le città bisogna aspettare". Il ministro della Difesa britannico Geoff Hoon, secondo il quale "la resistenza irachena non va sottovalutata", spiega che "il sud dell'Iraq è sotto il generale controllo delle forze alleate", aggiungendo però per la "liberazione" delle città bisognerà aspettare ancora. Intanto il comandante delle operazioni Tommy Franks annuncia che sono 3.000 i prigionieri iracheni e dice che "l'avanzata delle truppe di terra prosegue verso gli obiettivi designati, in modo rapido, anche se a volte drammatico". Infine avverte: ci saranno altre perdite.

Saddam in tv. Il rais iracheno torna in televisione e invoca la "guerra santa".. "La vittoria è vicina", dice Saddam, mentre secondo il ministro dell'informazione iracheno Mohammed Saeed al Sahaf ha detto oggi che nelle ultime 24 ore 61 persone sono morte e oltre 500 sono rimaste ferite in varie città dell'Iraq.

Bagdad. E' notte a Bagdad quando un potente boato squarcia il silenzio. Senza alcun preavviso la capitale irachena viene sottoposta ai bombardamenti più intensi dall'inizio della guerra. Secondo alcuni testimoni i bombardamenti sono parsi prendere di mira anche le aree a sud-est della città. Alte colonne di fumo denso sono state viste levarsi dai punti colpiti, insieme a vere e proprie gigantesche palle di fuoco e di polvere. Una delle esplosioni più forti appariva echeggiare dal luogo dove si trova il quartier generale dell'Aeronautica militare irachena. Le sirene, nella capitale irachena, tornano a suonare in mattinata, e poi ancora, a intermittenza, nelle ore successive. Ormai la capitale viene colpita a qualsiasi ora del giorno e della notte.

Kirkuk. Le forze americane hanno bombardato le posizioni irachene lungo la linea che separa la città strategica di Kirkuk da Chamchamal (Kurdistan). Poco prima delle 10 (ora locale, le 9 in Italia) una serie di potenti esplosioni hanno squassato la catena montuosa controllata dall'esercito iracheno.

Mossul. Raid aerei hanno preso di mira Mossul, la grande città del nord dell'Iraq. Secondo quanto ha riferito il corrispondente della tv satellitare del Qatar Al Jazeera, gli attacchi sono stati tre, di cui l'ultimo intorno alle 07.20 locali (le 05.20 in Italia) e hanno sollevato nubi di fumo nero. Mossul era già stata colpita da ondate di attacchi aerei nella giornata di ieri. Situata sulla riva destra del Tigri, davanti alle rovine dell'antica Ninive, in una regione a maggioranza curda ma sotto il controllo di Bagdad, Mossul conta circa due milioni di abitanti.

Samawa. Secondo la Reuters le forze americane stanno incontrando una forte resistenza anche nella città di Samawa, nel sud dell'Iraq. Samawa è a 270 km da Bagdad, sul fiume Eufrate, più o meno a metà strada tra Nassiriya e Najaf, altre città nelle quali l'avanzata americana verso Bagdad sta incontrando una forte resistenza da parte irachena.

Armi chimiche. Una fabbrica di armi chimiche sarebbe stata trovata in Iraq. Secondo l'emittente britannica Sky News e l'americana Abc, che citano fonti del Pentagono, l'impianto sarebbe nei pressi della città di Nayaf e il direttore del centro sarebbe stato catturato. Il deposito definito "vasto", era ospitato all'interno di un complesso di 40 ettari costituito da diverse baracche e protetto da reti elettrificate.

Dispersi. Due militari britannici risultano dispersi, riferisce la Bbc, a quanto riferisce la Bbc sul suo sito online. La notizia è stata confermata anche dal ministero della Difesa. I due soldati sono dispersi dopo un attacco contro mezzi britannici nel sud dell'Iraq. "Stiamo facendo ogni sforzo per ritrovarli" dicono dallo stato maggiore britannico. Nessun notizia sul grado e sul reggimento dei due militari.

Missile contro il Kuwait. Il ministro della Difesa kuwaitiano ha annunciato che alcuni Patriot Usa hanno intercettato un missile iracheno sparato contro il territorio dell'Emirato. A Kuwait city, nella notte, sono tornati a farsi sentire gli allarmi antiaerei.

Bassora. A Bassora le forze della coalizione sono impegnate a contrastare forme di guerriglia urbana, ha riferito Hilary Andersson, inviata di guerra della Bbc, aggiungendo che nella città sono state tagliate acqua ed elettricità.

Siriani. Cinque siriani sono morti ed altri dieci sono rimasti feriti a Ratba, nell'Iraq occidentale, quando l'autobus con il quale stavano tornando in patria è stato colpito da un missile. L'autobus stava attraversando la città, situata a 160 chilometri alla frontiera con la Siria. Sull'autobus viaggiavano in totale 37 cittadini siriani che tornavano in patria. I feriti sono stati ricoverati nel centro ospedaliero di Tanaf, (300 chilometri da Damasco) alla frontiera siriana. I cadaveri sono stati portati in ospedale a Damasco.

(24 marzo 2003)

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baranzo Nothing's as it seems!
Marzo 25, 2003, 09:28:07 am
Global Moderator, V12, 27239 posts
I marines devono conquistare due ponti della città
Bassora potrebbe diventare "obiettivo militare"
Furiosa battaglia
a Nassiriya

Gli americani attraversano l'Eufrate e dirigono a Nord


BAGDAD - Furiosi scontri a Nassiriya. Eco di esplosioni a Bagdad da cui, stando alle parole del premier britannico Tony Blair, le avanguardie anglo-americane sarebbero a soli cento chilometri. E una voce che mette i brividi: il regime iracheno avrebbe tracciato una sorta di "linea rossa" attorno alla capitale ed avrebbe autorizzato la Guardia Repubblicana ad usare armi chimiche appena le forze angloamericane la oltrepasseranno.

Nassiriya. Dopo una dura battaglia i marines americani hanno passato l'Eufrate a Nassiriya, in Iraq meridionale e avanzano ora verso Nord. Fino a quel momento i soldati erano stati impegnati in una battaglia durissima con le truppe irachene. Un grande convoglio di marine ha passato il fiume Eufrate e il canale Saddam dopo un aspro combattimento e ha ripreso l'avanzata verso Baghdad. Le truppe Usa hanno attraversato la città percorrendo strade lungo un "corridoio" protettivo fatto dai mezzi corazzati americani, e ha attraversato prima il fiume, poi il canale.

Bassora. Le truppe anglo-americane potrebbero entrare a Bassora. La strategia degli alleati nei confronti della città irachena sta cambiando e forse sarà necessario l'intervento militare per entrare in città e sconfiggere i miliziani che resistono all'interno. "Ci sono gruppi di fedayn all'interno della città - dice il portavoce delle forze britanniche nel Golfo - che stanno terrorizzando la popolazione. Sono pochi come numero, ma forse avremo bisogno di entrare ed affrontarli". Fino ad ora le forze anglo-americane hanno tenuto Bassora circondata, attendendo una resa che non arriva e che sta rendendo estremamente pesante, sul piano umanitario, la situazione dei civili nella seconda maggiore città dell'Iraq, che ha 1,5 milioni di abitanti.

Bagdad. Esplosioni sporadiche e distanti sono state udite a Bagdad e a sud della capitale nelle prime ore del mattino, mentre le truppe alleate si avvicinano sempre più alle postazioni della Guardia Repubblicana a difesa della città. Una fonte militare statunitense ha reso noto che gli aerei anglo-statunitensi nella giornata di ieri hanno compiuto più di 1.500 missioni sull'Iraq, utilizzando velivoli diversi, compresi i bombardieri B-2 Stealth e B-52. Secondo fonti della coalizione, le truppe alleate sarebbero ormai a un centinaio di chilometri dalla capitale. Nonostante le dense colonne di fumo che si alzano dalle trincee colme di petrolio incendiato attorno alla città, per tutta la notte gli aerei e gli elicotteri hanno continuato a bombardare Baghdad nel tentativo di spianare la strada alle truppe di terra. Il fuoco della contraerea ha illuminato a più riprese i cieli sopra la capitale e si sono sentite almeno cinque diverse ondate di bombardamenti nel corso della notte. Tra gli edifici colpiti ieri, un complesso dell'aeronautica irachena e l'aeroporto internazionale "Saddam". Secondo il Pentagono, circa la metà degli attacchi aerei realizzati nelle ultime 36 ore è stato diretto contro le unità della Guardia Repubblicana, in particolare la Divisione Medina, una delle meglio attrezzate, arroccata a difesa della capitale.

Vittime. Un altro soldato britannico, il
secondo in tre giorni, è stato ucciso in combattimento in Iraq. Lo riferisce la Bbc nel suo sito internet. Ieri, era stata confermata la morte del sergente Steven Mark Roberts, ferito mortalmente domenica notte vicino ad al Zubayr, a sud di Bassora. In totale sono diciotto i militari britannici caduti in poco meno di una settimana di guerra, la maggior parte in incidenti o per fuoco amico.

Ostacoli. Oltre alla resistenza irachena anche le condizioni meteorologiche stanno complicando l'avanzata militare dei marine, che marciano dal Sud verso Bagdad. Una violenta tempesta di sabbia sta infatti colpendo in queste ore le truppe.

(25 marzo 2003)

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baranzo Nothing's as it seems!
Marzo 25, 2003, 16:41:55 pm
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Baghdad, 16:38
Iraq, ufficiale Usa, dispersi due elicotteri americani

Due elicotteri da combattimento americani, un Apache e un Black Hawk, risultano dispersi nel sud dell'Iraq, dove imperversa una violenta tempesta di sabbia. Lo ha detto all'agenzia di stampa Afp un ufficiale statunitense. (red)

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baranzo Nothing's as it seems!
Marzo 25, 2003, 17:23:15 pm
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Kuwait, 17:19
Iraq, Eufrate superato: avanzata Usa su tre fronti

In una giornata segnata da una fittissima tempesta di sabbia, americani e britannici sono riusciti ad attraversare sparando in due punti il fiume Eufrate e avanzano a questo punto su tre direttrici in direzione di Baghdad. Intorno alla capitale irachena si è nel frattempo scatenata l'aviazione, che ha pesantemente bombardato le postazioni delle divisioni della Guardia repubblica poste a difesa della città.
Fonti militari britanniche hanno fatto sapere che tutte queste diverse forze si posizioneranno intorno a Baghdad e faranno una pausa per rafforzarsi e rinforzare le linee di rifornimento, ora estese per diverse centinaia di chilometri, in territorio non controllato completamente.

Prima direttrice: Najaf. La punta avanzata della Terza divisione di fanteria americana era già arrivata un paio di giorni fa nei pressi di Najaf (150 km a Sud di Baghdad), sulla riva occidentale dell'Eufrate. Di lì era partito il primo attacco con 32 elicotteri da combattimento contro la divisione irachena "Medina" schierata nei pressi di Karbala, circa 60 chilometri più a Nord. Gli elicotteri sono stati costretti a rientrare dal forte fuoco di sbarramento iracheno. Ora attendono il rafforzamento delle linee di rifornimento alle loro spalle e il passaggio della perturbazione, che ha ridotto la visibilità a cinque metri.

Seconda direttrice: Nassiriya. Dopo una battaglia durata tre giorni e che è costata la vita ad almeno 16 militari americani e la cattura di altri cinque, i marines americani sono riusciti ad attraversare l'Eufrate all'altezza di Nassiriya, sparando e combattendo - protetti a un certo punto da un vero e proprio corridoio di mezzi corazzati. Passato l'Eufrate e il canale Saddam, il convoglio ha imboccato la strada verso Kut in direzione Nord. I combattimenti sono tuttavia continuati, con i marines incappati in una imboscata. Decine di corpi di iracheni sono state viste lungo la strada. A Nassirya sono proseguiti i combattimenti, ma con minore intensità a causa della tempesta di sabbia. (Le informazioni provengono dagli inviati della agenzia Reuters e della Cnn che viaggiano con quelle unità).

Terza direttrice: Al Samawa. Elementi del Settimo reggimento di cavalleria dell'esercito americano, hanno sfondato - anch'essi combattendo - la resistenza irachena ad Al Samawa, una località un centinaio di chilometri a Nord di Nassiriya. Protetti, in un certo senso, dalla tempesta di sabbia che costringeva i difensori iracheni a sparare alla cieca, gli americani hanno attraversaro il fiume e si sono diretti verso nord sulla strada verso Al Hilal, una mossa che potrebbe preludere a una manovra a tenaglia intorno alle posizioni della divisione irachena "Medina". (Le informazioni provengono dall'inviato della Cnn che viaggia con l'unità).

Umm Qasr e Bassora. Britannici e ameriacni hanno annunciato di essersi finalmente assicurati il controllo del porto di Umm Qasr (dato per occupato già quattro giorni fa), attraverso il quale dovrebbero passare gli urgenti aiuti umanitari per la popolazione di Bassora. A Bassora, dove si sono trincerati i soldati della 51/a divisione irachena e elementi paramilitari, i britannici hanno deciso che ora la città è "un legittimo obiettivo militare". Non si tratta ora più di superarla, ma di colpire le forze irachene che potrebbero creare problemi alle retrovie e - dicono i britannici - alla popolazione della quale si fanno scudo.

Un altro fronte: il Nord. Truppe speciali americane hanno riattivato due basi aeree nel Nord del Paese, nella zona autonoma controllata dai curdi. In queste zone dovrebberro arrivare altre forze, nonché gli aiuti umanitari. Gli americani hanno nominato un generale dei marines comandante del fronte Nord, ma in quella zona restano ancora da risolvere le divisioni con la Turchia che vorrebbe anch'essa intervenire. (red)

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baranzo Nothing's as it seems!
Marzo 26, 2003, 10:26:47 am
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Nuovi bombardamenti nella capitale. All'alba colpita la tv
Ancora raid aerei a Mosul, nel nord del paese.
Centinaia di morti a Najaf
E' la battaglia più sanguinosa

Stop dei marines a nord di Nassiriya, sulla strada per Bagdad
Gli sciiti: "A Bassora nessuna rivolta, solo proteste per l'acqua"



NAJAF (IRAQ CENTRALE)- Centinaia di morti. Almeno 650, come dicono alcuni ufficiali americani. La battaglia più cruenta fra quella combattute in Iraq nella prima settimana di guerra si è svolta a Najaf, città santa sciita nell'Iraq centrale, a soli 180 chilometri da Bagdad. Sono stati ancora una volta scontri atipici e "asimmetrici", durante i quali i carri armati statunitensi sono stati fronteggiati da agili e veloci pick-up iracheni a quattro ruote motrici armati di missili filoguidati. Gli stessi mezzi impiegati dai commando taleban in Afghanistan e dai guerriglieri in Somalia, veicoli agili, dunque, con cui le truppe di Saddam hanno colpito e messo fuori uso due tank Abrams A1-M1 ma non sono riusciti ad evitare il massacro finale.

Nuovo stop a nord di Nassiriya. Marines di nuovo bloccati sulla strada che porta verso Bagdad. Le forze Usa sono state fermate dalla resistenza irachena a Ash Shatrah, una quarantina di chilometri a nord della città dove proprio ieri si era svolta una delle battaglie più cruente della guerra. La notizia giunge da un corrispondente della Reuters, secondo il quale le truppe americane si sono arrestate in attesa della copertura dell'artiglieria.

Colpita la tv di Bagdad. Stamattina all'alba la capitale irachena è stata raggiunta da un nuovo pesante bombardamento. Colpiti i capisaldi della Guardia Repubblicana e - come conferma il Pentagono - il ministero dell'informazione e il centro della tv di Stato, che stamattina però ha ripreso regolarmente le trasmissioni. La televisione via satellite, che normalmente trasmette 24 ore su 24, continua a tacere. Bombe e missili sono caduti di nuovo sulla capitale questa mattina.

650 morti a Najaf. La battaglia che infuria nella città dell'Iraq centrale centro è finora la più sanguinosa del conflitto. Secondo un ufficiale statunitense che si trova sul posto sono 650 circa gli iracheni uccisi nei combattimenti delle ultime 24 ore.

Nuovi raid su Mosul. Dall'alba di oggi i bombardamenti aerei sono ripresi anche su Mosul, nel nord del paese. Le prime esplosioni sono risuonate alla periferia della città, capoluogo di un ricchissimo distretto petrolifero ai confini con il Kurdistan.

Nessuna rivolta a Bassora Già stamattina la tv satellitare Al Jazeera diceva che nella città "non ci sono segnali di rivolta". Ma le notizie di una sollevazione degli sciiti contro Saddam si inseguono da ieri sera. Mentre il comando centrale delle operazioni angloamericane in Qatar parlava di "situazione incerta", e il ministro della difesa Usa Rumsfled scoraggiava la rivolta ("Non possiamo aiutarli"), il portavoce dell'opposizione sciita spiegava che a Bassora non è in corso una rivolta contro le forze di Saddam, ma semplicemente una protesta provocata dalla mancanza di acqua e elettricità per i bombardamenti degli ultimi giorni. Il ministro della Difesa britannico Hoon, comunque, conferma che ieri i soldati iracheni hanno sparato contro al popolazione civile.

(26 marzo 2003)

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alura
Marzo 26, 2003, 16:45:37 pm
webmaster, V12, 50851 posts
BAGHDAD - Sono senza sosta i raid aerei su Baghdad. Forti esplosioni sono state udite nel pomeriggio nella capitale e, secondo il racconto dei giornalisti della Reuters, si stanno intensificando per ritmo e frequenza. Il nuovo raid e' avvenuto mentre Baghdad per il secondo giorno consecutivo continua a essere sferzata da una violenta tempesta di sabbia.

BAGHDAD: BOMBE SUL MERCATO, STRAGE DI CIVILI Un nuovo bombardamento ha provocato una strage di civili a Baghdad, dove uno o piu' missili hanno colpito alcune palazzine in un quartiere settentrionale, facendo 14 morti e decine di feriti secondo quanto hanno constatato giornalisti dell'agenzia britannica Reuters. Secondo fonti irachene, i missili sono caduti su un mercato affollato.
La televisione satellitare araba al Jazira e la britannica Bbc hanno mostrato le immagini del luogo colpito dall'attacco. Si vedono corpi in strada, mutilati e carbonizzati. Attorno, un piccola folla che grida e alza i pugni al cielo, scandendo ''Allah akbar'' (Dio e' grande). Si possono vedere inoltre diversi edifici devastati.
Sui marciapiedi pozze di sangue e rottami di auto ancora fumanti. Alcune persone, civili iracheni, raccolgono i cadaveri con semplici lenzuoli e li trasportano via. Altri vengono coperti con teli.
L'attacco e' avvenuto verso le 11:30 locali, le 09:30 in Italia. La capitale era gia' stata duramente attaccata con una prima ondata di bombardamenti, iniziata verso l'alba e durata circa due ore, durante le quali sono stati martellati i sobborghi meridionali, dove si ritiene che siano trincerate a difesa della capitale le truppe scelte della Guardia Repubblicana.
Almeno un paio di boati sono risuonati anche nel centro, nell'area dove sorgono il ministero dell'Informazione - che non e' stato colpito - e la sede della Tv irachena. Quest'ultima, secondo il corrispondente della Cnn, e' stata colpita ed infatti per alcune ore si sono interrotte sia le trasmissioni della Tv statale, gia' da ieri sera, sia di quella satellitare, da questa mattina. Stamani, la tv satellitare mostrava uno schermo bianco o immagini sporadiche e frammentate, a suggerire che i tecnici erano al lavoro per ripristinare le trasmissioni. La Tv statale e' stata la prima a riprendere le programmazioni questa mattina alle 09:00 locali mandando in onda una voce di sottofondo che leggeva versi del Corano e nella tarda mattinata, poco dopo le 12:00 anche quella satellitare ha ricominciato a trasmettere, aprendo i programmi con musiche patriottiche.
COMANDO ALLEATO: L'IRAQ USA TECNICHE TERRORISTICHE
Scontri sempre piu' cruenti, con il ricorso da parte irachena a quelle che il comando alleato definisce 'tattiche terroristiche', segnano l'avanzata delle forze angloamericane verso Baghdad, mentre a Bassora permane l'incertezza riguardo ad una rivolta della popolazione sciita.
CRUENTE BATTAGLIE A NASSIRIYA - L'avanzata delle forze americane verso nord, non piu' ostacolata dalla tempesta di sabbia abbattutasi ieri sull'Iraq centrale, e' stata bloccata ad Ash Shatrah, 40 km a nord di Nassiriya. Il ministro dell'Informazione iracheno Mohammad Said al Sahaf ha detto che le forze anglo-americane hanno fatto oltre 500 feriti fra i civili nella citta' meridionale di Nassiriya, dove hanno anche distrutto circa 200 case.

Kia Sorento = Oso nei Kart
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baranzo Nothing's as it seems!
Marzo 26, 2003, 18:19:04 pm
Global Moderator, V12, 27239 posts
Almeno 15 morti in una zona nel nord della capitale
Le truppe Usa e Gb a pochi chilometri dalla città
Ancora missili su Bagdad
Colpiti case e un mercato

Il comando Usa: "Non ne sappiamo nulla"
Bombardate la tv di stato e quella satellitare



BAGDAD - Missili su un mercato, e su alcune palazzine di un quartiere popolare di Bagdad. E' accaduto alle 11.30 ora locale, quando la capitale irachena aveva già subito numerose ondate di bombardamenti. Il ministero iracheno dell'Informazione ha parlato di "molte, molte vittime", i testimoni riferiscono di almeno 15 morti e 30 feriti. Le operazioni di soccorso procedono a fatica, fra le macerie fumanti, i bombardamenti che continuano incessanti, la tempesta di sabbia e la pioggia che sta cadendo sulla capitale.

Dei missili sul mercato e contro i palazzi, il Comando centrale statunitense dichiara di non sapere nulla: "Non sappiamo se gli ordigni fossero nostri" ha dichiarato il generale Vincent Brooks, durante una conferenza stampa presso il Comando centrale Usa nella base di As Salyiya, in Qatar. "Non possiamo dire che non c'entriamo - ha proseguito - anche se gli errori possono sempre capitare, semplicemente non ne sappiamo niente".
 
Sono le immagini a raccontare l'entità del raid, quelle trasmesse dalla tv araba Al Jazeera e dalla Bbc: corpi mutilati e carbonizzati, pozze di sangue, edifici devastati, la folla che alza i pugni al cielo e grida "Allah akbar" ("Dio è grande"). Il direttore della Difesa civile irachena, Hamad Al Dulaimi, ha detto che alcuni degli edifici colpiti ospitano, al piano terra, officine meccaniche e, ai piani superiori, appartamenti privati. Sul luogo si sta recando anche un medico del comitato internazionale della Croce rossa, e il delegato del comitato a Bagdad, Roland Benjamin, ha spiegato: "Non abbiamo ancora informazioni di prima mano, ma vogliamo vedere se i feriti possono essere trasportati subito negli ospedali, e se questi dispongono del materiale necessario".

Intanto si prepara la battaglia di terra per la conquista di Bagdad. E continua, incessante, la tempesta di sabbia: il cielo è a tratti arancione e la visibilità, compromessa anche dalla pioggia che ha iniziato a cadere sulla capitale irachena, non supera i 500 metri. L'aria è resa irrespirabile dal fumo del petrolio, sparso e incendiato lungo le trincee dalla Guardia Repubblicana. Poche decine di chilometri separano la testa delle truppe dalla capitale, ma una fonte del Comando centrale in Qatar informa che il regime iracheno ha minato i ponti di accesso a Bagdad e intensificato il ricorso a "tattiche terroristiche".

Avanza anche il Settimo cavalleggeri delle forze armate Usa: è a un passo dalla "cintura" difensiva della Guardia Repubblicana, ma anche dalla temuta guerra "casa per casa". Si attendono rinforzi da sud, gli stessi che hanno ripreso l'avanzata da Nassiriya, sull'Eufrate, dove le truppe alleate sono state impegnate in sanguinosi combattimenti.

Ma fin dall'alba di oggi gli aerei di Usa e Gb hanno bombardato diverse zone di Bagdad, in particolare al sud, dove sono risuonate almeno 30 esplosioni. Bombe alleate anche nel centro, colpito il ministero dell'informazione. Attaccate, nella notte, le "aree del potere" di Saddam. Da una parte il centro della comunicazione del raìs, da dove sono partite le immagini dei morti e dei prigionieri Usa; dall'altra (il fianco meridionale della capitale) i capisaldi dov'è asserragliata la Guardia Repubblicana.

Colpita anche la televisione satellitare irachena: solo dopo qualche è tornata a trasmettere, mandando in onda canzoni patriottiche. La tv di Stato, che ieri sera ha interrotto i programmi per 45 minuti dopo i bombardamenti che avevano centrato i ripetitori, alle 9 ha ripreso le trasmissioni con una lettura del Corano. Il Pentagono ha confermato che i bersagli dell'attacco nel cuore di Bagdad erano i centri di comunicazione. "Abbiamo colpito la principale stazione televisiva - dicono fonti della Difesa Usa - così come un complesso sotterraneo per telecomunicazioni e il centro per comunicazioni satellitari di Bagdad".

(26 marzo 2003)

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baranzo Nothing's as it seems!
Marzo 27, 2003, 09:57:57 am
Global Moderator, V12, 27239 posts
Ripresi i bombardamenti sulla capitale irachena
Mille paracudisti americani nella zona curda
Ancora missili su Bagdad
Si apre il fronte del Nord

Soldati britannici uccisi mostrati da Al Jazeera
Blair negli Stati Uniti per il vertice con Bush



BAGDAD - L'ottavo giorno di guerra si apre con nuovi bombardamenti a Bagdad. Sette forti esplosioni, provenienti dalla periferia sudorientale della capitale irachena si sono udite verso le 8.25 ora locale (le 6.25 in Italia). Mille paracadutisti Usa arrivano nel nord dell'Iraq dove si preannuncia l'apertura di un nuovo fronte di guerra mentre a sud si combatte ancora. Attesa per l'incontro a Camp David tra Bush e Blair a una settimana dall'inizio del conflitto, che ha già lasciato una scia di vittime e distruzioni, si allungano le previsioni della durata dei combattimenti. Sono di due soldati britannici i cadaveri mostrati da Al Jazeera.

Nuovi bombardamenti su Bagdad. Tre forti esplosioni sono state udite nel centro della capitale irachena colpita duramente dalle bombe che hanno provocato la morte di 15 civili. Una decina di nuove deflagrazioni sono state avvertite alle 2.30 e poi alle 3.50 locali, secondo testimoni che hanno parlato anche di fuoco della contraerea: in tutto stanotte a Bagdad si sono sentite oltre 30 esplosioni, perlopiù in periferia ma qualcuna anche in centro. Dopo poche ore, questa mattina, i bombardamenti sono ripresi nella periferia sudorientale della capitale irachena.

La controffensiva irachena. Intorno a Bagdad si prepara l'assedio e si attende uno scontro tra una "imponente colonna" della Guardia Repubblicana, l'unità di punta dell'esercito irachene, e reparti americani. Le notizie parlavano di mille tanks usciti dalla capitale e diretti incontro alle truppe alleate nei pressi di Karbala. Sembrava l'inizio della controffensiva irachena e, forse, della grande battaglia campale per la presa di Bagdad. Ma lo stesso capo di Stato Maggiore americano, generale Richard Myers, ha poi minimizzato i movimenti della Guardia Repubblicana: la colonna di un migliaio di mezzi che si starebbe muovendo a sud-est della capitale irachena sarebbe, infatti, costituita essenzialmente da mezzi leggeri e starebbe solo riposizionandosi in vista della battaglia.

Ma il generale dei marines Peter Pace, il vice di Myers, rileva: "Se la Guardia Repubblicana dovesse uscire allo scoperto, sarebbe una buona cosa", perché gli aerei della coalizione potrebbero intercettarla.

Parà Usa aprono il fronte Nord. Con l'arrivo di mille paracadutisti americani si apre il fronte Nord, quello del Kurdistan. I parà hanno preso il controllo di una pista aerea a nordest di Arbil, in territorio curdo, dove è atteso l'arrivo di rinforzi consistenti. Secondo un portavoce del Comando centrale in Qatar, i parà hanno messo in sicurezza la zona per permettere lo sbarco di un contingente di truppe. Il terreno è stato preparato dai bombardamenti aerei su Shamshamal, in una zona curda, e nei pressi di Kirkuk. Attaccata anche Mossul, la città più importante del nord. Originariamente il fronte nord avrebbe dovuto essere aperto dalla Quarta Divisione di fanteria, via terra della Turchia, ma il rifiuto di Ankara a consentire il passaggio di truppe di terra Usa sul suo territorio ha spinto il comando Usa a usare la 173/ma brigata aviotrasportata, di base a Vicenza. Si ignora quale sia il percorso seguito dai parà Usa e da dove sia avvenuto il decollo dei loro aerei. L'operazione nel Nord dell'Iraq è stato uno dei più massicci lanci di paracadutisti nella storia recente: è avvenuta in condizioni di tempo avverse, con pioggia e vento e freddo.

Fronte Sud L'avanzata delle colonne alleate verso Bagdad prosegue, ma gli scontri sporadici sono stati in alcuni casi violenti. Una colonna di blindati è stata attaccata dagli aerei anglo-americani nei pressi di Bassora, ancora sotto assedio.

Al Jazeera mostra due cadaveri di soldati I cadaveri mostrati da Al Jazeera sono "probabilmente" quelli di due soldati britannici che risultavano dispersi da domenica scorsa. Lo ha annunciato a Londra il ministero della Difesa. Secondo fonti di stampa, i due appartenevano al corpo di élite dei Desert Rats (Topi del deserto). "Siamo scioccati e inorriditi che il regime iracheno abbia diffuso immagini ravvicinate di quelli che affermano essere militari britannici uccisi. E' una violazione flagrante e vergognosa della Convenzione di Ginevra", afferma un portavoce del ministero della Difesa, il colonnello Al Lockwood. "Inorridito" si è detto anche il primo ministro britannico Tony Blair.

Vertice Bush-Blair a Camp David Preparate da un incontro fra i ministri degli esteri Colin Powell e Jack Straw, c'è attesa per le consultazioni tra il presidente americano e il premier britannico. Bush e Blair si incontrano a Camp David per valutare l'andamento della guerra in Iraq, che s'annuncia più lunga di quanto si sperasse, e per discutere degli aiuti umanitari e della ricostruzione nel dopoguerra. Una conferenza stampa è in programma a fine colloqui (alle 11 locali, le 17 in Italia). Poi, Blair andrà a New York per incontrare il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan: sul ruolo dell'Onu nella ricostruzione, Stati Uniti e Gran Bretagna non sono in sintonia.

Consiglio dell'Onu Per la prima volta dall'inizio delle ostilità, riunito a New York il Consiglio di sicurezza dell'Onu. "Vogliamo tutti che questa guerra finisca il prima possibile", ha detto il segretario generale Kofi Annan aprendo la riunione. Annan ha chiesto poi il rispetto della sovranità dell'Iraq e della sua integrità territoriale. La maratona del Consiglio di sicurezza sull'Iraq continua oggi al Palazzo di Vetro, dove il segretario generale dell'Onu incontrerà Blair.

(27 marzo 2003)

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baranzo Nothing's as it seems!
Marzo 28, 2003, 09:35:55 am
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Migliorano le condizioni meteorologiche e si intensifica,
come annunciato dal Pentagono, l'attività delle forze alleate
Bagdad, la più dura
ondata di bombe

Oggi la prima nave carica di aiuti arriva a Umm Qasr
E sul fronte giunti altri uomini e mezzi pesanti



ROMA - Nona giornata di guerra in Iraq. Caratterizzata, finora, dalla più forte ondata di bombardamenti su Bagdad dall'inizio del conflitto, in coincidenza (come annunciato dal Pentagono) col miglioramento delle condizioni meteorologiche; e dall'annuncio sull'arrivo, entro oggi, di una nave carica di aiuti per la popolazione nel porto di Umm Qasr. Mentre a Nord, nelle ultime ore, sono giunti altri uomini e mezzi, per la futura offensiva sul fronte settentrionale .

Raid sulla capitale. L'attacco più pesante in assoluto c'è stato questa notte: altissime fiamme si sono levate sulla riva destra del fiume Tigri. Tra gli obiettivi colpiti, il complesso del Palazzo Repubblicano; uno dei principali centri per le comunicazioni, col conseguente isolamento telefonico di parecchie zone cittadine; edifici vicini al ministero dell'Informazione. Danneggiato pesantemente uno degli hotel che ospitano i giornalisti stranieri, soprattutto dei paesi arabi. Una seconda ondata di esplosioni c'è stata in mattinata. Secondo la Cnn, per la prima volta un B-52 ha sganciato una potente bomba Gbu-37 "bunker buster" (distruttore di bunker).

Manovre intorno a Bagdad. Un attacco dal cielo a tappeto è stato sferrato contro la zona del campo di atterraggio chiamato "Shaykh Hantush", a metà della pista che collega Bagdad con al-Kut, località a sud-est della capitale situata in prossimità della frontiera con l'Iran. Si tratta di un'area che all'occorrenza può essere convertito in scalo aereo, ed è considerata un nodo-chiave in vista dell'avanzata verso la capitale. Inoltre all'alba elicotteri anticarro si sono levati in volo sul paese: probabilmente per attaccare colonne irachene o le postazioni, intorno a Bagdad, della Guardia Repubblicana, l'unità d'elite schierata a difesa della capitale.

Aiuti a Umm Qasr. La prima nave carica di generi di prima nwcessità approderà entro poche ore nel porto della città, conquistato nei giorni scorsi dalle forze alleate. "La 'Sir Galadad' - hanno spiegato le autorità britanniche dal Qatar - è piena di razioni alimentari e altri aiuti, e sarà il primo carico significativo che consegneremo alle popolazioni del sud dell'Iraq". La distribuzione dovrebbe avvenire nell'area di Umm Qasr, ma punti di assistenza sono stati allestiti anche lungo la strada che conduce a Bassora, da dove centinaia di persone si sono messe in cammino nelle ultime ore per cercare cibo e acqua.

Fronte Nord. Nella notte ulteriori truppe statunitensi sono state dispiegate nella parte sennetrionale dell'Iraq, andandosi ad aggiungere al migliaio di paracadustisi che erano giunti all'alba di ieri nel Kurdistan. Nel campo di atterraggio sono arrivati elicotteri per il trasporto truppe nonchè dai cinquanta ai sessanta veicoli, tra fuoristrada e camion. Intanto le milizie curde sono avanzate fino a una ventina di chilometri a est di Kirkuk, occupando le posizioni abbandonate in precedenza dalle truppe regolari irachene. Mentre la città di Erbil, sempre sotto controllo curdo, è stata colpita dall'artiglieria dell'esercito fedele a Saddam.

Bilancio delle perdite Usa. Sono 28 in totale gli americani rimasti uccisi, secondo quanto annunciato da un portavoce del Pentagono, il colonnello John Cassella: 22 a causa di "atti ostili", i restanti in diversi incidenti. Altri sette sono considerati prigionieri di guerra. Intorno a Nassiriya, inoltre, risultano dispersi dodici militari: senza esito finora le ricerche.

(28 marzo 2003)

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baranzo Nothing's as it seems!
Marzo 30, 2003, 21:55:36 pm
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Gli americani annunciano altri pesanti raid
In Kuwait camion contro i marine: 15 feriti
Bombardamenti su Bagdad
colpito un quartiere civile

L'Iraq: "Migliaia di arabi pronti al martirio"
A Bassora catturato un generale di Saddam



ROMA - A Bagdad le bombe cadono sui feddayn e sulla Guardia Repubblicana, ma anche su zone abitate. Nel pomeriggio la tv araba Al Jazeera riferisce che un missile ha colpito un quartiere popolare: secondo il ministero dell'Informazione iracheno ci sono vittime tra i civili. E il capo degli stati maggiori interforze Usa, Richard Myers, annuncia che nella notte saranno presi di mira molti obiettivi. I raid continuano anche al nord, su Mossul e Kalak. Combattimenti e tiri di artiglieria a Bassora, nel sud, e a Najaf, a poco più cento chilometri dalla capitale. E' l'undicesima giornata di guerra. Con l'avanzata di terra di fatto ferma e movimenti su tutti i fronti aperti dalle forze angloamericane. E con la nuova minaccia dei kamikaze ("Ne sono arrivati migliaia", dice l'Iraq) a mettere in allarme le forze angloamericane.

Bagdad. I bombardamenti sulla capitale irachena sono ricominciati violenti dopo il tramonto. Quasi contemporaneamente, Myers ha detto in un'intervista a Cnn che per la notte sono in programma raid su molti obiettivi. Nel corso della giornata è stato colpito un complesso che si trova all'interno del palazzo presidenziale, nel centro di Bagdad, utilizzato da Qusay Hussein, figlio di Saddam e capo della Guardia Repubblicana. E sono stati presi di mira anche il più importante centro di addestramento dei feddayn, un altro palazzo presidenziale, una sede dei servizi segreti e diversi siti missilistici. Nella prima serata un missile sarebbe caduto nuovamente su un obiettivo civile e non militare: il quartiere di Karrada. Non si conosce ancora il bilancio delle vittime ma considerato l'abituale affollamento della zona, si teme possano essere molte. Due grandi incendi si sono levati nelle vicinanze: inizialmente si pensava che fossero stati provocati dal bombardamento ma la tv araba Al Jazeera ha precisato che si tratta di una trincea piena di greggio.

Kamikaze. "Migliaia di volontari arabi, 4.000, sono arrivati in Iraq da tutti i paesi arabi, nessuno escluso, per attuare attentati suicidi". Lo ha annunciato il portavoce militare iracheno, Hazi al-Rawiin, in una conferenza stampa diffusa dalla tv del Qatar al Jazira. Lo stesso portavoce ha detto che "i mujahiddin hanno giurato di non fare ritorno in patria e hanno chiesto di essere sepolti in Iraq".

Camion contro i soldati in Kuwait. Un camion ha investito oggi un gruppo di soldati presso una base americana in Kuwait. Lo ha riferito la tv Sky News, secondo la quale l'attentatore si sarebbe scagliato contro alcuni militari presso la base di At Udairi, a nord di Kuwait city. Ci sarebbero tra i 10 e i 15 soldati feriti.

Il fronte sud e Bassora. Secondo Al Jazeera a Bassora ha subito all'alba di oggi i bombardamenti più violenti degli ultimi tre giorni. Poi è ripreso un intenso fuoco di artiglieria nei pressi del ponte di Zubair. Il portavoce britannico in Qatar annuncia anche che soldati inglesi si sono scontrati con truppe irachene a sud della città e hanno preso cinque prigionieri. Sarebbe stato catturato anche un generale dell'esercito regolare di Saddam. Sempre sul fronte sud, a Nassiriya, le truppe statunitensi hanno trovato in un ospedale alcune uniformi insanguinate: potrebbero appartenere ai militari Usa fatti prigionieri il 23 marzo.

Il fronte nord. I caccia partiti dalla portaerei Roosevelt, che si trova nel Mediterraneo orientale, hanno bombardato nella notte i bunker di alcuni comandanti iracheni. Nel corso del raid è stata anche distrutta una postazione d'artiglieria. In mattinata sono quindi ricominciati i raid a Kalak, sulla linea di demarcazione tra il Kurdistan e il resto del paese, e sulla terza città irachena, Mossul. Bombardamenti anche a Kirkuk, città petrolifera a nord-est.

Najaf. Le forze statunitensi hanno attaccato postazioni irachene nei dintorni della città, dove nei giorni scorsi ci sono stati violentissimi e sanguinosi combattimenti. Gli americani hanno usato artiglieria e mortai per la battaglia che ha avuto luogo vicino a un ponte che attraversa il fiume Eufrate, a nord dell'abitato.

Fuoco amico. Due marine sono rimasti uccisi da bombe a frammentazione americane nel sud del paese. Uno marine sarebbe morto giovedì sera e un altro ieri. Entrambi sono saltati su bombe a frammentazione lanciate da cannoni Howitzers e rimaste inesplose, perchè si sono depositate sulla sabbia troppo morbida.

"Apache" abbattuto? Secondo il ministro dell'informazione Mohammad Said al Sahaf, le forze irachene hanno distrutto nelle ultime ore quattro tank Usa, i cui equipaggi "sono stati uccisi o fatti prigionieri". E' lo stesso ministro ad annunciare poi l'abbattimento, nei dintorni di Bassora, di un elicottero da combattimento "Apache". I due piloti - sempre secondo la fonte di Bagdad - sono stati uccisi. Al Sahaf parla anche di un "Apache" esploso nella zona centrale del paese, ma secondo il Pentagono entrambe le notizie non sono confermate: "non abbiamo alcuna notizia di velivoli abbattuti".

(30 marzo 2003)

“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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baranzo Nothing's as it seems!
Marzo 31, 2003, 17:42:30 pm
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Le truppe britanniche attaccano un sobborgo della città del sud
nella capitale missili contro il ministero dell'Informazione
Bassora, comincia la battaglia
Bombe su Bagdad, morti 6 civili

Almeno un soldato americano caduto vicino a Karbala
Scontri a Najaf: uccisi 100 membri delle "squadre della morte"



Si combatte su più fronti in Iraq. A Bassora, nel sud, dove dopo giorni di attesa le truppe britanniche hanno lanciato un imponente assalto per prendere il controllo di un sobborgo a sudest della città. Alle porte di Karbala dove è in atto il primo vero scontro tra la Guardia repubblicana, le milizie scelte di Saddam e i marines della Terza divisione. E a Najaf dove i soldati della colazione hanno ucciso almeno 100 uomi delle "suqadre della morte".

Intanto continuano i bombardamenti che secondo fonti militari citate dalla Cbs avrebbero ormai ridotto al 50% le capacità offensive delle unità scelte dell'esercito di Saddam Hussein. A Bagdad i bombardamenti sono stati intensi sia nella notte che nelle prime ore del mattino con un nuovo pesante bilancio di vittime civili. Colpito con due missili anche il palazzo del figlio di Saddam, Qusay, che si trova all'interno del Palazzo repubblicano del raìs. Mentre a Hilla, nei pressi di Karbala (Iraq centrale), almeno un soldato americano è rimasto ucciso in scontri a fuoco.

Bassora. L'abitato di Abu al Khasib, alla periferia della città, è stato attaccato da 600 uomini delle truppe d'assalto nella più importante operazione interamente britannica dai tempi della guerra delle Falkland. Scopo dell'operazione è colpire le milizie fedeli a Saddam e permettere alla popolazione di insorgere contro il regime. Nelle prime ore dell'attacco, alcuni britannici sono rimasti feriti, mente sono stati presi 300 prigionieri, 17 carri armati e sette blindati. I marines hanno preso il controllo del sobborgo di trentamila abitanti e hanno catturato cinque alti ufficiali. Sempre vicino a Bassora, le truppe irachene sono passate al contrattacco. Tre pattugliatori hanno attaccato un mezzo da sbarco che risaliva un canale. L'imbarcazione, colpita da alcuni razzi, ha preso fuoco, ma il pilota è riuscito a mantenere il controllo e a portare in salvo quattro commilitoni rimasti feriti.

Bagdad. Ancora una giornata di intensi bombardamenti sulla capitale irachena. Più volte, a partire dalla notte, gli aerei anglo-americani hanno sganciato pesanti ordigni sulla città, mentre entrava in azione la contraerea. Forti esplosioni si sono verificate in diverse zone e il bilancio stilato dalle autorità ospedaliere di Bagdad parla di sei civili morti nel corso dei bombardamenti di oggi e di una dozzina di feriti. Uno dei punti più colpiti dai missili è stato il ministero per l'Informazione iracheno. Sul luogo si è sviluppato un vastissimno incendio, con fiamme che proiettavano i loro bagliori a grande distanza. Più tardi è stato preso di mira anche uno dei palazzi presidenziali. Nel pomeriggio di oggi un missile ha centrato il palazzo di Qusay, il figlio di Saddam Husein. Sull'edificio si è alzata un'enorme nuvola bianca.
Le autorità irachene hanno infine reso noto che sono stati venti i civili uccisi da una bomba caduta su una fattoria alla periferia della capitale nella notte tra sabato e domenica. Tra loro ci sono 11 bambini.

Najaf. Un centinaio di membri delle "squadre del terrore" sono stati uccisi dagli americani alle prime ore di questa mattina in scontri nell'area di Najaf e Samawah. Lo ha reso noto il Comando Centrale americano. Nessun altro dettaglio è stato fornito sulla vicenda, se non che, negli stessi scontri, gli uomini della 82.ima Divisione aerotrasportata hanno fatto prigionieri 50 soldati iracheni. Prima di dare l'attacco a Bagdad infatti le truppe anglo-americane intendono ripulire le sacche di resistenza nelle città dove finora hanno subito le perdite maggiori. Così, la 101.ma Divisione aero-trasportata ha circondato Najaf, città santa sciita nel sud, preparandosi a cercare d'espellerne i difensori fedeli al regime di Saddam, se necessario con una battaglia casa per casa, con la preoccupazione di non danneggiare i luoghi di venerazione più sacri. Più a Nord, alcune avanguardie sarebbero avanzate domenica di dieci miglia verso la capitale irachena, arrivando, senza incontrare resistenza, a 60 chilometri da Bagdad.

Karbala. La prima decisiva battaglia tra le forze statunitensi e la Guardia Repubblicana di Saddam Hussein va in scena nell'area di Karbala, 80 chilometri a sud di Bagdad. Si tratta del primo contatto serio tra le truppe Usa e i corpi d'élite guidati dal secondogenito di Saddam, Qusay. I 20 mila uomini della terza divisione, avanguardia dell'avanzata verso Bagdad, sono attestati lungo l'Eufrate vicino a Najaf. Lo scontro si svolge nelle vicinanze di un ponte sul fiume Eufrate. Gli americani lo hanno raggiunto da ovest, ma non si azzardano ad attraversarlo per timore che gli iracheni lo facciano saltare. Intanto almeno un soldato americano è rimasto ucciso in scontri vicino Hilla, vicino Karbala, ha detto un ufficiale americano.

Fronte sud. A sud, i marines sono impegnati in operazioni "caccia e distruggi" per eliminare focolai di resistenza sulla strada dal Kuwait a Baghdad. I soldati della coalizione cercano di conquistarsi la fiducia degli iracheni, che finora si sono mostrati in genere diffidendi nei loro confronti, ma devono anche moltiplicarele misure di prevenzione, dopo gli attacchi suicidi di sabato a Najaf e di ieri in Kuwait.

Fronte interno. La campagna militare "Libertà dell'Iraq" è ormai diventata anche una campagna per la conquista dell'opinione pubblica, in Iraq, ma anche negli Stati Uniti, dove per tutta la domenica il capo del Pentagono Donald Rumsfeld e i capi militari hanno cercato di ridare fiducia al Paese. Il presidente George W. Bush, che ha trascorso la domenica senza comparire in pubblico o fare dichiarazioni, andrà in giornata a Filadelfia: in quella che fu la culla dell'indipendenza americana chiederà al Congresso di varare il bilancio di guerra, 75 miliardi di dollari.

(31 marzo 2003)

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