Chapeau veramente a Ms Bouiller, e un plauso all'autore dell'articolo veramente toccante.

Sono d'accordo solo a metà con l'autore dell'articolo.
Dal punto di vista umano pienamente.
Dal punto di vista professionale un po' meno. La Renault ci ha investito un po' di soldini su Kubica, e ora si trova in difficoltà.
Professionalmente non sarebbe scorretto inserire nei contratti una clausola che vieti le attività pericolose (mi pare che lo facciano già con gli attori).
Poi ovvio....uno può essere stirato mentre va a comprare il giornale....ma sarebbe sempre bene limitare i rischi evitabili...

Bisogna vedere contrattualmente cosa è stato previsto e cosa no...anche se lasciando da parte i sentimentalismi, si incensa nell'articolo Bouiller che però il mese scorso aveva bloccato la sua partecipazione al Montecarlo...cmq anche i piloti di moto si allenano facendo cross...e ogni tanto si fan male...purtroppo capita...d'altronde McRae è morto cadendo col suo elicottero...Nannini ci ha rimesso un braccio nello stesso modo... cosa fai, impedisci ai piloti di andare in elicottero?

lo fanno,a molti è vietato partecipare ad altre corse...il più famoso è valentino,che tante volte ha litigato in honda per poter gareggiare in auto in poche date o usare la F1,ha dovuto aspettare di arrivare in yamaha e chiarire la questione....kubica probabilmente ha firmato un contratto nel quale gli era concesso di gareggiare in qualche rally(per altro un ronde,un percorso chiuso e ripetuto,una cronoscalata che ha anche qualche discesa in definitiva)....è andata male,a lui e alla renault,le corse sono un terno al lotto,se non fossero pericolose non sarebbero la stessa cosa...la differenza tra il pilota e la persona normale è la ricerca del limite,del rischio.è quell'ultimo decimo,quella curva fatta al pelo che danno emozione...se no staremmo tutti a far gare di regolarità...

anche io pur apprezzando l'articolo non lo condivido.

Quando si diventa adulti ci si assumono anche delle responsabilità, a maggior ragione quando tante persone o aziende investono sulla tua persona e il tuo lavoro è parte integrante di un team di persone.

Non ci sono solamente i piaceri, ci sono anche i doveri. E non parlo di contratti o possibili clausole, dico solamente che se hai degli impegni dovresti metterti in condizione di rispettarli, per te e per quelli che hanno creduto/investito in te e per le persone a cui indirettamente garantisci un lavoro.

Un conto è l'incidente in una attività normale o necessaria per il lavoro (es: ti spatasci mentre ti rechi in circuito).
Un'altro è praticare attività pericolose che possono danneggiare l'attività sportiva principale. Qua è un rally...ma potrebbe essere paracadutismo, sci freestyle, motocross, autoerotismo acrobatico...
Vedi Rossi con la spalla infortunata.....

quoto al 100%, come intuirai dal mio post poco sopra.

Il problema è che questi hanno la velocità e la competizione nel sangue...
Biaggi quando può fa motard...
Lorenzo e Valentino e molti altri fanno motocross
Non disdegnano nemmeno qualche "puntatina" a qualche rally o con i kart...

E tutto questo lo fanno perchè sono piloti, perchè hanno i motori nel sangue, perchè amano la competizione...
E sono pagati per far questo...

Se scesi dalla moto andassero a teatro... al balletto... a giocare con i bimbi... molto probabilemnte non sarebbero campioni... ma solo buoni piloti.

Infatti anche Biaggi si era rotto facendo motard stando fermo quanto? 1-2 mesi se ricordo bene 

Già i piloti rischiano di rompersi in pista.....se cercano di non farlo anche fuori credo che i datori di lavoro (a.k.a. quelli che scuciono milioni) non credo si offenderebbero
Si tratta alla fine di "preservare" quello che ti fa portare la pagnotta (dorata, beati loro) a casa...

http://www.youtube.com/watch?v=ALbxMiwf4nw&feature=player_embedded#

il video di quella prova speciale dal concorrente successivo sino al luog dell'incidente.

ditemi voi se è sicuro... e noto che mette spesso la 4a !!

si vabbè,sarà una quarta da 100 all'ora a dir tanto....io e te quando siamo andati a fare i cretini con la lotus di notte in collina eravamo in sicurezza??suvvia,piantala di rompere jacopo...

io ho corso nei rally,c'erano strade che questa mia pare una statale,ho corso su curve cosparse di ghiaia,strade senza quasi rail,o comunque bassi e visibilmente inadeguati,sono anche finito in una specie di burrone,fortunatamente senza gravi danni se non al collo...sapevo di poter rischiare la vita cme il mio navigatore,me ne fottevo bellamente,statisticamente il bilancio era positivo tra passione e rischio.per me ne valeva la pena.....si corrono centinaia di rally in italia ogni anno,tanti piloti che fanno tanti km...ogni tanto ci scappa il morto o il ferito grave,è sempre una tragedia e un dispiacere,ma nessuno li ha obbligati...la sfiga è dietro l'angolo.quando tutti avranno paura e nessuno correrà più potremo abolire il rally,ma finchè qualcuno ha voglia di correre il rischio(per una cosa chiamata passione),lascia fare!!

la pista per quanto bella,non è divertente o adrenalinica nemmeno un decimo di un rally,son competizioni che devono coesistere,una non sostituisce l'altra...tanto più se si parla di auto normali!!con la mia 205 in montagna mi divertivo come un matto,con nessuna auto normale puoi divertirti tanto in pista...con la 205 a varano mi sarei addormentato.


semmai andrebbero verificate molto meglio le strade,evitate corse in luoghi dove i rail o le case sono pericolose,imporre protezioni speciali in certi luoghi...

I Rally sono pericolosi, questo e' un dato di fatto.

anche le corse in bicicletta lo sono.

O la TT sull'isola di Man

O la Pa-Dak

La boxe

etc etc

O si vietano le competizioni pericolose, o si cerca di minimizzare i rischi.

Un pilota e' un drogato di velocita'. Punto. Il suo allenamento e' correre. Se il patron della Renault ha ritenuto opportuno nel contratto di Kubica permettergli di correre nei rally o sullo skateboard, evidentemente lo avra' fatto a ragion veduta.

Un atleta rimane competitivo fino aquando si diverte a fare cio' che piu' ama. Un pilota ama la velocita, con tutti i rischi annessi.
Togliere a Kubica i Rally equivale a rimuovergli il desiderio di correre. Che senso avrebbe?

Certo che i giornalisti...ieri dicevano che l'incidente era successo in trasferimento... vista così la macchina infilzata fa veramente impressione. Il pezzo era decisamente veloce...ma che macchina è quella del camera car??

http://www.motorauthority.com/blog/1054967_video-kubicas-andora-rally-crash-update-on-condition

aggiornamento

da www.gazzetta.it

Kubica, sono ore di attesa
Briatore: "Robert incredibile"
Il polacco ha subìto un lungo intervento per ridurre le terribili fratture riportate nell'incidente. Il professor Rossello che lo ha operato: "La mano è calda e questo è un buon segno. Ma ha rischiato di morire per emorragia". L'ex capo Renault: "Per me tra 5 mesi torna"

PIETRA LIGURE (Savona), 7 febbraio 2011 - A circa 12 ore dalla fine dell’intervento, Robert Kubica ha già mosso le dita della mano destra, ha risposto alle domande dei medici e ha riconosciuto genitori, fidanzata e il manager. È questa l’ottima notizia che tutto il mondo della Formula 1 e dello sport aspettava. A rivelarlo è stato il dottor Igor Rossello, il responsabile del Centro regionale di chirurgia della mano di Savona, che ha affiancato gli specialisti del Trauma center dell’ospedale Santa Corona. "Robert ha fatto piccoli movimenti, e anche se questo è quello che ci aspettavamo, rappresenta un ottimo segnale per il futuro" ha detto Rossello.

Nella conferenza stampa di questa mattina, hanno parlato i dottori che ieri per nove lunghe ore si sono presi cura del pilota polacco della Renault. "Kubica è arrivato in ospedale in condizioni critiche per la grande quantità di sangue che aveva perso - ha spiegato il dottor Giorgio Barabino, direttore della rianimazione -. Era in una situazione di massima gravità per lo choc emorragico e quindi la prima fase è stato quello di stabilizzarlo. Ora possiamo dire come l’emorragia sia quasi completamente recuperata, il paziente resterà in terapia intensiva per 24-48 ore, respira autonomamente e resterà sempre risvegliabile, anche se sedato".

Anche a livello ortopedico e traumatologico la situazione è estremamente complessa: "Robert ha riportato un grossissimo trauma ad alta energia, subendo una sub amputazione dell’avambraccio destro, con la doppia frattura di radio e ulna – ha spiegato il dottor Francesco Lanza, primario del reparto di ortopedia e traumatologia - una complessa frattura del gomito e della spalla e probabilmente una rifrattura dell’omero che si era già fratturato in un vecchio incidente. Gomito, spalla e omero non sono ancora state trattate, visto che si è dovuto inizialmente intervenire per ridurre le lesioni più gravi. Quanto alla gamba ha avuto fratture pluriframmentato di tibia e perone, nonché il distacco da taglio del tendine rotuleo. Alla gamba per ora ha subito una fissazione esterna anche perché non si poteva rischiare un intervento che poteva dare complicanze polmonari".

Quanto all’intervento di ricostruzione dell’avambraccio, Rossello parla di "una delle sfide più difficili da superare, avendo dovuto ricostruire tutti i tendini, i muscoli e i due nervi principali che erano stati recisi. Però nella visita di questa mattina l’arto non era gonfio, segno che il ritorno venoso funziona bene, e la mano era calda. Adesso si tratterà di aspettare i prossimi giorni per capire quale sia il decorso". Ieri è venuto a salutare Robert il ferrarista Fernando Alonso, oggi sono arrivati il pilota venezuelano Pastor Maldonado, Vitantonio Liuzzi e l'ex team principal della Renault, Flavio Briatore.

Quest'ultimo ha incontrato Robert e dice di averlo trovato su di spirito: "È incredibile - ha detto l'ex responsabile del team francese - dopo tutto quello che avevo letto sull'incidente ero preparato al peggio. Invece ha scherzato e mi ha chiesto come sta mio figlio e se è sempre grosso... Per me tra 5 mesi torna. Ho chiamato anche Alonso e Bernie (Ecclestone; n.d.r.) per tranquillizzarli. Secondo me lo rivedremo in pista prima della fine della stagione".