come si fa a rimetterle in strada dopo il restauro se non hanno più i documenti ?

E' un po' un casino, costa, ma si puo' fare.

Devi sbatterti per mesi tra ASI (FMI) e motorizzazione civile, a suon di carte bollate, certificati di origine, certificazioni di restauro a regola d'arte, collaudi, e chi piu' ne ha piu' ne metta.

ok sapresti indicarmi un range di prezzo attendibile per la cosa?  domenica dovrei andare a vedere un falco guzzi 49 cc del 61 cicino a genova marciante ma senza doc vogliono 200 euro

Per i ciclomotori non so come funzioni.
Immagino sia molto piu' semplice, perche' non risultano al PRA.

Ti posso solo dire che per reimmatricolare la Vespa 150 mi avevano detto che ci sarebbero voluti circa 300 euro, oltre a tutti i certificati vari, per i quali era necessario appoggiarsi ad un club federato ASI (o FMI).

Forse per i ciclomotori basta denunciare lo smarrimento dei documenti e rifare il collaudo. 

Ecco, ho trovato, ed e' proprio come dicevo:

http://www.vespaforever.net/reimmatr.htm

Recatevi presso i Carabinieri o Polizia per sporgere una denuncia di smarrimento del libretto ( il termine esatto è "certificato di conformità per ciclomotore".

In seguito andate a una sede provinciale del "Ministero infrastrutture e trasporti" ( ex motorizzazione civile) e compilate il modulo per la richiesta del collaudo.

Vi consegneranno due bollettini postali da compilare per una spesa complessiva di circa 40 euro. Una volta riconsegnate le ricevute dei versamenti, fatevi rilasciare il permesso di circolazione provvisorio, che vi permetterà di assicurare la Vespa e pagare il bollo ( per poi tornare al collaudo ) fino al rilascio del nuovo "libretto".

Al collaudo controlleranno il numero di telaio, i freni, clacson, luci ( frecce e stop solo se previsti in origine ), rumorosità, velocità massima, ( compresa entro 49,5 Kmh massimi ) gas di scarico e la presenza dello specchietto retrovisore sinistro omologato (E3).

Se tutto risulterà in regola, entro pochi minuti avrete il sospirato "libretto".

mmmmmmmmm interessante  , se il catorcio non è un ammasso di ruggine con il motore pietrificato ( a scrivere marciante son buoni tutti ) la cosa si potrebbe fare .

Ma per farne cosa ?

Perche' per l'uso quotidiano prenderei un ciao, che si trova alla stessa cifra, consuma poco ed e' indistruttibile, oppure spenderei qualcosa di piu' e prenderei un glorioso fifty.

Comunque credo parli di un Bianchi Falco, perche' la Guzzi faceva i Falconi, ma non certo 50cc.

E' anche decisamente bruttino, imho... 

ma no dai , è bello nella sua bruttezza , ovvio devo analizzarlo da vicino .

< staff: rimosso su richiesta dell'utente >

Per questo ho chiesto lo scopo dell'acquisto.

Ed ho precisato che, PER L'USO QUOTIDIANO e' preferibile un ciao o un fifty.

Ovvio che se deve collezionarlo e' meglio il falco Bianchi, anche se credo che difficilmente riacquisterà valore. Anche in questo caso, meglio indirizzarsi altrove, e precisamente su motorini di impronta sportiva o da cross.

io lo userei per muovermi nel piccolo centr storico cittadino da e per l'ufficio quando devo uscire per commissioni , e per avere un oggetto carino , ovvio so anche io che prendermi un monopattino elettrico sarebbe meglio viste le distanze in ballo , ma anche questo non mi dispiace . bho vado a vederlo e decido , al massimo mi prendo davvero un monopattino elettrico .

sicuramente faceva i Dingo da 50cc... noi avevamo un Airone 250 (che giace ancora dimenticato nel mio garage) e un Dingo, appunto...

mmmmm non è molto aggraziato. piuttosto una cosa così
http://www.subito.it/moto-e-scooter/gilera-50-4v-super-torino-23265982.htm
http://www.subito.it/moto-e-scooter/garelli-junior-turismo-50-savona-22699025.htm

Si, certo, ciclomotori ne faceva, ma non si chiamavano "Falco, falchetto, falcone", questo intendevo dire. 

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No, appunto, si chiamavano Dingo...