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superpyno |
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Maggio 11, 2011, 13:23:51 pm |
Visitatore, , posts |
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Guarda che è stato Ciabatti ad accostare i due episodi. E vorrei far capiere che non si sono accostati Rossi e Biaggi ma i due episodi. Se poi vogliamo farla diventare sempre e solo una guerra Rossi-Biaggi.... amen
mi riferivo a lui ovviamente perdonami.
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Loggato
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&re@ |
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Maggio 18, 2011, 10:29:08 am |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Da http://www.worldsbk.com/it/news/40-news/7504-lettera-aperta-ai-tifosi-di-max-biaggi-ed-agli-appassionati-di-superbike.html Lettera aperta ai tifosi di Max Biaggi
Vi prego di dedicare due minuti della vostra attenzione a questa mia lettera, con cui vorrei spiegarvi i fatti accaduti a Monza durante il weekend dell'8 Maggio.
Innanzitutto Monza è una pista particolare, in cui la Superbike deve convivere con un evento molto importante come la Formula 1. Non è pertanto possibile avere le vie di fuga delle varianti in ghiaia, perché questa soluzione è poco gradita nelle corse automobilistiche.
Unica eccezione è la variante Ascari.
Come è facile immaginare, se un pilota sbaglia l'ingresso all'Ascari e finisce nella ghiaia, o cade o perde veramente molto tempo per rientrare in pista, per cui non è stato necessario adottare alcun provvedimento particolare per questa variante.
Diverso il discorso della prima variante e della variante della Roggia, che hanno vie di fuga in asfalto.
Ormai da tre anni a Monza nelle vie di fuga di queste due varianti sono state disegnate delle linee bianche a forma di imbuto che finiscono con una 'stradina' larga circa un metro che obbliga, se percorsa, i piloti a rallentare ed anche a rientrare in pista fuori dalla traiettoria naturale di chi invece ha fatto la variante regolarmente.
L'omologazione FIM della pista esclude espressamente la presenza di una barriera/chicane di balle di paglia nelle vie di fuga.
La Direzione Gara, di cui faccio parte insieme ad Igor Eškinja e a Giulio Bardi, ha deciso per questo motivo di convocare i piloti giovedì pomeriggio per un briefing straordinario in cui spiegare a tutti (a chi aveva già corso a Monza e a chi affrontava il circuito per la prima volta) il modo corretto in cui riprendere il tracciato nel caso di errore in queste due varianti.
Il briefing è durato quasi un'ora.
Ai piloti è stato ribadito, con l'ausilio di due gigantografie delle varianti appese alle pareti della sala briefing, che in caso di errore avrebbero dovuto utilizzare tassativamente questa via "ad imbuto" per rientrare in pista, senza eccezioni, pena un ride-through. Abbiamo inoltre spiegato che non avrebbero dovuto trarre vantaggio da questo "taglio", né come tempo sul giro, né come posizione in gara e che in quest'ultimo caso, alzando il braccio, avrebbero dovuto rendere la posizione ai piloti superati involontariamente.
Molti piloti hanno fatto delle domande specifiche ed abbiamo ribadito, fino quasi a diventare pedanti, che qualsiasi pilota fosse rientrato in pista senza seguire la via disegnata sull'asfalto sarebbe stato punito con un ride-through, unica sanzione prevista dal regolamento FIM per queste infrazioni.
Biaggi non era presente al briefing, per suoi impegni privati, ma a rappresentarlo c'era Francesco Guidotti, Team Manager Aprilia.
In tutte le gare del weekend abbiamo sempre usato lo stesso metro di giudizio con tutti i piloti che hanno tagliato le varianti, in tutte le categorie.
Questi sono i fatti.
Probabilmente non vi avrò convinto, ma almeno ho spiegato con chiarezza ed onestà come sono andate le cose.
Vorrei concludere con una nota personale. Nella vita a volte la coerenza e la correttezza obbligano a prendere decisioni difficili e dolorose. Per me Max non e' solo un grandissimo campione, oltre che un ragazzo molto intelligente e sensibile. E' soprattutto un amico, con il quale ho condiviso tanti momenti, piacevoli ma anche difficili, sia in circuito che fuori. Vi lascio immaginare come sia stato difficile per me, insieme agli altri membri della Direzione Gara, prendere questa decisione.
Paolo Ciabatti
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superpyno |
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Maggio 18, 2011, 15:57:16 pm |
Visitatore, , posts |
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Loggato
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Neo (Mr. Anderson) |
The real "Smartphone" |
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Maggio 18, 2011, 17:28:50 pm |
Utente standard, V12, 7078 posts |
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Da GPONE.COM I padri latini dicevano excusatio non petita accusatio manifesta. Quando cioè le scuse arrivano non richieste ci si autoaccusa. Non sarà questo il caso della lunga lettera che Paolo Ciabatti ha indirizzato, dal sito della Superbike ai tifosi di Max Biaggi, ma certo ci va molto vicino. Un giudice, infatti, solitamente spiega le motivazioni della sentenza nelle motivazioni. Lì si apprende l'interpretazione del diritto. Cioè perché il tale articolo è stato letto in un modo piuttosto che in un altro. Temiamo che nel caso in questione sarebbe stato arduo motivare la sentenza senza snaturare il motivo per cui è stata scritta quella norma: affinché cioè nessuno traesse un ingiusto vantaggio. Le parole di Ciabatti, invece, dicono l'esatto contrario: ti giudico in base a quanto c'è scritto (anzi a quanto detto nella riunione), senza entrare nel merito. Un modo di condannare, insomma, facile e pulito per la Direzione di Gara. Soprattutto facile. http://www.gpone.com/index.php/it/news/37-ultime-news/3730-ciabatti-lettera-ai-tifosi-di-biaggi.html
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Maggio 18, 2011, 19:42:07 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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questi sono scemi.....
questi sono veramente scemi.....
Concordo con entrambe le tue affermazioni.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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&re@ |
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Maggio 19, 2011, 08:50:34 am |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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questi sono scemi.....
questi sono veramente scemi.....
Concordo anche io, infatti ho evitato di postare il delirante commento di gpone.com benché l'avessi letto, perché non ha il minimo senso...
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Loggato
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