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TonyH
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Blaze |
Una Mini è come un amore... |
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Settembre 14, 2011, 01:26:48 am |
Utente standard, V12, 5963 posts |
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Campa da 17 anni solo grazie al phantom,scooter modificato quanto una porsche 911 in 20 anni Mi dispiace,io ho amato il fifty!! Già,con mio stupore poco tempo fa ho scoperto che il phantom esiste ancora,fortemente modificato nelle linee (ma con lo stesso stile generale).peccato che ne avrò visto forse uno... Il problema degli scooter malaguti secondo me è stata la linea e la qualità delle plastiche. Scooter orrendi (tipo lo spider max 500,base meccanica piaggio ma una linea davvero abominevole ) o che invecchiano solo a guardarli (il buon password con base meccanica yamaha). Non vedo tanto bene nemmeno gilera.runner scomparso,il resto è poca roba.anche in presenza di ottimi prodotti (il nexus 500 è l'unico che ha impensierito il t max a livello tecnico,vendendo però molto ma molto meno ) i risultati non arrivano....
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"When you have everything,you have everything to lose".Le perle del mio garage? - Fiat Stilo 1.6 16v benzina/gpl 2002 - Fiat Punto 55 s 1995 -Rover Mini Jet Black,998cc,anno 89,nero pastello-tetto grigio. -Kawasaki Versys 650 , 2009
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&re@ |
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Settembre 14, 2011, 08:50:35 am |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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che peccato la casa che ha avuto il coraggio di tirar fuori il fifty top evolution che pareva un'astronave con il monobraccio anteriore...che ora chiude i battenti... imho il decli o e' iniziato temevo facesse la stessa fi e aprilia che invece ha imbroccato un filotto mica da ridere (shiver, dorsoduro,rsv) ed ora lo cavalca con la tuono...
IMHO l'Aprilia, se non fosse stata comprata dalla Piaggio, avrebbe già chiuso da un pezzo. A parte questo, capita a fagiolo un'intervista a un tizio della Peugeot Italia, che leggevo ieri sera su Motociclismo. Dice che il mercato attuale degli scooter 50 è circa 1/10 rispetto a "qualche anno fa" (non meglio definito). Se le cose stanno così, effettivamente la Malaguti deve averne risentito più di altri.
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Loggato
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&re@ |
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Ottobre 11, 2011, 15:49:50 pm |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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http://www.motonline.com/moto_scooter/articolo.cfm?codice=362969La Malaguti, dopo mesi di sofferenza è arrivata al capolinea e il 31 ottobre l'azienda bolognese dopo 81 anni di storia chiuderà i battenti. La notizia che riportiamo integralmente arriva dal sito dell'Ansa. "Non c'è stato nessun esito al tavolo regionale per la crisi della Malaguti, convocato in Regione. L'assessore alle attività produttive Muzzarelli ha detto: 'Sono amareggiato e preoccupato. La rinuncia alla fatica di fare impresa sfidando le difficoltà è comunque un errore che penalizza il territorio, i lavoratori e la storia e la cultura della nostra regione'. L'azienda ha confermato disponibilità ad accordi individuali con ogni lavoratore, riconoscendogli 30.000 euro.
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Loggato
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&re@ |
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Aprile 24, 2018, 08:27:30 am |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Giusto per completare la vicenda: https://www.dueruote.it/notizie/attualita/storia-italia-quel-che-resta-della-malaguti Là dove c'era il Fifty ora c'è... uno stabilimento di macchine per l'imballaggio. I tempi cambiano, la Malaguti lascia il posto alla Robopac e un pezzo di Motor Valley diventa Packaging Valley. L'economia va avanti - e per fortuna - ma con meno capacità di far sognare
Chi dalle punizioni climatiche della pianura padana cercava sollazzo sulla costa adriatica, per decenni ha percorso l'Autostrada del Sole e poi la A14. Poco dopo Bologna, a Castel San Pietro, era impossibile non notare l’immenso "Stabilimento N.3" di Malaguti, un parallelepipedo giallo e blu di 27.000 metri quadrati.
Lo stabilimento Malaguti riassumeva in sé mezzo secolo di storia industriale, e soprattutto la gloriosa epoca dei cinquantini degli anni Settanta e Ottanta scritta tra Modena e Bologna da aziende come Malanca, Romeo/Motron, Cimatti, Unimoto, Minarelli, Franco Morini e, appunto, Malaguti. Dal successo del Fifty al boom dell'F10 Nata negli anni Trenta, l’azienda di San Lazzaro di Savena era esplosa proprio in quei vent'anni dorati, con il Fifty prima e con gli scooter F-10, F-12 Phantom ed F-15 Firefox poi. Era stata l'unica di quel gruppo capace di fare il salto da artigianato a industria negli anni Novanta, arrivando ad avere una grossa fetta di mercato a fine decennio, negli anni del boom delle due ruote: e proprio per placare la fame che pareva insaziabile dei quattordicenni di allora era sorto l’immenso stabilimento lungo la A1. Poi, altrettanto improvvisa, era arrivata la crisi: tra targa e assicurazione obbligatorie, giro di vite sulle truccature, crisi economica del 2008 e generale mutamento degli interessi dei ragazzi, l'azienda era rimasta strangolata, scoprendosi un colosso dai piedi d'argilla. La crisi e la fine della Malaguti Affrontare la crisi avrebbe richiesto prendersi rischi, profondere enormi energia e capitali. I fratelli Marco e Antonino Malaguti, nipoti del fondatore Antonino e figli di Learco che la aveva guidata nel periodo di massimo splendore, non se la sentirono: a fine 2011 alzarono bandiera bianca, liquidando fornitori e dipendenti fino all’ultimo centesimo, con una correttezza d'altri tempi.
Privato delle insegne Malaguti, lo stabilimento numero 4 rimase lì come uno scheletro nel deserto, a testimoniare la gloria di un'epoca ormai tramontata visto che la crisi si era progressivamente portata via, oltre a Malaguti, buona parte dell'indotto, e nomi storici come Verlicchi e Marzocchi. La nuova vita dello stabilimento
Ci sono voluti sei anni per rivedere le luci accese sull’enorme capannone gialloblù. Le hanno riaccese a fine 2017: solo che adesso è grigio e nero, e da lì non escono più moto e scooter ma macchine per il confezionamento e l'imballaggio. Dietro ci sono altri imprenditori di sangue emiliano, gli Aureli di Rimini e i parmensi Gatteschi. Castel San Pietro ospita la loro recente alleanza che fattura 290 milioni di euro l'anno, il doppio della Malaguti dei tempi d'oro.
Se passate da quelle parti, fateci caso. Perché sopra quello che era un pezzo della Motor Valley c'è ora scritto, a caratteri cubitali, "packaging valley". Ma questa è l'Italia, dove come dice Jovanotti, "sembra tutto perduto, poi ci rialziamo". Anche se magari con una faccia diversa.In compenso, non sapevo che ora figuri come "vendita ricambi multimarca" http://www.malaguti.com/
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Loggato
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oscar |
all in all it's just another brick in the wall |
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Aprile 24, 2018, 21:08:08 pm |
Utente standard, V12, 6073 posts |
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intanto le microcar continuano a vendere bene in città. l'altro giorno un professionista mi ha dato un passaggio su una di quelle ed effettivamente son prodotti maturi ormai. han delle ruote assurde tipo i 155 da 14" tra l'altro ora chi ha la B può guidare quelle con limitatore a 90, infondo sono come le vecchie fiat 500. costano tipo 15k
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il mio sogno è sempre stato correre più veloce di tutti, più veloce del tempo stesso A. Senna
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Loggato
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intanto le microcar continuano a vendere bene in città. l'altro giorno un professionista mi ha dato un passaggio su una di quelle ed effettivamente son prodotti maturi ormai. han delle ruote assurde tipo i 155 da 14" tra l'altro ora chi ha la B può guidare quelle con limitatore a 90, infondo sono come le vecchie fiat 500. costano tipo 15k Io essendo iscritto ai vari car sharing, a volte uso a Milano le "Equomobili" elettriche di Share'ngo. Pratiche sono pratiche, però essendo cinesi ed essendo usate da tanti e maltrattate ahimé da molti di questi utenti non sembrano il massimo come qualità costruttiva. L'importante é affrontare le rotonde con le dovute maniere
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Non vendo sogni, ma solide realtà.
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