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1266 Visitatori + 1 Utente = 1267
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Diabolik82 |
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Aprile 14, 2003, 10:43:18 am |
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che poi basterebbe che la gente guardasse nello specchio retrovisore per viver molto meglio tutti...in ogni caso di gente che in Italia guida in corsia di dx ce n'è davvero poca ecco...appunto....ma è così difficile guardare ogni tanto dietro??? certa gente non si sposta neanche suonandoli......figuriamoci a fare solo i fari!!! io anche se vado a 180 e vedo una macchina + veloce rallento e mi sposto...... il discorso di viggì mi sembra un pò troppo "fanciullesco"......non è certo lui che deve impedire agli altri di andare + di 130 no???
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Loggato
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Velox |
Sognando una rossa |
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Aprile 14, 2003, 11:12:38 am |
Utente standard, V12, 999 posts |
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ecco...appunto....ma è così difficile guardare ogni tanto dietro??? certa gente non si sposta neanche suonandoli......figuriamoci a fare solo i fari!!!
io anche se vado a 180 e vedo una macchina + veloce rallento e mi sposto......
il discorso di viggì mi sembra un pò troppo "fanciullesco"......non è certo lui che deve impedire agli altri di andare + di 130 no???
Non sta nè a lui nè a me. Il fatto è che chi dovere non lo fa. Ma volevo solo dire che hai senz'altro la libertà di tenere la velocità che vuoi, ma non puoi farlo mettendo in pericolo l'incolumità e la vita altrui e il bene altrui, perché la tua tanto decantata libertà di tenere la velocità che più ti aggrada deve in questo caso passare in secondo piano. E' tutta una questione di educazione, rispetto e mentalità, che ha portato i tedeschi a non avere limiti e meno mortalità, per il semplice fatto che tutti viaggiano nella prima corsia e si rientra a destra subito dopo terminato un sorpasso, e nessuno ti sfanala da dietro perché sa benissimo che in 20 secondi cambierai corsia. Ma non sono d'accordo di sacrificare le frustrazioni velocistiche di alcuni personaggi all'altare della sicurezza stradale. Inoltre sono convinto che non ci sia automobilista più pericoloso di colui che crede di essere un pilota perfetto e gli altri solo imbecilli.
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Loggato
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vigggi |
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Aprile 14, 2003, 11:49:48 am |
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... è un aggettivo che mi piace io resto dell'idea che posto che il limiete è 130 chi va ai 130 anche se rimane sulla terza corsia non arreca nessun intralcio al traffico... in quanto nessuno ha diritto ad andare a più dei 130... vabbè per lavoro devo fare spesso l'azzeccagarbugli quindi di solito (anzi quando mi conviene ) applico alla lettera il dettato normativo... ma io mi pongo un'altro dubbio.... siccome io tengo su le tendine... e quelli dietro non possono vedere quello che succede davanti a me... perchè c'è sempre il pirla che si attacca al paraurti??? e se freno??? ciao ciao
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Loggato
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Diabolik82 |
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Aprile 14, 2003, 12:01:27 pm |
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Non sta nè a lui nè a me. Il fatto è che chi dovere non lo fa. Ma volevo solo dire che hai senz'altro la libertà di tenere la velocità che vuoi, ma non puoi farlo mettendo in pericolo l'incolumità e la vita altrui e il bene altrui, perché la tua tanto decantata libertà di tenere la velocità che più ti aggrada deve in questo caso passare in secondo piano. E' tutta una questione di educazione, rispetto e mentalità, che ha portato i tedeschi a non avere limiti e meno mortalità, per il semplice fatto che tutti viaggiano nella prima corsia e si rientra a destra subito dopo terminato un sorpasso, e nessuno ti sfanala da dietro perché sa benissimo che in 20 secondi cambierai corsia. Ma non sono d'accordo di sacrificare le frustrazioni velocistiche di alcuni personaggi all'altare della sicurezza stradale. Inoltre sono convinto che non ci sia automobilista più pericoloso di colui che crede di essere un pilota perfetto e gli altri solo imbecilli.
è ovvio....se voglio andare ai 200 sul bagnato col traffico su una macchina mal tenuta intenso per me possono pure autorizzare la polizia a sparami col Bazooka!! ma io intendevo quello che è successo a me ieri.....traffico scarsissimo, bel tempo, macchina in perfette condizioni....in ritardo abissale....perchè devo trovarmi davanti gente che non si vuole spostare solo ed esclusivamente perchè si sente umiliata a essere sorpassata! ma sai quanto me ne fregava di dimostrare che la mia macchina era + veloce!! ma questo non mi certo autorizzato a ficcarmi a 2cm dal paraurti!!sfanalato si....ma a distanza!
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Loggato
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Phormula |
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Aprile 14, 2003, 12:10:51 pm |
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Inoltre sono convinto che non ci sia automobilista più pericoloso di colui che crede di essere un pilota perfetto e gli altri solo imbecilli.
Mi trovi pienamente d'accordo. Io non mi sono mai considerato un asso del volante, ma quando ho fatto il corso di guida sicura la cosa che mi ha colpito di più è stato capire che i miei limiti erano molto più in basso di quanto credevo che fossero. Da allora guido in maniera molto diversa, molto più consapevole del fatto che potrei trovarmi in una situazione di pericolo. E molto più consapevole del fatto che mi ci potrei trovare per colpa degli altri, che mi ci cacciano mio malgrado. E mi ha sorpreso ancora di più il vedere come colleghi che fino a dieci minuti prima si vantavano con l'istruttore di essere degli assi del volante, alla prova dei fatti si comportavano come dei principianti assoluti. Nella prova di skid ho sudato sette camicie, ma la macchina sono riuscito a tenerla in pista. Ricorderò sempre il mio collega che è salito in macchina dicendomi "Osservatemi, io so' Ayrton". Cento metri ed era già di traverso nel prato con il motore spento. Per non parlare della manovra di evitamento ostacolo senza ABS, che una segretaria zitta zitta ha fatto al primo colpo senza problemi e che molti "professionisti" al decimo tentativo non erano ancora riusciti a fare come si deve. Solo che la vita non ti permette di riavvolgere il film e riprovarci dieci volte. Nella vita un incidente o si fa o si evita. Si, sono convinto pure io che la falsa sicurezza e la presunzione di essere migliori degli altri sono molto più pericolose dell'insicurezza. Senza contare che anche il pilota migliore di questa terra non può impedire agli altri di sbagliare. E c'è una piccola differenza tra andare a sbattere a 50 km/h invece che a 80 km/h contro una betoniera che non ha rispettato uno stop in un centro abitato. Fa niente se il torto era della betoniera. Solo che in un caso l'assicurazione della betoniera paga danni al veicolo e qualche escoriazione. Nel secondo un bel funerale in pompa magna.
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Loggato
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Phormula |
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Aprile 14, 2003, 12:15:24 pm |
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Mi sbaglierò, ma secondo me il livello di attenzione di uno che va forte rispetto a uno che va ai 120 e si guarda in giro è molto più elevato. E non si addormenta!
Purtroppo questa affermazione è smentita da studi scientifici. O per lo meno è vero solo in parte. E' dimostrato che aumentare la velocità aumenta il livello di attenzione ma solo nei primi minuti. Poi il guidatore si "abitua" alla nuova velocità e tende automaticamente a ridurre il livello di attenzione. Detto in soldoni, se viaggi a 110 Km/h e di colpo acceleri a 140 Km/h, ti rendi conto che stai andando più forte e ti comporti di conseguenza. Se stavi conversando con un passeggero magari smetti di farlo, o sei più lento nelle tue risposte. Ma dopo dieci minuti che stai viaggiando a 140 Km/h, l'organismo tende a rifocalizzarsi su questa velocità, la conversazione ritorna normale ed il livello di attenzione ritorna quello che si aveva a 110 Km/h. Per aumentare l'attenzione occorrerebbe accelerare a 170 Km/h, in un crescendo continuo, che finisce quando il guidatore si rende conto che accelerare ancora significherebbe andare oltre i suoi limiti, si rende conto che sta andando "troppo forte". Numerosi esperimenti effettuati sui simulatori di guida hanno mostrato esattamente questa tendenza a rilassare automaticamente l'attenzione dopo un certo periodo. Tant'è che questa è una delle ragioni per cui un viaggio di una certa lunghezza non dovrebbe mai essere percorso a velocità costante. L'altra è quella che menziono sotto. Inoltre, anche se il guidatore fosse perfettamente cosciente del fatto che la velocità alla quale sta andando richiede un maggiore livello di attenzione, è dimostrato che l'organismo si concede delle "pause", cioè che è possibile mantenere un livello di concentrazione elevato, ma lo si riesce a fare solo per un periodo limitato di tempo, che va dai venti minuti all'ora e mezza, dipende dalla persona. Poi il livello di attenzione si riduce automaticamente per qualche minuto. Il cervello umano è incapace di mantenere un livello elevato di concentrazione per un tempo più lungo. Non è vero che ad andar più forte non ci si addormenta.
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Loggato
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Diabolik82 |
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Aprile 14, 2003, 12:18:28 pm |
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Mi trovi pienamente d'accordo. Io non mi sono mai considerato un asso del volante, ma quando ho fatto il corso di guida sicura la cosa che mi ha colpito di più è stato capire che i miei limiti erano molto più in basso di quanto credevo che fossero. Da allora guido in maniera molto diversa, molto più consapevole del fatto che potrei trovarmi in una situazione di pericolo. E molto più consapevole del fatto che mi ci potrei trovare per colpa degli altri, che mi ci cacciano mio malgrado.
E mi ha sorpreso ancora di più il vedere come colleghi che fino a dieci minuti prima si vantavano con l'istruttore di essere degli assi del volante, alla prova dei fatti si comportavano come dei principianti assoluti. Nella prova di skid ho sudato sette camicie, ma la macchina sono riuscito a tenerla in pista. Ricorderò sempre il mio collega che è salito in macchina dicendomi "Osservatemi, io so' Ayrton". Cento metri ed era già di traverso nel prato con il motore spento. Per non parlare della manovra di evitamento ostacolo senza ABS, che una segretaria zitta zitta ha fatto al primo colpo senza problemi e che molti "professionisti" al decimo tentativo non erano ancora riusciti a fare come si deve. Solo che la vita non ti permette di riavvolgere il film e riprovarci dieci volte. Nella vita un incidente o si fa o si evita.
ma allora sono io l'unico pirla che al corso di guida credeva di essere una "sola" ma alla fine di è preso i complimenti dall'istruttore?
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Loggato
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mtbsport |
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Aprile 14, 2003, 12:22:45 pm |
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Numerosi esperimenti effettuati sui simulatori di guida hanno mostrato esattamente questa tendenza a rilassare automaticamente l'attenzione dopo un certo periodo. Tant'è che questa è una delle ragioni per cui un viaggio di una certa lunghezza non dovrebbe mai essere percorso a velocità costante. L'altra è quella che menziono sotto.
Non sono molto daccordo, almeno io la vedo così forse perchè pratico due tipi di sport che mi portano a ragionare in questo modo. Però molti studi fatti su studi fatti con simulatori dicono che già il fatto di essere sotto un simulatore condiziona in modo negativo il risultato. Questi studi bisognerebbe farli a sorpesa per vedere la vera reazione dell'automobilista
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Loggato
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mtbsport |
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Aprile 14, 2003, 12:23:52 pm |
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Loggato
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