l'omologazione dei consumi e' una truffa, siopratutto in Europa. Andatevi ad aprire su Google (ricerca "ciclo ECE consumi") il pdf del politecnico. Mai i consumi dichiarati sono stati cosi' distanti dalla realta'. E ogni casa dichiara cose inverosimili per ogni suo modello. Perche' non fare un'azione di protesta collettiva perche' si adotti un ciclo di omologazione piu' realistico?

-La durata del ciclo e' di 235 secondi di cui i primi 40 secondi sono con il motore al minimo.

-La velocita' massima e' di 50Km/h e la velocita' media e' di 18,35Km/h

-Il modello viene sottoposto a tre cicli di accelerazione ma: il livello di accelerazione a cui il modello e' sottoposto e' basso.

E' uno schifo dico io.

vogliamo fare un ciclo di omologazione che prevede uno "sparo" ?!

magari la truffa sta nel tarare ad hoc il sistame s&s ...

Non conosco bene altri sistemi di omologazione dei consumi, ma ti assicuro che nel ciclo di omologazione USA certe "porcate" non succedono. S&S poi non c'entra niente. Durante il ciclo di omologazione il motore non viene mai spento.

Basti pensare che lo stesso direttore di QuattroRuote, in un video di non molto tempo fa, ha usato precisamente la parola "truffa" descrivendo il ciclo di omologazione dei consumi europeo.

il ciclo ece è stato  pensato 20 anni fa quando il traffico era una cosa diversa
ci sta che sia da ripensare
pero' non è da prendere per oro colato ma solo come termine di confronto
dove starebbe la truffa?
è ovvio che ognuno di noi farebbe un ciclo diverso perche' ognuno sperimenta condizioni di traffico diverso
proponi il ciclo rana salterina
dai un profilo di velocita' ..ce lo pubblichi...e lo spedisci alla cee

La velocità massima di 50 km/h vale per il ciclo urbano, e visto che in tutta Europa la velocità massima in città è di 50 km/h mi sembra logico che il ciclo di omologazione si svolga a velocità inferiori rispetto a quella massima consentita.

Il ciclo di omologazione serve ad avere un confronto tra vetture "ceteris paribus", non è una rappresentazione della realtà perché la realtà non esiste, ogni guidatore è diverso, ogni condizione stradale è diversa, quindi ogni metodo standard darebbe risutati sbagliati per chiunque si trovi a guidare in condizioni diverse dagli standard, cioé tutti.

Personalmente mi trovo in accordo con the frog.... Va benissimo proporre un ciclo unico per tutti... in modo da potersi e poter confrontare dati ottenuti da medesime condizioni al contorno, ma è anche giusto che questi dati derivino, per quanto possibile, da un ciclo che assomigli il più. possbile alle condizioni 'medie' del traffico di una grande città, dove, solitamente risiede la maggior percentuale di popolazione...


Quindi va benissimo il ciclo che preveda i 50km/h cittadini, ma che il profilo del ciclo assomigli a quello del traffico di una grande città...  con semafori, pedoni che attraversano, accelerazioni abbastanza importanti fra una fermata e l'altra etc. etc.
In fondo ne gioverebbe anche l'ecologia, è abbastanza inutile mettere la testa sotto la sabbia....

Considerate però le (pesanti) sanzioni previste per coloro che non raggiungono gli (irrealistici) obiettivi sulle emissioni, credo che le case si opporranno con tutte le forze alla revisione dei cicli.
Una revisione dei cicli, senza una revisione del sistema sanzionatorio, significherebbe uccidere di fatto l'industria automobilistica europea.

Certo... magari anche una revisione dei limiti di emissione, magari più realistici....

MA infatti
gia' cosi non ci stiamo dentro ..anzi andrebbero rivisti i limiti con i cicli attuali

una cosa carina sarebbe se le riviste postassero, a fine di ciascuna prova, il consumo reale dell' auto descrivendo un po' cosa hanno fatto e come...

Che ne so, tot km di pista, tot km di trasferimento autostradale, tot km di trasferimenti urbani, etc.

mah lo fanno mi pare
4r fa un ciclo tutto suo sulla sua pista

boh, almeno fino a che io ho comprato riviste, non mi ricordo che dichiarassero quell'auto, in mano a loro, quanti litri ha consumato in quanti km....

AMuS oltre ai test standard, ha un ciclo "economy", che spesso e volentieri rileva consumi inferiori rispetto a quelli di omologazione.