Questa volta integrali.

Apprendo, dal sito di Motociclismo, che la rivista Altroconsumo avrebbe condotto un nuovo test su una decina di caschi integrali. I risultati (preoccupanti) li leggete qui:
http://www.altroconsumo.it/caschi-integrali

Qui il video sulle modalita' del test


Qui la risposta di ANCMA
http://www.motociclismo.it/dura-reazione-di-ancma-che-smentisce-lrsquoinchiesta-sui-caschi-di-altroconsumo-ldquoinutile-sensazionalismordquo-moto-51014

Io rimango scettico sui test di altroconsumo, che sono spesso bizzarri o poco circostanziati. Comunque, tant'e'... nel dubbio compratevi uno SHOEI

Chi ha voglia, puo' cercarsi quei modelli sul sito SHARP, per fare un confronto.
http://sharp.direct.gov.uk/

Un parere da http://direttore.dueruote.it/costume/scandali-o-tutela-dei-consumatori/


Mi è arrivata ieri una comunicazione via mail della rivista Altroconsumo, in cui si annuncia la pubblicazione di una loro inchiesta sulla sicurezza dei caschi integrali in vendita in Italia. I risultati in sintesi sono pubblicati sul loro sito, insieme ad una lettera inviata  - tra gli altri - al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Direttore Generale per la Motorizzazione con la richiesta di interventi sino al divieto di vendita di questi prodotti definiti “pericolosi”. Infatti, secondo i test effettuati da Altroconsumo, 6 caschi su 10 non hanno risposto ai criteri di omologazione vigenti e, tra i bocciati, troviamo modelli di alcuni marchi considerati universalmente leader di questo settore. Il problema è che nell’articolo sono elencate le prove a cui sono stati sottoposti i caschi incriminati, ma poi vengono esposte le conclusioni finali senza la descrizione e i risultati dei test specifici a cui ogni casco è stato sottoposto.

Per lunga esperienza (e per essermi già occupato di casi simili) so che i test sui caschi sono estremamente complessi e critici,  perchè basta la minima imperfezione nelle procedure seguite per ottenere responsi del tutto diversi tra loro. Ritengo quindi che prima di pubblicare, come è accaduto, questa denuncia, sarebbe stato indispensabile ripetere i test pubblicamente, alla presenza di esperti indipendenti  ed anche degli esperti delle Case produttrici, per essere assolutamente certi dei risultati ottenuti. Al contrario, la scelta di Altroconsumo di lanciare questa “bomba” (con tanto di lettera/diffida alle autorità competenti, senza che neppure si possa ben verificare come si sono raggiunte queste conclusioni) credo rappresenti solo una forma di scandalismo giornalistico che crea incertezza e confusione, non un elemento di tutela dei consumatori.  La sicurezza è importante, importantissima, nel mondo delle due ruote e, di conseguenza, va trattata con tutta la responsabilità, serietà e consapevolezza necessarie, soprattutto quando si tratta dei caschi che rappresentano il cardine delle nostre protezioni.

Che gli attuali criteri di omologazione e le attuali procedure di controllo relative ai caschi vadano aggiornate e rinforzate sono d’accordo, che si usi invece un tema delicato come quello della sicurezza per ottenere visibilità sui media lo trovo invece del tutto inaccettabile.

Insomma, se Altroconsumo voleva davvero tutelare i consumatori avrebbe dovuto realizzare un’inchiesta sulla validità delle attuali procedure di omologazione, sui criteri delle verifiche “post omologazione”, sui buchi e sulle anomalie che si possono annidare nel sistema attuale.

E mi sarebbe anche piaciuto che fossero verificati certi prodotti a marchio di fantasia che vengono venduti un po’ ovunque a prezzo irrisorio. A lanciare invece fango su produttori che hanno fatto della sicurezza - da sempre - la loro missione, invece proprio non ci sto, come non ci sto a far passare il messaggio del tutto falso che è inutile spendere soldi per caschi di marca che poi funzionano come (o addirittura peggio) di quelli che si trovano per pochi euro nei discount!

+ articolo:
http://www.dueruote.it/brevi/articolo.cfm?codice=375455

Francamente mi sembra che la metodologia scelta da Altroconsumo sia quantomeno bizzarra, normalmente le riviste o le trasmissioni per consumatori specificano e documentano le metodologie di test in modo completo, qui invece fanno vedere un'animazione che dice tutto e niente e sulla base di questo inviano addirittura una lettera di diffida al ministero competente. Perché non lo facciamo anche noi, domani sfasciamo qualche casco, facciamo un cartone animato e diventiamo famosi.

< staff: rimosso su richiesta dell'utente >

A titolo di esempio, la trasmissione per consumatori della TV svizzera di lingua francese ha testato dei caschi da sci, qui potete trovare il video e la metodologia di test utilizzata:

http://www.rts.ch/emissions/abe/test/3617115-casques-de-ski-le-test.html

C'è una certa differenza...

Tra l'altro, ricordo che parecchi anni fa, sempre Altroconsumo aveva fatto una psudo-recensione dei caschi integrali, in cui sentenziava che alcuni modelli top-gamma aveano un rapporto qualita'/prezzo pessimo, dal momento che se erano tutti omologati, significava che nella sostanza erano tutti equivalenti, quindi tanto valeva comprare quelli piu' economici.

La riporto come notizia riferita da altri, non lessi l'articolo.

a me altroconsumo non piace, sinceramente penso che non abbiano le competenze per fare certi articoli tecnici, anche questo lascia abbastanza a desiderare. però, come l'altra volta penso che il loro test non sia sbagliato come idea. loro dicono di aver comprato in regolari negozi certi caschi omologati, quindi di averli sottoposti ai test in un centro certificato e 6 non hanno superato la prova di omologazione.
ora, dato che i caschi in questione sono stati consegnati all'autorità è chiaro che reputano di aver eseguito correttamente le procedure.
se un produttore si sente offeso, perchè pensa di essere nel giusto, anzichè scrivere lettere deve semplicemente denunciare altroconsumo chiedendo un risarcimento danni.

Homer butta subito l arai nel cesso!!!

A parte il fatto che non sarebbe la prima volta che un produttore omologa un prodotto e poi allenta sulla qualità per risparmiare nella produzione in serie.
Quattroruote medesima aveva dimostrato questa cosa negli anni '70 o '80 con le cinture di sicurezza, quelle acquistate in negozio e testate da loro non passavano il test di omologazione.

Che Altroconsumo non abbia le competenze per giudicare tutti i prodotti che testa, è chiaro, sono una associazione, hanno pochissimi dipendenti e non possono essere esperti di tutto. Di solito si appoggiano a consulenze esterne, alcune a livello europeo (per dividere i costi con altre riviste simili). Voglio sperare che in un caso simile, prima di muovere le acque, abbiano verificato che la loro posizione fosse quantomeno difendibile, anche se ai tempi in cui ho fatto delle prove per loro (stiamo parlando di 20 anni fa), mi raccontava la tipa che facevano fatica a trovare laboratori attrezzati disposti a testare i prodotti, perchè questi laboratori spesso vivono facendo i test per le aziende e quindi se vengono identificati, perdono le commesse.

Non so... nella scorsa prova relativa ai caschi jet, Motociclismo ripete' i test con gli stessi modelli di caschi presso un laboratorio certificato, rilevandoli tutti in regola...

beh, sinceramente io mi fido più di uno che afferma la tesi opposta piuttosto che di una rivista del settore che vive grazie alle inserzioni pubblicitarie delle stesse aziende di cui testa i prodotti. perchè sono diverse le possibili conseguenze a cui vanno incontro.
se questi su 10 caschi dicono che 6 non sono a norma non può essere un caso quindi è facilissimo per le imprese che si sentono in regola chiamare in causa altroconsumo.
certo è un pò ridicolo su un argomento così importante ridurlo ad una paginetta senza foto dei test.

Oddio... si, effettivamente il "conflitto di interessi" sembrerebbe maggiore nel caso di Motociclismo, ma come ripeto, loro si sono affidati a un laboratorio di certificazione qualificato (e ben specificato nell'articolo), che di certo non si sputtanerebbe per una roba del genere.
Anche perche' ne va della sicurezza di tutti, e anche Motociclismo e' una rivista molto attiva da questo punto di vista.

Poi, per fare un esempio, Nolan produce sia Grex (linea economica) che X-Lite (linea "premium"), non avrebbe senso risparmiare sulla qualita' della X-lite, eppure il test l'ha passato il Grex.

Si, anche perchè spesso i caschi per le prove delle riviste sono forniti dalle aziende, mentre Altroconsumo li ha comprati in forma anonima.

Per la prova di cui parlo, Motociclismo li acquisto' in negozio (v. filmato, lo dicono al 30-esimo secondo)

Una replica di Arai
http://www.motociclismo.it/test-di-altroconsumo-arai-rilancia-moto-51050

Una di Shark helmets
http://www.motociclismo.it/shark-helmets-risponde-ad-altroconsumo-moto-51053