|
Pagine: 1 [2]
|
|
|
pasquale83 |
ALFA ROMEO cuore sportivo :( |
|
Maggio 27, 2012, 01:20:01 am |
Utente standard, V12, 10074 posts |
|
ma ci sei o ci fai? lo stato ti obbliga anche a prendere la patente!! vergogna!!! ma che perdo tempo a fare...
lo stato ti obbliga a prendere la patente, ma ti fa pagare a milano ed a salerno la stessa cifra! ... i tuoi sono solo dei blabla. Trova i dati sugli indennizzi totali, e poi si possono fare ragionamenti. In caso contrario è tutta aria fritta (ma da te non è che ci si possa aspettare molto di più).
aria fritta... sì... anche gli incidenti per colpa della nebbia sono aria fritta...
|
|
|
|
|
france92 |
...il Volvista...occasionale... |
|
Maggio 27, 2012, 01:30:55 am |
Utente standard, V12, 2135 posts |
|
no, quella è aria umida
|
|
XC90...auto definitiva!
|
|
|
pasquale83 |
ALFA ROMEO cuore sportivo :( |
|
Maggio 28, 2012, 01:59:15 am |
Utente standard, V12, 10074 posts |
|
guarda, se tu non capisci che alle compagnie non frega un cazzo del NUMERO degli incidenti, ma frega di QUANTO GRANO devono cacciare (a prescindere dal fatto che gli incidenti avvengano al sabato sera o meno, per nebbia o meno, e siano veri oppure delle abili truffe che talvolta coinvolgono organizzazioni camorristiche) abbi pazienza, getto la spugna, e vado a discutere con qualcuno che abbia un'età mentale superiore ai 5 anni.
stai confermando quello che dico... non è importante la quantità di sinistri ma la "gravità" di questi meno male che sono io a non capire e tu quello che lavora coi numeri! se in un incidente muoiono 5 ragazzi ("sclassico" incidente del sabato sera) quanto sborsa l'ass? se in un maxi tamponamento muoiono una decina di persone quanto sborsa l'ass?
|
|
|
|
|
Losna |
|
|
Maggio 28, 2012, 09:33:53 am |
Visitatore, , posts |
|
< staff: rimosso su richiesta dell'utente > « Ultima modifica: Maggio 28, 2012, 09:48:11 am da Losna »
|
|
|
|
Loggato
|
|
|
THE KAISER |
|
|
Maggio 30, 2012, 12:02:46 pm |
Staff, V12, 37777 posts |
|
non mi sembra pertinente la tua osservazione. Il sistema che propongo mi sembra molto più equo, non si tratta di penalizzare le assicurazioni, ma far gravare il costo della maggior rischiosità sugli elementi che ne sono la causa.
|
|
Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.
|
|
|
Homer |
|
|
Maggio 30, 2012, 13:16:53 pm |
Staff, V12, 89897 posts |
|
Aggiungo alle giuste considerazioni di Paolo che effettivamente in alcune nazioni la filosofia della rca è opposta, ovvero si parte da rischio e costo basso e si sale in caso di incidenti o multe...ma quello su cui mai concordero è il concetto che l'auto sia un diritto e che il mondo debba adeguarsi alle necessità del napoletano (ma potrebbe essere il veneziano o il torinese) di turno...
|
|
Giorgio (TO, 46, 110, 75, 150) Opel Mokka 1.5D Elegance 2022 Suzuki Vitara 1.6 HT 1989 Triumph Tiger 1200 Rally Pro 2023
|
|
|
THE KAISER |
|
|
Maggio 30, 2012, 17:26:42 pm |
Staff, V12, 37777 posts |
|
La tua proposta va contro il concetto mutualistico-assicurativo, il quale prevede che, a fronte di un premio eguale per tutti, ciascuno venga "coperto" da un rischio: nella sua accezione più ampia, l'assicurazione (qualsiasi tipo) dovrebbe costare eguale per tutti. Questo concetto di base viene, nella realtà dei fatti, "mitigato" dai cluster assicurativi, per i quali un vecchio pagherà più di un giovane per un'assicurazione caso morte, un ventenne più di un cinquantenne per un'assicurazione infortuni, ed un napoletano più di un trentino per la RCA Auto. Se tu spingessi all'estremo la clusterizzazione, avresti ogni assicurato con una tariffa personalizzata, e chi provocasse tanti sinistri o sinistri costodsi, non avrebbe più la possibilità di assicurarsi in quanto il premio sarebbe troppo elevato (anche decine di migliaia di euro, in alcuni casi centinaia; in questa ipotesi sostanzialmente ognuno diverrebbe responsabile con tutto il patrimonio personale di danni da lui causati, azzerando appunto il concetto di assicurazione).
Nella pratica il costo del premio RCA è funzione del rischio quantificato per aree geografiche, per eta, sesso, professione e precedenti sinistri.
La tua proposta va contro il concetto mutualistico-assicurativo, il quale prevede che, a fronte di un premio eguale per tutti, ciascuno venga "coperto" da un rischio: nella sua accezione più ampia, l'assicurazione (qualsiasi tipo) dovrebbe costare eguale per tutti. Questo concetto di base viene, nella realtà dei fatti, "mitigato" dai cluster assicurativi, per i quali un vecchio pagherà più di un giovane per un'assicurazione caso morte, un ventenne più di un cinquantenne per un'assicurazione infortuni, ed un napoletano più di un trentino per la RCA Auto. Se tu spingessi all'estremo la clusterizzazione, avresti ogni assicurato con una tariffa personalizzata, e chi provocasse tanti sinistri o sinistri costodsi, non avrebbe più la possibilità di assicurarsi in quanto il premio sarebbe troppo elevato (anche decine di migliaia di euro, in alcuni casi centinaia; in questa ipotesi sostanzialmente ognuno diverrebbe responsabile con tutto il patrimonio personale di danni da lui causati, azzerando appunto il concetto di assicurazione).
Nella pratica il costo del premio RCA è funzione del rischio quantificato per aree geografiche, per eta, sesso, professione e precedenti sinistri.
a me sembra più equa la modalità dei paesi citata da homer. Non si tratta di ribaltare i caratteri di mutualità o i principi statistici con cui lavorano le assicurazioni, ma se ci sono situazioni in cui ci sono poveri Cristi con un'auto da due soldi e faticano a fare l'RCA pur non avendo mai causato incidenti, evidentemente questo sistema non funziona bene. Peraltro ragionando al contrario, partendo da tariffe basse ci sarebbe anche un incentivo a causare meno sinistri, o a denunciarne meno all'assicurazione per evitare di peggiorare la classe di merito di conseguenza il rischio globale per le assicurazioni sarebbe calmierato.
|
|
Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.
|
|
|
THE KAISER |
|
|
Maggio 30, 2012, 17:36:46 pm |
Staff, V12, 37777 posts |
|
il punto è un altro: stante il monte premi totale necessario, che è immutabile a parità di indennizzi, se al neopatentato che non ha mai fatto incidenti concedi una riduzione di premi, hai una doppia conseguenza negartiva: 1) non rispetti i dati forniti dai cluster, e 2) devi far pagare di più a TUTTI gli altri....
Nessuno trova il monte indennizzi totale?
Fai pagare di più a tutti gli altri che si trovano in classi superiori della prima, graduando opportunamente l'incremento negli altri paesi come si regolano?
|
|
Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.
|
|
|
Pagine: 1 [2]
|
|
|
|