Eccomi di ritorno, tutto intero e ben contento, dalla mattinata in pista.
Comincio dal circuito: piccolo ma divertentissimo, anche complicato da interpretare in alcuni punti. Per quanto mi riguarda (e non sono l'unico, fra i presenti) lo promuovo in pieno.
Ben più divertente e vario di Adria, per fare un paragone che conosco.
Qui non sei praticamente mai dritto, ci sono solo un paio di rettilinei (uno molto breve) ma per il resto sei sempre piegato da una parte o dall'altra.
Non dubito che in macchina possa non fare impazzire, ma con moto sportive di media cilindrata (o le nostre naked) ce n'è abbastanza per divertirsi. Ecco, una maxi sportiva forse ci sta strettina...
Secondo me, con uno sfilatino tipo quello di Losna, ci si cavano delle soddisfazioni.
Ora veniamo alla mattinata...Facciamo l'accettazione, firmiamo i moduli dello scarico di responsabilità, e ci aspetta il briefing con... Marco Borciani
Fantastico, simpaticissimo, qualche chiacchiera informale, le solite bandiere, i consigli di non strafare, tutto molto amichevole. Poi ci chiede se vogliamo fare qualche giro dietro a lui per imparare le traiettorie, un invito a nozze!
Ah dimenticavo, eravamo pochissimi, una decina di moto in tutto. Se considerate le quattro ore a disposizione e la formula "opl", praticamente non si girava mai in più di 5 o 6 alla volta, traffico zero
Apprezzabilissimo e molto utile
il pannello con la pressione delle gomme consigliata per ogni marca e modello (almeno le più diffuse), fornito dalla "riding school", proprio a fianco del compressore.
Tempo di smontare gli specchi e nastrare i fari e siamo pronti.
Decidiamo di fare un primo turno di "warm up" per conoscere la pista, prima di rompere le scatole a Borciani.
Una dozzina di giri a passo sempre più rapido ma non certo veloce, giusto per prendere dimestichezza. Mi bastano per capire che il rampino in discesa sarà la mia bestia nera per tutta la mattinata
Il secondo turno lo facciamo dietro a Marco, che guida una R6. Siamo noi tre (Hornet 900 - Z1000 e Speed Triple), più altri due ragazzi con un Monster 1100 Evo e uno Streetfighter 1098.
Tutte naked, ma visto il mezzo, ho vinto la palma di cancello della giornata. La più vecchia e la meno sportiva, evvai
Stare dietro a un pilota vero, anche se gira 15" più lento di quello che potrebbe fare, è tutto un altro andazzo. Ci fa capire qualcosa in più e il ritmo migliora. Facciamo due giri a testa immediatamente dietro di lui, poi, a scalare, il primo della fila va in fondo al gruppo.
Il ragazzo sul 1100 Evo viaggia davvero forte, è praticamente sdraiato in tutte le curve (a fine giornata si è poi sdraiato per davvero... vabbè capita).
Io non riuscirò mai ad andare in quel modo con una moto che il giorno dopo devo usare per venire a lavorare, ma non è davvero un problema, lo so benissimo e non lo considero un limite. L'importante è divertirsi e ci siamo proprio divertiti tanto.
Nella mattinata abbiamo poi fatto altri due turni per i fatti nostri, ciascuno da 12-15 giri circa, abbastanza per non arrivare a stancarsi e surriscaldare troppo le gomme.
Un totale di 100km, scaglionati in 4 turni, con pause per bere qualcosa e fare due chiacchiere con Borciani e altri.
Fantastico, davvero una bellissima mattina, da ripetere.
Fra parentesi, il circuito rilascia anche una "fidelity" card, al completamento della quale si ottiene un bello sconto: 70€ anziché 98, per una mezza giornata come la nostra. Bisogna fare 10 punti, la mezza giornata ne vale 3.
Non male davvero.
Il ragazzo col monster, quello che si è sdraiato (aveva il 27 australiano sul casco e sul codone della moto, ci sarà un motivo
), non ha riportato grossi danni, né personali né al mezzo. E' uscito un po' troppo largo ed è finito sulla terra.
Lui ok, alla moto serviranno pedana dx, manopola, contrappeso e leva freno nuova. Tutto sommato poteva andare peggio.
Noi siamo tornati a casa con le nostre due ruote belle consumate e il sorriso da un'orecchia all'altra. Benone, obiettivo raggiunto
Un paio di scatti per i nostri ferri nel paddock e per lo stato della povera scritta "Rosso II" sulla mia gomma posteriore.
Con questo treno, temo che non arriverò ai 6000km dell'altro