Romain Grosjean ha ancora 3 gare per convincere i vertici della Lotus che sono molto delusi del suo operato da inizio stagione.
Se non resta su standard medio-alti, verrà sostituito già in questa stagione. Anche perchè il suo contratto contiene una clausola rescissoria che si rinnova ogni tre Gran Premi. I nomi che circolano per prendere il suo posto sono quelli di Davide Valsecchi (terzo pilota Lotus), Heikki Kovalainen e Kamui Kobayashi.

L’ultimo GP andato in scena quest’anno, quello del Canada, non sarà molto probabilmente l’ultimo del Circus sul tracciato semipermanente di Montréal. Ad assicurarlo sono gli organizzatori dell’evento nordamericano, che hanno confermato trattative avanzate con il patron della Formula 1 Bernie Ecclestone per poter ospitare la gara fino al 2024.
E’ lo stesso Francois Dumontier, promoter del GP canadese, ad allontanare le voci di una possibile esclusione dai prossimi campionati, dato che il corrente contratto con la FOM scade al termine di questa stagione: “Stiamo discutendo un’estensione contrattuale dal 2015 al 2024, ovvero altre 10 stagioni“

La Lotus ha nuovi azionisti. Gerald Lopez, proprietario del team e di Genii Capital, ha ceduto il 35 per cento della azioni della squadra alla Infinity Racing Partners Limited (niente a che vedere con il marchio Infiniti Nissan). Questa società opera nel business finanziario, come del resto Genii Capital, con interessi negli Stati Uniti e ad Abu Dhabi, dove è coinvolta anche la famiglia reale. Gerald Lopez rimane alla guida della Lotus.

Ci sarà soltanto Ross Brawn, oggi, a rappresentare la Mercedes nel processo FIA istituito per dibattere sul Testgate. Niki Lauda e Toto Wolff non presenzieranno. Brawn sarà accompagnato dagli avvocati. Dal canto suo, Lauda ha espresso il pensiero che Mercedes non verrà penalizzata perché il team aveva ricevuto l'okay per svolgere quel test. Assente al processo la Pirelli.

Secondo quanto riporta stamane la Gazzetta dello Sport, la Ferrari nel test sostenuto con la vettura 2011 dopo il GP del Bahrain avrebbe impiegato anche Felipe Massa e non solo il tester Pedro De La Rosa, come aveva dichiarato.

È iniziata a Parigi l'udienza sul cosiddetto Test-Gate che vede protagonisti Pirelli e Mercedes riguardo alle prove "segrete" con la vettura 2013 realizzate dopo il GP di Barcellona. Diverse le questioni da appurare. Oltre al fatto che sia stata utilizzata un'auto di quest'anno in violazione delle regole - e secondo la FIA senza alcuna autorizzazione - si contesta il mancato invito di altri team alla sessione. In aula è arrivato intanto anche Christian Horner, Team Manager della Red Bull
Presente, contrariamente a quanto si diceva questa mattina, anche la Pirelli rappresentata da paul Hambery

Da oltre due ore è inizia l’udienza sul caso Test Gate che vede sul banco degli imputati la AMG Mercedes F1, rappresentata oggi da Ross Brawn.
La squadra tedesca sta rischiando grosso, perché la difesa sembra far acqua da tutte le parti. Brawn ha sempre sostenuto di aver avuto l’autorizzazione della FIA ad utilizzare la monoposto 2013 durante il Test effettuato per conto di Pirelli, ma il Tribunale considera la cosa come “Irrilevante”.
Mark Howard QC, legale rappresentante del corpo direttivo, ha infatti dichiarato che: “Anche se Mercedes è stata autorizzata ad effettuare quel test da Charlie Whiting, ha comunque violato l’articolo 22 del regolamento”. Howard ha continuato nell’accusa sottolineando come Whiting avrebbe dato l’autorizzazione via telefono a Ron Meadows (Team manager Mercedes) lo scorso 2 maggio, a patto che fossero stati informati gli altri team.
Infine, Howard ha affermato che le comunicazioni tra la squadra e Whiting non erano da considerarsi come un accordo con l’organo Federazione, ma semplicemente come un’interpretazione personale sulla normativa vigente.
La situazione in Mercedes si fa ora complicata, considerando che è stato tirato in ballo anche l’articolo 151C sulla lealtà sportiva.

Cosa rischia Mercedes oggi? Il Tribunale deciderà entro la serata di oggi le sorti della squadra. Se Ross Brawn riuscirà a dimostrare la buona fede della squadra e l’effettivo sbaglio di Whiting, potrebbe allora saltare qualche testa proprio all’interno della Federazione stessa. Per la squadra tedesca, invece, il ventaglio di penalità varia dal semplice richiamo fino ad una multa, passando per una penalità in punti fino addirittura all’esclusione del Mondiale.

Vediamo cronologicamente com'è andata oggi a parigi.
-La Fia afferma con fermezza di non aver mai dato a Mercedes l'autorizzazione di realizzare test con gomme Pirelli dopo il Gp di F1 di Barcellona, tra il 15 e il 17 maggio. Nel corso dell'udienza sul caso gomme davanti al Tribunale Internazionale della Fia, il rappresentante legale della Federazione Internazionale ha inoltre sostenuto che la scuderia della stella d'argento ha tratto 'un chiaro beneficio' dai test.
-'Erano test della Pirelli': questa, in estrema sintesi, la linea difensiva di Mercedes davanti al Tribunale internazionale della Fia. Dopo l'intervento del rappresentante della scuderia della stella d'argento, è atteso quello di Pirelli.
-La Mercedes si difende tirando in ballo Ferrari. Per il rappresentante legale di Mercedes la scuderia di Maranello, che ha effettuato due giorni di test, ha violato anch'essa le regole del Circus. 'Se siamo colpevoli noi, lo è anche Ferrari', ha detto il legale.
-Pirelli è fiduciosa sul fatto che non verrà sanzionata dalla Fia: intervenendo davanti al tribunale internazionale della Fia, il legale di Pirelli ha spiegato che la Fia non ha il potere legale per sanzionarla. "Le accuse sono infondate perché è stato riconosciuto che Pirelli non ha violato il codice. Altro elemento è che nessun team di quelli che hanno accusato la Mercedes ha chiesto la condanna di Pirelli'.
- La Ferrari non ha violato i regolamenti della F1. Lo ha detto l'avvocato della Fia, Mark Howard, sottolineando che la scuderia di Maranello ha effettuato i test con un'auto vecchia di 2 anni. La scuderia tedesca ha provato a difendersiribadebdo laccusa alla Ferrari di avere svolto test. ''Se siamo colpevoli noi, lo e' anche Ferrari'', l'accusa del team. Ma il Cavallino rampante uso' un'auto vecchia, Mercedes quella attuale.
Il verdetto del tribunale internazionale della FIA sul caso del test Mercedes e Pirelli arriverà domani. Lo ha comunicato il presidente Edwin Glasgow QC dopo l’udienza odierna.

La sentenza: Mercedes se la cava
Reprimenda ed esclusione dal test giovani piloti per Mercedes e solo reprimenda per Pirelli: questo il verdetto del Tribunale Internazionale della Fia, che oggi ha sentenziato sul caso dei test irregolari della scuderia Mercedes con gomme Pirelli. Una soluzione che ieri, durante le sette ore di audizione a Place de la Concorde, era stata addirittura 'suggerita' dallo stesso legale di Mercedes, Paul Harris.

Una delle sentenze più ridicole di sempre. Una banda di buffoni, dal primo all'ultimo!

Punendo Mercedes avrebbero dovuto sanzionare anche la Pirelli per omessa denuncia.
Ora come ora c'è solo il costruttore di pneumatici italiano disposto a continuare con le forniture delle gomme anche per le prossime stagioni. Forse hanno preferito mantenere "l'amicizia" con gl'italiani evitando di dover far correre le F1 il prossimo anno sui cerchi!!!

La Mercedes ha deciso che non farà appello contro la “condanna” del Tribunale Internazionale di Parigi inflittale nella giornata di venerdì a seguito dell’affaire test segreto con Pirelli:
“La sentenza  ha confermato la buona fede della squadra. Non c’era ragione di non credere che ci fosse stata data l’approvazione. Non era nostra intenzione ottenere un vantaggio in maniera sleale, a fronte di ciò crediamo che la reprimenda e la sospensione dal test per giovani piloti siano una punzione adeguata e dunque non ci appelleremo. Ora ci auguriamo che assieme alla FIA e alla concorrenza si possa raggiungere un accordo per  supportare e venire incontro alle esigenze del fornitore unico degli pneumatici”.

I commenti del team principal Red Bull Chris Horner.
Prima della sentenza: “Non mi hanno troppo convinto, ma tocca al tribunale decidere. Ora conoscono tutti i fatti e potranno prendere la decisione più appropriata. Non spetta a noi commentare quelle che dovrebbero essere le sanzioni, ma se c’è stata un’infrazione dal punto di vista sportivo è giusto che ci sia anche una penalità”
Dopo la sentenza: “Hanno già fatto il test con i loro titolari, quindi essere banditi da quelli riservati ai giovani non mi sembra una gran perdita”