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1007 Visitatori + 1 Utente = 1008
Homer
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&re@ |
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Giugno 05, 2013, 10:27:47 am |
Utente standard, V12, 77628 posts |
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Uno studio inglese, della directline (chissà se stavolta ci risparmiamo i sospetti di statistica pilotata ). da http://www.dueruote.it/notizie/sicurezza/due-ruote-invisibili-alle-auto Chi guida un'auto tende a concentrare il proprio sguardo sulle altre automobili, perdendo spesso di vista moto, bici e pedoni. È il risultato di uno studio che l'assicurazione Direct Line ha fatto realizzare nel Regno Unito, applicando a un campione di 100 automobilisti la tecnologia Eye-tracking, che tiene costantemente sotto controllo i movimenti dell'occhio, tracciando uno storico di ciò che si è visto.
Nel corso dell'osservazione con l'Eye Tracking, gli automobilisti non hanno notato ben il 15% dei motociclisti e addirittura il 22% dei ciclisti; pur essendo questi chiaramente visibili dal loro veicolo. Per quanto riguarda i pedoni, quelli "invisibili" sarebbero il 4%. Si tratta di un dato che sorprende fino a un certo punto, visto che da oltre 20 anni tutti gli studi dicono che i motociclisti sono responsabili dei loro incidenti solo in un terzo dei casi. E la giustificazione addotta dagli automobilisti che li hanno investiti spesso è sempre la stessa: non ho visto la moto!
La novità semmai oggi è nell'analisi che viene aggiunta dagli psicologi che hanno collaborato allo studio. Secondo loro infatti non si tratterebbe di semplice disattenzione, quanto di un'attitudine psico-fisica. Dal momento in cui ci si siede al posto di guida di un'auto, si assumerebbe insomma una prospettiva sbilanciata, molto focalizzata sulle altre automobili, che diventano l'unità di misura dello spazio circostante. Ed ecco che motociclisti, ciclisti e pedoni, all'improvviso rischiano di diventare invisibili.
Le percentuali di utenti sfuggiti alla vista salgono per i guidatori che usano il navigatore, mentre scendono per quelli che si affidano al senso di orientamento e alla loro capacità di individuare autonomamente le strade giuste. Anche l'età e il sesso contano. Le donne hanno avvistato meno bici rispetto ai loro colleghi maschi, con il 26% dei ciclisti invisibili per le donne e il 17% non visto dagli uomini. Lo stesso vale per i conducenti più giovani, con il 31% di biciclette perse d'occhio dagli automobilisti tra i 20 e i 29, rispetto al 21% per quelli di età 50-59.
Se posso aggiungere un'osservazione, mi accorgo spesso di non riuscire a vedere alcuni utenti della strada "piccoli" perché coperti dai montanti giganteschi dell'Altea. E come lei, molte macchine moderne hanno montanti mostruosamente larghi. Va bene la sicurezza degli occupanti, ma tolgono tantissimo campo visivo.
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Loggato
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&re@ |
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Luglio 08, 2013, 08:53:09 am |
Utente standard, V12, 77628 posts |
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Forse questo secondo approfondimento riscuoterà più successo: da http://www.dueruote.it/notizie/sicurezza/ma-gli-incidenti-ce-li-andiamo-a-cercare Uno studio belga conferma che i motociclisti sono vittime degli automobilisti nel maggior parte dei casi di collisione; ma indica anche la forte presenza di corresponsabilità dei guidatori delle moto. Un dato destinato ad alimentare la polemica
(...) Ora arriva il MOTac, Motorcycle Accident Causation, che in Belgio ha analizzato 200 incidenti di particolare gravità, e che introduce un nuovo concetto scomodo per chi va su due ruote: la corresponsabilità della vittima. Il motociclista sovente è corresponsabile, perché quando subisce un incidente causato da qualcun altro, spesso viene fuori che stava guidando in un modo che non gli avrebbe permesso di evitare l'impatto; o di aggravarne le conseguenze. Dunque, da una parte torna il solito dato: il 62% degli incidenti con collisione fra una moto e un'auto sono causati dall'auto. Dall'altra emergono forti elementi di corresponsabilità del motociclista, in circa il 30% dei casi. Fra le condotte corresponsabili che ci vengono rimproverate, ai primi tre posti figurano: una manovra senza preventiva segnalazione (52% dei casi), un sorpasso vietato o eccesso di velocità (15%), non aver visto l'auto (11%). Interessanti anche le giustificazioni addotte dagli automobilisti colpevoli: "non ho visto il motociclista" (54% dei casi) e "ho sottovalutato la velocità alla quale la moto sopraggiungeva" (10%). Sommati fanno il 64%, e confermano un'altra verità ben nota: gli automobilisti tendono a non vedere le moto. Ne avevamo parlato poco tempo fa. (...)
Altre info qui http://www.asaps.it/42080-Il_Belgio_e_i_motociclisti:_%E2%80%9Cle_dueruote_sono_pericolose__E_allora_scopriamo_perch%C3%A9%E2%80%9DUn_incredibile_%28e_semplicissimo%29_studio_condotto_dalle_autorit%C3%A0_su_200_incidenti,_10...html#
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Loggato
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alura |
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Luglio 08, 2013, 10:26:50 am |
webmaster, V12, 50851 posts |
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Sono totalmente d'accordo...
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Kia Sorento = Oso nei Kart
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&re@ |
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Luglio 08, 2013, 10:33:30 am |
Utente standard, V12, 77628 posts |
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Loggato
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Patarix |
Alessandro |
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Luglio 08, 2013, 19:52:01 pm |
Global Moderator, V12, 12778 posts |
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Totalmente daccordo anch'io...
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Panama: "Where the World meets"
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