Benvenuto sul ilpistone.com. Il nostro forum usa i cookies per offrirti una migliore esperienza di navigazione. Usando il nostro sito, acconsenti alla creazione dei cookies.
(...) che i cilindri contrapposti siano stati usati anche per una piccola 125 è una storia inedita. Una storia che ha 66 anni e che risale al secondo dopoguerra, quando la BMW vuole risorgere dalle ceneri di un conflitto disastroso e lo fa costruendo non solo motociclette, ma anche pentole in alluminio.
MOTO SÌ, MA PICCOLE
Le sanzioni imposte dagli alleati obbligano le aziende tedesche che vogliono dedicarsi alla due ruote a limitarsi ad una cilindrata massima di 125 cc (lo stesso succede in Italia con Piaggio). BMW che crede strenuamente nel boxer, mette in campo i suoi ingegneri e nasce una 125 con un motore a 2 tempi (alesaggio x corsa di 42 x 44 mm e cilindri fusi con la testa), cambio a tre marce, alimentazione con distributore rotante e carburatore occultato sopra il carter. Tutto questo per avere il massimo della semplicità, però i tecnici si complicano la vita mettendo un albero di trasmissione e il cardano per spingere la piccola moto. Prima di approfondire il discorso, diciamo subito che di questa moto esiste un unico esemplare al Mondo, perfettamente restaurato e funzionante. (...)
RAFFINATA. TROPPO
Le sospensioni della R10 sono elastiche sia per la ruota anteriore che per la posteriore, a completare una ciclistica che verte sul rigoroso telaio a doppia culla. Tornando al motore, non cambia, come tradizione della Casa tedesca, l’avviamento trasversale sulla sinistra con un lungo pedale. La potenza dichiarata è di 5 CV a 6.000 giri, che consentono una velocità massima di circa 75 km/h. Ne viene fuori una moto molto costosa per l’epoca, un mezzo che deve andare in competizione con le più semplici e monocilindriche DKW ed NSU. A far sì che questa moto rimanga solo un prototipo da museo, la successiva decisione degli americani che consentono di produrre moto di cilindrata superiore alla 125. E BMW sarà già pronta a soddisfare l’esigenza di mobilità di una Germania disastrata proponendo una riedizione della R23 del 1938.
La piccola R10 viene così accantonata definitivamente ma non distrutta, e ora riemerge dopo un accurato e davvero amorevole restauro di Sebastian Gutsch e della sua squadra del BMW Classic Group, il reparto che si occupa delle auto e moto storiche della Casa tedesca.
Guardatevi anche il video e sentite come suona. A corredo c'è anche una bella sfilza di Corvette d'epoca.