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Il più bel circuito della stagione se n’è andato, anche quest’anno, sebbene regalandoci meno emozioni del previsto. Da SPA, sinceramente mi aspettavo un po’ di più rispetto alla gara vagamente noiosa andata in scena 2 domeniche fa. Vettel ha fatto il vuoto: 46 punti sul diretto inseguitore, Fernando Alonso. Con la sua quinta vittoria stagionale ha dato uno schiaffo morale a tutti. La lotta per il titolo mondiale, dunque, sembra diventare un duello, quello che ci si ripropone da quattro anni a questa parte: Vettel – Alonso. Sebbene i più ottimisti si appellino ai +41 punti su Vettel con i quali Alonso se ne andò da Monza nel 2012. La costruzione è del 1922 e venne fatta per celebrare il 20° anniversario di ACI Milano. Il progetto prevedeva un circuito ad 8 ma a causa del consistente abbattimento di alberi nel parco si decise di utilizzare alcune strade interne allo stesso. Venne quindi progettato un circuito misto: stradale ad 8 di 5,5 Km ed un anello di 4,5 Km che avevano in comune un rettifilo e che si sarebbe dovuto percorrere alternativamente. Dopo il gravissimo incidente avvenuto nel 1928, nel quale il pilota Emilio Materassi perse il controllo dell'auto sul rettilineo d'arrivo e piombò in mezzo al pubblico assiepato a bordo pista uccidendo 20 spettatori e ferendone oltre 40, vennero effettuate diverse variazioni al tracciato per ridurne la velocità. Una di queste è il Circuito Florio, disegnato dal conte Vincenzo Florio nel 1935[senza fonte], che unisce in modo originale tratti dell'Anello di alta velocità e dello Stradale, interrotti da varie chicanes. Nel 1939 fu rifatta gran parte della pista. L'anello di alta velocità fu demolito, e la pista stradale fu modificata spostando più avanti la "Curva del Vialone" che adesso non immetteva più le auto sul vialone centrale del parco, ma su un nuovo rettilineo più lungo, subito dietro ai box e parallelo al rettilineo d'arrivo. Questo nuovo rettilineo (denominato Rettifilo Centrale) conduceva a due nuove curve a gomito che immettevano sul rettilineo d'arrivo (sostituendo l'originaria curva sud), collocate all'altezza della vecchia Sopraelevata Sud e pavimentate in pavé, furono battezzate "curve del porfido". La lunghezza del circuito diventò così di 6.300 metri. Nel 1948 venne recuperato dai danni subiti nel 2° conflitto mondiale. Nel 1955, onde renderlo adatto ai frequenti tentativi di record della velocità e per cercare di mettere in sicurezza il circuito, s'impose ai gestori la riprogettazione dell'Anello di Alta Velocità da costruirsi sulle ceneri del tracciato di uello abbattuto nel 1938. Lo studio portò alla realizzazione di un "catino" capace di contenere una velocità costante delle auto sia nei rettilinei, sia sulle curve sopraelevate in cemento armato a pendenza crescente verso l'esterno. Il progetto prevedeva un tracciato di 4250 metri di sviluppo, comprendente due rettifili di 875 metri e due curve sopraelevate aventi sviluppi quasi simili intorno ai 1250 metri, con raggi differenti: a Nord con raggio 318 metri, mentre a Sud con raggio 312 metri. L'idea di affrontare i piena velocità le curva portò a dover ricorrere alla scelta obbligata di costruire una curva con un'elevata inclinazione trasversale che arriva alla punta massima dell'80% nel settore centrale (corrispondente ad una inclinazione di 38°40'), calcolato sul piano orizzontale. Vennero realizzate 14 torrette di segnalazione distribuite sul percorso di cui 7 sull'Anello di Alta Velocità. Le piccole costruzioni erano dei punti strategici di osservazione ed accoglievano oltre che i commissari, tecnici Radiotelevisivi, addetti alle segnalazioni, giornalisti e fotografi. Rinnovata la variante goodyear.Nello stesso anno, durante una sessione di prove private, perse la vita il pilota Alberto Ascari: la dinamica dell'incidente, al quale non assistette alcun testimone, non è mai stata del tutto chiarita. La curva dove avvenne il fatale schianto, in precedenza chiamata curva del Vialone, fu ribattezzata curva Ascari in ricordo del campione scomparso. L'impianto nella nuova conformazione, Circuito classico più Anello di Velocità pari a 10 km al giro, fu inaugurato con il Gran Premio d'Italia del 1955 su una distanza di 500 km. Le sollecitazioni centrifughe e di schiacciamento verticale contro il suolo nei due tratti sopraelevati, evidenziarono problemi di sollecitazioni fisiche ai piloti e guasti meccanici riportati dalle vetture, che indussero i piloti ed i team a disertare l'anello nelle edizioni 1957, 1958 e 1959. L'Automobil Club Italiano nel 1957 e 1958, organizzò la 500 Miglia di Monza abbinato alla 500 Miglia di Indianapolis, in collaborazione con l'United States Auto Club e l'Indianapolis Speedway Corporation, gara articolata su tre manches, per un totale di 189 giri. Nel 1961 si svolse l'ultimo Gran Premio d'Italia nella configurazione di 10 km ed anche a seguito dell'incidente mortale in cui perse la vita il pilota della Ferrari Wolfgang von Trips (il più grave della storia della F1)insieme a dodici spettatori sul rettilineo prima della Parabolica, il Ministero del Turismo e dello Spettacolo, emanò nuove regole sulla sicurezza dei circuiti a cui il circuito brianzolo dovette adeguarsi. Dall'anno successivo si è sempre corso sulla sola pista stradale di 5.750 metri circa Quando nel 1971 si superò la media dei 240 km/h si corse ai ripari con queste modifiche: furono realizzate delle chicane provvisorie, quindi nel 1976 si costruirono tre varianti permanenti in altrettanti punti del tracciato (sul rettilineo dei box, alla curva della Roggia e alla curva Ascari). La lunghezza della pista aumentò lievemente e diventò di 5.800 metri. Altri interventi per migliorare la sicurezza furono effettuati nel 1994, 1995 e 2000: rifacimento della variante Goodyear (quella posta sul rettilineo dei box), rifacimento della variante della Roggia, la curva Grande e le due curve di Lesmo. Furono anche costruiti nuovi box, più grandi e più moderni. Nel 2009 vennero modificati i cordoli alle varianti Goodyear e della Roggia, con lo scopo di evitare tagli nelle " esse " da parte delle monoposto di Formula 1. I circuito ha visto anche perdere la vita di molti piloti tra i quali: Materassi, Ascari, von Trips, Rindt, Arcangeli, Campari, Borzacchini, Czaykowski, Peterson e Ugo Sivocci; tra i motociclisti Renzo Pasolini e Jarno Saarinen. Il tracciato di Monza è lungo 5,593 metri ed è la pista più veloce dell’intero campionato. Infatti il Gran premio d’Italia è sempre il più corto in termini di tempo: si conclude sempre dopo circa un’ora e venti minuti. Monza ha poche, ma essenziali curve: dopo il rettilineo di partenza vi è una brusca frenata per arrivare alla prima variante, modificata molte volte nel corso degli anni, un destra-sinistra strettissimo, molte volte letale in partenza. Qui i piloti staccano il piede dall’acceleratore tra i 150 e i 100 metri dalla curva, scalando dalla settima alla prima. Successivamente si affronta il curvone Biassono in piena accelerazione per poi arrivare alla seconda variante, questa volta un lentissimo sinistra-destra che porta alle due curve di Lesmo. Questa parte del circuito è forse la più complicata, con due curve tecniche da affrontare al meglio per riuscire ad essere veloci nel settore centrale. Usciti dalla seconda di Lesmo si affronta una leggera piega a sinistra, il Serraglio, appena prima di un saliscendi con un sottopasso, si passa sotto la vecchia soprelevata, che va verso la Variante Ascari. Luogo dell’incidente fatale ad Alberto Ascari, questa serie di curve è la parte più difficile del tracciato, in cui l’inserimento è importantissimo per riuscire a mantenere la vettura nella carreggiata. In queste pieghe sono infatti frequenti le uscite di pista, a volte innocue, a volte disastrose. Usciti dalla variante Ascari ci si immette nel rettilineo opposto a quello di box per arrivare all’ultima curva, la Parabolica, chiamata così per il suo particolare disegno a parabola in uscita: la particolarità di quest’ultima curva sta nella traiettoria con cui i piloti si inseriscono: frenano all’ultimo e si buttano all’interno, per poi percorrere l’uscita incollati alla linea bianca laterale all’esterno. Con una buona accelerazione si taglia il traguardo del circuito di Monza. Ovviamente, al contrario di Monaco, la vettura su questo tracciato deve avere il minor carico aerodinamico possibile, ed è per questo che su questa pista, salvo il 2011, la Redbull non ha mai primeggiato. Ecco un po' di dati Il circuito può ospitare oltre 120.000 spettatori La lunghezza del circuito è di 5.793 km Il n° di giri da percorrere sono 53 per un totale di 306.720 Km Le curve sono 10 ecco i nomi delle più note: 01 - Var. rettifilo 02 - Cur. grande 03 - Var. Roggia 04 - Lesmo 1 05 - Lesmo 2 06 - Serraglio 07 - Curva del Vialone 08 - Var. Ascari 09 - Parbolica
Velocità max raggiunta 368 Km/h
Miglior giro R. Barrichello - 1'21''046 (2004, Ferrari)
Record Pole R. Barrichello - 1'20''089 (2004, Ferrari)
Piloti il plurivincitori: Michael Schumacher 5 Tazio Nuvolari (una vittoria in coppia con Giuseppe Campari), Alberto Ascari, Juan Manuel Fangio, Stirling Moss, Ronnie Peterson, Alain Prost, Nelson Piquet e Rubens Barrichello 3 Fernando Alonso, D. Hill 2.
Costruttori plurivincitori: Ferrari 18, McLaren 10, Alfa Romeo e Williams 6, Lotus 5.
Ultima vittoria di un pilota italiano Scarfiotti nel 1966.
Albo d'oro delgli untimi 20 anni 1992: Ayrton Senna (McLaren) 1993: Damon Hill (Williams) 1994: Damon Hill (Williams) 1995: Johnny Herbert (Benetton) 1996: Michael Schumacher (Ferrari) 1997: David Coulthard (McLaren) 1998: Michael Schumacher (Ferrari) 1999: Heinz-Harald Frentzen (Jordan) 2000: Michael Schumacher (Ferrari) 2001: Juan Pablo Montoya (Williams) 2002: Rubens Barrichello (Ferrari) 2003: Michael Schumacher (Ferrari) 2004: Rubens Barrichello (Ferrari) 2005: Juan Pablo Montoya (McLaren) 2006: Michael Schumacher (Ferrari) 2007: Fernando Alonso (McLaren) 2008: Sebastian Vettel (Toro Rosso) 2009: Rubens Barrichello (Brawn GP) 2010: Fernando Alonso (Ferrari) 2011: Sebastian Vettel (Red Bull) 2012: Lewis Hamilton ( McLaren)
Pole 2012: 1 Lewis Hamilton (GBR) McLaren MP4-27 in 1'24.010
Così il podio 2012: 1 Lewis Hamilton (GBR) McLaren MP4-27 in 1:19'41.221 2 Sergio Perez (MEX) Sauber C31 +4.356 3 Fernando Alonso (ESP) Ferrari F2012 +20.594
La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso (Miky Biasion)
Per la gara di casa, a Monza, Pirelli ha scelto di portare gli pneumatici P Zero Orange hard e P Zero White medium: la stessa combinazione vista a Spa, per il Gran premio del Belgio.
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Ottima opportunità per James Calado che nel fine settimana di Monza salirà sulla Force India-Mercedes nel primo turno di prove libere. Vijay Mallya ha dichiarato che a Calado concederà altre opportunità. Questo non gli impedirà di cimentarsi anche in GP2 nel corso del fine settimana italiano.
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Nel prossimo fine settimana la scuderia Toro Rosso farà sfoggio di una nuova livrea, pensata appositamente per il Gran Premio d’Italia, così da poter celebrare al meglio le cinque stagioni passate dalla prima e unica vittoria conquistata sotto l’acqua da Sebastian Vettel nel 2008. Durante il weekend monzese, sulle fiancate delle STR08 di Daniel Ricciardo e Jean-Eric Vergne apparirà un nuovo sponsor. “The Red Italian Edition“, ovvero un nuovo energy drink creato dalla Red Bull, in vendita solo nel nostro Paese.
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Sergey Sirotkin è stato chiamato dalla Sauber per seguire il weekend F.1 di Monza del team svizzero. Sirotkin, che il prossimo anno dovrebbe essere pilota ufficiale Sauber, seguirà le riunioni tecniche e tutto ciò che coinvolgerà la squadra. Rimandato, per ora, il debutto nella 1° sessione delle libere.
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La Ferrari rivela tramite Twitter un interessantissimo dettaglio tecnico per Monza: per Massa ed Alonso ci sarà una nuovissima ala anteriore accoppiata al musetto a “doppio mento” già visto nelle prove libere del Gp del Canada
Prove libere 1 Cielo parzialmente nuvoloso per questa prima sessione con il sole che filtra tra le nuvole. La temperatura dell’aria ha già raggiunto i 27 gradi, già 30 gradi quella della pista. Spazio a tre test driver in questa sessione: James Calado gira con la vettura di Adrian Sutil, Heikki Kovalainen con la Caterham di Giedo van der Garde e Rodolfo Gonzalez al volante della Marussia di Bianchi. Classifica a 30' dal termine (primi 10) 1. L.Hamilton-Mercedes Mercedes 1:25.565 2. F.Alonso-Ferrari +0.04 3. S.Vettel-Red Bull Renault +0.19 4. N.Rosberg-Mercedes Mercedes +0.36 5. K.Raikkonen-Lotus Renault +0.38 6. S.Perez-McLaren Mercedes +0.44 7. J.Button-McLaren Mercedes +0.47 8. M.Webber-Red Bull Renault +0.54 9. E. Gutierrez-Sauber Ferrari +0.63 10. R.Grosjean-Lotus Renault +0.73
Calado e Ricciardo fanno segnare le velocità di punta maggiori con 339 km/h Rischio contatto tra Alonso e Massa! Fernando era appena fuori dalla pitlane per provare una partenza, mentre Felipe Massa è arrivato un attimo dopo che il semaforo diventasse rosso... ed è rimasto fermo dopo la linea bianca
Classifica finale: 1. L.Hamilton-Mercedes 1:25.565 2. F.Alonso-Ferrari +0.035 3. N.Rosberg-Mercedes +0.139 4. S.Vettel-Red Bull Renault +0.188 5. K.Raikkonen-Lotus Renault +0.376 6. S.Perez-McLaren Mercedes +0.442 7. J.Button-McLaren Mercedes +0.470 8. M.Webber-Red Bull Renault +0.538 9. J.Vergne-Toro Rosso Ferrari +0.590 10. E. Gutierrez-Sauber Ferrari +0.629 11. R.Grosjean-Lotus Renault +0.730 12. D.Ricciard-Toro Rosso Ferrari +0.822 13. P.Maldonado Williams Renault +0.834 14. F.Massa Ferrari Ferrari +0.884 15. P.di Resta-Force India Mercedes +1.029 16. V.Bottas-Williams Renault +1.237 17. J.Calado-Force India Mercedes +1.476 18. N.Hulkenberg-Sauber Ferrari +1.659 19. C.Pic-Caterham Renault +2.253 20. M.Chilton-Marussia Cosworth +2.304 21. H.Kovalainen-Caterham Renault +2.627
« Ultima modifica: Settembre 06, 2013, 11:37:46 am da SUBARUAIMONT »
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Prove libere 2 Sebastian Vettel è l'unico a scendere sotto l'1'25'' nella prima giornata di prove libere del Gp di Monza. Quarto al mattino, il campione del mondo è il più veloce (1'24''453) al pomeriggio, seguito dal compagno della Red Bull Mark Webber (1'25''076) e dalle Lotus di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean. Quinto il ferrarista Fernando Alonso (1'25''330); 6° Lewis Hamilton (Mercedes), che era stato il più veloce nella 1° sessione; 8° Felipe Massa (1'25''519), con un problema al cambio della Ferrari.
1 - Sebastian Vettel (Red Bull RB9-Renault) - 1'24"453 2 - Mark Webber (Red Bull RB9-Renault) - 1'25"076 3 - Kimi Raikkonen (Lotus E21-Renault) - 1'25"116 4 - Romain Grosjean (Lotus E21-Renault) - 1'25"116 5 - Fernando Alonso (Ferrari F138) - 1'25"330 6 - Lewis Hamilton (Mercedes W04) - 1'25"340 7 - Nico Rosberg (Williams FW35-Renault) - 1'25"367 8 - Felipe Massa (Ferrari F138) - 1'25"519 9 - Jenson Button (McLaren MP4-28-Mercedes) - 1'25"532 10 - Sergio Perez (McLaren MP4-28-Mercedes) - 1'25"627 11 - Paul Di Resta (Force India VJM06-Mercedes) - 1'25"830 12 - Esteban Gutierrez (Sauber C32-Ferrari) - 1'25"888 13 - Adrian Sutil (Force India VJM06-Mercedes) - 1'26"028 14 - Pastor Maldonado (Williams FW35-Renault) - 1'26"138 15 - Jean-Eric Vergne (Toro Rosso STR8-Ferrari) - 1'26"224 16 - Nico Hulkenberg (Sauber C32-Ferrari) - 1'26"385 17 - Daniel Ricciardo (Toro Rosso STR8-Ferrari) - 1'26"599 18 - Valtteri Bottas (Williams FW35-Renault) - 1'27"198 19 - Max Chilton (Marussia MR02-Cosworth) - 1'27"548 20 - Charles Pic (Caterham CT03-Renault) - 1'27"696 21 - Giedo Van der Garde (Caterham CT03-Renault) - 1'27"771 22 - Jules Bianchi (Force India VJM06-Mercedes) - 1'28"057
La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso (Miky Biasion)
La direzione di gara della Fia ha inflitto una multa di 10.000 euro alla Ferrari perché, al termine delle 1° prove libere del Gp d'Italia, Felipe Massa ha superato il limite della corsia dei box quando il semaforo era già rosso. ''Il pilota ha fatto ogni tentativo per fermarsi quando ha visto la luce rossa ma, si legge nella motivazione, la scuderia ha commesso un errore permettendo di lasciare i box senza che ci fosse sufficiente tempo residuo. Non è stato ottenuto alcun vantaggio sportivo''.
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