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1233 Visitatori + 1 Utente = 1234
mauring
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&re@ |
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Settembre 26, 2013, 11:14:07 am |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Come al solito genererà un sacco di proteste da parte dei puristi, ma pare che funzioni bene. Articolo qui: http://www.moto.it/prove/ktm-1190-adventure-con-bosch-msc-nostra-prova-su-strada.html(è lungo, ne riporto solo una parte) (...) Contro l’istinto
Il centro prove Bosch è la struttura ideale per questo genere di test grazie alle molteplici possibilità di uso delle piste test che offre. La nostra prova inizia su un piazzale su cui, grazie ad anelli di diverso diametro, è possibile provare il comportamento in curva a diverse velocità. La prova con cui cominciamo richiede un forte atto di fede nei confronti del sistema: bisogna prendere velocità fino al valore di riferimento – 50, 75 e 90 all’ora a seconda del diametro dell’anello – e poi… tirare una gran manata sul freno mentre ci si trova in forte piega. Manovra che su un impianto frenante tradizionale, sia pure dotato di ABS, manderebbe lunghi distesi per terra.
E’ piuttosto difficile forzarsi ad effettuare una manovra che va contro ogni istinto consolidato in anni di esperienza, ma andando con un po’ di progressione, prendendo fiducia, si riesce a dare la fatidica strizzata. Si percepisce un accenno di chiusura dello sterzo e successivamente di autoraddrizzamento, ma l’Adventure mantiene l’assetto: la traiettoria si allarga leggermente, ma invece di puntare dritta verso l’esterno la moto resta controllabile e con direzionalità quasi piena. Allo stesso modo, pestare sul comando posteriore – la cui azione non coinvolge l’impianto all’avantreno – fa percepire un larvato inizio di derapata che viene rapidamente ripreso dal sistema, portando ad un rallentamento graduale, seppure inferiore rispetto all’uso della leva, senza la minima perdita di direzionalità.
L’effetto è paragonabile a quello dei controlli di trazione sportivi più recenti, che lasciano innescare il pattinamento ma impediscono alla ruota posteriore di andare troppo fuori linea rispetto all’anteriore. Allo stesso modo, l’Adventure si raddrizza leggermente ma mantiene la sua direzionalità, evitando di mandarvi larghi e quindi fuori strada. Una manovra d’emergenza rischiosa e che esporrebbe ad altri pericoli – quello di scivolare, oppure di puntare dritti verso un ostacolo all’esterno della curva – diventa invece perfettamente controllabile come avviene su una moderna auto dotata di ESP.
Ci si ferma in un fazzoletto
Ancora più sconcertante è la rapidità con cui si prende confidenza con il sistema arrivando a darlo quasi per scontato: la resistenza iniziale dovuta all’istinto si stempera rapidamente, e la manovra diventa istintiva così come prima lo era modulare con grande cautela il freno anteriore. Un comportamento che sulla prova successiva porta a verificare quanta sia, in realtà, l’aderenza disponibile con gli pneumatici e le ciclistiche odierne anche a moto inclinata. Il test prevede l’inserimento a velocità controllata in una curva fra i birilli, all’interno della quale pinzare sull’anteriore fino a fermarsi.
Anche in questo caso è necessario un minimo di fiducia nel sistema, perché all’approssimarsi allo zero della velocità l’istinto porterebbe ad allentare la trazione sulla leva. E invece, pur con il già citato leggero raddrizzamento, ci si trova a fermarsi in uno spazio che sulle prima lascia sconcertati. Senza assistenza elettronica si tratterebbe comunque di una manovra piuttosto rischiosa, mentre l’MSC consente di arrivare a fermarsi nel metaforico fazzoletto anche a moto piegata. Sconcertante, ve lo assicuriamo, tanto che sulle prime si arriva in ritardo nel mettere il piede a terra, tanta è la prontezza con cui ci si ferma senza accenni di perdite d’aderenza.
Replichiamo lo stesso comportamento in ingresso curva ottenendo un risultato analogo: si punta l’ingresso della corsia fra i birilli a moto piegata, una bella manata sul freno e l'unico risultato che si ottiene è un leggero allargamento della traiettoria. (...)
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Loggato
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MRC |
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Settembre 26, 2013, 12:09:24 pm |
Utente standard, V12, 19992 posts |
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vatanen |
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Settembre 26, 2013, 13:00:56 pm |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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Figo,obiettivamente su una moto turistica puó tornare utile senza disturbare la guida...ma c'è scritto. Da qualche parte il funzionamento?
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Mi piace l'odore di miscela la mattina...cit.
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Homer |
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Settembre 26, 2013, 15:37:39 pm |
Staff, V12, 89890 posts |
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spettacolare, ma ho l'impressione che se uno si abitua a guidare una moto che ne è dotata se per caso gli viene in mente di provarne una normale si sdraia alla prima curva!
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Giorgio (TO, 46, 110, 75, 150) Opel Mokka 1.5D Elegance 2022 Suzuki Vitara 1.6 HT 1989 Triumph Tiger 1200 Rally Pro 2023
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&re@ |
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Settembre 26, 2013, 15:47:39 pm |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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È la prima cosa che ho pensato anche io. Banalmente, mi sono accorto che da quando guido la macchina coi sensori di parcheggio, poi sono meno attento a fare retromarcia anche con le macchine che non ce li hanno... nel senso che devo proprio pensare a fare cose che prima mi venivano spontanee... invece adesso devo pensarci.
Ecco, finché si tratta di non toccare un paraurti, è un conto, ma se si tratta di guidare è un'altra faccenda.
Però, non è tanto colpa del sistema, quanto dell'utente.
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Loggato
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