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Eccoci giunti all'epilogo del mondiale di F1 2013. Si chiude l'ennesimo anno trionfale per la Red Bull e Vettel. Il tracciato di Interlagos venne inaugurato nel maggio del 1940. Come si deduce dal nome si trova “tra i laghi”, in questo caso due, artificiali, progettati per fornire dell’energia alternativa alla città. Il fatto di essere costruito su un terreno così instabile e ricco d’acqua è stato il motivo che ha reso la conformazione della pista così tortuosa e ricca di saliscendi, ma è anche il motivo per cui non si riesce ad avere quasi mai un asfalto uniforme. Inizialmente il tracciato misurava ben 8 kilometri, grazie a un tratto di pista che si estendeva dalla S di senna all’esterno dell’attuale circuito e si ricongiungeva alla curva del lago solamente dopo un paio di tornanti. Il tracciato così come lo conosciamo oggi, invece, è il frutto di una modifica avvenuta nel 1990, che ridusse la lunghezza a 4,3 kilometri, creando la S di Senna e riducendo la lunghezza del rettilineo dopo di questa . Recentemente, a causa della morte di ben 2 piloti su questa pista nel corso della stagione 2011, gli organizzatori degli eventi del tracciato hanno deciso di apportare alcune modifiche alle vie di fuga, allargando specialmente quella della curva del sole. Il circuito di Interlagos ha visto generazioni di piloti e profuma di storia e passione. Dopo la scomparsa di Carlos Pace, nel 1977, si decise di intitolare la pista proprio al pilota brasiliano, che aveva ottenuto la sua unica vittoria in Formula 1 proprio su questa pista nel 1975. Ai giorni nostri su questa pista le vetture utilizzano un alto carico aerodinamico, in funzione dei curvoni da affrontare ad alta velocità e del settore centrale, pieno di curve lente. La grande favorita in Brasile rimane la Redbull, le cui caratteristiche tecniche si adattano appieno all’ultima gara della stagione. L’asfalto è molto abrasivo e per tutti questi fattori la Pirelli ha deciso di portare le stesse mescole portate ad Austin, ossia le Orange Hard e le White Medium. Il fattore pazzo del gran premio del Brasile è sempre stato il meteo: scrosci improvvisi, pioggerellina leggera, veri e propri nubifragi. Abbiamo visto più o meno ogni sorta di condizione meteorologica ad Interlagos e ciò rende la gare ogni volta. emozionante e per nulla scontata. Questa sarà l’ultima gara per Mark Webber in Formula 1, dopodiché passerà alla guida dei prototipi Porsche abbandonando la massima serie delle monoposto. Inoltre sarà l’ultima gara di Felipe Massa con la tuta della Ferrari
Il primo GP disputato porta la data dell'11/02/1973 Ha ospitato sino ad ora 28 GP di F1 La sua capienza è di 119.000 spettatori Si percorre il giro in senso antiorario La lunghezza del tracciato è di 4,309 Km I giri da percorrere sono 71 per un totale di 305,909 Km Le curve sono 13, 9 a sinistra e 4 a destra Ecco alcuni nomi delle curve: 01 - S Senna 02 – do Sol 03 - Ch. Landi 04 - Ch. Landi 05 - Laranjinha 06 - Pinheirinho 07 - Ferradura 08 - Bico de Pato 09 - Mergulho 10 - Junçao 11 - Café La velocità max che si raggiunge sul circuito è di 325 Km/h circa Il record sul giro è di Montoia(Williams) nel 2004 con il tempo di 1'11"473 La pole record è stata ottenuta da Barichello(Ferrari) sempre nel 2004 con il tempo di 1'10"646 Vittorie pilota: 6 – A Prost Vittorie team: 12 – McLaren Pole pilota: 6 – A Senna Pole team: 11 – McLaren Km in testa pilota: 1.140 – A Prost Km in testa team: 3.050 – McLaren Migliori giri pilota: 5 – M Schumacher Migliori giri team: 10 – Williams Podi pilota: 10 – M Schumacher Podi team: 30 – McLaren
1.L.Hamilton McLaren Mercedes 1:12.458
Podio 2012 1. Button McLaren-Mercedes 1h45:22.656 2. Alonso Ferrari + 2.754 3. Massa Ferrari + 3.615
Albo d'oro (ultimi 20 anni) 1992 N Mansell – Williams Renault 1993 A Senna – McLaren Ford 1994 M Schumacher – Benetton Ford 1995 M Schumacher – Benetton Renault 1996 D Hill – Williams Renault 1997 J Villeneuve – Williams Renault 1998 M Hakkinen – McLaren Mercedes 1999 M Hakkinen – McLaren Mercedes 2000 M Schumacher – Ferrari 2001 D Coulthard – McLaren Mercedes 2002 M Schumacher – Ferrari 2003 G Fisichella – Jordan Ford 2004 J Montoya – Williams BMW 2005 J Montoya – McLaren Mercedes 2006 F Massa – Ferrari 2007 K Raikkonen – Ferrari 2008 F Massa – Ferrari 2009 M Webber – Red Bull Renault 2010 S Vettel – Red Bull Renault 2011 M Webber – Red Bull Renaul 2012 J Button – McLaren Mercedes
La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso (Miky Biasion)
IL METEO A INTERLAGOS Il venerdì di prove libere sarà molto incerto. Ci si attendono temperature molto basse, tra gli 8 e i 10 gradi centigradi, oltre che brevi scrosci di pioggia. La situazione meteo si complica, invece, per sabato e domenica. Le probabilità di precipitazioni al sabato sono del 75%, mentre per la domenica dovrebbero calare al 50%. La pioggia a intermittenza potrebbe però regalare una corsa pazza, di quelle che..speriamo non ci facciano abbioccare davanti al televisore.
La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso (Miky Biasion)
Con l’ultima tappa del Mondiale 2013, la McLaren saluta il suo Title Sponsor (Vodafone) che la accompagna da sette stagioni a questa parte. Il team ha però già raggiunto un accordo con un nuovo partner che sarà annunciato quanto prima.
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E' rosso e interamente dedicato alla sua storia con la Ferrari il casco con cui Felipe Massa prenderà parte al Gp del Brasile, ultima gara della sua carriera da ferrarista: "E' il mio modo per ringraziare la Scuderia per tutti questi anni passati insieme e per esprimere il grande orgoglio di aver corso con questa squadra"
Prove libere 1 E' la Mercedes di Nico Rosberg la più veloce nelle prime libere del Gp del Brasile di F1 sul circuito di Interlagos bagnato dalla pioggia per tutta la sessione. Il pilota tedesco in 1'24''781 precede il compagno di scuderia Lewis Hamilton (1'25''230) e la Red Bull del campione del mondo Sebastian Vettel (1'25''387). Quinta la Ferrari di Fernando Alonso (1'25''593), 11° l'altra Rossa di Felipe Massa (1'26''248) che sul circuito di casa corre i suoi ultimi km con la scuderia di Maranello.
Prove libere 2 Dopo le libere del mattino, la Mercedes di Nico Rosberg domina anche quelle del pomeriggio: sulla pista di Interlagos invasa dalla pioggia, il tedesco precede in 1'27''306 le Red Bull di Sebastian Vettel (1'27''531) e Mark Webber (1'27''592). Quinto tempo per l'altra Mercedes di Lewis Hamilton (1'28''147), dietro alla Lotus di Heikki Kovalainen (1'28''129). Male le Ferrari, con Felipe Massa 7° (1'28''540) e Fernando Alonso solo 11° (1'28''928).
Prove libere 3 Mark Webber ha ottenuto il miglior tempo nella 3° e ultima sessione di prove libere del Gp del Brasile, disturbata dalla pioggia: in 1'27''891 l'australiano della Red Bull ha preceduto le Lotus di Romain Grosjean (1'28''195) e Heikki Kovalainen (1'28''595). Nelle retrovie il campione del mondo Sebastian Vettel (Red Bull, 1'31''857), che ha fatto 4 giri e risparmiato le gomme. Non sono scesi in pista Nico Rosberg (Mercedes), Jenson Button (McLaren) e i ferraristi Fernando Alonso e Felipe Massa.
Qualifiche La pioggia ha disturbato, ritardandole, le qualifiche. Comunque Sebastian Vettel su Red Bull conquista in 1'26''479 la pole position del Gp del Brasile di Formula 1, sua 9/a stagionale e 45° in carriera. In prima fila anche il tedesco della Mercedes Nico Rosberg (1'27''102). Terzo tempo per il ferrarista Fernando Alonso (1'27''539), 9° per il compagno di squadra Felipe Massa. A fianco dello spagnolo partirà l'altra Red Bull di Mark Webber; in 3° fila Lewis Hamilton (Mercedes) e Romain Grosjean (Lotus).
Gara: Sebastian Vettel è più forte di tutto. Anche della malasorte. Un errore ai box dei suoi meccanici a 24 giri dalla fine poteva rimettere in discussione un GP del Brasile già chiuso. Ma il tedesco ha tremato, in attesa che gli montassero finalmente quella maledetta ruota anteriore destra, e poi è tornato in pista tenendo a distanza il compagno di squadra Webber e Alonso, che si erano avvicinati minacciosi. Col fiato sospeso, fino all’ultimo, è però arrivato il 13° successo di un 2013 irripetibile, per l’asso della Red Bull, che dopo il quarto Mondiale eguaglia anche il record di vittorie stagionali di Schumacher. Alla Ferrari sarebbe servita una gara bagnata per ribaltare i pronostici. E il bellissimo podio di Alonso, frutto di tenacia, unito al settimo posto di uno sfortunato Massa, all’ultima gara con la rossa, non basta a riprendersi il secondo posto nella classifica Costruttori dalle Mercedes, che pure a Interlagos hanno sofferto. Brividi al via. Rosberg beffava sullo scatto il poleman Vettel, mentre Alonso cercava spazio alle loro spalle, offrendo il fianco all’attacco di Hamilton, che lo infilava alla prima staccata. Ma allo spagnolo serviva solo un giro, per riprendersi la terza piazza, con un sorpasso sul rettilineo principale. E lo stesso valeva per Vettel, che in contemporanea passava l’altra Mercedes di Rosberg, andando al comando. Però le emozioni non finivano qui. Perché al terzo giro esplodeva il motore Renault della Lotus di Grosjean, con una gran fumata bianca, e al successivo Alonso passava anche Rosberg, portandosi alle spalle di Vettel. Intanto dietro Webber cominciava a rimontare con la seconda Red Bull, dopo un cattivo avvio. E lo stesso faceva Massa con la seconda Ferrari, dopo una partenza fulminante in cui era balzato subito dal nono al sesto posto. In pochi giri Webber prima superava a sua volta Rosberg, in crisi di gomme e già saltato anche dal compagno Hamilton, poi si riportava nella scia della rossa di Alonso, sorpassandolo facilmente sul dritto all’inizio dell’11° giro. A quel punto Vettel era già in fuga, con oltre 9”, e le Red Bull si ritrovavano entrambe al comando, con la Ferrari di Alonso terza davanti alla Mercedes di Hamilton, e l’altra rossa di Massa quinta davanti alla freccia d’argento di Rosberg, grazie a un fantastico sorpasso all’interno della curva 4. Era proprio Massa, tra i big, a fermarsi per primo ai box, al 19° giro. Seguito da Alonso ed Hamilton (21°), che a differenza di tutti gli altri montavano gomme dure. Poi Rosberg (22°) e Webber (23°). Nel rientrare in pista l’australiano si ritrovava dietro ad Alonso, ma lo ripassava nell’arco di soli 2 giri, mentre Massa era balzato addirittura al quarto posto, davanti a Hamilton. Unico a restare fuori dalla mischia il solito Vettel, che si fermava per ultimo al 24° giro e ripartiva al comando. Ma la bella rimonta di Massa veniva vanificata da una penalità, per aver tagliato la linea bianca in entrata della corsia box in occasione della sosta. Proprio mentre il brasiliano lottava con Hamilton per mantenere la quarta posizione. Il drive through al 34° giro: Massa rientra ottavo alle spalle di Perez, dopo avere imprecato via radio alzando una mano. Ma i colpi di scena non sono finiti. Al 47° giro Hamilton si tocca con la Williams di Bottas, durante un doppiaggio, e si ritrova con un pneumatico esploso, precipitando a sua volta ottavo, e successivamente punito con un drive through per aver causato l’incidente, fino a sprofondare 11°, rientrando poi nei punti per un soffio. Abbastanza perché la Mercedes avesse la certezza del secondo posto nei costruttori
1 - Sebastian Vettel (Red Bull RB9-Renault) - 71 giri 1.32'36"300 2 - Mark Webber (Red Bull RB9-Renault) - 10"452 3 - Fernando Alonso (Ferrari F138) - 18"913 4 - Jenson Button (McLaren MP4/28-Mercedes) - 37"360 5 - Nico Rosberg (Mercedes W04) - 39"048 6 - Sergio Perez (McLaren MP4/28-Mercedes) - 44"051 7 - Felipe Massa (Ferrari F138) - 49"110 8 - Nico Hulkenberg (Sauber C32-Ferrari) - 1'04"252 9 - Lewis Hamilton (Mercedes W04) - 1'12"903 10 - Daniel Ricciardo (Toro Rosso STR8-Ferrari) - 1 giro 11 - Paul Di Resta (Force India VJM06-Mercedes) - 1 giro 12 - Esteban Gutierrez (Sauber C32-Ferrari) - 1 giro 13 - Adrian Sutil (Force India VJM06-Mercedes) - 1 giro 14 - Heikki Kovalainen (Lotus E21-Renault) - 1 giro 15 - Jean-Eric Vergne (Toro Rosso STR8-Ferrari) - 1 giro 16 - Pastor Maldonado (Williams FW35-Renault) - 1 giro 17 - Jules Bianchi (Marussia MR02-Cosworth) - 2 giri 18 - Giedo Van der Garde (Caterham CT03-Renault) - 2 giri 19 - Max Chilton (Marussia MR02-Cosworth) - 2 giri
ormai contano meno della marussia...la penalizzazione a massa è la cosa più ridicola che si sia mai vista, fosse successa una cosa nel genere nel calcio ci sarebbero processi in corso e denunce penali..
Giorgio (TO, 46, 110, 75, 150) Opel Mokka 1.5D Elegance 2022 Suzuki Vitara 1.6 HT 1989 Triumph Tiger 1200 Rally Pro 2023
ormai contano meno della marussia...la penalizzazione a massa è la cosa più ridicola che si sia mai vista, fosse successa una cosa nel genere nel calcio ci sarebbero processi in corso e denunce penali..
oddio le immagini mi paiono chiarissime , è l'unico che è passato sulla "no drive zone" con le 4 ruote...