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&re@
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baranzo |
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Maggio 15, 2003, 10:01:15 am |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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Senza nessuna esperienza mi sembra un po' fuori luogo quando si parla di una casa che ha stradominato praticamente TUTTE le edizioni del campionato SBK...è vero che nel MotoGP la tecnologia è molto più esasperata, però non dimentichiamoci che è una disciplina relativamente nuova anche per tutte le rivali e che cmq la Ducati è da parecchio che sviluppa il suo motore...senza ovviamente nulla togliere al merito degli ingegneri di Borgo Panigale!
Ma non mi puoi paragonare delle bicilindriche con delle quadricilindriche, oltretutto le piste sono diverse, e gomme sono diverse, in pratica cambia tutto! Inoltre le moto sono terribilmente sensibili alle regolazioni, un grande pilota diventa tale non tanto per la sua velocità, quanto per la sua capacità di azzeccare le regolazioni adatte alle circostanze, e questo si ottiene quando c'è la capacità di trasmettere le sensazioni ai tecnici, e questi sono in grado di metterle in pratica. E questo si ottiene con l'esperienza. Ed il fatto che le piste siano nuove per la Ducati implica che non hanno nemmeno una banca dati da cui estrepolare i dati degli anni precedenti. Grandi!
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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&re@ |
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Maggio 15, 2003, 10:18:18 am |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Sono d'accordo con te, Baranzo, tranne per la considerazione bicilindrico/quadricilindrico. Io penso che il know-how per construire un 4 tempi da competizione sia sempre valido indipendentemente dal frazionamento. Una Casa che produce un ottimo "mono" a 4 tempi secondo me è in grado di progettare (almeno sulla carta, cioè tralasciando gli investimenti necessari) un altrettanto valido "4". Le conoscenze a proposito di termodinamica, fluidodinamica, elettronica, per me sono tranquillamente riciclabili, e infatti la Ducati ne è la prova. Il discorso sarebbe forse stato diverso col 2tempi.
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baranzo |
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Maggio 15, 2003, 18:07:28 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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Andrea, potrai avere ragione per quanto riguarda la produzione del motore in sé, ma va considerato il fatto che il motore è un componente della moto, e deve interagire con tutti gli altri elementi: passando da bi a quadricilindrico cambiano gli ingombri, i pesi, la distribuzione dei pesi, gli scarichi, una serie di elementi che sono fondamentali nel rendimento di una moto da corsa.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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Madbob |
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Maggio 16, 2003, 09:18:23 am |
Staff, V12, 23720 posts |
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Beppe ed Andrea, avete ragioni entrambi. Beppe nell'ultimo suo post ha esposto le problematiche di passare da un frazionamento da 2 a 4 cilindri. Vorrei far notare però che le prove, le ricerche e gli studi al banco dinamometrico vengo effettuate su un monocilindrico ... Come vedete avete ragione entrambi. Io farei i complimenti alla Ducati non tanto per il motore, ma per il resto; la ciclistica è da favola utilizzando per giunta "la loro storia", cioè non rinnegando il loro famoso "telaio a traliccio in tubi tondi di ACCIAO"! Alla faccia delle leghe leggere! Cmq il reparto sospensioni telaio lavora in maniera eccezionale pur avendo alle spalle poco sviluppo e poca esperienza; e si, perchè è molto più difficile riprogettare un telaio ed il complesso sospensioni per alloggiare 2 cilindri in più che non il lavoro sul motore stesso. Anche se il motore avesse 20 cv in meno al giro perderebbero nemmeno 1 decimo. Quello che impressiona è poi il consumo gomme, grossa problematica su una GP da competizione e che in Ducati hanno risolto egregiamente. Detto questo, diamo pure atto alla Honda che anch'essa senza esperienza ha realizzato una moto tutta nuova creando un MOSTRO!!! Cmq starei mooolto attento alla Aprilia: la casa di Noale ha un organizzazione da far impallidire anche la Honda (non per numero di uomini, ma per qualità ed efficienza). Credo che loro quest'anno vogliano fare esperienza; quando vedrete Rossano Brazzi capo-tecnico di una moto GP targata Venezia ( ) vedrete che gli altri se caccheranno sotto ... « Ultima modifica: Maggio 16, 2003, 09:18:52 am da Madbob »
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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vatanen |
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Maggio 16, 2003, 10:14:34 am |
Utente standard, V12, 21350 posts |
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Detto questo, diamo pure atto alla Honda che anch'essa senza esperienza ha realizzato una moto tutta nuova creando un MOSTRO!!! senza esperienza???hai notato che le prime foto del motore erano uscite poco dopo che fu regolamentato il MOTOGP???secondo te perchè???l'han fatto loro il regolamento,e infatti che 4 e 5 cilindri abbain lo stesso peso max non è un caso...ad ogni modo son stati bravissimi,ma la ducati ha fatto tutto al computer e una volta assemblato il tutto si è ritrovata con una moto favolosa,tutto questo in meno di un anno...grande ducati,anche se ha perso i lrombo....chi di voi il 7-8/6 al mugello???
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Mi piace l'odore di miscela la mattina...cit.
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&re@ |
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Maggio 16, 2003, 11:01:08 am |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Si, anche secondo me la Honda ha avuto un peso non indifferente nella definizione del regolamento MotoGP. Era partita molto prima delle altre con lo sviluppo della RC211V e i risultati si sono visti. La Yamaha ha sbagliato approccio, limitandosi a realizzare un 1000 4 in Linea abbastanza convenzionale e con prestazioni all'incirca pari a quelle della YZR (anche peggio, all'inizio). Se pensiamo che la YZR non era certo la migiore 500, la frittata è fatta. Sul progetto Aprilia credo poco (per ora è persino più pesante delle 4 e 5 cilindri), ma spero di essere smentito. E a proposito del telaio Ducati, è sempre una questione di know-how. Alla Ducati hanno una lunga esperienza di telai a traliccio, mentre le Jap sono anni che lavorano quasi solo con doppi trave in alluminio. Se la Honda provasse a fare una moto con telaio a traliccio e distribuzione desmodromica, salterebbe fuori un cancello pieno di problemi, che magari prima o poi sarebbe vincente ma dovrebbe ripagare un investimento iniziale spropositato. Meglio proseguire sulla strada già nota, per minimizzare i tempi di sviluppo e essere vincenti prima. È quello che ha fatto anche la Ducati, lo stesso Ing. Domenicali ha detto che nemmeno loro avrebbero progettato un motore Desmo in un traliccio in tubi se non avessero avuto esperienza in merito.
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Loggato
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Madbob |
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Maggio 16, 2003, 13:56:03 pm |
Staff, V12, 23720 posts |
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Rispondo a Vatanene e ad Andrea 1) Questione Honda: non sono affatto d'accordo. Vi ricordo che quella più penalizzata dal passaggio dai 2 ai 4 tempi era proprio la Honda. La sua NSR aveva raggiunto un grado di sviluppo impressionante NESSUNO si poteva avvicinare (solo Cagiva realizzò un progetto altrettanto efficace, peccato che i magnati della siderurgia [Castiglioni] si sono ritrovati in difficoltà finanziarie). Che la federazione abbia chiesto aiuto alle case cotruttrici per redigere i regolamenti è plausibile ed aspicabile (visto che sono loro che "fanno" lo spettacolo). Cmq non è affatto vero che il V5 fu presentato subito dopo la stesura dei regolamenti. Oltre a questo c'è da dire che SICURAMENTE le case conoscevano con qualche mese di anticipo i dettagli dei regolamenti. 2) Competività Honda: vi ricordo che messa in pista la RC211V si rivelò un autentico disastro, tanto chè il Dottor Rossi (alis Valentino ) chiese alla Honda di poter correre la prima metà del campionato con la vecchia NSR 500 che era 3 secondi più veloce al giro e che avrebbe potuto migliorare, ma secondo Rossi, ad inizio campionato si sarebbe cmq beccata 1 secondo e mezzo dal "fucile spara olio" (bella questa definizione ). La honda rispose picche, il suo pilota di punta doveva correre con la nuova moto e far vedere al mondo intero che i giapponesi non sbagliano mai e questa era la loro bandiera tecnologica (beh, non gli risposero così, ma questo era il concetto). Rossi si arrabbiò moltissimo, ma i tecnici Honda lo smentirono, lovorando in lungo ed in largo al progetto, limandone ogni difetto, fino ad ottenere "una palla da bowling con 2 ruote". Come vedete la costanza porta ai risultati, continui stravolgimenti (come fa Yamaha) non portano ad un bel niente. Si deve scegliere (bene) a tavolino un impostazione ed una filosofia di base e poi portala avanti, svilupparla e crederci fino in fondo. 3) Questione Ducati: come dicevo prima, bisogna tracciare una retta e seguirla. Ducati aveva già tutto questo (bagaglio tecnologico SBK) e quindi giustamente ha proseguito in questa direzione. Oltre a questo bisogna pure dire che non è affatto vero che il 4 cilindri è stato sviluppato in un anno; era già 2/3 anni che Ducati sperimentava in gran segreto (segreto non troppo ... ) un nuovo 4 cilindri a V da far correre in SBK (esistevano due progetti di 999: una 2 cilindri evoluzione della mitica serie 916-956-996-998 e appunto una nuova 4 cilindri. moto che sarebbe stata progettata per i GP e poi adatta per la strada, [concetto utilizzato anche sulla 916, ecco un suo segreto dell'essere velocissima ed eficacissima in pista]; quindi il progetto non era totalmente nuovo. 4) Questione Aprilia: non lo nasconde nessuno che per adesso i vertici di Noale non hanno intenzioni di vittoria nella MotoGP (come non li avevano per la vecchia 500). Aprilia finanzia le sue corse grazie alle moto vendute ai privati, dunque, a chi venbderebbe la sua MotoGP seppur competitiva? Ad 1 od al massimo due piloti clienti. Non è così in 125 e 250 dove l'Aprilia tra mondiale ed Europeo piazza quasi 200 moto all'anno, finanziando team e ricerca e sviluppo sui mezzi. Quando il ritorno d'immagine di 125 e 250 sciamerà ulteriormente vedrete che Aprilia partirà spedita per un progetto "serio" per la MotoGP, contando sul know-how acquisito durante l'apprendistato. Possiamo ipotizzare che questo avvenga tra un paio d'anni, per mettere in condizioni Poggiali di poter aver un mezzo competitivo (e non ripetere quindi lo stesso errore fatto con Rossi, perdita di un pilota e della propria immagine gigantesca per un marca come Aprilia che ha basato la propria politica sulla "comunicazione" verso il cliente. Volevo dire qualcos'altro, ma ora ho divagato troppo. SCUSATE!!! Ciao « Ultima modifica: Maggio 16, 2003, 14:01:35 pm da Madbob »
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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Madbob |
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Maggio 16, 2003, 14:55:19 pm |
Staff, V12, 23720 posts |
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Mi piace questa discussione, quindi la continuo (spero di romperti troppo le balle): 1) Hai ragione, credo che la Honda (e le altre case) abbiano spinto molto per l'introduzione del 4 tempi per una questione di ritorno di immagine (tutte le moto di serie sono 4 tempi). C'è da dire poi che lo spettacolo per via dello strapotere Honda era scialbo ed il pubblico è emigrato in SBK, quindi sia federazione che costruttori avevano tutto lìinteresse a rimescolare le carte. Oltre a questo lo strapotere Honda era di una monotonia impressionante. Non sono d'accordo che il 2 tempi fosse al limite dello sviluppo, anzi! Nuove tecnologie si stavano affacciando (iniezione elettronica o diretta per esempio) il problema è che nessuno voleva più investire senza un ritorno d'immagine decente. 2) E' vero, non avevo pensato che Vale potesse fare pretattica; però di solito è uno schietto e sincero, qundi ... 3). 4). 5) Che ne pensi della debacle delle altre Jap? (Suzuki, Yamaha, Kawasaki). Non pensi che rischiano di perdere il "treno" ciò queste continue debacle possano portare ad un convincimento della clienetla che Honda sia nettamente superiore alle altre anche nelle moto di serie (anche se magari questo non è vero)? Cioè il cliente associa successi con ottime moto quindi subirà una "sudditanza psicologica" nei confronti della Honda. 6) Non sia niente su unpossibile ritorno alle corse di MV Agusta? 7) Che ne pensi se Aprilia facesse correre le sue moto (naturalmente + competitive) in MotoGP con nome e marchio Moto Guzzi? 8 ) Mercedes aveva annunciato un possibile interessamento alla Moto GP; non se ne fa più niente? Idem BMW. 9) Ma la petronas che scopo ha nel gareggiare in MotoGP? « Ultima modifica: Maggio 16, 2003, 14:56:13 pm da Madbob »
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Maggio 16, 2003, 15:16:52 pm |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Mi piace questa discussione, quindi la continuo (spero di romperti troppo le balle): (...)
In effetti io dovrei lavorare, però quando si parla di moto... 1) Sì, il problema era nella volontà e necessità di continuare a sviluppare motori senza un reale ritorno nella produzione di serie. 2). 3). 4). 5) Mah, guarda, secondo me il cliente motociclista sportivo in generale è molto competente, e sa che (per esempio) una ZX-R 636 è al top della sua categoria. Se non la compra, non è certo perché la Kawasaki fa schifo in MotoGP. Stesso discorso, ad esempio, per la Suzuki GSX-R 1000 o per le Yamaha della serie YZF-R. Per me è più facile che ci sia un ritorno negativo nei segmenti di grande vendita, tipo gli scooter, la cui clientela di solito è meno competente e pensa che "se Valentino e Max vincono con la Honda, allora il mio scooter Honda è il migliore" 6) Io non so nulla (mi sembri più informato tu). Mi piacerebbe, ovviamente. 7) Sarebbe la cosa migliore da fare, così come rispolverare il Marchio Laverda (più legato all'endurance) per la Superbike. Sarebbe il vero rilancio per questi Marchi storici, ma dovrebbe essere seguito da una produzione di serie all'altezza. Aprilia ha una immagine "giovane", va benissimo per produrre scooter e enduro. Ma potendo utilizzare i Marchi Guzzi e Laverda, sarebbe assurdo non farlo. 8 ) Secondo me erano più che altro voci... un po' più probabili per BMW. Il cliente BMW non si identifica con la sportività della MotoGP, e la BMW non produce moto realmente sportive, quindi non ci vederei un gran vantaggio. È un po' il discorso della domanda (5): se compro una BMW lo faccio sapendo che voglio una moto con tendenze spiccatamente turistiche, e so cosa compro, indipendentemente dai risultati in MotoGP. Non la prendo come alternativa a un Fireblade... 9) Boooh? Voleva correre in MotoGP con quel cancello che prende delle sonore paghe in SBK! Lo scopo penso fosse soprattutto pubblicitario...
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baranzo |
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Maggio 16, 2003, 15:23:49 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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9) Ma la petronas che scopo ha nel gareggiare in MotoGP?
Ma non si chiama Proton?
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Maggio 16, 2003, 15:31:09 pm |
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Ma non si chiama Proton?
Ah, dici che intendesse la Proton? Io pensavo alla Foggy Petronas, quella che corre in SBK (e voleva correre i MotoGP). Cmq, anche per la Proton, credo sia un po' per la voglia di competizione di Roberts Sr. e un po' per ragioni pubblicitarie.
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baranzo |
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Maggio 16, 2003, 15:45:23 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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Ah, dici che intendesse la Proton? Io pensavo alla Foggy Petronas, quella che corre in SBK (e voleva correre i MotoGP). Cmq, anche per la Proton, credo sia un po' per la voglia di competizione di Roberts Sr. e un po' per ragioni pubblicitarie.
Anche perché ignoravo che la Petronas corresse in Moto GP, mi informerò...
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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Maggio 16, 2003, 15:52:40 pm |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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La Foggy Petronas è un Team che ha Carl Fogarty come team manager, e corre con i finanziamenti del petroliere malese. I piloti sono Troy Corser e James Haydon. Corrono con un 3 cilindri 1000 cm3. Più info su http://www.foggypetronasracing.com/
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