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Patarix |
Alessandro |
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Novembre 07, 2014, 13:03:39 pm |
Global Moderator, V12, 12778 posts |
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La buona notizia è che gli incidenti stradali diminuiscono, quella meno buona è che il numero delle vittime continua a essere superiore alle media europea. Con 56,2 morti ogni milione di abitanti, infatti, il nostro Paese si colloca al 14° posto della graduatoria europea (la media Ue è 51,6), dietro Regno Unito, Spagna, Germania e Francia. A tirare le somme, anche quest’anno, è il rapporto Aci-Istat e i numeri, seppur in miglioramento, parlano chiaro: in media, ogni giorno, 9 persone muoiono in un incidente stradale e 705 restano ferite.
È Roma la più pericolosa. Nel 2013 sulle strade italiane si sono registrati 181.227 sinistri con lesioni a persone (il 3,7% in meno rispetto al 2012), che hanno causato 257.421 feriti (-3,5%) e 3.385 morti (-9,8%). Cifre che fanno ancora paura ma che fotografano un trend in costante miglioramento, basti pensare che nel 2001 gli incidenti erano 263.100 e il numero delle vittime pari a 7.096. La sicurezza stradale nelle città migliora, rispetto al 2012, infatti, si registra un calo degli incidenti pari al 4,4% (con l’11,3% di vittime in meno) ma è proprio sulle strade urbane che si verifica la maggior parte degli incidenti, ben 7 su dieci. In termini percentuali in città si verifica il 75% dei sinistri, pari al 42% dei morti. Roma è la città in cui, nel 2013, sono avvenuti più incidenti stradali: ben 12.974 con 101 morti. Napoli (1,69 morti ogni 100 incidenti), Catania (1,57), Trieste (1,43) e Torino (1,31), invece, sono le città che registrano il più alto indice di mortalità. Il mancato rispetto della precedenza o l’inosservanza dei semafori (19,1%), la distrazione (15,6%) e la velocità elevata (9,50%), tra le cause “scatenanti” indicate come più frequenti.
Gli incidenti più gravi. Ma se sulle strade urbane il numero degli incidenti è più alto, su quelle extraurbane, ad esclusione delle autostrade, si hanno i sinistri più gravi: qui le vittime sono state 1.643 nel 2013, praticamente 31 persone ogni settimana. E la maggior parte dei sinistri si concentra sempre sugli stessi tratti, indice che, forse, oltre allo stile di guida e alla vetustità del veicolo ad incidere sull’incidentalità è anche lo stato delle infrastrutture. Il rapporto individua 28 chilometri di strade in totale dove, negli ultimi 3 anni, si sono verificati incidenti mortali ogni anno: dal bivio A1/A16 Napoli-Canosa, sulla A1, al chilometro 442 della Salerno-Reggio Calabria, in località Gioia Tauro, ad ancora il bivio Tangenziale ovest/A1 nord sulla Tangenziale Ovest di Milano, per fare alcuni esempi. Al sud la strada dove si verificano più incidenti: il raccordo autostradale di Reggio Calabria, nel tratto vicino al capoluogo. Qui si registrano 14,8 incidenti al chilometro a fronte di una media italiana, per quanto riguarda la rete extraurbana, di 0,68 incidenti/km. A seguire, in questa ben poco lusinghiera classifica, il tratto urbano della A24 Roma-L’Aquila, vicino Portonaccio (14,6 incidenti/km) e la A51 Tangenziale est di Milano, all’altezza di Cologno Monzese e Brugherio (14 incidenti/km). Solo su questi tre tratti stradali il numero degli incidenti è ben 20 volte superiore al resto della rete extraurbana italiana.
I più a rischio restano i giovani. L’orario più a rischio è quello che va dalle 3 alle 6 del mattino, in questa fascia, infatti, si hanno in media 5 decessi ogni 100 incidenti, a fronte di una media giornaliera pari a 1, 87. La domenica è il giorno in cui si registra il più alto indice di mortalità (3,1 morti per 100 incidenti). Di notte, tra le 22 e le 6, l’indice è più alto fuori città, il lunedì e la domenica (8,32 e 7,94 decessi per 100 incidenti). Per quanto riguarda i mesi, la maglia nera va a quelli estivi, luglio e agosto in particolare. A bordo delle auto, per fortuna, si muore sempre meno (-12,2 decessi nel 2013 rispetto al 2012) ma le fasce più a rischio, tra chi guida, restano i giovani, in particolare tra i 20 e i 24 anni, e gli adulti tra i 40 e i 44 anni. Fuori dalla macchina poi la situazione non è confortante, se da una parte, infatti, diminuiscono i pedoni vittime di incidenti (-4,7%), dall’altra aumentano i feriti (+1,6%) e ad essere particolarmente a rischio sono i soggetti più deboli come gli anziani, i giovani e i bambini da 0 a 4 anni.Fonte: http://www.quattroruote.it/news/sicurezza/2014/11/04/aci_istat_incidenti_stradali_in_calo.html
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Panama: "Where the World meets"
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Novembre 07, 2014, 13:17:25 pm |
Global Moderator, V12, 27243 posts |
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Non c'è nienta da dire, l'aumentata sicurezza delle automobili negli ultimi anni è impressionante, ancora di più se si considera che tra i conducenti le vittime per tipo di veicolo sono queste:
Autovetture: 1079 Autocarri: 123 Biciclette: 249 Ciclomotori: 116 Motocicli: 672 Micicar e quadricicli:3 Altri: 55 Pedoni: 549
Speriamo che gli sforzi per migliorare la sicurezza proseguano.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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niu |
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Novembre 07, 2014, 13:21:31 pm |
Visitatore, , posts |
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Non c'è nienta da dire, l'aumentata sicurezza delle automobili negli ultimi anni è impressionante, ancora di più se si considera che tra i conducenti le vittime per tipo di veicolo sono queste:
Autovetture: 1079 Autocarri: 123 Biciclette: 249 Ciclomotori: 116 Motocicli: 672 Micicar e quadricicli:3 Altri: 55 Pedoni: 549
Speriamo che gli sforzi per migliorare la sicurezza proseguano.
Fonte? Son dati impressionanti sulla pericolosita delle moto sopra i 50cc. Impressionante rispetto le auto.
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Novembre 07, 2014, 13:23:01 pm |
Global Moderator, V12, 27243 posts |
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Novembre 07, 2014, 14:53:35 pm |
Utente standard, V12, 46998 posts |
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... Micicar e quadricicli:3 ...
Poveri gattini con le loro piccole micicar.
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pasquale83 |
ALFA ROMEO cuore sportivo :( |
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Novembre 07, 2014, 17:34:33 pm |
Utente standard, V12, 10074 posts |
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La buona notizia è che gli incidenti stradali diminuiscono, quella meno buona è che il numero delle vittime continua a essere superiore alle media europea. Con 56,2 morti ogni milione di abitanti, infatti, il nostro Paese si colloca al 14° posto della graduatoria europea (la media Ue è 51,6), dietro Regno Unito, Spagna, Germania e Francia. A tirare le somme, anche quest’anno, è il rapporto Aci-Istat e i numeri, seppur in miglioramento, parlano chiaro: in media, ogni giorno, 9 persone muoiono in un incidente stradale e 705 restano ferite.
È Roma la più pericolosa. Nel 2013 sulle strade italiane si sono registrati 181.227 sinistri con lesioni a persone (il 3,7% in meno rispetto al 2012), che hanno causato 257.421 feriti (-3,5%) e 3.385 morti (-9,8%). Cifre che fanno ancora paura ma che fotografano un trend in costante miglioramento, basti pensare che nel 2001 gli incidenti erano 263.100 e il numero delle vittime pari a 7.096. La sicurezza stradale nelle città migliora, rispetto al 2012, infatti, si registra un calo degli incidenti pari al 4,4% (con l’11,3% di vittime in meno) ma è proprio sulle strade urbane che si verifica la maggior parte degli incidenti, ben 7 su dieci. In termini percentuali in città si verifica il 75% dei sinistri, pari al 42% dei morti. Roma è la città in cui, nel 2013, sono avvenuti più incidenti stradali: ben 12.974 con 101 morti. Napoli (1,69 morti ogni 100 incidenti), Catania (1,57), Trieste (1,43) e Torino (1,31), invece, sono le città che registrano il più alto indice di mortalità. Il mancato rispetto della precedenza o l’inosservanza dei semafori (19,1%), la distrazione (15,6%) e la velocità elevata (9,50%), tra le cause “scatenanti” indicate come più frequenti.
Gli incidenti più gravi. Ma se sulle strade urbane il numero degli incidenti è più alto, su quelle extraurbane, ad esclusione delle autostrade, si hanno i sinistri più gravi: qui le vittime sono state 1.643 nel 2013, praticamente 31 persone ogni settimana. E la maggior parte dei sinistri si concentra sempre sugli stessi tratti, indice che, forse, oltre allo stile di guida e alla vetustità del veicolo ad incidere sull’incidentalità è anche lo stato delle infrastrutture. Il rapporto individua 28 chilometri di strade in totale dove, negli ultimi 3 anni, si sono verificati incidenti mortali ogni anno: dal bivio A1/A16 Napoli-Canosa, sulla A1, al chilometro 442 della Salerno-Reggio Calabria, in località Gioia Tauro, ad ancora il bivio Tangenziale ovest/A1 nord sulla Tangenziale Ovest di Milano, per fare alcuni esempi. Al sud la strada dove si verificano più incidenti: il raccordo autostradale di Reggio Calabria, nel tratto vicino al capoluogo. Qui si registrano 14,8 incidenti al chilometro a fronte di una media italiana, per quanto riguarda la rete extraurbana, di 0,68 incidenti/km. A seguire, in questa ben poco lusinghiera classifica, il tratto urbano della A24 Roma-L’Aquila, vicino Portonaccio (14,6 incidenti/km) e la A51 Tangenziale est di Milano, all’altezza di Cologno Monzese e Brugherio (14 incidenti/km). Solo su questi tre tratti stradali il numero degli incidenti è ben 20 volte superiore al resto della rete extraurbana italiana.
I più a rischio restano i giovani. L’orario più a rischio è quello che va dalle 3 alle 6 del mattino, in questa fascia, infatti, si hanno in media 5 decessi ogni 100 incidenti, a fronte di una media giornaliera pari a 1, 87. La domenica è il giorno in cui si registra il più alto indice di mortalità (3,1 morti per 100 incidenti). Di notte, tra le 22 e le 6, l’indice è più alto fuori città, il lunedì e la domenica (8,32 e 7,94 decessi per 100 incidenti). Per quanto riguarda i mesi, la maglia nera va a quelli estivi, luglio e agosto in particolare. A bordo delle auto, per fortuna, si muore sempre meno (-12,2 decessi nel 2013 rispetto al 2012) ma le fasce più a rischio, tra chi guida, restano i giovani, in particolare tra i 20 e i 24 anni, e gli adulti tra i 40 e i 44 anni. Fuori dalla macchina poi la situazione non è confortante, se da una parte, infatti, diminuiscono i pedoni vittime di incidenti (-4,7%), dall’altra aumentano i feriti (+1,6%) e ad essere particolarmente a rischio sono i soggetti più deboli come gli anziani, i giovani e i bambini da 0 a 4 anni.Fonte: http://www.quattroruote.it/news/sicurezza/2014/11/04/aci_istat_incidenti_stradali_in_calo.html pur di far soldi con le frodi assicurative si vanno a prendere i cadaveri dagli obitori! .......
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france92 |
...il Volvista...occasionale... |
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Novembre 08, 2014, 00:54:43 am |
Utente standard, V12, 2135 posts |
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senza polemica, ma al sud il problema suppongo sia dovuto al mancato uso di casco e cinture...
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XC90...auto definitiva!
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Emi |
...e quattro! |
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Novembre 08, 2014, 07:27:06 am |
Utente standard, V12, 58202 posts |
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Il dato dei pedoni e' impressionante
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"Casey è il pilota con il più grande talento che io abbia mai incontrato" JLorenzo, Stoner a Rossi “La tua ambizione è superiore al tuo talento”… mancherai Casey, per me sei a livello del mito Kevin
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jimb0 |
Harry, hol schon mal den Wagen! |
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Novembre 08, 2014, 07:59:37 am |
Utente standard, V12, 9565 posts |
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Sticazzi, veramente impressionante!
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Novembre 08, 2014, 08:25:06 am |
Utente standard, V12, 46998 posts |
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Per capire meglio ci vorrebbero le percentuali sul circolante.
Il dato sulle moto sarebbe spaventoso.
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THE KAISER |
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Novembre 08, 2014, 08:29:03 am |
Staff, V12, 37777 posts |
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Immagino che le moto siano una frazione delle auto...
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Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Novembre 08, 2014, 08:31:32 am |
Utente standard, V12, 46998 posts |
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Immagino che le moto siano una frazione delle auto...
Infatti, e fanno piu' della metà dei morti delle auto.
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TonyH |
I'm the face of terror. Terrier Terror. |
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Novembre 08, 2014, 08:35:51 am |
Staff, V12, 28740 posts |
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Il dato dei pedoni e' impressionante
Vedendo l'andazzo di come attraversano, son pure pochi. Pare che mirino a farsi stirare così tirano su i soldi del risarcimento
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your honor student is merely a pawn in my westie's diabolical world domination plot!
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Novembre 08, 2014, 08:41:00 am |
Utente standard, V12, 46998 posts |
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