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1215 Visitatori + 1 Utente = 1216
TonyH
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MarzulLaurus |
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Febbraio 27, 2015, 12:39:49 pm |
Utente standard, V12, 23763 posts |
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siano stati un "record", in Lancia... Non so altrove... Allora non ho capito cosa tu intendessi ...
Non ho specificato proprio perchè non è che ci siano casi solo sul territorio nazionale... sebbene qui siano molto numerosi... Ma ce ne sono in Germania, nelle già citate MB e successivamente in parte minore, in BMW (che, peraltro, ha una storia paragonabile, per brevità, a quella di Audi), in Francia, in tutt'Europa.... volendoci limitare ai ns. confini... Anche negli states ci sono casi di marchi che hanno una sfilza di modelli storici enorme, tanto grande da arrivare alle orecchie di ignoranti come me in materia... « Ultima modifica: Febbraio 27, 2015, 12:52:54 pm da MarzulLaurus »
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Loggato
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Phormula |
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Febbraio 27, 2015, 12:40:59 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Beh, se è per questo Skoda affonda le sue radici in Laurin & Klement, che nei primi anni del secolo scorso se la giocava ad armi pari con Rolls Royce, ma tutto questo interesse per le Skoda del dopoguerra non ce lo vedo.
Auto Union avrà avuto anche un passato glorioso, ma dal 1945 al 1965 era un produttore di utilitarie a miscela vendute con il marchio DKW e di proprietà di una Mercedes che se avesse potuto avrebbe chiuso la baracca, tanto da sbolognarla a VW che invece non riusciva a tener dietro alla richiesta di Maggiolini e aveva bisogno di fabbriche in cui produrli.
La stessa BMW si è salvata dalla bancarotta grazie alle vendite di modelli come l'Isetta (su licenza) e le BMW 600 e 700. La svolta (e il salto di gamma) incomincia negli anni '60 e risalire la china non è stato facile, fino alle serie 3 e 5 degli anni '70.
Mercedes è la casa che meglio è uscita dalla guerra, ma i grossi volumi li ha sempre fatti con le berline da tassista, rappresentante o uomo d'affari, vetture che alla fine del loro ciclo di vita difficilmente entrano nelle preferenze degli appassionati, tanto più che molte erano a gasolio. Le "storiche" Mercedes, quelle per cui tutti sbavano sono vetture come la 450 SL, non la 220 D che era il taxi tedesco per antonomasia in quel periodo.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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ChB |
... senza questa, nessuno |
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Febbraio 27, 2015, 12:42:33 pm |
Utente standard, V12, 23581 posts |
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il motore... scusa, ho riletto meglio... avevo inteso l'auto...
Anyway, Vincenzo Lancia produceva V strette da sempre... credo che però i 12° della Fulvia siano stati un "record", in Lancia...
Infatti il VR6 ha angoli simili
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"Un popolo che non beve il suo vino e non mangia i suoi formaggi ha un grave problema di identità" José Carvalho Larios (per interposta persona, MVM)
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Loggato
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ChB |
... senza questa, nessuno |
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Febbraio 27, 2015, 12:48:16 pm |
Utente standard, V12, 23581 posts |
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Beh, se è per questo Skoda affonda le sue radici in Laurin & Klement, che nei primi anni del secolo scorso se la giocava ad armi pari con Rolls Royce, ma tutto questo interesse per le Skoda del dopoguerra non ce lo vedo.
Auto Union avrà avuto anche un passato glorioso, ma dal 1945 al 1965 era un produttore di utilitarie a miscela vendute con il marchio DKW e di proprietà di una Mercedes che se avesse potuto avrebbe chiuso la baracca, tanto da sbolognarla a VW che invece non riusciva a tener dietro alla richiesta di Maggiolini e aveva bisogno di fabbriche in cui produrli.
La stessa BMW si è salvata dalla bancarotta grazie alle vendite di modelli come l'Isetta (su licenza) e le BMW 600 e 700. La svolta (e il salto di gamma) incomincia negli anni '60 e risalire la china non è stato facile, fino alle serie 3 e 5 degli anni '70.
Mercedes è la casa che meglio è uscita dalla guerra, ma i grossi volumi li ha sempre fatti con le berline da tassista, rappresentante o uomo d'affari, vetture che alla fine del loro ciclo di vita difficilmente entrano nelle preferenze degli appassionati, tanto più che molte erano a gasolio. Le "storiche" Mercedes, quelle per cui tutti sbavano sono vetture come la 450 SL, non la 220 D che era il taxi tedesco per antonomasia in quel periodo.
Beh, c'è da dire che l'industria automobilistica tedesca ha potuto riprendere a scaglioni la produzione ... gli alleati, e vincitori, definirono chi poteva riprendere, anche in funzione delle loro capacità di produzioni "belliche" durante il Reich ... Opel fu una delle prime, assieme a VW, mentre BMW fu una delle ultime, con le limitazioni che hai riportato
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"Un popolo che non beve il suo vino e non mangia i suoi formaggi ha un grave problema di identità" José Carvalho Larios (per interposta persona, MVM)
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Loggato
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Febbraio 27, 2015, 12:50:06 pm |
Utente standard, V12, 46984 posts |
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Bene. Penso che fra altre 10 pagine di codeste elucubrazioni MRC avrà finalmente chiaro se preferire un turbobenza al solito turbodiesel.
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Phormula |
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Febbraio 27, 2015, 12:55:19 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Opel e Ford erano americane, quindi godettero di un trattamento preferenziale, infatti Opel aveva già rinnovato i propri modelli negli anni '50.
mau, da quando in qua questo sito è utile, voglio dire se tu avessi chiesto consiglio per comprare la tua macchina, in quanti ti avrebbero consigliato il gippone? Da che mondo è mondo qui si chiede consiglio solo per far girare i bit in rete (o per dirla alla toscana per capire "quanto fr... si è con il chiulo degli altri"), poi vai dal concessionario e ti arrangi.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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TonyH |
I'm the face of terror. Terrier Terror. |
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Febbraio 27, 2015, 12:56:40 pm |
Staff, V12, 28734 posts |
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. Noi italiani (Fiat 500, R4 e 2CV a parte) quando si parla di auto storica abbiamo il culto della sportività, una macchina storica deve essere sportiva.
Non mi sembra una roba così strana. un'auto storica non è un'auto che compri perché ti serve, ma perché ti piace. Quindi la maggiore razionalità di molti modelli che ne decretavano il successo in vita te ne cale ben poco.
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your honor student is merely a pawn in my westie's diabolical world domination plot!
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MarzulLaurus |
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Febbraio 27, 2015, 12:58:11 pm |
Utente standard, V12, 23763 posts |
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Beh, se è per questo Skoda affonda le sue radici in Laurin & Klement, che nei primi anni del secolo scorso se la giocava ad armi pari con Rolls Royce, ma tutto questo interesse per le Skoda del dopoguerra non ce lo vedo.
Embè? Questa discussione nasce da una affermazione non vera... ti devi riferire a quella... Audi, mi spiace, non ha mai prodotto e, fatto salvo rarissimi casi (forse solo la Quattro), continua a non produrre nulla di storico, soprattutto se ci riferiamo alla grande produzione... Auto Union avrà avuto anche un passato glorioso, ma dal 1945 al 1965 era un produttore di utilitarie a miscela vendute con il marchio DKW e di proprietà di una Mercedes che se avesse potuto avrebbe chiuso la baracca, tanto da sbolognarla a VW che invece non riusciva a tener dietro alla richiesta di Maggiolini e aveva bisogno di fabbriche in cui produrli.
La stessa BMW si è salvata dalla bancarotta grazie alle vendite di modelli come l'Isetta (su licenza) e le BMW 600 e 700. La svolta (e il salto di gamma) incomincia negli anni '60 e risalire la china non è stato facile, fino alle serie 3 e 5 degli anni '70. APPUNTO!!!! Mercedes è la casa che meglio è uscita dalla guerra, ma i grossi volumi li ha sempre fatti con le berline da tassista, rappresentante o uomo d'affari, vetture che alla fine del loro ciclo di vita difficilmente entrano nelle preferenze degli appassionati, tanto più che molte erano a gasolio. Le "storiche" Mercedes, quelle per cui tutti sbavano sono vetture come la 450 SL, non la 220 D che era il taxi tedesco per antonomasia in quel periodo.
Ma certamente... ma rimangono nella storia le Pagoda... le SL di Bruno Sacco... etc. etc. E a maggior ragione risultano ancor più brillanti altre storie che sono rimaste pur producendo vetture di massa...
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Loggato
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MarzulLaurus |
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Febbraio 27, 2015, 13:03:18 pm |
Utente standard, V12, 23763 posts |
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Non mi sembra una roba così strana. un'auto storica non è un'auto che compri perché ti serve, ma perché ti piace. Quindi la maggiore razionalità di molti modelli che ne decretavano il successo in vita te ne cale ben poco.
Che poi non è neanche tanto vero... Hanno interesse storico berline lancia, alfa o fiat che di sportivo non hanno nulla o quasi... che poi lo stile italiano fosse caratterizzato da una dinamicità delle linee e anche del comportamento, dipende dal fatto che fossero auto fatte meglio di altre... o che risultassero innovative... Lambda di Lancia è stata la prima in grande serie a montare un avantreno a ruote indipendenti... andava meglio di altre... non che fosse sportiva... Le berline alfa del dopoguerra andavano meglio ed erano considerate sportive perchè stavano meglio a terra, non perchè fossero mostri di potenza... in Fondo la massima motorizzazione concessa era qualche 2000... ma il resto si giocava fra i 1.200CC e i 1.6 (peraltro introdotto in alfa per migliorare la coppia, non la potenza)... per lo sport c'erano Ferrari, Lamborghini e Maserati...
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Loggato
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TonyH |
I'm the face of terror. Terrier Terror. |
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Febbraio 27, 2015, 13:07:10 pm |
Staff, V12, 28734 posts |
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Che poi non è neanche tanto vero...
Hanno interesse storico berline lancia, alfa o fiat che di sportivo non hanno nulla o quasi...
Ma molto meno delle derivate coupè/spider L'eccezione è giusto la Giulia e forse adesso un minimo Alfetta. Ma già tra una Fulvia berlina è una Fulvia coupè c'è un abisso....o si pensi alla 850
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your honor student is merely a pawn in my westie's diabolical world domination plot!
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Loggato
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Phormula |
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Febbraio 27, 2015, 13:10:55 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Io sono convinto che anche la TT e la A2 con la carrozzeria di alluminio fra un po' di tempo avranno spazio tra le vetture storiche.
Sinceramente se vado a guardare i volumi produttivi ed i modelli dal dopoguerra ad oggi della triade ad avere valore storico sono e quasi certamente saranno i modelli di nicchia, quelli che non fanno grandi volumi ma servono a completare la gamma allargando l'offerta ma non tanto i volumi di vendita. Non è nel DNA di queste case puntare a fare vetture che diventeranno storiche, ma soddisfare la domanda di mobilità del cliente premium, che non è diversa oggi da quella di chi nel 1975 si comprava una BMW 520, una Mercedes 200 e, qualche anno più tardi, una Audi 100. Tutte macchine che sono finite in gran parte sotto la pressa da un po'. Vale per Mercedes, per BMW e in misura ancora maggiore per Audi, che fino agli anni '80 era un produttore generalista.
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pino |
ooo=V=ooo |
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Febbraio 27, 2015, 13:17:25 pm |
Staff, V12, 11080 posts |
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Alfa Romeo Giulia Super 2.2 180 cv AT8 Lancia Ypsilon multijet MomoDesign
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Phormula |
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Febbraio 27, 2015, 13:19:25 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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L'eccezione è giusto la Giulia e forse adesso un minimo Alfetta.
Solo prima serie e solo 1.8 (quella con i doppi fari), la 1,6 è stata dimenticata. Le Alfetta con i fari rettangolari e l'Alfa 90 sono storiche solo nelle versioni particolari. Già le contemporanee della Giulia, le 1750 e 2000 berlina non sono tanto valutate. Le Beta coupè sono richieste, le berline sono sparite, anche quelle a due volumi. In realtà anche in casa nostra, la situazione non è molto diversa, l'appassionato di vetture storiche sceglie la vettura con criteri diversi dall'acquirente di auto nuove, che è quello che interessa alle case. Si potrebbero fare millemila esempi, 131 Abarth contro berlina, Alfasud Sprint contro berlina, A112 Abarth contro versione normale, ...
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