Oddio, è con l'arrivo degli spagnoli, nel XVI secolo, che la vigna è stata introdotta a sud e a est di quello che diventeranno gli USA ... nel 1769 inviano monaci in costa ovest e nel 1823 si installano a Sonoma e nelle zone limitrofe, ovvero quel che diverrà la Napa ... Jefferson beveva Château Margaux e piantò vigne a Monticello, in Virginia ... Mondavi fondò la famosa casa negli anni 1930, ma dopo aver acquistato una tenuta vinicola esistente dal 1861 ...
Insomma, non saranno i primi, ma neanche gli ultimi ... il succo del discorso di Valerio è che mediamente un luogo comune sugli americani è quello che non san far vino, ma se guardiamo, lo fanno dalla scoperta di quel territorio ... aggiungendo paragoni a 3 vini italiani, che mediamente son conosciuti dall'italiano medio.
I primi vini furono Persiani, prima dei romani, ma prima ancora dei romani lo facevano in Vallese (scoperta enostorica con studi al carbonio di qualche anno fa) ... era vino paragonabile a quello odierno? non credo, ma tant'è ...
Purtroppo, il luogo comune e lo stereotipo c'è e ci sarà, sta a noi informarci ed essere aperti ... senza preconcetti.
Classifica: il mio amico Paolo Basso (o era Dominique Fornage, non ricordo ... ho fatto diverse "serate" con loro) diceva che prima di tutto il vino che stai gustando ti piace o non ti piace, poi si inizia a discutere ... e Philippe Faure-Brac diceva che il miglior vino è quello condiviso con gli amici
No, quel film non l'ho visto, pensa che ho il DVD Mondovino, ma devo ancora vederlo ...
(3): le date sopra le ho cercate per aver più senso di precisione, ma il periodo lo avevo bene in testa ...
Il succo del mio discorso è che il luogo comune spesso ha un fondamento... e dire che "l'italiota etc. etc." è il più fastidioso e snob dei luoghi comuni...
Ho fatto l'esempio all'inverso nel caso della musica...
Il concetto è: "gli ammeregani faranno anche del vino, ma in prima approssimazione, se parli di vino ti vien da pensare a francia ed subito dopo italia"... fanno vini eccellenti in medio oriente (da cui, probabilmente son partite la maggior parte delle specie che oggi consideriamo autoctone), in georgia, austria etc.... molti dei ns. vitigni autoctoni (o considerati tali) vennero importati dai greci (guarda caso un ceppo porta il loro nome), sebbene la loro viticoltura non sia più tanto fiorente... etc. etc.
Ma rimane il fatto che quando uno dice vino, in tutto il mondo, si pensa a Francia ed Italia... checchè il direttivo del pistone (di cui non sapevo facessero parte simonit e sirch) ne dica... neanche gli spagnoli, che da quest'anno hanno il primato in termini di produzione, vengono così facilmente assimilati alla parola vino...
E questo era il succo del discorso, chiaro semplice e conciso... di vino non ho proprio parlato...
Infatti non ho mai detto che il vino americano faccia cagare, prego gli esperti di cui sopra di segnalare con precisione il punto in cui questa cosa è avvenuta... ce ne sono alcuni che occupano costantemente i primi posti di un po' tutte le classifiche (anche quelle non firmate da RP)... ma è come per la musica... dici Rock è ti viene in mente un tizio qualsiasi che va da chuck berry a steve vai, passando per i beatles... e nessuno di questi è nato nè in italia, tantomeno in francia... sebbene ci siano rockers validi anche da noi, in sud africa, in giappone o in russia...
Non sono luoghi comuni, è semplicemente "statistica e probabilità"... il luogo comune è proprio quando si parte con l'invettiva contro "l'italiota medio, ignorante e qualunquista..."
Naturalmente quando vai a toccare i maggiorenti del direttivo, soprattutto se davanti al nome portano il titolo... altro che vini greci... si scatenano gli strali dall'olimpo.. e subito arrivano i supporters...
D'altronde se uno dice una inesattezza, tale è e tale rimane...
Oddio, è con l'arrivo degli spagnoli, nel XVI secolo, che la vigna è stata introdotta a sud e a est di quello che diventeranno gli USA ... nel 1769 inviano monaci in costa ovest e nel 1823 si installano a Sonoma e nelle zone limitrofe, ovvero quel che diverrà la Napa ... Jefferson beveva Château Margaux e piantò vigne a Monticello, in Virginia ... Mondavi fondò la famosa casa negli anni 1930, ma dopo aver acquistato una tenuta vinicola esistente dal 1861 ...
Sì.. infatti... l'enologia statunitense parte come "clonazione" di quella francese, bordolese, nella fattispecie... non utilizzano (in prima approssimazione) vitgni autoctoni, ma alloctoni, di "importazione" francese... lo stesso stile non ha molto di peculiare essendo anch'esso di derivazione francese... D'altronde il loro mercato, quasi completamente vergine, come giustamente dicevi, è stato "indirizzato" da palati fini e mediaticamente potenti... che hanno avuto una certa influenza anche qui da noi, andando a caratterizzare produzioni molto importanti (barolo e brunello su tutti) a cavallo dei '90, produzioni, oggi, considerate mediamente minori, proprio perchè poco legate alla storia e al territorio, non perchè necessariamente scadenti...
Insomma, non saranno i primi, ma neanche gli ultimi ... il succo del discorso di Valerio è che mediamente un luogo comune sugli americani è quello che non san far vino, ma se guardiamo, lo fanno dalla scoperta di quel territorio ...
Anche un mio avo, deputato del regno d'italia, piantò del barbera nel vallo di diano, nella seconda metà dell'ottocento... non per questo ci consideriamo i conterno del sud... è sempre una questione di numeri e valore degli stessi...
aggiungendo paragoni a 3 vini italiani, che mediamente son conosciuti dall'italiano medio.
Sempre questa "media... guarda caso al ribasso... ma avete dei numeri? dei dati? O è un luogo comune? No, perchè se è vero che mediamente la popolazione non guarda al vino come unico interesse, è anche mediamente meno ignorante di come pretendete di dipingerlo... e le richieste degli operatori del settore che devono soddisfare la clientela che frequenta i locali (immagino possa essere considerato un campione sufficiente...) lo dimostrano... certo... magari la maggior parte neanche conosce l'esistenza di un chianti classico, rufìna o dei colli senesi... ma magari conoscono ben più dei 3 vitigni che pretendete di affibbiargli...
I primi vini furono Persiani, prima dei romani, ma prima ancora dei romani lo facevano in Vallese (scoperta enostorica con studi al carbonio di qualche anno fa) ... era vino paragonabile a quello odierno? non credo, ma tant'è ...
Per vino s'intende il prodotto della fermentazione dell'uva... ma anche solo cento anni fa il vino, era, per lo più, considerato un alimento ed una bevanda, visto che spesso era necessario sostituirlo all'acqua...
Purtroppo, il luogo comune e lo stereotipo c'è e ci sarà, sta a noi informarci ed essere aperti ... senza preconcetti.
sono d'accordo...
Classifica: il mio amico Paolo Basso (o era Dominique Fornage, non ricordo ... ho fatto diverse "serate" con loro) diceva che prima di tutto il vino che stai gustando ti piace o non ti piace, poi si inizia a discutere ... e Philippe Faure-Brac diceva che il miglior vino è quello condiviso con gli amici
mi interessano poco, se non da un punto di vista commerciale... laddove diventano importanti... in questo 3ed IO non ne ho fatte... salvo raccontare l'oggettività dei fatti...
No, quel film non l'ho visto, pensa che ho il DVD Mondovino, ma devo ancora vederlo ...
E' interessante, racconta l'epopea dei barolisti-parkeriani... alla conquista del mondo nuovo (mercato usa) nei '90... e il punto che hanno raggiunto oggi...