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ChB |
... senza questa, nessuno |
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Maggio 13, 2015, 11:43:10 am |
Utente standard, V12, 23581 posts |
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Richiamo globale per 6.56 milioni di airbag, su vetture Toyota, 5 milioni di veicoli prodotti tra il marzo 2003 e novembre 2007, e Nissan, 1.56 milioni tra il 2004 e il 2007. La causa, in seguito a indagini fatte in Giappone: alcuni sistemi presentano il rischio di assorbimento dell'umidità che causa un gonfiaggio anomale degli airbag conducente o passeggero in caso di incidente. Toyota aggiunge che cambierà il fornitore, passerà a Daicel al posto di Takata, produttore di questi 6.56 milioni di airbag difettosi. Problemi di gonfiaggio al sistema Takata che ha già prodotto circa 20 milioni di richiami a veicoli in tutto il mondo, soprattutto in Nordamerica. Honda, terzo costruttore giapponese, è stato quello più toccato da questo problema. Takata, uno dei più importanti fornitori del settore, è accusato di aver reagito in ritardo a questo problema ignorato per anni. È stato molto criticato per il modo di gestire la crisi. Molti incidenti, di cui almeno 5 mortali - quattro negli Stati Uniti e uno in Malesia - sono da imputare ai suoi cuscini difettosi. Esplosioni intempestive degli airbag Takata hanno provocato la proiezione di frammenti metallici e plastici sui passeggeri. L'agente gonfiante è stato messo in causa - nitrato d'ammonio - che è soggetto a deterioramento in caso di esplosione con umidità eccessiva, secondo le spiegazioni fornite. www.planet.fr/revue-du-web-airbags-defectueux-toyota-et-nissan-rappellent-656-millions-de-vehicules.855600.1912.html?xtor=ES-10-855612[Planet-Alerte-Infos]-20150513
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"Un popolo che non beve il suo vino e non mangia i suoi formaggi ha un grave problema di identità" José Carvalho Larios (per interposta persona, MVM)
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Loggato
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Maggio 13, 2015, 12:03:02 pm |
Utente standard, V12, 46997 posts |
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Molti incidenti, di cui almeno 5 mortali - quattro negli Stati Uniti e uno in Malesia - sono da imputare ai suoi cuscini difettosi. Esplosioni intempestive degli airbag Takata hanno provocato la proiezione di frammenti metallici e plastici sui passeggeri.
Io ho sempre sostenuto che non si indaga bene sugli incidenti. Se uno va fuoristrada apparentemente senza motivo, e muore, si liquida tutto con la distrazione, il colpo di sonno, il malore. Magari invece l'esp ha frenato ruote senza motivo, oppure l'airbag gli è scoppiato in faccia, oppure qualche altra cagata elettronica ha dato i numeri. Trovano il morto, la macchina distrutta, l'airbag scoppiato, tutto normale. Carro attrezzi + carro funebre e via, per la gioia dei costruttori.
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Phormula |
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Maggio 13, 2015, 12:08:41 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Questo vale anche per la meccanica. Se un pezzo cede di schianto è relativamente facile che ha causato l'incidente. Ma ci sono decine di malfunzionamenti di componenti tradizionali della vettura che si verificano una tantum e sono difficili se non impossibili da diagnosticare osservando un rottame.
Ricordo ancora quando mi andò a fondo la pompa freni della Mini, con sangue freddo riuscii a fermare la macchina usando cambio e freno a mano. Poi, risollevato il pedale a mano, pompando nuovamente tutto è tornato a posto, anche se ovviamente la macchina è arrivata (guidata con cautela) subito in officina per la sostituzione.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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Patarix |
Alessandro |
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Novembre 09, 2015, 13:12:12 pm |
Global Moderator, V12, 12778 posts |
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Takata: Accordo con l'Nhtsa, multa da 70 milioni negli Usa. Niente più nitrato d'ammonio come propellente per gli airbag, più una multa da 70 milioni di dollari. Che potrebbero diventare 200 nel caso in cui la Takata dovesse violare i termini dell'accordo raggiunto con l'Nhtsa. Si chiude con questa pena la vicenda degli airbag difettosi del fornitore giapponese, che ha confessato di non aver ordinato una campagna di richiamo pur essendo a conoscenza dei potenziali rischi.
Cinque anni di vigilanza. Ora, come parte dell'accordo, l'Nhtsa imporrà una stretta vigilanza sull'operato dell'azienda: un periodo che si protrarrà per cinque anni, e che vedrà una figura dell'agenzia impegnata direttamente per accertarsi che l'accordo raggiunto venga rispettato in futuro. In una nota separata, indirizzata ai dodici Costruttori che hanno fatto uso del dispositivo, l'Nhtsa ha raccomandato di dare priorità alla sua sostituzione.
La posizione del governo. Non solo l'Nhtsa è scesa in campo: il segretario dei Trasporti Usa Anthony Foxx ha disposto un richiamo globale per tutti gli inneschi in cui è stato impiegato il nitrato d'ammonio, a meno che l'azienda non riesca a dimostrarne la sicurezza. Un'apertura fittizia di fatto, perché Washington ha espresso - per l'ennesima volta - i suoi forti dubbi sulle caratteristiche del composto chimico.
Niente più airbag Takata sulle Honda. Da parte sua, il supplier giapponese ha definito l'accordo "un passo avanti" per riconquistare la fiducia dei Costruttori. Un cammino tutt'altro che semplice, a giudicare dalle prime reazioni all'intesa: la Honda, uno dei principali clienti della Takata (e quello più danneggiato dalla vicenda) ha immediatamente annunciato che "nessun nuovo modello in fase di sviluppo" userà airbag del fornitore suo connazionale.
Innesco pericoloso. Il nitrato d'ammonio, particolarmente sensibile alle oscillazioni di umidità e temperatura, è stato ritenuto responsabile della morte di otto persone e del ferimento di altre cento all'incirca. Tutte vittime dell'esplosione del meccanismo di gonfiaggio degli airbag, che avrebbe scagliato frammenti metallici verso il volto degli occupanti.Fonte: http://www.quattroruote.it/news/sicurezza/2015/11/05/takata_accordo_con_l_nhtsa_multa_da_70_milioni_negli_usa.html
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Panama: "Where the World meets"
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Patarix |
Alessandro |
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Aprile 15, 2016, 13:59:50 pm |
Global Moderator, V12, 12778 posts |
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I richiami potrebbero coinvolgere altri 85 milioni di veicoli.
l Takata-gate rischia di crescere ulteriormente, coinvolgendo una quantità mastodontica di automobili. Secondo le autorità americane, infatti, gli airbag difettosi potrebbero essere presenti su 85 milioni di veicoli non ancora richiamati: il fornitore giapponese dovrà dare garanzie sulla loro sicurezza, oppure affrontare i costi di altri interventi in officina.
I conti della Nhtsa. Secondo la Reuters, i veicoli già richiamati negli Usa sono 28,8 milioni, mentre a livello globale i tecnici sono intervenuti su 50 milioni di mezzi. Tuttavia, ieri la National Highway Traffic Safety Administration (l'ente statunitense che si occupa della sicurezza stradale) ha aggiornato il conto americano: le stime parlano di quasi 85 milioni di dispositivi di gonfiaggio "potenzialmente difettosi", di cui 26,9 milioni laterali, 43,4 milioni per il passeggero e 14,5 milioni per il conducente. Takata ha tempo fino al 2019 per dimostrare la sicurezza dei cuscini non ancora richiamati.
Il bilancio. I difetti degli airbag Takata riguardano i sistemi di gonfiaggio degli airbag frontali, la cui esplosione è stata riconosciuta come "potenzialmente letale" a causa dei frammenti di metallo scagliati verso il guidatore e il passeggero. Negli States, la Nhtsa ha confermato nove morti, mentre a livello globale i rapporti indicano "più di undici vittime". Secondo un recente resoconto di Bloomberg, i costi per i richiami potrebbero ammontare a 24 miliardi di dollari.Fonte: http://www.quattroruote.it/news/sicurezza/2016/04/14/takata_gate_usa_i_richiami_potrebbero_coinvolgere_altri_85_milioni_di_veicoli.html
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Panama: "Where the World meets"
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Makke |
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Aprile 15, 2016, 19:00:35 pm |
Utente standard, V12, 1639 posts |
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In un mondo i cui fornitori di componentistica si contano sulla punta delle dita era prevedibile una cosa simile... Più o meno tutti i marchi ci sono dentro
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