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I sistemi anti-tamponamento e di sicurezza attiva di Volvo City Safety contribuiscono a "tagliare" gli incidenti di circa un terzo. È il risultato di una ricerca condotta dalle società di assicurazioni If e Volvia, basata sui dati dei risarcimenti svedesi relativi a circa 160 mila anni-auto trascorsi nel traffico.
Risultati incoraggianti. Le tecnologie anti-collisione sono state introdotte dalla Casa nel 2006, mentre City Safety è diventato uno standard sui modelli prodotti a partire dal 2008: le prime due generazioni del sistema includevano già la frenata automatica, inizialmente fino a 30 km/h e poi a 50 a partire dal 2013. Quest'anno, City Safety ha ricevuto un ulteriore aggiornamento: sulla nuova XC90, infatti, è in grado di operare a qualsiasi velocità. Secondo la ricerca svedese, le auto dotate di queste tecnologie vengono coinvolte in un numero decisamente inferiore di tamponamenti, il 28% in meno: la riduzione è stata rilevata in un Paese dove un veicolo su cinque è un'auto Volvo, facilitando l'incrocio dei dati e le conseguenti stime.
Verso la guida autonoma. Uno dei risultati dell'incidentalità più bassa è l'abbassamento dei premi RC Auto: Volvo stima che la sicurezza high-tech porterà a sconti assicurativi di circa il 20-25%, destinati ad aumentare con l'arrivo della guida autonoma. D'altronde, l'obiettivo della Casa svedese resta quello di Vision 2020, una roadmap che si propone di azzerare le vittime e i feriti gravi a bordo delle proprie auto entro cinque anni.