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1252 Visitatori + 1 Utente = 1253
Crazy
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Novembre 05, 2015, 12:27:03 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Novembre 05, 2015, 13:44:09 pm |
Utente standard, V12, 46985 posts |
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La politica dei forti sconti porta anche a minori ricavi, pero'.
Non e' che sia un toccasana. E poi, una volta che hai fatto sconti per mesi e mesi, poi la gente li pretende sempre.
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Novembre 06, 2015, 23:13:06 pm |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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De Silva lascia il gruppo VW e Italdesign. Altra mazzata sul gruppo.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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MRC |
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Novembre 06, 2015, 23:25:29 pm |
Utente standard, V12, 19992 posts |
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De Silva lascia il gruppo VW e Italdesign. Altra mazzata sul gruppo.
Se lascia senza avere già altro bella mazzata
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Patarix |
Alessandro |
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Novembre 07, 2015, 01:03:34 am |
Global Moderator, V12, 12778 posts |
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Panama: "Where the World meets"
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THE KAISER |
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Novembre 07, 2015, 11:16:19 am |
Staff, V12, 37777 posts |
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quindi nessuno sconquasso (almeno da questo punto di vista)
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Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.
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Makke |
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Novembre 07, 2015, 13:14:13 pm |
Utente standard, V12, 1639 posts |
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Perché, ci vuole un designer di quel calibro per disegnare le vetture del gruppo vw?
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Patarix |
Alessandro |
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Novembre 09, 2015, 13:02:24 pm |
Global Moderator, V12, 12778 posts |
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Caso Volkswagen, CO2: volontà di trasparenza o chiamata di correo? La Volkswagen – che prima aveva ammesso la propria truffa – ora respinge le accuse, assai circostanziate, dell’Epa, che ieri ha messo sotto indice i 3.0 V6 TDI più recenti. Ma soprattutto dirama un comunicato centrato su non meglio precisate “irregolarità” dei livelli di CO2 e dice, stando sul vago, che “it was established that the CO2 levels and thus the fuel consumption figures for some models were set too low during the CO2 certification process”. Non si accenna a defeat device o a dispositivi più o meno truffaldini: si dice soltanto che in sede di omologazione i livelli di CO2, e quindi i consumi (le due cose coincidono), di alcuni modelli sono risultati troppo bassi (ma non si dice rispetto a cosa).
La mossa può essere interpretata in due modi. Potrebbe essere un nuovo passo verso la “purificazione” urbi et orbi dell’azienda, come sembrerebbe dalle parole del boss Müller. Oppure, e questo sarebbe davvero un colpo di scena, potrebbe segnare il punto di svolta nella – chiamiamola così – strategia processuale dei tedeschi, puntando la prua verso un preciso obiettivo: spostare l’attenzione dall’ormai accertata truffa dei NOx al nodo della certificazione. La CO2 - che venga misurata in laboratorio o su strada - è infatti l’istanza dirimente per definizione, in quest’industria: su di essa si basano le tassazioni di vari Paesi europei, è direttamente connessa ai consumi (ricordiamo che le percorrenze dichiarate si ricavano dai dati del diossido di carbonio), non distingue fra benzina, diesel o ibride ed è utilizzata dall’Unione europea, soltanto per citare esempi vicini a noi, per imporre target medi di gruppo da raggiungere.
L’atto dei tedeschi, sia chiaro, impone un pedaggio carissimo (la stessa Casa parla di altri due miliardi di euro e 800mila auto coinvolte, per non parlare della multa che l’UE ha facoltà di comminare); però focalizza il dibattito su un tema che l’opinione pubblica conosce assai meglio dei misteriosi NOx e che soprattutto riguarda aspetti assai più tangibili, ovvero le impressionanti discrepanze fra consumi dichiarati e reali verificabili da tutti gli automobilisti (e da noi sottolineate ogni mese).
Autodafé o furbo contrattacco, è troppo presto per dire se la scelta della VW funzionerà davvero. Anche se, a ben vedere, un primo risultato l’ha ottenuto: la vicenda arriverà quanto prima sui tavoli dell’Unione europea, se è vero, come ha detto la portavoce della commissaria al mercato interno Lucia Caudet, che la questione sarà al centro della prossima riunione con le autorità di omologazione dei 28 Paesi.
In ogni caso, se l’iniziativa avesse davvero l’effetto di imporre un ripensamento sul modo in cui la CO2 viene calcolata, nessun costruttore potrà dirsi tranquillo, essendo tutti ben consapevoli di quanto ridicole siano ora le procedure di verifica: è un enorme problema normativo che andiamo denunciando da anni, che riguarda l’intero comparto automotive e che andrà risolto nonostante le resistenze delle tante lobby coinvolte. Questo, sia chiaro, non alleggerisce di una virgola la posizione della Volkswagen rispetto al Dieselgate: la Casa ha compiuto un reato mentendo sulle caratteristiche d'omologazione (in punto di diritto, poco importa quale sia stata l’istanza da cui è scaturita la colpa) e di questo dovrà rispondere, a prescindere dalle personali convinzioni e antipatie che sembrano travolgere l’opinione pubblica.Fonte: http://www.quattroruote.it/news/industria/2015/11/04/quattroruote_il_punto_sulla_vicenda_volkswagen.html« Ultima modifica: Novembre 09, 2015, 13:06:58 pm da Patarix »
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Panama: "Where the World meets"
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Patarix |
Alessandro |
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Novembre 09, 2015, 13:06:21 pm |
Global Moderator, V12, 12778 posts |
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V6 TDI, in Europa c'è lo stesso software delle vetture Usa.
I modelli Volkswagen, Audi e Porsche con il 3.0 V6 TDI venduti in Europa adottano lo stesso software di quelli per l'America. Lo riporta l'edizione inglese della Reuters, citando lo stesso Costruttore di Wolfsburg. Che nei giorni scorsi è sceso in campo per difendere il sei cilindri dalle accuse dell'Epa: secondo l'agenzia americana per la protezione dell'ambiente, il tre litri monterebbe un "defeat device" analogo a quello che aiutava i quattro cilindri EA 189 a mascherare le emissioni di NOx in sede d'omologazione.
"Aecd", non "defeat device". La Volkswagen, confermando la presenza del dispositivo sui veicoli venduti in Europa, ha negato nuovamente l'irregolarità del cosiddetto "Aecd" (auxilary emission control device), ma non ha fornito dati precisi su quante auto dotate di questo software siano state vendute in Europa. Una stima dei volumi in ballo in Europa. Il Costruttore si è limitato a confermare quanto già anticipato dall'Epa, e cioè che il numero totale di esemplari negli Usa è superiore a diecimila. Tuttavia, secondo la stima di un analista di Barclays citato dalla Reuters, i volumi nel vecchio continente potrebbero essere "fino a venti volte superiori".
Cos'è (e cosa fa) l'Aecd secondo VW. Wolfsburg, stando agli ultimi sviluppi, pare voler insistere sulla sostanziale differenza tra il "defeat device" dei quattro cilindri - dispositivo progettato allo scopo di aggirare i controlli - e l'"auxiliary emission control device" del V6, che invece avrebbe tutt'altro scopo: "Il software Aecd non altera i livelli delle emissioni, ma fa sì che dopo un avviamento a freddo il catalizzatore raggiunga la temperatura di funzionamento il prima possibile, riducendo i livelli degli inquinanti". La Casa ha inoltre aggiunto che questo secondo "device" sarebbe presente non solo sul "tremila", ma anche sul due litri di alcuni model year 2016.
Nelle prossime ore l'incontro con l'Epa. Secondo due fonti interne a VW citate dalla Reuters, nelle prossime ore ci sarà un incontro tra i rappresentanti della Casa e l'Epa: l'Audi, stando alla ricostruzione, avrà un meeting separato con l'agenzia, in programma per la prossima settimana. L'obiettivo, secondo l'insider, è quello di strappare a Washington il permesso di continuare a usare l'Aecd.
Lo scetticismo del Carb sull'esito. Sarà dura, secondo Mary Nichols, responsabile del California Air Resources Board, convincere i "watchdogs" federali: l'Epa ha osservato ripetutamente i livelli di emissioni alzarsi un istante dopo la fine del test. "Impossibile spiegare un comportamento del genere, se non con la presenza di un software che regola i controlli delle emissioni", ha concluso la Nichols.Fonte: http://www.quattroruote.it/news/industria/2015/11/05/volkswagen_v6_tdi_in_europa_c_e_lo_stesso_software_delle_vetture_usa.html
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Panama: "Where the World meets"
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Patarix |
Alessandro |
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Novembre 09, 2015, 13:30:26 pm |
Global Moderator, V12, 12778 posts |
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Pata li cosa dicono di BMW x5 35d... mi risulta non sia più disponibile in usa...
Se per "li" intendi Panama, quí delle emissioni pare importare poco. Abbiamo Diesel con Zolfo a 500ppm e le auto Diesel (anche se nuove di pacca, di qualsiasi marca siano) sotto carico fumano tutte allegramente, un po' come se fossero tutte truccate (o taroccate?? ) di fabbrica. E devo dire che queste lievi nuvolette che si formano dietro al Diesel mentre si sfrutta la meccanica al massimo a me non dispiacciono Quanto agli Usa, per il momento, almeno sui listini, la X5 35d c'é ancora.
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Panama: "Where the World meets"
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niu |
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Novembre 09, 2015, 13:55:12 pm |
Visitatore, , posts |
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Se per "li" intendi Panama, quí delle emissioni pare importare poco. Abbiamo Diesel con Zolfo a 500ppm e le auto Diesel (anche se nuove di pacca, di qualsiasi marca siano) sotto carico fumano tutte allegramente, un po' come se fossero tutte truccate (o taroccate?? ) di fabbrica. E devo dire che queste lievi nuvolette che si formano dietro al Diesel mentre si sfrutta la meccanica al massimo a me non dispiacciono Quanto agli Usa, per il momento, almeno sui listini, la X5 35d c'é ancora. http://www.bmwpassion.com/bmw-x5-xdrive35d-usa-bloccata-temporaneamente-la-produzione/
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Novembre 10, 2015, 09:58:46 am |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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La prima mossa del gruppo VW è rappresentata da voucher e buoni acquisti per 1.000 dollari e assistenza stradale gratis ai proprietari delle auto diesel coinvolte nello scandalo-emissioni negli Usa. In attesa che inizino i richiami è un buon inizio.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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