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Phormula |
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Dicembre 11, 2015, 11:24:28 am |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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OK, ci metto una croce sopra. Mi sbaglierò (contravvenendo quindi alle regole del Pistone), ma non ricordo un post in cui tu abbia scritto che in Italia le qualcosa funzioni meglio che in Svizzera.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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MarzulLaurus |
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Dicembre 11, 2015, 11:28:34 am |
Utente standard, V12, 23763 posts |
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Interessante da un'occhiata volante, le auto che "mentono" di più sono quelle più pompate, che siano a benzina o diesel, nel secondo caso la peculiarità è che la maggiore discrepanza è per i motori più piccoli... peraltro mi pare (sottolineo mi pare) che motori simili (magari stesso motore declinato su vetture diverse) abbia comportamenti sensibilmente differenti... Per esempio nel caso della giulietta 2,0, vs la 500X... mi sarei aspettato quasi il contrario... a meno che non si tratti di motori completamente differenti...
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Loggato
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Phormula |
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Dicembre 11, 2015, 11:37:09 am |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Beh, l'articolo fornisce da solo molte spiegazioni che aiutano a capire.
Legalmente una casa può testare un modello prevedendo una modalità "eco" che riduca le emissioni e i consumi, fa niente se il motore in queste condizioni eroga 40 cavalli, basta che la vettura sia in grado di passare il test. La differenza tra questo e un defeat device è che la modalià Eco è accessibile anche all'untente. Paradossalmente se VW avesse introdotto una modalità "SuperGreen" attivabile dall'utente in qualsiasi momento premendo un pulsante e corrispondente come gestione software al defeat device, non avrebbe avuto alcun problema.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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ChB |
... senza questa, nessuno |
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Dicembre 11, 2015, 11:51:19 am |
Utente standard, V12, 23581 posts |
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OK, ci metto una croce sopra. Mi sbaglierò (contravvenendo quindi alle regole del Pistone), ma non ricordo un post in cui tu abbia scritto che in Italia le qualcosa funzioni meglio che in Svizzera. Probabilmente ricordi male ... scrivevo delle differenze tra Italia e Svizzera o cosa si poteva fare qui, in determinate discussioni a sfondo "burocratico", senza criticare la parte contraria, le tue risposte ... l'unica volta che ti ho chiesto sull'essere indietro anni luce in Svizzera nel tuo campo, non ho ricevuto risposta. Ma fa nient ... è bello sparar battutacce, ti capisco ... alcune escono bene
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"Un popolo che non beve il suo vino e non mangia i suoi formaggi ha un grave problema di identità" José Carvalho Larios (per interposta persona, MVM)
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Loggato
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Phormula |
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Dicembre 11, 2015, 12:12:04 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Scusami, non ti ho risposto. Raccolta differenziata degli imballaggi in plastica. In Svizzera è limitata alle sole bottiglie in PET. Quantunque le percentuali di raccolta siano alte (vengono intercettate l'80-90% delle bottiglie, mentre da noi la percentuale varia tra il 50 e il 60%), questo inchioda la Svizzera ad una percentuale di riciclo degli imballaggi in plastica poco sopra il 30%, che infatti è più o meno la percentuale delle bottiglie in plastica sul totale degli imballaggi, senza possibilità di miglioramento. Il resto finisce in inceneritore. Parlando con esperti (svizzeri) del settore, il sistema è al limite e per cambiarlo bisognerebbe stravolgere la raccolta, con le ovvie resistenze da parte dei comuni e la difficoltà nello spegnere gli inceneritori. Inoltre, il fatto che appunto tutto il resto venga incenerito e che la tariffa sia calcolata in modo puntuale, spinge le aziende che vendono sul mercato svizzero a realizzare imballaggi non riciclabili ma che occupano poco spazio se messi in un sacchetto. Noi in Italia raccogliamo meno ma siamo più bravi nell'avviare a riciclo e il fatto di raccogliere tutti gli imballaggi in plastica ci permette di non dover stravolgere la raccolta, potendo intervenire a livello di selezione per creare nuovi flussi. Se non mi credi, ti giro i dati.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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ChB |
... senza questa, nessuno |
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Dicembre 11, 2015, 12:28:16 pm |
Utente standard, V12, 23581 posts |
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Scusami, non ti ho risposto. Raccolta differenziata degli imballaggi in plastica. [omissis] Noi in Italia raccogliamo meno ma siamo più bravi nell'avviare a riciclo e il fatto di raccogliere tutti gli imballaggi in plastica ci permette di non dover stravolgere la raccolta, potendo intervenire a livello di selezione per creare nuovi flussi. Se non mi credi, ti giro i dati. Adesso capisco anche in che campo lavori No ... non serve mandarmi i dati ... ci credo e lo vedo con i miei occhi ... confermo in pieno le differenze e la virtuosità superiore italiana; la "politica" dei rifiuti, che è gestita dai singoli comuni (ah ... il federalismo) è così come scritto da te. Pensa che hanno (finalmente) introdotto la tassa sul sacco dove abito, conseguente alla messa in funzione dell'ecocentro ... finalmente anche mia moglie, l'unica vera svizzera, se vogliamo, finalmente mi ascolta e separa molto di più. Per tornare in tema bottiglie, hanno messo anche un container plastica generica, ma si punta, come dici, purtroppo solo al PET ... però, il fatto che i sacchetti abbandonati non li trovi in Svizzera, me lo concedi?
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"Un popolo che non beve il suo vino e non mangia i suoi formaggi ha un grave problema di identità" José Carvalho Larios (per interposta persona, MVM)
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Loggato
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Phormula |
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Dicembre 11, 2015, 12:43:15 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Il mio lavoro non è un mistero. Si, il motivo è semplice, una balla di bottiglie in PET pressate, pronte per essere avviate a riciclo ha un certo valore, mentre le altre plastiche non valgono altrettanto, a volte devono essere cedute a costo zero. Riciclare il PET è più facile e redditizio, il resto richiede impegno. Sono d'accordo. Accade per due ragioni, almeno così mi ha spiegato una azienda di Zurigo che si occupa di rifiuti. La prima e più ovvia è che la Svizzera è molto più severa nel risalire dal rifiuto al proprietario, utilizzando indizi come la fascetta di una rivista e sanzionare quindi il comportamento. Questo consente di ridurre l'incidenza del fenomeno. Il secondo è che meno rifiuti hai abbandonati nell'ambiente, più facile e meno costoso risulta raccogliere rapidamente quei pochi che ci sono. In Italia invece una volta che un rifiuto viene abbandonato su una superficie pubblica, esso diventa proprietà del comune, che spesso fa poco o nulla contro chi lo ha abbandonato, anche quando sarebbe possibile risalire al privato o all'azienda e spesso lo lascia per mesi dove si trova, con il risultato di alimentare un effetto imitazione che trasforma una strada secondaria in una discarica. Ne parlavo con un assessore di un comune dove ci sono parecchie aziende agricole. Ogni anno c'è un periodo in cui le aziende, anziché pagare per smaltire regolarmente, abbandonano enormi quantità di seminiere di polistirolo. Con il risultato che il comune deve sostenere dei costi per smaltirle a spese dei cittadini. Anche quando erano in grado di conoscere il colpevole, hanno rinunciato ad agire perché l'azienda anziché pagare la multa avrebbe potuto avviare una causa legale dall'esito incerto ed eventuali testimoni si sarebbero defilati per paura di ritorsioni.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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Phormula |
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Dicembre 11, 2015, 12:50:21 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Si, sono un chimico Ma nella vita ci sono anche le crisi di mezza età. Il Mauring da impiegato si è riscoperto contadino. Io me ne stavo tranquillo occupandomi di plastica in una multinazionale della chimica quando ho avuto una offerta di lavoro (telefonata a bruciapelo) in cui mi davano meno stipendio ma in compenso qui le sfide e le soddisfazioni non mancano.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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Phormula |
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Dicembre 11, 2015, 14:07:19 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Posizione a rischio, petrolio un po' meno, ma molti fondi di investimento stanno uscendo dal carbone a gambe levate.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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ChB |
... senza questa, nessuno |
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Dicembre 11, 2015, 14:12:34 pm |
Utente standard, V12, 23581 posts |
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Posizione a rischio, petrolio un po' meno, ma molti fondi di investimento stanno uscendo dal carbone a gambe levate.
Fortuna che si trova il gas, e tanto
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"Un popolo che non beve il suo vino e non mangia i suoi formaggi ha un grave problema di identità" José Carvalho Larios (per interposta persona, MVM)
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Loggato
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Patarix |
Alessandro |
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Dicembre 16, 2015, 20:59:28 pm |
Global Moderator, V12, 12778 posts |
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Giocando d'anticipo rispetto alla future modifiche di carattere normativo la Opel, a partire dal secondo semestre 2016 pubblicherà i dati di consumo del ciclo WLTP (Worldwide Harmonized Light Duty Vehicles Test Procedure).
Valori più vicini a quelli reali. Nel 2017 questo processo prenderà il posto dell'attuale NEDC come standard per l'omologazione dei valori di consumo e delle emissioni e l'intenzione è quella di pubblicare, già a partire dal prossimo anno, i dati WLTP accanto a quelli NEDC, per fornire agli utenti parametri più vicini a quelli dell'uso reale del veicolo. La futura normativa fa infatti riferimento all' RDE (Real Driving Emissions) per monitorare con maggiore chiarezza i valori di NOx in laboratorio e su strada, alla luce dei recenti avvenimenti legati al Dieselgate. Significative, in questo senso, le dichiarazioni del CEO Karl-Thomas Neumann, secondo cui "gli eventi delle ultime settimane e degli ultimi mesi e il relativo dibattito hanno evidenziato l’enorme attenzione rivolta al settore automotive, ed è ora di agire sulla base di questi insegnamenti. Per me è ovvio che il dibattito sul diesel rappresenta un punto di svolta. Il mondo non è più quello di prima. Non possiamo ignorarlo e spetta agli operatori del mondo automotive modificare la percezione di questa nuova realtà.” Neunann ha anche auspicato che l'Europa si allinei con gli standard statunitensi obbligando i costruttori a comunicare alle autorità le strategie di calibrazione dei propulsori in nome della massima trasparenza.
Nuovo software. Di pari passo con questa iniziativa, i tecnici della Casa tedesca hanno iniziato a sviluppare sistemi ancora più avanzati di gestione del dispositivo SCR (Selective Catalytic Reduction) dei motori a gasolio Euro 6. Nell'estate del 2016 verrà avviata una azione volontaria per 43.000 veicoli già consegnati in Europa (Zafira Tourer, Insignia e Cascada), sui quali verrà installato un nuovo software di calibrazione dei controlli del propulsore. Per il futuro Opel proseguirà lo sviluppo dell'SCR in modo da addottarlo su gran parte dei propulsori diesel.Fonte: http://www.quattroruote.it/news/eco_news/2015/12/16/opel_piu_trasparenza_su_consumi_ed_emissioni.html
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Panama: "Where the World meets"
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Phormula |
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Dicembre 21, 2015, 16:15:11 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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ChS |
///M Power |
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Dicembre 23, 2015, 16:12:51 pm |
Utente standard, V12, 3897 posts |
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Loggato
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