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&re@ |
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Dicembre 10, 2015, 09:42:58 am |
Utente standard, V12, 77628 posts |
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12.000 km tutti su e giu' per i passi dolomitici a manetta ?
Giau, Falzarego, Fedaia, Pordoi, Sella, ecc. tutti di fila continuamente per 12.000 km.
Vorrei proprio vedere.
La Honda ti dice di farli ogni 12000 e se ne frega di come li fai, quindi evidentemente riterranno che possa farcela... Sicuramente ne fa molti più di 1500, anche in quelle condizioni.
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Loggato
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Dicembre 10, 2015, 09:46:42 am |
Utente standard, V12, 47002 posts |
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La Honda ti dice di farli ogni 12000 e se ne frega di come li fai, quindi evidentemente riterranno che possa farcela... Sicuramente ne fa molti più di 1500, anche in quelle condizioni.
Mi cito, nell'aggiunta al post precedente. ... E comunque le moto hanno potenziali diversi, molto difficile sfruttarle pienamente su strada normale, ma automobili che non siano supersportive le puoi spremere per bene.
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Dicembre 10, 2015, 09:48:48 am |
Utente standard, V12, 47002 posts |
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La Honda ti dice di farli ogni 12000 e se ne frega di come li fai,
Sicuro che se ne freghi ? Normalmente nei libretti di uso e manutenzione c'é scritto che l'intervallo va accorciato in caso di uso gravoso.
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&re@ |
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Dicembre 10, 2015, 09:54:08 am |
Utente standard, V12, 77628 posts |
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Mi cito, nell'aggiunta al post precedente.
Ho fatto quell'esempio perché conosco solo quello ed è eclatante (motore strettamente di serie usato in competizioni mondiali), ma se qualcuno ha un esempio automobilistico, ben venga, io purtroppo non li conosco...
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Loggato
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MarzulLaurus |
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Dicembre 10, 2015, 10:02:52 am |
Utente standard, V12, 23763 posts |
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Peter Parker parlava di "problemi" (su auto in fase di collaudo), non di stress meccanico. Ci sta che su una macchina non ancora definitiva, l'uso molto vario possa fare emergere la necessità di affinamenti più di quello specifico della pista (che è sì più stressante, ma meno variabile). Affinamenti elettronici, di lubrificazione, di raffreddamento...
Sostenere che la guida stradale possa essere più stressante di quella pistaiola, significa non averne la minima idea. Poi chiaro che se mi prendi un singolo tratto molto ripido in discesa, cuocerai i freni (come peraltro in 2-3 giri di pista tirati...) ma in compenso il motore non subisce il minimo stress. Viceversa in salita.
Sono d'accordo... d'altronde, a supporto, quando alfa dovette risolvere alcuni problemi alle prime serie di cambi robotizzati, montati su 156, mandò una "oattuglia" di esse a girare nel traffico di Napoli, per stressarle oltre il concepibile...
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Loggato
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ChS |
///M Power |
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Dicembre 10, 2015, 10:06:32 am |
Utente standard, V12, 3902 posts |
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A parte lo stress della salita, montagna su strada normale vuol dire buche, avallamenti, asfalto irregolare.
Con una macchina potente, un'accelerata di troppo su fondo irregolare e la trasmissione prende dei colpi allucinanti.
Ma quel che è peggio, secondo me, sono gli stress termici dovuti al fatto che dopo la salita c'è la discesa, e dopo la discesa un'altra salita, per cui motore, turbine e in genere tutte le parti meccaniche, si trovano a scaldarsi e raffreddarsi repentinamente piu' e piu' volte.
Hai capito perfettamente cosa intendevo.
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Loggato
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Phormula |
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Dicembre 10, 2015, 10:17:38 am |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Ma è appunto il discorso della variabilità di condizioni, non dello stress meccanico in sé.
Si, metti che ti stai arrampicando su un passo alpino e hai davanti il Mauring con il camper... questa non è una condizione che puoi riprodurre in pista.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Dicembre 10, 2015, 10:20:53 am |
Utente standard, V12, 47002 posts |
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Si, metti che ti stai arrampicando su un passo alpino e hai davanti il Mauring con il camper... questa non è una condizione che puoi riprodurre in pista.
Ma posso venire anche in pista, se volete.
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ChS |
///M Power |
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Dicembre 10, 2015, 10:21:27 am |
Utente standard, V12, 3902 posts |
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Sostenere che la guida stradale possa essere più stressante di quella pistaiola, significa non averne la minima idea.
Non è così anche perchè bisogna avere chiaro cosa vuol dire fare un turno di prova in montagna, sono circa 250 km di appennino modenese nella zona attorno al Cimone. A volte dopo 3 ore si aveva già finito il giro compresa la sosta per la colazione e non solo, questo significa pedalare piuttosto forte con stress termici spesso superiori a quelli della pista. Con un treno di gomme in montagna si fanno circa 5.000 km...non a caso i problemi di temperature elevate olio cambio e frizioni erano più frequenti in montagna che in pista sia sull'F1 che sul DCT; ad esempio a Nardò (vado a memoria) tra anello ed handling l'unico problema notevole che rilevammo (parlo per gli anni che ci sono stato io) fu il surriscaldamento dell'olio cambio sulla GTO durante i cicli di alta velocità sull'anello, al contrario sull'handling cose grosse non ne sono mai emerse. Sempre sulla GTO, solamente in montagna e quasi mai in pista, io ed un altro rilevammo un problema di battito delle punterie e fu una cosa veramente strana perchè sia a Nardò che a Fiorano non usciva mai. Stessa cosa per i vapori benzina della California che facevo sempre uscire io in montagna e mai nessuno in pista. Parlo per la mia esperienza personale, perchè ci sono poi quelli che per far quel giro di montagna ci mettono 7 ore quindi....
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Loggato
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&re@ |
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Dicembre 10, 2015, 10:26:18 am |
Utente standard, V12, 77628 posts |
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Non è così anche perchè bisogna avere chiaro cosa vuol dire fare un turno di prova in montagna, sono circa 250 km di appennino modenese nella zona attorno al Cimone. A volte dopo 3 ore si aveva già finito il giro compresa la sosta per la colazione e non solo, questo significa pedalare piuttosto forte con stress termici spesso superiori a quelli della pista. Con un treno di gomme in montagna si fanno circa 5.000 km...non a caso i problemi di temperature elevate olio cambio e frizioni erano più frequenti in montagna che in pista sia sull'F1 che sul DCT; ad esempio a Nardò (vado a memoria) tra anello ed handling l'unico problema notevole che rilevammo (parlo per gli anni che ci sono stato io) fu il surriscaldamento dell'olio cambio sulla GTO durante i cicli di alta velocità sull'anello, al contrario sull'handling cose grosse non ne sono mai emerse. Sempre sulla GTO, solamente in montagna e quasi mai in pista, io ed un altro rilevammo un problema di battito delle punterie e fu una cosa veramente strana perchè sia a Nardò che a Fiorano non usciva mai. Stessa cosa per i vapori benzina della California che facevo sempre uscire io in montagna e mai nessuno in pista. Parlo per la mia esperienza personale, perchè ci sono poi quelli che per far quel giro di montagna ci mettono 7 ore quindi....
Quello stesso treno di gomme, in pista quanti km farebbe? Non a Nardò, che è una condizione diciamo "stabilizzata", ma per esempio a Imola (che ha anche discrete salite e discese). Secondo me, dopo 5 giri senti già un certo degrado, per non parlare dei freni. 5000km non li fai di sicuro. E comunque, ripeto, tu parli di mezzi allo stadio di prototipo o poco oltre, può capitare che si verifichino condizioni non previste in fase di progetto (più su strada per via di quella variabilità che si diceva).
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Loggato
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Dicembre 10, 2015, 10:33:47 am |
Utente standard, V12, 47002 posts |
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Il problema della montagna sta anche nel fatto che a sforzi notevoli non si accompagna un'alta velocità, come in pista, per cui l'apporto di aria per raffreddamento è molto piu' ridotto.
Caso limite: col camper mi trovo a fare salite che durano mezz'ora, tutte in prima marcia a 20Km/h.
Non è la stessa cosa che correre in autostrada a tavoletta. E' molto peggio.
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