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Homer |
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Dicembre 30, 2015, 11:46:12 am |
Staff, V12, 89890 posts |
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Secondo wikipedia
La tecnologia del teleriscaldamento è molto diffusa nel nord-est Europa (ma dall'inizio degli anni '70 si sta diffondendo anche in Italia). La prima città italiana a dotarsi di un sistema di teleriscaldamento è stata Brescia, seguita negli anni '80 da Torino, che alla fine del 2011 possedeva la rete di teleriscaldamento più estesa d'Italia e fra le maggiori nel continente
Il teleriscaldamento in Alto Adige
Il forno della centrale di teleriscaldamento di Dobbiaco Dato che il 42% del territorio dell'Alto Adige è ricoperto da foreste e boschi, questo permette alla regione di usufruire a pieno di questa fonte d'energia pulita e rinnovabile quale il legname. Infatti il legname ha un valore neutro di CO2, e non si esaurisce dato che la foresta si rigenera in continuazione. In Alto Adige si ha infatti una ricrescita del legname di oltre 85.000 metri solidi, e di questi solo la metà viene utilizzata ogni anno. Analizzando questi dati si può capire che lo sfruttamento di questo materiale può considerarsi un sistema intelligente, utile per la manutenzione boschiva.
Altra fonte di cippato o di segatura (che ne è un derivato) è dato dagli scarti delle segherie che lavorano anche con legname di importazione ed anzi, in alcune zone, come la Pusteria, hanno un ruolo predominante.
Dal 1994, in Alto Adige sono state costruite ben 57 centrali di teleriscaldamento alimentate a biomassa, ed altre ancora ne sono in progettazione. In particolare in val Pusteria, ben 12 comuni utilizzano questo tipo di riscaldamento, come ad esempio a Dobbiaco, dove è stata inaugurata nel 1998 una delle centrali più grandi, che è stata ampliata nel 2005.
Il teleriscaldamento in Lombardia
Come già accennato, un esempio di teleriscaldamento è la città di Brescia, dove un impianto di termovalorizzazione (con il calore ricavato dalla distruzione dei rifiuti) e due centrali termiche funzionanti in cogenerazione contribuiscono a riscaldare gli ambienti domestici e lavorativi del 70% della popolazione del Comune.
Il termovalorizzatore "Silla2" di Milano, tramite un moderno ciclo di cogenerazione, è in grado di erogare fino a 160 MW termici. Attualmente (2009) la rete di teleriscaldamento raggiunge il quartiere Gallaratese (Milano), Pero e la Fiera di Milano, in futuro (2010-2011) è previsto l'allacciamento del quartiere San Siro (Milano) e delle frazioni Cerchiate (Pero) e Mazzo (Rho), con interconnessione alla rete esistente del Molinello.
A febbraio 2012 è stata realizzata praticamente tutta la rete di teleriscaldamento prevista in zona città Studi. La centrale di generazione, completata, è stata posta nell'area del gasometro di Via Cavriana.
Altri esempi sono la centrale di Tirano (SO), quella di Sellero (provincia di Brescia), quelle di Sesto San Giovanni, di Busto Arsizio, di Cassano d'Adda, di Corsico e di San Donato Milanese in (provincia di Milano) e Madesimo (SO).
Il teleriscaldamento in Piemonte
In Piemonte sono presenti alcune città che utilizzano tale tecnologia: Ormea, Verzuolo, Alba, Acqui Terme, Nizza Monferrato, Sestrière, Savigliano, Fossano, Settimo Torinese, Pragelato e Bardonecchia, come altre che la utilizzeranno tra cui Chieri e Novi Ligure, ma Torino è la più significativa dal punto di vista delle dimensioni. Torino ha prestato, da sempre, una grande attenzione alla qualità dell'aria ed il teleriscaldamento infatti rappresenta il proseguimento della politica avviata con la metanizzazione degli stabili. All'inizio degli anni '80, la AEM, allora azienda elettrica municipale di Torino (ora denominata Iren dopo alcune fusioni), produceva e distribuiva esclusivamente energia elettrica, ma si attrezzò per distribuire teleriscaldamento nell'area nord di Torino e una decina di anni dopo, trasformati i gruppi di produzione di energia termoelettrica in assetto di cogenerazione, iniziò a distribuire il calore per il teleriscaldamento anche nell'area sud della città. A Torino e Moncalieri la rete di teleriscaldamento è di oltre 470 km. A fine 2012, Torino ha oltre il 40 per cento delle abitazioni allacciate alla rete di teleriscaldamento, che ne fa la città più teleriscaldata d'Europa. A fine 2013 viene inaugurato un nuovo impianto di accumulo di calore in città. Si passa al 55 percento delle abitazioni allacciate alla rete di teleriscaldamento.
Il teleriscaldamento in Veneto
Dal 2009 a Polverara in Provincia di Padova è funzionante una rete di teleriscaldamento lunga 2.5 km. Ad essa sono allacciati la maggior parte di edifici pubblici e un centinaio di abitazioni private. Il Consiglio Comunale ha approvato il servizio di teleriscaldamento, pertanto tutte le nuove edificazioni sulle lottizzazioni si dovranno allacciare alla rete principale di teleriscaldamento. Il calore proviene dalla combustione di biomassa legnosa. Attualmente nella città di Este, in provincia di Padova, è attivo il teleriscaldamento degli uffici pubblici tra cui il municipio, l'ospedale, la biblioteca comunale, la canonica ed alcune abitazioni private. L'importanza di tale rete risiede nel fatto che il calore proviene da sistemi cogenerativi (motori endotermici) alimentati a biogas da FORSU (la Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano).
Il teleriscaldamento in Emilia-Romagna
Anche a Parma dagli inizi del 2000, la rete di teleriscaldamento ha iniziato la sua estensione. La rete attuale copre meno del 30% del territorio. L'impianto è gestito a 120 °C, la generazione avviene attualmente tramite caldaie alimentate a gas metano e da un grande motore a scoppio alimentato a gas metano (CH4) che fa cogenerazione, produce quindi oltre ad acqua calda anche energia elettrica. In previsione ci sarà la costruzione di un termovalorizzatore, che sostituirà le caldaie nella produzione di acqua calda ed energia.
Anche a Reggio nell'Emilia, Bologna, Imola, Modena, Forlì e Piacenza il teleriscaldamento sta allargando la sua zona di distribuzione. Bisogna dire che la posa delle reti, è onerosa e crea disagi agli abitanti, ha però diversi vantaggi per chi ne usufruisce e per tutta la popolazione in generale. Con l'installazione degli scambiatori di calore, si riducono i costi di manutenzione delle sottocentrali (centrale termica dell'edificio), non ci sono più pericoli per eventuali fughe di gas, scoppi di caldaie, problemi di canne fumarie ecc., anche per chi non ne usufruisce direttamente ci sono vantaggi, infatti i dati di rilevazione delle polveri sottili nelle zone servite danno risultati incoraggianti.
L'impianto di teleriscaldamento della città di Ferrara, unico in Italia nel suo genere, è alimentato principalmente con un impianto ad energia geotermica a media entalpia, che è situato in località Cassana, ad ovest della città ad una distanza di 4 km. È in fase di studio la realizzazione di un nuovo impianto e pozzo di sfruttamento per estendere e completare la rete che è stata realizzata a partire dalla metà degli anni ottanta.
Il teleriscaldamento a Roma
Dal 1984 Acea gestisce un proprio impianto di teleriscaldamento, alimentato dalla centrale di cogenerazione di Tor di Valle. Il servizio è erogato in due comprensori romani, Torrino sud e Mostacciano, a 23.000 abitanti e consente di eliminare emissioni nell’atmosfera e di ridurre l’inquinamento. L’efficacia del sistema deriva dall’utilizzo di calore, quale prodotto di recupero del processo di generazione per via termica dell’energia elettrica, per usi civili. L’energia recuperata viene trasportata attraverso tubazioni interrate direttamente all’interno delle case e utilizzata per il riscaldamento e la produzione di acqua calda.
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Giorgio (TO, 46, 110, 75, 150) Opel Mokka 1.5D Elegance 2022 Suzuki Vitara 1.6 HT 1989 Triumph Tiger 1200 Rally Pro 2023
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Dicembre 30, 2015, 17:32:11 pm |
Utente standard, V12, 46984 posts |
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Dipende in che zona ti trovi Se hai la casa qua dove sono io, che sono settimane che la nebbia non molla la presa e la temp. Oscilla tra i -4° e i +1°, scaldando due ore al giorno ti ritrovi con la casa a 10°, coibentazione o no.
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Madbob |
Don?t think you are, know you are |
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Dicembre 30, 2015, 17:50:21 pm |
Staff, V12, 23718 posts |
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Il casa mia la temperatura è costantemente tra i 18 e 19 gradi, il riscaldamento con caldaia a metano viene acceso solo la sera un paio d'ore e basta. Vuoi i muri coibentati, vuoi gli infissi con vetri doppi c'è pochissima dispersione di conseguenza il consumo è minimo...se facessero tutti così l'inquinamento calerebbe almeno del 50% ma la vedo dura.
Ecco, questa cosa non riesco a comprenderla in pieno; ma non è che ti ritrovo la casa "completamente ermetica" quindi senza un dovuto e corretto riciclo di aria? Vero che la dispersione ed il riciclo sono 2 cose diverse, ma per avere una costanza di temperatura come da te descritta, significa che NON c'è nessun ingresso di aria fresca da nessuna parte. Che coibentazione hai? Casa nuova o ristrutturata? Classe energetica?
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Quando do la mano ad un milanista, dopo me la lavo, quando la do ad uno juventino, dopo mi conto le dita
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Loggato
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tappo |
when the dream comes true |
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Dicembre 30, 2015, 18:11:39 pm |
Utente standard, V12, 14583 posts |
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a casa mia ho provato a tenere la temperatura tra i 19 e i 20, ma era sempre fredda... adesso l'ho portata a 22... C'è anche da dire che ho fatto una programmazione "stramba" perchè, stando poco in casa, in totale il riscaldamento è acceso solo 6 ore al giorno... e infatti sto pensando se impostarla a 19/20 e tenerla accesa più ore al giorno
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La teoria è quando si conosce il funzionamento di qualcosa ma quel qualcosa non funziona, la pratica è quando tutto funziona ma non si sa come; spesso si finisce con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perchè.
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ChS |
///M Power |
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Dicembre 31, 2015, 11:23:10 am |
Utente standard, V12, 3897 posts |
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Dipende in che zona ti trovi Se hai la casa qua dove sono io, che sono settimane che la nebbia non molla la presa e la temp. Oscilla tra i -4° e i +1°, scaldando due ore al giorno ti ritrovi con la casa a 10°, coibentazione o no.
Direi che a Bologna quest'anno la nebbia non sia mai mancata...io poi ho i campi tutto attorno quindi sono in città ma è come se fossi in campagna.
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Loggato
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ChS |
///M Power |
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Dicembre 31, 2015, 11:26:58 am |
Utente standard, V12, 3897 posts |
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Ecco, questa cosa non riesco a comprenderla in pieno; ma non è che ti ritrovo la casa "completamente ermetica" quindi senza un dovuto e corretto riciclo di aria? Vero che la dispersione ed il riciclo sono 2 cose diverse, ma per avere una costanza di temperatura come da te descritta, significa che NON c'è nessun ingresso di aria fresca da nessuna parte.
Che coibentazione hai? Casa nuova o ristrutturata? Classe energetica?
Il ricircolo d'aria c'è come in tutti gli impianti a norma moderni, con le prese d'aria esterne a muro. I muri esterni hanno il cappotto cioè una camera d'aria tra il muro esterno ed interno, la casa è nuova.
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Loggato
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Mifune |
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Dicembre 31, 2015, 11:38:15 am |
Utente standard, V12, 10007 posts |
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Il casa mia la temperatura è costantemente tra i 18 e 19 gradi, il riscaldamento con caldaia a metano viene acceso solo la sera un paio d'ore e basta. Vuoi i muri coibentati, vuoi gli infissi con vetri doppi c'è pochissima dispersione di conseguenza il consumo è minimo...se facessero tutti così l'inquinamento calerebbe almeno del 50% ma la vedo dura. Discorso automobili di sicuro non sono la causa primaria ma resta il fatto che gasolio e benzina andrebbero progressivamente sostituiti da ibridi e idrogeno.
Personalmente in camera da letto ho 19 Grandi, ma nel soggiorno ho una temperatura di 21/21.5, con 18 gradi gelerei sul divano a guardare la TV 😂 Il riscaldamento è autonomo e mi sembra un paradiso rispetto a quando vivevo in condominio a Milano o Milano 3, dove giravo in T-shirt e abbigliamento primaverile.
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"In A World Without Walls And Fences. Who Needs Windows And Gates?"
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Dicembre 31, 2015, 11:59:50 am |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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Noi tendenzialmente abbiamo sui 17-18 gradi nelle camere e sui 20-21 in sala; 17 negli spazi diurni sono troppo pochi, mi è capitato di lavorare da casa nello studio ricavato in una camera da letto, stare seduti davanti a un pc (e varrebbe pure per la tv) con 17 gradi è insostenibile, ti a momenti mi toccava mettere i guanti...
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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abrasda |
catrame bruciabenzina sinfonico |
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Dicembre 31, 2015, 14:16:10 pm |
Utente standard, V12, 8189 posts |
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il pm10 calerebbe moltissimo se......
si lavassero le strade
da studi scientifici è questa la maggior causa di pm10 nelle grandi città
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superpyno |
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Dicembre 31, 2015, 16:10:07 pm |
Visitatore, , posts |
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Postato anch'io e subito cancellato. E' fatto molto bene e si capisce parecchio.
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Loggato
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Emi |
...e quattro! |
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Dicembre 31, 2015, 16:53:52 pm |
Utente standard, V12, 58199 posts |
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il pm10 calerebbe moltissimo se......
si lavassero le strade
da studi scientifici è questa la maggior causa di pm10 nelle grandi città
Cioe' si deposita ed il traffico lo risolleva? Chiedo perche non so
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"Casey è il pilota con il più grande talento che io abbia mai incontrato" JLorenzo, Stoner a Rossi “La tua ambizione è superiore al tuo talento”… mancherai Casey, per me sei a livello del mito Kevin
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&re@ |
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Dicembre 31, 2015, 16:59:51 pm |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Loggato
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Emi |
...e quattro! |
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Dicembre 31, 2015, 18:05:06 pm |
Utente standard, V12, 58199 posts |
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allora devo ringraziare il mercato rionale sotto casa...lavano le strade ogni giorno quando smontano i banchi....ovviamente lavano un area circoscritta e limitata, ma meglio di nulla....la classica goccia d'acqua nel mare.
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"Casey è il pilota con il più grande talento che io abbia mai incontrato" JLorenzo, Stoner a Rossi “La tua ambizione è superiore al tuo talento”… mancherai Casey, per me sei a livello del mito Kevin
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