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Crazy
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Ottobre 12, 2017, 09:05:36 am |
Utente standard, V12, 46985 posts |
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Non ci voleva molto ad immaginarlo...
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mastiff |
mir |
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Ottobre 12, 2017, 09:07:56 am |
Utente standard, V12, 5294 posts |
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e chi non passava dal Sella transitava da qualche altra parte inquinando lo stesso.
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L'amore è una farfalla:se la stringi troppo muore; troppo poco e vola via. (Anonimo)
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Ottobre 12, 2017, 09:12:51 am |
Utente standard, V12, 46985 posts |
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e chi non passava dal Sella transitava da qualche altra parte inquinando lo stesso.
Inquinando di piu', perché faceva il giro piu' lungo.
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Ottobre 12, 2017, 09:25:27 am |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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Le piste da sci in estatr diventano pascoli, hanno comunque una certa utilità.
Per quanto riguarda i pascoli abbandonati, è vero che tornano ad essere invasi dal bosco, e questa potrebbe sembrare una cosa buona, ma il fatto è che il bosco che ricresce è un bosco di bassa qualità, composto da piante infestanti che non forniscono legname di qualità e non proteggono i pendii.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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claudio53 |
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Ottobre 12, 2017, 09:35:48 am |
Visitatore, , posts |
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Le piste da sci in estatr diventano pascoli, hanno comunque una certa utilità.
Per quanto riguarda i pascoli abbandonati, è vero che tornano ad essere invasi dal bosco, e questa potrebbe sembrare una cosa buona, ma il fatto è che il bosco che ricresce è un bosco di bassa qualità, composto da piante infestanti che non forniscono legname di qualità e non proteggono i pendii.
Inizierà il sottobosco, ma alla lunga ricresce il bosco come quello originario vicino, sennò come si sono mantenuti nei millenni i boschi
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Loggato
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Ottobre 12, 2017, 10:22:48 am |
Global Moderator, V12, 27239 posts |
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Inizierà il sottobosco, ma alla lunga ricresce il bosco come quello originario vicino, sennò come si sono mantenuti nei millenni i boschi Dalle mie parti, che sono quelle che conosco, fino a meno di 1 secolo fa erano quasi solo pascoli e boschi da reddito (specialmente castagno); tra 800 e 1200m i pasoli abbandonati sono stati colonizzati da robinie e betulle, con un sottobosco quasi esclusivamente di felci. Si sono salvati i bischi di castagno, visto che questi alberi sopravvivono e riescono a prosperare anche senza interventi umani, ma il resto è uno schifo. Magari tra qualche secolo migliorerà, ma la vedo dura, manca lo spazio perché alberi più pregiati possano crescere.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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Patarix |
Alessandro |
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Ottobre 12, 2017, 12:47:39 pm |
Global Moderator, V12, 12778 posts |
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il fatto è che il bosco che ricresce è un bosco di bassa qualità, composto da piante infestanti che non forniscono legname di qualità e non proteggono i pendii.
Quoto, specialmente per l'ultimissima parte.
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Panama: "Where the World meets"
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&re@ |
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Marzo 19, 2018, 08:22:53 am |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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da http://www.omnimoto.it/magazine/23799/passo-sella-chiuso-estate-ok-del-tar Passo Sella chiuso d’estate: il sì del TAR
La strada sulle Dolomiti può essere chiusa per tutelare il paesaggio
Vincono le Province autonome di Trento e Bolzano. Possono interrompere il passaggio veicolare sul passo Sella durante il periodo estivo adducendo motivazioni di tutela del territorio e non ragioni di prevenzione dell'inquinamento: lo ha chiarito il TAR Trento con la sentenza 54 del 6 marzo 2018. Contro la chiusura del Passo Sella, alcuni operatori turistici hanno proposto censure al collegio, ma senza successo: lo riporta PoliziaMunicipale.it. Questione paesaggio e inquinamento
Il divieto ha permesso di evitare il passaggio sull'importante passo dolomitico di almeno 2.000 veicoli a motore ogni giorno, spiega il TAR. Risultano infatti ammessi alla circolazione in deroga i mezzi elettrici, i velocipedi e i mezzi di servizio pubblico. Tutte le censure sono state ritenute infondate e inammissibili. Il decreto legislativo 46/2016, specifica la sentenza, attribuisce innanzitutto alle Province autonome di Trento e Bolzano la possibilità di adottare misure di limitazione del traffico per tutelare il patrimonio ambientale delle dolomiti. Dunque l'ordinanza adottata dalla provincia di Trento non fa alcun riferimento alla tutela della salute o a una limitazione dell'inquinamento, ma solo alla tutela paesaggistica. Serve solo il parere
Per adottare questo severo provvedimento, le Province autonome sono però tenute a richiedere un preventivo parere al ministero dei Trasporti. Parere peraltro rilasciato favorevolmente, anche se non vincolante. Alla particolare fattispecie in esame non si applica neppure l'istituto della conferenza dei servizi, prosegue il collegio. E le motivazioni adottate appaiono coerenti trattandosi di una misura di conservazione del paesaggio tutelato dall'Unesco. Le stesse misure alternative per la viabilità individuate dalla Provincia a parere del TAE sono giustificate e coerenti. Non c’è un blocco totale
I limiti al traffico veicolare previsti dall’ordinanza delle Province autonome non sono assoluti, bensì relativi soltanto a determinate fasce orarie di un giorno alla settimana, soltanto ad un circoscritto periodo dell’anno e a determinate tipologie di mezzi di trasporto. Infine, stando al Consiglio di Stato (sentenza 2031/2017), una parziale limitazione della libertà di circolazione e di iniziativa economica è giustificata quando discende dall’esigenza di tutela del patrimonio culturale ed ambientale, specie di rilievo mondiale o nazionale.
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Loggato
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&re@ |
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Maggio 16, 2018, 15:23:43 pm |
Utente standard, V12, 77625 posts |
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Loggato
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