Ne abbiamo parlato spesso, ribadiamolo:

http://www.dueruote.it/notizie/moto-scooter/smartphone-al-volante-rischio-sottovalutato

Due studi scientifici dimostrano che parlare al telefono durante la guida è causa di forte distrazione; anche usando il vivavoce! Colpa della memoria visiva, stimolata dalle conversazioni, che attiva le stesse aree del cervello impegnate ad analizzare la strada mentre guidiamo


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Secondo due autorevoli studi indipendenti, il telefono alla guida causa distrazione anche se utilizzato con il vivavoce. Una conclusione alla quale si è arrivati pure grazie agli studi naturalistici; vale a dire quelle indagini compiute sul nostro comportamento con l'ausilio di moderne tecnologie. In questo caso sono stati utilizzati degli speciali occhiali, che registrano i movimenti oculari del guidatore di un veicolo.

Il dato più recente in questo senso arriva dall'IBSR, l'Istituto Belga per la Sicurezza Stradale, che ha fatto un esperimento di guida in autostrada con volontari che hanno risposto a delle chiamate telefoniche utilizzando sistemi vivavoce.

Il confronto fra le registrazioni dei movimenti oculari dei guidatori durante le conversazioni telefoniche e durante le fasi di guida “non disturbata”, ha messo in evidenza come quando si telefona -con il vivavoce!- l'attenzione ai cartelli stradali sia inferiore del 44%; e quella nei confronti degli altri veicoli scenda del 28%. Chi parla al telefono tende inoltre a marciare più al centro della carreggiata; e a controllare meno spesso il retrovisore sinistro.

Il report non manca di segnalare che nel corso dell'esperimento un guidatore ha preso una multa per eccesso di velocità, e altri tre hanno mancato l'uscita assegnata perché distratti!

Insomma, concludono quelli dell'IBSR: quando si parla al telefono ci si isola dall'ambiente circostante.


Risale invece al 2015 un'altra ricerca, condotta in collaborazione da due università inglesi e recentemente pubblicata dal Transportation Research Journal. Gli autori sono Graham Hole e Michael Land dell'Università del Sussex, e Gemma Briggs, della Open University di Milton Keynes. Due gli esperimenti effettuati, con un carattere di complementarietà.

Nel primo caso, sessanta volontari hanno guidato al simulatore utilizzando due programmi, che proponevano al conducente situazioni di pericolo stradale. I volontari erano preventivamente stati divisi in tre gruppi. Il primo ha effettuato la prova senza distrazioni, il secondo lo ha fatto parlando al telefono, il terzo ha parlato al telefono con conversazioni che hanno indotto a pensare a immagini che richiamavano la memoria o la capacità d'immaginazione.

L'altra parte dell'esperimento si è articolata invece nella proiezione di sedici brevi filmati di guida a quarantasei volontari. La metà dei filmati conteneva situazioni di pericolo. Anche in questo caso, la metà dei volontari hanno visionato i video mentre erano indotti a pensare a immagini alternative, mentre l'altra metà ha potuto concentrarsi sui video. Tutti avevano degli occhiali che registravano i movimenti oculari, per meglio comprendere il loro modo di guardare e processare le immagini dei video.

Il risultato è che ai volontari impegnati in altre conversazioni, soprattutto quelli impegnati a visualizzare mentalmente altre immagini, sono sfuggite diverse situazioni di pericolo. E si sono sempre dimostrati più lenti nella risposta e nelle reazioni. Molto spesso hanno “guardato senza vedere” il pericolo, e hanno dimostrato di avere una visione a tunnel. Cioè hanno notato solo quanto succedeva davanti a loro, tralasciando i lati della strada. Che come ogni motociclista sa, sono spesso fonte di pericolo (incroci, cani che attraversano, auto che compiono inversioni a U senza segnalazione...).

Il motivo di queste disattenzioni, spiega Graham Hole, è che “le conversazioni telefoniche spingono il guidatore a immaginare visivamente ciò di cui sta parlando. Questa immaginazione visiva compete però con le risorse mentali utilizzate per processare le immagini che i guidatori vedono mentre sono su strada”.

Ad esempio, continua Hole, “la persona all'altro capo del telefono potrebbe chiedere qualcosa tipo 'dove hai lasciato la cartella blu?', spingendo il guidatore a una ricerca mentale per ricordare una stanza conosciuta. Ma il guidatore potrebbe anche solo immaginare l'espressione mimica della persona con la quale sta parlando”.
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Questo l'avevo ipotizzato anche io, pensandoci tempo fa.

In pratica sarebbe da vietare e basta. Se uno deve telefonare si ferma (in un posto dove è consentito).

Però... Ieri sera pensavo a una cosa: ormai sono scomparsi e li usano quasi solo i camionisti, ma per decenni tanti automobilisti hanno usato i ricetrasmettitori CB in macchina, senza che questo abbia mai comportato problemi particolari.
E notare che si tratta di sistemi in cui hai una mano occupata e spesso senti male (quindi devi stare più attento).
Perché non si sono mai manifestati problemi in questo caso? Forse per la minore diffusione? Ma i camionisti ce l'hanno praticamente tutti... Idem i mezzi delle fdo.

Forse perché i CB erano poco diffusi tra gli automobilisti, mentre lo sono tra i camionisti e probabilmente i camionisti non lo usano nelle situazioni in cui è più facile che la distrazione crei un incidente. I mezzi delle FDO è diverso, di solito viaggiano in due a bordo.

C'é anche da dire che i camionisti viaggiano più lenti di un auto, anche se "corrono"...hanno una visione piu distante. Inoltre credo che 25 anni fa, prima dei cellulari...in Italia ci fossero 20 milioni di veicoli...adesso oltre 30, io ricordo trasferte autostradali di 500 km...ad autostrada semideserta....un'auto ogni tanto...,

Se guidi un camion in città, hai bisogno di entrambe le mani per sterzare, ergo non riesci ad usare il CB.
E secondo me la maggior parte degli incidenti legati all'uso del cellulare avviene in ambito urbano.

Probabile anche che con il CB le conversazioni fossero limitate allo stretto necessario...
Se anche il cellulare lo usassimo per conversazioni brevi e essenziali anziché farci il riassunto commentato di Beautiful e Sentieri gli incidenti causati sarebbero molti meno.

No, da piccolo lo ascoltavo, avevo una radio che riceveva in quella banda (anche se non potevo trasmettere).
Qualche camionista ingannava il tempo cantando al CB. Anzi, per certi versi le conversazioni che sentivo erano molto leggere e questo probabilmente le rendeva meno fonte di distrazione, un po' come ascoltare la radio in macchina, è diverso tra sentire musica e ascoltare un dibattito nel quale cerchi di capire il punto di vista degli interlocutori.

Qualcuno ha detto che se le chiamate o la connessione internet del cellulare in movimento costassero 1 Euro a minuto, si risolverebbe il problema.

Sì è vero, erano chiacchierate proprio leggere, quello aiutava probabilmente.

e come fai a capire che e' il guidatore o il passeggero ? secondo me Italia manca proprio una forte campagna di disincentivo, con filmati scomodi e prevenzione effettivia e non a parole.

Io penso che in Italia il controllo di strada è sostanzialmente inesistente è quello che c'è è legato alle necessità economiche delle amministrazioni...

È il concetto di responsabilità alla guida che è stato annullato...

Mah, non è che all'estero io veda una situazione migliore.
Magari le pene sono più severe, ma la gente che guida con il telefono in mano la vedo in tutti i paesi europei.
E' una infrazione molto difficile da punire.

Con la tecnologia e la diffusione di telecamere di sorveglianza che c'è oggi... Non credo...
Basterebbe dotare le pattuglie di fotocamere in grado di riconoscere chi ha il telefono all'orecchio e procedere d'ufficio al fermo amministrativo del mezzo...