a molti forse questa sigla dirà poco o nulla , ma in quelle 2 lettere ed in quella cifra è racchiuso un capitolo glorioso della storia motoristica Italiana.
Il più potente motore a pistone mai realizzato dalla Fiat ed in italia in genere.
Un motore che durante i collaudi esplose due volte portando con se due vite di altrettanti assi dell'aria.
Un motore che fu la base dello sviluppo dei Daimler tedeschi e dei Merlin Inglesi.
Un pezzo di storia che sarebbe bene non doimenticare e che portà l'italia con l'idrocorsa Mc72 pilotato dal Sgt Francesco Agello a stabilire il recod mondiale di velocità aerea per idrovolanti propulsi da motore a pistone. 711 Km orari . Record che tutt'oggi sussiste. Purtroppo in rete di informazioni se ne trovano pochette.
Qui sotto posto una brevissima scheda tecnica del motore con l'intenzione di recuperare dalla mia libreria un opuscolo e di scannerizzarlo per aggiungerlo a questo post.
" Questo enorme motore a 24 cilindri (ribattezzato AS6) era raffreddato da radiatori di rame disposti sulla superficie alare, sui galleggianti e nella coda. Il telaio era in alluminio, il resto in legno. Nei galleggianti erano alloggiati serbatoi capaci di 1000 litri dello speciale carburante di cui necessitava tale sofisticato motore.
Il motore AS6, consistente, come detto, in 24 cilindri disposti a V di 60 gradi, del peso di 930 kg, di oltre 51000 cc (!!!), rapporto di compressione 7:1, con compressore centrifugo situato nella parte posteriore, richiese infatti grandi sforzi di messa a punto da parte della Motori Avio, iniziati il 20 Aprile 1931; era capace di erogare 3100 HP a 3300 giri; ciascuno dei 2 corpi di 12 cilindri azionava uno dei 2 alberi coassiali, che attraverso un complesso sistema di ingranaggi e riduttori otteneva che le eliche girassero contemporaneamente allo stesso numero di giri ma in sensi contrari. Dapprima opera solo di italiani, alla fine ci si avvalse anche dell'aiuto dell'esperto inglese di carburatori e carburanti Rod Banks. La messa a punto fu funestata dalla morte di 2 collaudatori, gli ufficiali Monti e Bellini, e poi portata avanti dal Sergente Maggiore Francesco Agello.
Raggiunta finalmente la messa a punto nel 1933, il Macchi-Castoldi, pilotato dal Tenente Cassinelli, vinse la Coppa Bleriot. Stabilì poi, questa volta pilotato dal Capitano Scapinelli, il primato di velocità sui 100 km, e infine, pilotato dal succitato Agello, due record di velocità assoluta. Il secondo fu raggiunto sul lago di Garda, a Desenzano alle 15:00 del 23 Ottobre 1934, con circa 710 Km/h, una velocità enorme per l'epoca e non piccola neppure oggi. Tale record è tuttora imbattuto nella categoria idrovolanti a 2 eliche controrotanti.. Si noti che, per esigenze di cronometraggio, l'apparecchio volava a soli 50 metri dalla superficie del lago (per un tratto di 3 kilometri). La rincorsa di records con gli idrovolanti inglesi Supermarine (motore Rolls-Royce) era stata vinta definitivamente dagli italiani.
« Ultima modifica: Maggio 29, 2003, 19:19:20 pm da alura »