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&re@ |
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Maggio 31, 2017, 11:24:45 am |
Utente standard, V12, 77628 posts |
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dubito che il peso delle batterie cali... E=mc2 Le faranno più piccole, ma il peso credo che sia difficile da ridurre.
Si ma almeno lo ammassi in posizione (più o meno) baricentrica, non sul tetto, con relativi problemi di dinamica e di irrigidimento della scocca.
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Loggato
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ChB |
... senza questa, nessuno |
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Maggio 31, 2017, 11:35:20 am |
Utente standard, V12, 23581 posts |
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Rimane il problema dei viaggi...
Dipende dove vai, sabato credevo di assistere a un raduno Tesla all'Autorast della A96 prima della deviazione per Lindau in direzione Austria: 4 Tesla Model S e una Model X ... invece erano collegate ai Supercharger e i proprietari facevan pausa al bar
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"Un popolo che non beve il suo vino e non mangia i suoi formaggi ha un grave problema di identità" José Carvalho Larios (per interposta persona, MVM)
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Loggato
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Maggio 31, 2017, 13:12:43 pm |
Utente standard, V12, 47002 posts |
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noi ridiamo, ma gli aerei possono avere serbatoi ausiliari...se fanno delle batterie da aggiungere quando devi fare una lunga tirata, magari da mettere veramente al posto della "bara" , inserita nel design e aerodinamica, si potrebbe estendere molto l'autonomia
Si ma, peso a parte, una batteria ausiliaria non è che costi come una tanica... Chi glielo dice all'acquirente che per i viaggi lunghi deve spendere 8000 euro di batteria ausiliaria ? Meglio un generatore a benzina. Pesa meno e costa molto meno. Basta un generatore da 20 Kw e viaggi in emergenza a prestazioni ridotte.
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&re@ |
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Maggio 31, 2017, 13:17:01 pm |
Utente standard, V12, 77628 posts |
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Chi glielo dice all'acquirente che per i viaggi lunghi deve spendere 8000 euro di batteria ausiliaria ?
Magari potrebbe noleggiarla, solo per i viaggi lunghi, poi la riconsegna (così non gli occupa nemmeno posto).
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Loggato
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MRC |
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Maggio 31, 2017, 14:23:01 pm |
Utente standard, V12, 20000 posts |
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alla fine tutte quest "se" e "potrebbe" indicano che il prodotto è ben lungi dall'essere maturo.
All'inizio dell'automobile, pur con tutti le problematiche che aveva, sostituivi o il cavallo o le gambe quindi il passaggio seppur problematico era comunque accettato. Adesso che viaggi in superlusso ovattato e coccolato la cui unica scocciatura è rifornire ogni 900km per 3 minuti, bhe la vedo dura che sostituiscano le auto "normali" senza prima aver risolto le problematiche di ricarica/autonomia
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Maggio 31, 2017, 14:46:06 pm |
Global Moderator, V12, 27244 posts |
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alla fine tutte quest "se" e "potrebbe" indicano che il prodotto è ben lungi dall'essere maturo.
All'inizio dell'automobile, pur con tutti le problematiche che aveva, sostituivi o il cavallo o le gambe quindi il passaggio seppur problematico era comunque accettato. Adesso che viaggi in superlusso ovattato e coccolato la cui unica scocciatura è rifornire ogni 900km per 3 minuti, bhe la vedo dura che sostituiscano le auto "normali" senza prima aver risolto le problematiche di ricarica/autonomia
Ecco, questo è proprio l'esempio più calzante: l'automobile è stata inventata come concetto nel 1886, e fino al 1910 è rimasta sostanzialmente un oggetto di nicchia; il salto è avvenuto con la Ford T, nel momento in cui ilo progresso tecnologico ha reso conveniente e accessibile il nuovo mezzo di trasporto, questo ha in brevissimo tempo sostituito completamente la carrozza a cavalli (negli USA almeno, in Europa, anche a causa della guerra, questo processo è iniziato 10 anni dopo). Per l'auto elettrica avverrà lo stesso, il giorno in cui quello che oggi è un prodotto esotico e poco concorrenziale farà quel salto tecnologico che lo porterà ad essere migliore di quello a combustione interna segnerà la fine immediata dell'auto come la conosciamo oggi. Potranno passare 5 anni, forse 10 o 20, ma, ripeto, oramai la strada è segnata.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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fabrizio.b |
saab 9-3 proud owner |
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Maggio 31, 2017, 14:57:21 pm |
Utente standard, V12, 10361 posts |
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Sulle sonde spaziali si usano gli rgt per riscaldare ed alimentare gli strumenti di bordo. Sono dei piccoli e semplici dispositivi con pochi grammi di plutonio all'interno che decadendo emettono calore ed energia( circa 125 watt/h ) . Potrebbero essere delle buone basi su cui sviluppare dei piccoli " core " per alimentare i motori elettrici delle vetture del prossimo futuro. 1 pieno ogni 10 anni 😎
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ARGO RICONOBBE ULISSE , PENELOPE NO . anonimo alessandrino ubriaco fradicio addì 29 settembre anno domini MMXI
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Loggato
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claudio53 |
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Maggio 31, 2017, 14:58:29 pm |
Visitatore, , posts |
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Ecco, questo è proprio l'esempio più calzante: l'automobile è stata inventata come concetto nel 1886, e fino al 1910 è rimasta sostanzialmente un oggetto di nicchia; il salto è avvenuto con la Ford T, nel momento in cui ilo progresso tecnologico ha reso conveniente e accessibile il nuovo mezzo di trasporto, questo ha in brevissimo tempo sostituito completamente la carrozza a cavalli (negli USA almeno, in Europa, anche a causa della guerra, questo processo è iniziato 10 anni dopo). Per l'auto elettrica avverrà lo stesso, il giorno in cui quello che oggi è un prodotto esotico e poco concorrenziale farà quel salto tecnologico che lo porterà ad essere migliore di quello a combustione interna segnerà la fine immediata dell'auto come la conosciamo oggi. Potranno passare 5 anni, forse 10 o 20, ma, ripeto, oramai la strada è segnata.
Il problema è che il "salto tecnologico" per ora non si vede, e potrebbe non arrivare mai. Per cui magari prende corpo l'ipotesi dell'idrogeno, vero che mancano le reti di rifornimento, ma lo stesso vale per la produzione e la distribuzione dell'energia elettrica nelle quantità e potenze richieste da un massivo parco auto elettrico. Per cui secondo me la strada non è ancora segnata.
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Loggato
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Phormula |
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Maggio 31, 2017, 15:11:51 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Il problema è che il "salto tecnologico" per ora non si vede, e potrebbe non arrivare mai. Per cui magari prende corpo l'ipotesi dell'idrogeno, vero che mancano le reti di rifornimento, ma lo stesso vale per la produzione e la distribuzione dell'energia elettrica nelle quantità e potenze richieste da un massivo parco auto elettrico. Per cui secondo me la strada non è ancora segnata.
E probabilmente il rischio di puntare sul cavallo sbagliato fa si che le case non investano pesantemente su una tecnologia specifica ma si limitino a fare un pochino di tutto.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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MRC |
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Maggio 31, 2017, 15:37:32 pm |
Utente standard, V12, 20000 posts |
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E probabilmente il rischio di puntare sul cavallo sbagliato fa si che le case non investano pesantemente su una tecnologia specifica ma si limitino a fare un pochino di tutto.
infatti, prima l'idrogeno era abbastanza in voga nei nuovi concept ma adesso tutti devono star dietro a Tesla che fa le elettriche e se ci riesce lei allora devono farlo tutti pena perdere il mercato (che per adesso son 30k pezzi l'anno, più di nicchia di AlfaRomeo )
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Maggio 31, 2017, 15:55:21 pm |
Global Moderator, V12, 27244 posts |
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A dire la verità il mercato delle auto elettriche sta crescendo al ritmo del 50% all'anno, nel 2011 valeva (a livello mondiale) 50'000 esemplari venduti, nel 2016 ha superato le 750'000 unità. Poi c'è il caso norvegese, dove nel 2016 le auto elettriche hanno raggiunto quasi il 30% delle immatricolazioni...
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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MRC |
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Giugno 01, 2017, 08:49:29 am |
Utente standard, V12, 20000 posts |
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mauring |
Il gas si espande nel vuot(t)o |
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Giugno 01, 2017, 09:15:12 am |
Utente standard, V12, 47002 posts |
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Poi c'è il caso norvegese, dove nel 2016 le auto elettriche hanno raggiunto quasi il 30% delle immatricolazioni...
Per merito di cosa ? Della tecnologia che le ha rese fruibili ed economiche o di qualcos'altro ? Quanti Paesi si possono permettere ciò ? http://www.repubblica.it/esteri/2016/06/14/news/norvegia_energia_pulita-141985283/La Norvegia à il primo produttore di petrolio europeo, con le vendite di greggio che nonostante la caduta del prezzo equivalgono al 45 per cento dell’export e al 20 per cento del prodotto interno lordo. Ma la Norvegia è anche un’economia solida quanto creativa. Ha reagito al crollo del caro-petrolio diversificandosi. E intanto già produce il 90 per cento del suo fabbisogno energetico con le rinnovabili, specie grazie alle turbine mosse dai fiumi sotterranei grazie alle quali Statoil, il gigante energetico pubblico proprietario del più ricco fondo sovrano del mondo, esporta elettricità.
Già oggi, molti incentivi incoraggiano il cittadino norvegese medio a comprare un’auto elettrica, come se non bastasse la diffusa coscienza ambientale quale valore costitutivo. Chi acquista una Tesla, una Leaf, una E-Golf o qualsiasi altra auto elettrica è esentato dalle tasse sul valore dell’auto acquistata, dai costi dei parcheggi e da ogni pedaggio. Anche escludendo il risparmio regalato dalle colonnine per il ‘pieno elettrico’ gratis, parliamo di aiuti in media sui 10mila euro annui per ogni automobilista. Di qui al 2025, ha deciso a oslo il governo della premier conservatrice Erna Solberg appoggiato dalle opposizioni laburista e altre, inizierà il punto di non ritorno. Immatricolazione solo per veicoli (appunto auto, minibus, bus e camion) a emissioni zero, che siano propulsi da motori elettrici o da sistemi a cellule di carburante. Così il regno vuole andare oltre gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati recentemente dal vertice sul clima di Parigi. E ancora: lo Stato spenderà almeno un miliardo di dollari per ‘bicistrade’, cioè autostrade riservate a biciclette.« Ultima modifica: Giugno 01, 2017, 09:19:22 am da mauring »
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baranzo |
Nothing's as it seems! |
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Giugno 01, 2017, 09:19:16 am |
Global Moderator, V12, 27244 posts |
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Appunto, quella norvegese è una scelta politica, evidentemente si è ritenuto che il costo della riconversione elettrica del parco circolante sia inferiore al costo causato dall'inquinamento causato dalle auto alimentate a combustibili fossili. Alla fine risparmiano i ciddadini, risparmia lo stato, e si creano pure posti di lavoro. Proprio scemi i norvegesi.
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“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza.” (G. Orwell, 1984)
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