Patarix |
Alessandro |
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Giugno 27, 2017, 19:53:54 pm |
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Nuovi motori Mercedes: nascono già con l'aiutino elettrico.
Anche la Mercedes, al pari di altri costruttori, ha di recente annunciato piani ambiziosi per un prossimo futuro fatto di auto elettriche, ma i propulsori a benzina e a gasolio saranno comunque ancora a lungo i protagonisti del mercato. A conferma di questa tendenza, la Casa della Stella a tre punte ha presentato nuovi motori a quattro, sei e otto cilindri che saranno adottati a partire dal 2017. I benzina di due e tre litri nascono già con una macchina elettrica a 48 Volt che consente la propulsione ibrida e tutte le unità hanno il medesimo interasse tra i cilindri (90 mm) per poter essere costruiti sulle stesse linee. Inoltre, la cilindrata unitaria è vicina all’ideale (500 cm3) ed è uguale per tipologia di motore (benzina o diesel) per condividere lo sviluppo fluidodinamico, riducendo i tempi e i costi della messa a punto.
Si torna al sei in linea. Il sei cilindri tre litri diesel con turbo a doppio stadio OM 656 deriva dal quattro cilindri due litri OM 654, presentato a marzo e già montato sulla nuova Classe E. Rispetto al V6 il sei cilindri in linea, oltre a essere ineguagliabile quanto a equilibratura, ha il vantaggio, importatissimo di questi tempi, di lasciare spazio accanto al propulsore per piazzare il sistema di depurazione dei gas di scarico subito a valle del turbo. Si tratta di una sorta di laboratorio chimico che, in un unico assieme, comprende il catalizzatore a due vie, l’iniettore per l’additivo AdBlue, il diffusore per miscelare quest’ultimo ai gas di scarico, il filtro antiparticolato e il catalizzatore Scr per gli NOx. A valle di quest’ultimo si trova poi il circuito Egr a bassa pressione, che, al pari di quello ad alta pressione, è dotato di radiatore di raffreddamento. Inoltre, il variatore di fase Camtronic si attiva solo per una trentina di secondi dopo l’avviamento, per aumentare l’incrocio delle valvole, incrementare la temperatura dei gas di scarico e accelerare così il riscaldamento del sistema di abbattimento delle emissioni. Il basamento è di alluminio, mentre i pistoni di acciaio e il rivestimento Nanoslide dei cilindri consentono di ridurre gli attriti. L’incapsulamento degli iniettori, del basamento di alluminio e di altre parti con fonoassorbente limita la rumorosità del motore, che eroga 313 cavalli e 650 Nm.
Il nuovo motore Mercedes sei cilindri 3.0 benzina con unità elettrica. Benzina e corrente Sempre a sei cilindri in linea, ma a benzina: il nuovo motore tre litri M 256 punta a sostituire i V8 sulla prossima Classe S. Peculiarità di questo propulsore, che eroga 408 cavalli e oltre 500 Nm, è la presenza di una macchina elettrica a 48 Volt solidale al volano, che funge da motore e da generatore e consente di eliminare le cinghie frontali e limitare in tal modo la lunghezza del motore, che è simile a quella di un quattro cilindri. La macchina elettrica ha una potenza di 15 kW, aiuta il sei cilindri ai regimi più bassi e consente di recuperare energia nei rilasci e di avviare rapidamente e silenziosamente il motore. La sovralimentazione comprende un turbo principale e uno elettrico, che agisce ai bassi regimi: l’adozione di quest’ultimo è stata possibile grazie alla rete a 48 Volt, che non ha problemi a fornire i 5 kW necessari. Per lo stesso motivo è stato adottato il compressore elettrico per il climatizzatore, che così può funzionare anche quando il motore è spento, nei rilasci e ai semafori. Il sistema di abbattimento delle emissioni è posto a ridosso del turbo per la massima efficienza, mentre il filtro antiparticolato (una novità per i benzina, necessaria per rispettare le norme Euro 6 C per i motori a iniezione diretta) è piazzato sotto il pianale. Data la maggior temperatura dei gas di scarico rispetto ai motori a gasolio, le periodiche rigenerazioni si compiono con maggior facilità.
Supera i 100 kW/litro. Il due litri M 264 a quattro cilindri segue la stessa filosofia del fratello maggiore a sei cilindri, ma qui la macchina a 48 Volt è del tipo più semplice, è posta accanto al propulsore ed è azionata da una cinghia, come un normale alternatore. Anche questa è in grado di aiutare il benzina ai regimi più bassi, con una coppia di circa 100 Nm, di avviarlo rapidamente e di recuperare energia nei rallentamenti, immagazzinandola nella batteria dedicata. Grazie al turbo la potenza specifica del nuovo due litri Mercedes supera i 100 kW/litro (136 CV/litro) e il rendimento è elevato grazie all’alzata delle valvole di aspirazione regolabile su due livelli e alla fasatura variabile, che consente di far funzionare il motore ai bassi carichi secondo il ciclo Miller (come nell’Atkinson dei motori aspirati, la fase di compressione è più breve di quella di espansione). Da segnalare anche il turbo twin scroll, gli iniettori piezoelettrici e il filtro antiparticolato. Visto che questo motore punta a rimpiazzare il V6 tre litri, sono presenti i contralberi di equilibratura (montati su cuscinetti a sfere per limitare l’assorbimento di potenza) e i supporti del motore di materiale sintetico, che consentono di filtrare una parte delle vibrazioni che si trasmettono al corpo vettura.
Un otto che va a quattro. Il quattro litri V8 biturbo M176 eroga 476 cavalli e 700 Nm già a 2.000 giri ed è caratterizzato dal funzionamento modulare: ai bassi carichi e fino a 3.250 giri le valvole dei cilindri 2, 3, 5 e 8 vengono chiuse e si disattivano le relative iniezione e accensione. In tal modo il rendimento aumenta sensibilmente perché con soli quattro cilindri il motore deve funzionare a carico maggiore. Se si accelera di più o se si sale di giri, in pochi millisecondi si riattiva il funzionamento normale. I due turbocompressori sono posti all’interno della V dei cilindri, in modo da ridurre il ritardo di risposta, ricevere i gas più caldi e favorire il funzionamento dei catalizzatori a tre vie, piazzati subito a ridosso dei turbo. Il filtro antiparticolato è invece posto sotto il pianale.Fonte: http://www.quattroruote.it/news/tecnica/2016/10/31/nuovi_motori_mercedes_nascono_gia_ibridi.html
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