ma è proprio l'italiano medio che è cosi.

in ogni comunità, lavorativa o abitativa.

invidioso e basta.

Si distingue anche per gli evasori... 

Ne conosco tanti che parevano onesti, e poi è bastato guardare le dichiarazioni dei redditi (del 2005, quelle famose "scappate" dall'agenzia delle entrate  ) per capire come inculano lo Stato alla grandissima.

A me pare incomprensibile che uno si vergogni del suo essere benestante, se i soldi li ha fatti onestamente. Non capisco lo scopo di nasconderlo e vivere come un barbone. Per far contenta la gente ? 

Non ci credo.

Si, le famose dichiarazioni dei redditi del 2005 sono entrate nella leggenda.
Il mio vicino di casa, libero professionista (progettista nel settore edile), ai tempi girava in BMW Serie 7, moglie casalinga, due figli all'università... reddito dichiarato meno di 5000 Euro.

 

E vi ricordate il pistoniano tutto casa e chiesa neocatecumenale, agente immobiliare che sfornava figli a iosa e girava in A4 e Sharan ?

Non mi ricordo se avesse dichiarato ZERO o 1000 euro.

Ma con una bella preghierina al suo dio si metteva a posto la coscienza.

D'altra parte basta vedere le dichiarazioni in generale: le cifre fanno pena, un impiegato è tra i piu' ricchi di ogni comune. 

Esatto, infatti quando vedo in TV i pensionati che si lamentano che con 500 Euro di pensione minima non riescono ad arrivare a fine mese, mi verrebbe da rispondere "come, ci sono un sacco di artigiani, liberi professionisti, contadini ... che vivono benissimo con molto meno".

E puntualmente, sotto alle elezioni, di tutto si parla fuorché di stanare l'evasione fiscale, perché ormai perseguire seriamente l'evasione vuol dire perdere di botto il 50% degli elettori.

E' una di quelle situazioni all'italiana, cane che si morde la coda.
Probabilmente nel momento in cui si dovesse combattere seriamente l'evasione fiscale, il paese si fermerebbe.
Perchè ad evadere non sono solo i lavoratori autonomi, anche i dipendenti, se possono non pagare l'iva e quindi avere in automatico uno sconto aggiuntivo di oltre il 20% su un bene o servizio, non è che si tirano indietro. Bisognerebbe lavorare su due fronti, da una parte combattere evasione ed elusione, dall'altra ridurre la pressione fiscale, che ha raggiunto livelli insostenibili.
Invece, per le logiche della nostra classe politica oggi, maggiori entrate significherebbero più soldi da sprecare.

c era un articolo interessante tempo fa che confrontava lo squilibrio tra reddito e parco auto ; Bolzano si distingue
www.lastampa.it/2015/04/13/italia/cronache/poveri-ma-con-i-macchinoni-kTCEqWXvSkGjpd0jh8RMQP/pagina.html

Non ho alcun dubbio...

L'unica soluzione è eliminare il contante ed utilizzare solo transazioni elettroniche tracciabili (al netto delle valute virtuali).

Con la differenza che se incasso 100€ in moneta fisica ne incasso 100, se ne incasso 100 tramite pagamento elettronico ne incasso tra 98 e 99 a causa delle commissioni della ditta emettritrice. Qualche miliardo in più regalato ai soliti noti.

E' solo questione di normativa.  La banca per la quale lavoro non fa pagare né i bonifici online né le operazioni mediante carta, né i prelievi contante (anche se questo non importerebbe più).  Anzi, da qualche anno in diversi casi applichiamo commissioni sui versamenti e prelievi in contante effettuati fisicamente allo sportello (gratis invece se fatti sugli ATM), proprio per disincentivare l'uso del contante (che ha un COSTO per le banche).  E' una scelta.  Siccome non facciamo beneficienza, potrebbero farlo anche gli altri, e basterebbe imporlo per legge.

Non fa pagare commissioni a chi effettua il pagamento, ma chi il pagamento lo riceve una commissione all'emettitore la paga comunque, correggimi se sbaglio.

Dipende se si parla di bancomat o carta di credito
Nel primo caso ci sono diversi intermediari che hanno costi nulli o minimi.
Nel secondo caso il grosso della stecca se lo prende il circuito...CartaSi o AmEx

Bonifico: no
Bancomat: dipende.  L'esercente può dover pagare il servizio (cioè l'avere la macchinetta). Però ha i soldi immediatamente disponibili in conto anziché dover custodire e versare il contante (con costi e rischi connessi).   Nel momento in cui non dovesse più gestire il contante, i costi sarebbero certamente inferiori a quelli odierni (sia di chi usa entrambe le metodologie, sia di chi usa solo contanti).
Carte: ad oggi si paga, ma (e lo si vede in altri paesi) se l'utilizzo fosse più diffuso i costi sarebbero molto inferiori.