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claudio53 |
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Gennaio 29, 2018, 13:10:47 pm |
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Studia un po' di storia.... già dalla presa del potere il partito nazionalsocialista, Hitler ed accoliti si distinsero per l'uso metodico della violenza e della discriminazione. Suvvia...
E' come dice Mattarella sul fascismo, le leggi razziali e la guerra furono il punto di arrivo inevitabile viste le premesse.
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Loggato
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Phormula |
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Gennaio 29, 2018, 14:25:31 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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E' facile degnerare nella fantastoria, ma la politica di austerity imposta alla Germania dopo la fine della prima guerra mondiale, legata a risarcimenti di guerra assurdi, seguita da quella, sempre di austerity, adottata dal governo tedesco dopo la crisi del '29, che aveva affondato l'economia tedesca dopo che si era faticosamente ripresa, generarono un malcontento tra la popolazione che portò molti voti al partito nazista. Su tutto la percezione che gli ebrei avessero aprofittato della crisi per arricchirsi. Un'altra grossa mano la diedero le grandi famiglie che allora controllavano le principali aziende tedesche.
Sull'automobile, Hitler, che a differenza di Mussolini (alfista fanatico) non aveva nemmeno la patente e non sapeva guidare, promosse la realizzazione della Volkswagen con i soldi delle alre case (il progetto venne finanziato dalla RDA, l'associazione dei costruttori tedeschi). In realtà non sapremo mai fin dove arrivò Porsche, che aveva cominciato a studiare una vettura economica molto prima che il nazismo facesse sua l'idea, ma non trovava nessuno che gli finanziasse il progetto, e a che punto e soprattutto a seguito di cosa Hitler si innamorò dell'idea e la fece sua. Quel che è certo è che Porsche approfittò delle sue conoscenze per approcciare il dittatore. Poi, a guerra finita, chiaramente tutti i protagonisti superstiti avevano interesse a starne fuori.
Dopo la guerra, per cedere a Volkswagen i diritti del Maggiolino, la famiglia Porsche (che ne deteneva la proprietà intellettuale), chiese una royalty di un marco per ogni vettura venduta e l'esclusiva della distribuzione in alcuni paesi europei, tant'è che ancora oggi in Europa sono il più grosso distributore del gruppo VAG. E questa attività è separata da quella della produzione di automobili, dove invece la famiglia è solo azionista. La stessa cosa venne fatta con la radio, con la realizzazione di apparecchi economici, in modo tale che ogni famiglia ne avesse uno.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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claudio53 |
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Gennaio 29, 2018, 14:49:37 pm |
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E' facile degnerare nella fantastoria, ma la politica di austerity imposta alla Germania dopo la fine della prima guerra mondiale, legata a risarcimenti di guerra assurdi, seguita da quella, sempre di austerity, adottata dal governo tedesco dopo la crisi del '29, che aveva affondato l'economia tedesca dopo che si era faticosamente ripresa, generarono un malcontento tra la popolazione che portò molti voti al partito nazista. Su tutto la percezione che gli ebrei avessero aprofittato della crisi per arricchirsi. Un'altra grossa mano la diedero le grandi famiglie che allora controllavano le principali aziende tedesche.
Sull'automobile, Hitler, che a differenza di Mussolini (alfista fanatico) non aveva nemmeno la patente e non sapeva guidare, promosse la realizzazione della Volkswagen con i soldi delle alre case (il progetto venne finanziato dalla RDA, l'associazione dei costruttori tedeschi). In realtà non sapremo mai fin dove arrivò Porsche, che aveva cominciato a studiare una vettura economica molto prima che il nazismo facesse sua l'idea, ma non trovava nessuno che gli finanziasse il progetto, e a che punto e soprattutto a seguito di cosa Hitler si innamorò dell'idea e la fece sua. Quel che è certo è che Porsche approfittò delle sue conoscenze per approcciare il dittatore. Poi, a guerra finita, chiaramente tutti i protagonisti superstiti avevano interesse a starne fuori.
Dopo la guerra, per cedere a Volkswagen i diritti del Maggiolino, la famiglia Porsche (che ne deteneva la proprietà intellettuale), chiese una royalty di un marco per ogni vettura venduta e l'esclusiva della distribuzione in alcuni paesi europei, tant'è che ancora oggi in Europa sono il più grosso distributore del gruppo VAG. E questa attività è separata da quella della produzione di automobili, dove invece la famiglia è solo azionista. La stessa cosa venne fatta con la radio, con la realizzazione di apparecchi economici, in modo tale che ogni famiglia ne avesse uno.
I francesi pagarono senza tante storie i debiti di guerra della guerra franco-prussiana del 1870. Per questo furono molto duri dopo la I guerra mondiale. E il fatto che molti paesi (non l'Unione Sovietica, ma quello che hanno fatto i tedeschi in Russia è secondo solo all'olocausto) abbiano concesso uno sconto per i debiti di guerra della II guerra mondiale è un po' una vergogna per i tedeschi e il loro orgoglio.
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pg |
"Forse tu non pensavi ch’io löico fossi!" |
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Gennaio 29, 2018, 15:24:35 pm |
Utente standard, V12, 12456 posts |
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E' facile degnerare nella fantastoria, ma la politica di austerity imposta alla Germania dopo la fine della prima guerra mondiale, legata a risarcimenti di guerra assurdi, seguita da quella, sempre di austerity, adottata dal governo tedesco dopo la crisi del '29, che aveva affondato l'economia tedesca dopo che si era faticosamente ripresa, generarono un malcontento tra la popolazione che portò molti voti al partito nazista. Su tutto la percezione che gli ebrei avessero aprofittato della crisi per arricchirsi. Un'altra grossa mano la diedero le grandi famiglie che allora controllavano le principali aziende tedesche.
Sull'automobile, Hitler, che a differenza di Mussolini (alfista fanatico) non aveva nemmeno la patente e non sapeva guidare, promosse la realizzazione della Volkswagen con i soldi delle alre case (il progetto venne finanziato dalla RDA, l'associazione dei costruttori tedeschi). In realtà non sapremo mai fin dove arrivò Porsche, che aveva cominciato a studiare una vettura economica molto prima che il nazismo facesse sua l'idea, ma non trovava nessuno che gli finanziasse il progetto, e a che punto e soprattutto a seguito di cosa Hitler si innamorò dell'idea e la fece sua. Quel che è certo è che Porsche approfittò delle sue conoscenze per approcciare il dittatore. Poi, a guerra finita, chiaramente tutti i protagonisti superstiti avevano interesse a starne fuori.
Dopo la guerra, per cedere a Volkswagen i diritti del Maggiolino, la famiglia Porsche (che ne deteneva la proprietà intellettuale), chiese una royalty di un marco per ogni vettura venduta e l'esclusiva della distribuzione in alcuni paesi europei, tant'è che ancora oggi in Europa sono il più grosso distributore del gruppo VAG. E questa attività è separata da quella della produzione di automobili, dove invece la famiglia è solo azionista. La stessa cosa venne fatta con la radio, con la realizzazione di apparecchi economici, in modo tale che ogni famiglia ne avesse uno.
La Volkswagen (il maggiolino si è chiamato così solo verso gli anni '60) è nata da una delle colossali truffe fatte dai nazisti a danni dei lavoratori tedeschi: non avevano i soldi per aprire la fabbrica, e quindi costrinsero i lavoratori ad accolarsi un prestito forzoso, una quota settimanale da accantonare in cambio di un'auto che non era ancora prodotta e mai lo fu prima della guerra. Alla fine, l'auto debuttò al salone di Berlino nel 1939 e fu subito convertita per farne mezzi militari.
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Digital computers = people who count on their fingers
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Loggato
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Velo |
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Gennaio 29, 2018, 15:25:08 pm |
Utente standard, V12, 5838 posts |
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I francesi pagarono senza tante storie i debiti di guerra della guerra franco-prussiana del 1870. Per questo furono molto duri dopo la I guerra mondiale. E il fatto che molti paesi (non l'Unione Sovietica, ma quello che hanno fatto i tedeschi in Russia è secondo solo all'olocausto) abbiano concesso uno sconto per i debiti di guerra della II guerra mondiale è un po' una vergogna per i tedeschi e il loro orgoglio.
"quello che hanno fatto i tedeschi in Russia è secondo solo all'olocausto": non è che i Russi siano stati degli angioletti, eh... per rimanere alla IIWW, in Germania han fatto porcherie inenarrabili... ma se vuoi possiamo partire dal 1917... e finire col polonio...
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claudio53 |
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Gennaio 29, 2018, 15:36:35 pm |
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"quello che hanno fatto i tedeschi in Russia è secondo solo all'olocausto": non è che i Russi siano stati degli angioletti, eh... per rimanere alla IIWW, in Germania han fatto porcherie inenarrabili... ma se vuoi possiamo partire dal 1917... e finire col polonio...
L'armata rossa ha la scusante che ha reagito all'invasione, stessa debole giustificazione delle bombe di Hiroshima e Nagasaki in campo americano. Poi non hanno potuto fare peggio dei tedeschi, di tedeschi non ne erano rimasti abbastanza per pareggiare i russi massacrati ! Comunque Stalin per il "suo" popolo non è stato meglio, ne ha fatti fuori a milioni, dalla carestia imposta in Ucraina alle varie minoranze spostate di migliaia di km. E ancora, mai detto che i sovietici (o i russi) siano degli angioletti, la stesso patto Ribbentrop-Molotov era una infamia di prima grandezza. E anche Putin non è un angioletto, ma almeno ha le idee chiare e penso sia meglio per tutti.
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Phormula |
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Gennaio 29, 2018, 15:54:59 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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La Volkswagen (il maggiolino si è chiamato così solo verso gli anni '60) è nata da una delle colossali truffe fatte dai nazisti a danni dei lavoratori tedeschi: non avevano i soldi per aprire la fabbrica, e quindi costrinsero i lavoratori ad accolarsi un prestito forzoso, una quota settimanale da accantonare in cambio di un'auto che non era ancora prodotta e mai lo fu prima della guerra. Alla fine, l'auto debuttò al salone di Berlino nel 1939 e fu subito convertita per farne mezzi militari.
La Kubelwagen arrivò sul fronte solo nel 1941, anche perchè lo stabilimento era ancora in costruzione nel 1939. Tra parentesi lo stabilimento VW venne costruito da operai italiani, in gran parte del sud, cortesia di Mussolini. Ovviamente gli italiani si comportavano di italiani e dopo che le prime ragazze tedesche rimasero incinte e partorirono bimbi con i capelli e gli occhi scuri, gli italiani furono confinati e venne loro impedito di muoversi liberamente, con la scusa della guerra e "per la loro sicurezza". Di questi operai ne conobbi personalmente uno, abruzzese. I film di guerra che mostrano i tedeschi che invadono la Polonia a bordo delle Kubelwagen sono un falso storico. Le nefandezze furono commesse da tutte le parti, un cappellano dell'esercito tedesco di fronte allo sterminio degli ebrei nelle attuali repubbliche baltiche, operato dalla popolazione locale all'arrivo dei tedeschi per impossessarsi delle case e degli averi degli ebrei, scrisse nel suo diario più o meno così "è chiaro che gli ebrei vadano sterminati, ma non è così che si fa". Non per giustificare i tedeschi, ma "A' la guerre comme à la guerre" è valso per tutti.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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claudio53 |
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Gennaio 29, 2018, 16:05:27 pm |
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La Kubelwagen arrivò sul fronte solo nel 1941, anche perchè lo stabilimento era ancora in costruzione nel 1939. Tra parentesi lo stabilimento VW venne costruito da operai italiani, in gran parte del sud, cortesia di Mussolini. Ovviamente gli italiani si comportavano di italiani e dopo che le prime ragazze tedesche rimasero incinte e partorirono bimbi con i capelli e gli occhi scuri, gli italiani furono confinati e venne loro impedito di muoversi liberamente, con la scusa della guerra e "per la loro sicurezza". Di questi operai ne conobbi personalmente uno, abruzzese. I film di guerra che mostrano i tedeschi che invadono la Polonia a bordo delle Kubelwagen sono un falso storico.
Le nefandezze furono commesse da tutte le parti, un cappellano dell'esercito tedesco di fronte allo sterminio degli ebrei nelle attuali repubbliche baltiche, operato dalla popolazione locale all'arrivo dei tedeschi per impossessarsi delle case e degli averi degli ebrei, scrisse nel suo diario più o meno così "è chiaro che gli ebrei vadano sterminati, ma non è così che si fa". Non per giustificare i tedeschi, ma "A' la guerre comme à la guerre" è valso per tutti.
Non è che tutti abbiano le stesse responsabilità, anche nel caso che tu citi, un conto è l'antisemitismo incontrolalto dei livelli bassi della popolazione, altro è l'organizzazione da parte dello stato di una gigantesca macchina di sterminio, pianificata ed eseguita nel corso di anni.
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Phormula |
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Gennaio 29, 2018, 16:19:16 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Non è che tutti abbiano le stesse responsabilità, anche nel caso che tu citi, un conto è l'antisemitismo incontrolalto dei livelli bassi della popolazione, altro è l'organizzazione da parte dello stato di una gigantesca macchina di sterminio, pianificata ed eseguita nel corso di anni.
Non ho detto questo nè voglio assolvere fascisno e nazismo, anzi me ne guardo bene. Voglio solo dire che in una guerra l'unica regola è che non ci sono regole e la coscienza pulita al 100% non ce l'ha nessuna delle parti.
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pg |
"Forse tu non pensavi ch’io löico fossi!" |
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Gennaio 29, 2018, 16:22:23 pm |
Utente standard, V12, 12456 posts |
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Non ho detto questo nè voglio assolvere fascisno e nazismo, anzi me ne guardo bene. Voglio solo dire che in una guerra l'unica regola è che non ci sono regole e la coscienza pulita al 100% non ce l'ha nessuna delle parti.
Un conto è la guerra, altro conto è ancora l'uso sitematico della truffa di stato che è il mezzo, insieme alla violenza di stato che consente alle dittature di autosostenersi. Con buona pace dei chs di turno
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Digital computers = people who count on their fingers
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Loggato
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Phormula |
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Gennaio 29, 2018, 16:27:26 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Un conto è la guerra, altro conto è ancora l'uso sitematico della truffa di stato che è il mezzo, insieme alla violenza di stato che consente alle dittature di autosostenersi. Con buona pace dei chs di turno
Lo scopo di una dittatura infatti è perpetuarsi nel tempo. Obiettivo che viene raggiunto attraverso il consenso popolare (e da questo punto di vista non c'è niente di meglio di un "nemico" o di un "complotto contro") e la messa al silenzio degli oppositori. Da questo punto di vista le dittature, che siano di destra o di sinistra, si equivalgono.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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mastiff |
mir |
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Gennaio 29, 2018, 16:50:15 pm |
Utente standard, V12, 5295 posts |
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Non ho detto questo nè voglio assolvere fascisno e nazismo, anzi me ne guardo bene. Voglio solo dire che in una guerra l'unica regola è che non ci sono regole e la coscienza pulita al 100% non ce l'ha nessuna delle parti.
la guerra è guerra e i crimini contro l'intera umanità sono una vergogna per i tedeschi che non verrà mai dimenticata
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L'amore è una farfalla:se la stringi troppo muore; troppo poco e vola via. (Anonimo)
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Phormula |
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Gennaio 29, 2018, 17:43:21 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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la guerra è guerra e i crimini contro l'intera umanità sono una vergogna per i tedeschi che non verrà mai dimenticata
Ed è giusto che non venga dimenticata. Io non ho mai condiviso il famoso discorso di Adenauer.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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