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Velo
Marzo 20, 2018, 11:57:44 am
Utente standard, V12, 5791 posts
Mi permetto di fare un semplice copincolla da LLCC...

VARANO: THE CHALLENGE IS BACK!

Come diversi di voi avevano intuito, al termine della stagione scorsa ero un po’ demotivato. Avevo dovuto saltare la tappa regina, Rijeka, a Misano con l’endurance mi ero divertito tantissimo, ma poi a Varano avevo sbiellato e al Mugello mi ero trovato con una macchina inguidabile e con una serie di problemi ed intoppi.

L’anno scorso ho fatto delle scelte errate in termini di sviluppo della macchina e di conseguenza ho speso tanto e mi sono divertito poco. Evidentemente l’età e l’esperienza non portano consiglio, almeno a me.

Ho passato l’inverno tentando di rimettere insieme i cocci. Una settimana prima di Varano era in programma la sessione di test segreti, quando è saltata per via del meteo sono stato quasi contento.
Nel frattempo lo spacciatore di scimmie Fortizia mi aveva detto che avrebbe noleggiato una Radical per un paio di turni a Varano, in quanto la sua Fortmobile non era ancora pronta. MMMmmmmmhhhhh….. che faccio, mi informo per gli altri due turni? CeRRRRRRRRtooo che mi informo, chi se la fa scappare un’occasione così? Detto fatto, un paio di telefonate con Marcello, un paio di mail con Alessandro Breveglieri di Monzagarage, decisione presa; qualche settimana fa io e Marcello siamo andati a Lissone a verificare se i nostri culoni entrassero nel sedile: certo che sì! Verificato che la posizione di guida buona per entrambi, visitiamo l’officina (sebbene il termine “officina” sia decisamente riduttivo) di Monzagarage, sbavando su LMP, Radical RXC, Atom, sfilatini, Ferrari, Lambo, giapponesi toste, c’è di tutto, il paese dei balocchi per qualsiasi pistonhead.

VENERDI 16

Contrariamente al solito, non posso arrivare per cena causa altri impegni. Parto alle 20.15, senza carrello, sull’A26 non ci sono tutor, zero traffico, musica a palla e due messaggi con gli amici mi fanno passare in fretta il tempo. Sebbene sia piuttosto preoccupato di dover girare l’indomani con la Radical sul bagnato, sono allegro, felice di riincontrare le solite brutte facce. Arrivo intorno alle 22, in tempo per dolce e caffè. Annuso mezzo grappino al tavolo con Alessandro ed il suo giovanissimo meccanico Luca, parlando di motorsport in generale, Italia vs UK in particolare. Poi passo a fare due chiacchiere al tavolone con tutti gli altri, quindi a nanna. Come al solito prima di girare fatico a prendere sonno e mi sveglio diverse volte.

SABATO 17

Alle 6 sono già in piedi, alle 6 e mezza colazione al banco perché la sala non è ancora pronta (no problem, tanto lo stomaco è chiuso). Alle 7 e un quarto sono in paddock, dove conosco llenguit. La mia Megabusa è già stata messa in box dai fidi Davide &Carmine, Alessandro e Luca scaricano la SR3, io scarico tutta la mia mercanzia sufficiente ad aprire un negozio di ferramenta e ricambi. OPL veloci alle 9.20, sulla Radical ci sono delle stradalissime Uniroyal (courtesy of DB1973: grazie Davide!). Sono abbastanza preoccupato, Alessandro mi ripete le ultime istruzioni, mentre una vocina mi ripete "ma chi te l'ha fatto fare?"

OPL veloci - Radical

Ovviamente spengo il motore un paio di volte uscendo dal box. Come sempre, appena entro in pista mi tranquillizzo un po’. Faccio i primi giri con cautela, cambiando a regimi non elevati, provo la frenata, le sensazioni in curva. Magari farò una descrizione più approfondita in altro post dedicato, ma quello che posso certamente sintetizzare è che la macchina è facile e molto sincera, molto comunicativa e progressiva, ed il paio di volte che mi tocca fare correzioni (in frenata o ingresso) assolutamente docile. Cerco di seguire le traiettorie “da bagnato” come consigliato da Franco e come ben esemplificato nel video di Farlock dell’anno scorso. Finisco la Opl percorrendo un giro in più (la goduria mi ha impedito di vedere la prima bandiera a scacchi), vado a leggere i tempi e vedo con soddisfazione che le Uniroyal hanno fatto il loro dovere: 2° tempo, a meno di un secondo da DB1973. Avrei dovuto fare anche il primo turno cronometrato, ma il timore che il tempo peggiori e la considerazione che a me punti Open non servono, mentre a Marcello sì, ci fanno decidere che il 1° turno cronometrato lo farà Marcello con la Radical ed io con la mia Megabusa.

1° turno crono 10.30 – 11.00 - Megabusa

Le mie Toyo posteriori erano abbastanza consumate, quindi Carmine mi fa montare una coppia nuova (grazie Elena!). Purtroppo sono proprio nuove di zecca, e ci vogliono molti giri prima che la patina distaccante se ne vada. Difficilissimo guidare col culo che scivola da tutte le parti appena tocchi il gas, anche sul dritto. Però sono soddisfattissimo del tempo: fra le superlight ho davanti solo Dario e Lippo (quest’ultimo per due decimi).

2° turno crono 12.00 – 12.30 - Radical

Risalgo sulla Radical. La pista è praticamente asciutta, purtroppo però manteniamo le Uniroyal anziché montare le Kuhmo e questo mi penalizza decisamente nei tempi. Non ricordo se l’assetto da bagnato sia stato modificato. Però, casso, che divertimento! Dopo tre giri le gomme sono in pappa, la tipica sensazione dei tasselli che flettono è netta, ma la macchina rimane assolutamente sincera e prevedibile. Mi fermo al volo ai box per regolare la pressione e proseguo. Probabilmente ostacolo un paio di volte qualcuno, e me ne scuso: in effetti la visibilità negli specchi è molto limitata quando chi è dietro è vicino, e questo mi fa ricordare che più di una volta ho lanciato improperi al pilota “titolare” di questa macchina. Quando mi fermo e scendo, non vedo l’ora di concordare un nuovo noleggio per questo gioiello.

Pranzo leggerissimo, devo ancora fare le due garette “Seven”. Chiacchiero un po’ con Taglio (che ormai viene solo alla tappa di Varano, e rigorosamente in diesel, perché la Lotus consuma troppo) ed altri amici che da tempo non vedevo (the pistonians, NDR).

1^ manche Trofeo Seven – 14.40 – 15.00 - Megabusa

Da quest’anno la formula è cambiata: non sono ammesse solo le nobili Cagheram, ma anche qualsiasi plebeissima baracca inglese che abbia più o meno la forma di una Seven, e anche quelle che non ce l’hanno (Fury et similia). Inoltre la durata è più o meno raddoppiata: da 7/8 giri si è passati a 20 minuti che, posso assicurare, su queste baracche sono faticosi. In schieramento di partenza sono penultimo, in quanto ho fatto solo il turno bagnato. Purtroppo sull’asciutto sono decisamente lento, faccio un solo sorpasso, presto mi trovo nel deserto dei tartari, poi la stanchezza mi fa calare il ritmo e rischio di perdere il terzultimo posto (conquisto però il sia il penultimo tempo che l’onta del doppiaggio da parte dei primi due). Il nuovo assetto è decisamente più facile e sincero di quello dell’anno scorso; anche se da mettere a punto (alla prima esse il posteriore va a tampone ed ho sottosterzo quasi ovunque), mi diverto però alla guida.

2^ manche Trofeo Seven – 16.30-16.50 – Megabusa

Carmine mi ha modificato assetto e pressioni. La griglia rimane la stessa. Questa volta riesco a rimanere un po’ più vicino a quelli davanti, alla parabolica cerco di infilarmi all’interno di Dario ma lui, cattivissimo, quasi mi passa sul muso. Al giro successivo, sempre alla parabolica, gli sono ancora vicino, e lui, in uscita, si intraversa e cerca di baciarmi la fiancata destra… scarto a sinistra di puro istinto e gli sono davanti. Ovviamente mi aspetto che mi attacchi, ma ha modificato l’assetto ed è chiaramente in difficoltà rispetto alla 1^ manche e, al terzo passaggio alla parabolica, lo vedo negli specchi infilarsi in sabbia. Bandiera rossa.

Ci riallineiamo in pitlane, con l’ordine di rientrare distaccati di otto secondi l’uno dall’altro...la bagarre andrebbe a farsi friggere! Poi l’ordine viene modificato in “3 secondi di distacco”. Vabbè. Ma al rientro (che prevede, come la partenza originaria, un giro di lancio senza sorpassi) il mitico Roberto che entra per primo molto astutamente (incredibile da parte sua), rallenta molto e ricompatta completamente il gruppo. Yeeeaaaahhhhh!!!! Via alle danze once again!!! Questa volta non riesco a rimanere vicino a quelli davanti, ma fra ritiri ed errori altrui mi ritrovo in buona posizione. Herby, decisamente più veloce di me, viene attardato da problemi di motore e lo passo facilmente. I suoi problemi si risolvono, ed iniziano i miei: rinviene velocissimo, alla Ickx può attaccarmi, io invece mi attacco al lato sinistro della pista ed ai freni, risultato: vado lungo alla grande, attraversando tutta la pista quasi perpendicolarmente ed arrivando nel verde mentre aspetto che finisca quello che aveva cominciato Dario: sfondarmi la fiancata destra… invece lui, essendo più bravo di me, riesce ad incrociare elegantemente la traiettoria ed a lasciarmi con un palmo di naso. A pochi giri dal termine mi trovo in quarta posizione con una bella Cat blu con tanto di capottina che, grazie anche a mio cedimento fisico, rientra rapidamente su di me… gli ultimi tre giri sono semplicemente epici: vedo i suo fanaloni far capolino nel mio specchio destro ed in quello sinistro, nel misto è più veloce lui, nella esse veloce sono io a guadagnare buoni metri. Tengo traiettorie difensivissime, entrando in curva sempre molto stretto, comincio ad accumulare piccoli errori, che però non sono sufficienti a che lui mi sorpassi. Fa tempi leggermente migliori dei miei, ma la mia Megabusa è diventata più larga di una Radical. Passiamo il traguardo 3 decimi l’un dall’altro. Nel giro di raffreddamento lo faccio affiancare ed i gesti di congratulazioni che ci scambiamo probabilmente fanno pensare ai commissari che ci vedono che siamo afflitti da parkinson estremo aggravato da delirium tremens.

Paddock

Vado a scusarmi con Herby per la mia cazzata, poi mi informo su chi guidi la Cat blu e dove sia. Mi dicono chiamarsi Mario Ricotti e che si trova all’angolo opposto del paddock. Mi avvio attraversando il paddock in diagonale. Lungo la stessa diagonale ma in direzione contraria, vedo un gentleman driver sorridente e pure meno giovanotto di me; ci guardiamo ed esclamiamo “sei tu!”, ci abbracciamo festeggiando neanche avessimo segnato assieme il gol vincente nella finale della Champions’, mancano proprio solo un paio di lacrimucce di emozione. Il divertimento di quei tre giri è stato reciproco e sarebbe valso da solo la giornata, ed altrettanto vale lo spirito per cui il godimento è uguale per entrambi, entrambi parimenti vincenti.

Cena , premiazione e dopocena

Fuori dal ristorante quattro chiacchiere con Daniele: si percepisce la passione e l’impegno in quello che fa, e purtroppo si capisce anche che nelle piste italiane è merce rara.

Cenare in paddock è sempre un’ottima idea: a fine giornata si è stanchi, si devono magari ricaricare le masserizie; dover correre per rispettare gli orari è una rottura di scatole. Varano offre l’invidiabile possibilità di fare le cose con calma, di non dover spostare baracche/carrelli immediatamente, e se uno volesse farsi una doccia l’albergo è comunque a due passi. Inoltre l’ambiente è ampio e confortevole, il personale gentile, disponibile e simpatico, si mangia bene ed in tempi corretti. Cosa chiedere di più?

Peccato che alla premiazione metà delle coppette rimangano non assegnate: non certo per la coppa in sé, ma perché anche la cena “è challenge”, l’adrenalina scende, e si è tutti meno tesi che durante la giornata. Durante la premiazione do un’occhiata all’orologio… 21.30, ma a me sembrano le due di notte, sono stanchissimo. Ci trasferiamo in albergo, ed ecco la “losnata” della tappa: aggancio il carrello ma mi dimentico di togliere il suo freno a mano. Risultato: strappo il cavo di sicurezza e soprattutto quello elettrico… il carissimo Ermax mi da una mano nel rimediare e riattaccare il carrello. Grazie!
In albergo ci sbattiamo sui divani delle veranda, assaggiamo un liquore francese che FrancoZ ci spaccia per pregiatissimo e sofisticato, anche se i più sembrano perplessi… Willis, Dario e Farlock concludono la serata leggermente alterati, ma in anni di challenge abbiamo visto cose peggiori, cose che voi umani…
Ottovolante dorme stravaccato su un divano per tre ore, io solo una. Via, a nanna!

DOMENICA 18

Corroborante doccia, colazione, bagagli, ultime chiacchiere e saluti. Parto, il mio carrello è senza luci posteriori, ma nessuno mi tampona. Cruise control a 90 all’ora, radio, sorrido.

Ringraziamenti

FrancoZ, OrtegaZ, OttovolanteZ, SatzZ, AlessiaZ: perfetti

Daniele & staff: come sopra

Alessandro Breveglieri & Luca, Marcello Fortizia: grazie per avermi permesso di GODERE guidando un mezzo da sogno, “prima” ero piuttosto preoccupato di aver magari fatto una scelta al di sopra delle mie capacità, ora sono deciso a ripetere l’esperienza (anche non essendo all’altezza).

Davide & Carmine: grazie, mi state facendo riconciliare con Megabusa!

MacAuto's boys & GIRL, the Santillis: come faremmo senza di voi?

Mario Ricotti: TVB!!! e grazie ancora per quei tre giri da sogno...

Taglio (Dogui, NDR) & Friends: bello rivedervi, vi aspetto anche a Cremona!

Grazie a tutti, a chi corre, a chi non corre, a chi viene sempre e a chi è venuto per la prima volta.

E un grosso in bocca al lupo a chi ha avuto problemi meccanici o di guardrail: non è piacevole, lo so per esperienza, ma poi passa.


Note serie

Questa volta l’ha detto anche BernieZ: giornata eccezionale. Dal meteo che è stato ben più clemente di quanto minacciava, ai tempi rispettati, al comportamento in pista nonostante il livello di “grinta” mi pare stia crescendo sempre più. Daniele ed il suo team perfetti come sempre (se 4 o 5 bandiere rosse non ci sottraggono tempo pista è soprattutto merito loro, oltre che di Franco che si tiene tempo di recupero), commissari di prim’ordine nello sbandierare. Continuo a pensare che Varano sia la pista meglio gestita in Italia: il tracciato non è il migliore, i box sono piccolini, ma la gestione è su livelli d’eccellenza, e professionalità e cortesia di tutti coloro che ci lavorano sono encomiabili.

Albergo, catering, cene: perfetto. Non ho cenato venerdì sera, ma il coro di approvazione unanime l’ho sentito. Premiazione e cena in paddock sono la soluzione migliore e l’albergo è a due passi.

A Cremona a che ora si cena?
« Ultima modifica: Marzo 20, 2018, 12:06:04 pm da Velo »
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