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759 Visitatori + 1 Utente = 760
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Patarix |
Alessandro |
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Marzo 20, 2018, 16:03:51 pm |
Global Moderator, V12, 12778 posts |
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hanno fretta di fare soldi, ma la tecnologia non è matura.
Gran parte delle sperimentazioni stanno avvenendo proprio negli Stati Uniti, destinato ad essere uno dei primi mercati che piú in avanti testerá in maniera massiva questa tecnologia. E bisogna ricordarsi che negli Stati Uniti si fa causa per qualsiasi cosa ed é possibile ottenere enormi risarcimenti addirittura per il caffé servito troppo caldo (c'é chi ha ottenuto 100mila dollari ) o perché sei scivolato su un pavimento umido...addirittura c'é chi ha fatto causa alla Red Bull perché dopo 10 anni bevendo la bevanda tutti i giorni, non gli sono nate le ali....facendo causa per pubblicitá ingannevole, ha ottenuto 13 Milioni di Dollari ( http://www.businessinsider.com/red-bull-settles-false-advertising-lawsuit-for-13-million-2014-10) Proprio per questo, per chi sta sviluppando queste nuove tecnologie é fondamentale essere sicuri di cosa si mette su strada, perché sennó di soldi rischiano di perderne tantissimi. « Ultima modifica: Marzo 20, 2018, 16:05:29 pm da Patarix »
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Panama: "Where the World meets"
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Patarix |
Alessandro |
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Marzo 20, 2018, 16:05:04 pm |
Global Moderator, V12, 12778 posts |
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Infatti, secondo me la guida autonoma richiede anche l'adeguamento delle infrastrutture e secondo me arriverà gradualmente, cominciando con le autostrade (magari non in tutte le condizioni di traffico) e da opzione per situazioni specifiche si estenderà gradualmente man mano che verranno superati gli ostacoli tecnici. Del resto già adesso abbiamo i sistemi di mantenimento della corsia e della distanza che funzionano relativamente bene in autostrada, ma non sono certo adatti alla guida in città.
Quoto.
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Panama: "Where the World meets"
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Phormula |
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Marzo 20, 2018, 16:05:23 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Senza contare che la viabilità americana non è confrontabile con la nostra.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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Patarix |
Alessandro |
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Marzo 20, 2018, 16:07:31 pm |
Global Moderator, V12, 12778 posts |
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Per quanto mi riguarda, penso che a Panama la guida autonoma impiegherá MOLTO tempo ad essere veramente fattibile.... In autostrada a volte trovi segnaletica orizzontale che ti guida DRITTO contro il New Jersey centrale (segnaletica non aggiornata a seguito di lavori)
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Panama: "Where the World meets"
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claudio53 |
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Marzo 20, 2018, 16:08:17 pm |
Visitatore, , posts |
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Gran parte delle sperimentazioni stanno avvenendo proprio negli Stati Uniti, destinato ad essere uno dei primi mercati che piú in avanti testerá in maniera massiva questa tecnologia. E bisogna ricordarsi che negli Stati Uniti si fa causa per qualsiasi cosa ed é possibile ottenere enormi risarcimenti addirittura per il caffé servito troppo caldo (c'é chi ha ottenuto 100mila dollari ) o perché sei scivolato su un pavimento umido...addirittura c'é chi ha fatto causa alla Red Bull perché dopo 10 anni bevendo la bevanda tutti i giorni, non gli sono nate le ali....facendo causa per pubblicitá ingannevole, ha ottenuto 13 Milioni di Dollari ( http://www.businessinsider.com/red-bull-settles-false-advertising-lawsuit-for-13-million-2014-10) Proprio per questo, per chi sta sviluppando queste nuove tecnologie é fondamentale essere sicuri di cosa si mette su strada, perché sennó di soldi rischiano di perderne tantissimi. Non sempre si aspetta che le cose siano mature, gli investitori premono, i concorrenti incalzano e si fanno gli errori per troppa fretta, la storia è piena di esempi. Almeno negli USA di solito gli errori si pagano.
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Loggato
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Phormula |
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Marzo 20, 2018, 16:12:25 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Per quanto mi riguarda, penso che a Panama la guida autonoma impiegherá MOLTO tempo ad essere veramente fattibile.... In autostrada a volte trovi segnaletica orizzontale che ti guida DRITTO contro il New Jersey centrale (segnaletica non aggiornata a seguito di lavori) Secondo me invece il sistema potrà dirsi maturo quando sarà possibile l'attraversamento di Istanbul in orario di punta. in cui si assiste al fenomeno della moltiplicazione delle corsie (le strade a tre corsie diventano improvvisamente a quattro, anche cinque, con i tassisti che tagliano lungo i marciapiedi) e vige la regola del se vedi uno spazio libero davanti a te, occupalo prima che lo faccia qualcun altro.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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Homer |
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Marzo 20, 2018, 16:21:11 pm |
Staff, V12, 89897 posts |
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Ma dai vi immaginate l'implementazione del sw in russia o in africa o nel traffico delle grandi città asiatiche? È assolutamente impossibile..
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Giorgio (TO, 46, 110, 75, 150) Opel Mokka 1.5D Elegance 2022 Suzuki Vitara 1.6 HT 1989 Triumph Tiger 1200 Rally Pro 2023
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Patarix |
Alessandro |
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Marzo 20, 2018, 16:23:54 pm |
Global Moderator, V12, 12778 posts |
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Non sempre si aspetta che le cose siano mature, gli investitori premono, i concorrenti incalzano e si fanno gli errori per troppa fretta, la storia è piena di esempi. Almeno negli USA di solito gli errori si pagano.
Su questo non ci piove Anche se nel caso della Guida Autonoma sono almeno 20 anni che si stanno facendo test significativi, con condivisione di informazioni fra tutti coloro che la stanno sviluppando. Non c'é una corsa a chi arriva prima, anche perché finché il sistema non viene omologato, nessuno lo puó usare (inteso come uso di massa). I test reali su strada (no cittá costruite ad Hoc, ma condizioni reali, in cittá vere), sono partiti nel 2013 ed ancora la tecnologia é lontana dall'essere perfetta al 100%; é anche per questo che é obbligatorio che il conducente sia sempre presente e concentrato (le telecamere che puntano sul conducente servono proprio a questo). Siamo ancora lontani dal giorno in cui sará possibile lasciare il posto conducente completamente vuoto, in condizioni non controllate (quali una cittá vera). C'é chi spesso ha confuso guida assistita con guida autonoma (due cose molto diverse) e gli incidenti (specie i casi Tesla, dove é piú diffusa questa tecnologia) sono avvenuti proprio per questo. Proprio per questo Tesla (per esempio) prevede che se la macchina percepisce che le mani non sono sullo sterzo, dopo 30 secondi scollega il sistema... Ma c'é chi, il furbo di turno, ha pensato per esempio ad attaccare con la colla un piccolo peso su un punto delllo sterzo, per simulare un imput "umano", disabilitando sitemi pensati per impedire l'uso improprio.... E non mi sorprenderebbe se proprio questa persona, in caso di incidente, sia la prima a fare causa a Tesla « Ultima modifica: Marzo 20, 2018, 16:25:32 pm da Patarix »
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Panama: "Where the World meets"
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Phormula |
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Marzo 20, 2018, 16:25:57 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Quando lavoravo per una multinazionale avevo una lista dei paesi in cui per poter noleggiare una macchina e guidarla serviva una autorizzazione aggiuntiva, e quelli in cui era fatto assoluto divieto. Ecco, prima che una vettura possa viaggiare ovunque nel mondo a guida autonoma, secondo me passerà molto tempo. Non mi sorprende, invece se dovesse prendere piede in situazioni specifiche, a cominciare dagli stati come gli USA e l'Australia, che hanno lunghi tratti stradali autostradali in cui il traffico è scarso e guidare una noia. E magari in queste condizioni specifiche prendere piede sui camion prima che sulle auto.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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Patarix |
Alessandro |
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Marzo 20, 2018, 16:44:43 pm |
Global Moderator, V12, 12778 posts |
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Un'interessante articolo, con il quale sono daccordo: Incidente Uber, lo stop ai test è davvero la soluzione? I test dell’azienda californiana sono sospesi a tempo indeterminato, ma non bisogna farsi prendere dal panico
L’industria statunitense delle bevande alcoliche sta sempre più sostenendo la guida autonoma e la sua diffusione, con motivazioni sociali ed economiche: le auto che si guidano da sole non hanno bisogno di autisti sobri. Auto sicure e più incassi generati dalla vendita di alcolici, l’Eldorado per chi su birra, vino & co. ha costruito il proprio business. Poi, quando in Italia era sera, ecco arrivare la notizia di una ciclista travolta e uccisa da un’auto a guida autonoma appartenente alla flotta di Uber. La società californiana ha immediatamente sospeso ogni tipo di test e da più parti si parla di quella che è la più grande paura della nascente industria delle auto guidate dal computer: un indicente mortale causato proprio da quelle tecnologie che dovrebbero salvare vite.
La polizia assolve Uber La polizia di Tempe ha scagionato l’auto di Uber dicendo che l’incidente sarebbe stato inevitabile, anche se alla guida ci fosse stato un uomo. Sembra infatti che la donna sia sbucata all’improvviso, ben lontana dalle strisce pedonali e in condizioni di scarsa luminosità. La Volvo della società californiana quindi risulta innocente, ma rimangono interrogativi assieme al rischio di arrendersi a fin troppo facili conclusioni.
Don’t panic Ora gli occhi di tutti non sono puntati unicamente su Uber ma anche sulle amministrazioni (quelle statunitensi in primis) e sulla loro risposta sul tema guida autonoma e test su strade pubbliche. La tentazione a caldo sarebbe quella di chiudere tutto e limitare il più possibile i test, bannando la guida autonoma come un qualcosa di pericoloso se non addirittura nocivo. Niente di più sbagliato. "Questo sarà uno sfortunato ostacolo che dovremo affrontare per riguadagnare (la convinzione del pubblico) che questi dispositivi siano sicuri", ha affermato Mark Rosenker, ex presidente dell’National Transportation Security Board. Lungi da noi considerare la povera vittima come un danno collaterale e basta, la tragedia umana rimane e questo nessuno (purtroppo) lo può cancellare. Ma, come diceva Charles F. Kettering “I problemi sono il prezzo da pagare per il progresso”. Problemi a volte minori a volte invece tragici, ma che devono essere motivo di miglioramento e non di stop senza "se" e senza "ma". La decisione di Uber di sospendere i test è lodevole e dovuta (l'incidente sarebbe potuto essere dovuto a un malfunzionamento congenito nel sistema), ma non può essere definitivo. Basta pensare al mondo dell’aeronautica e ai vari test su differenti tipi di aerei, dove non sono certo mancati problemi e incidenti. L’industria non si è fermata ma ha continuato a ottimizzare le tecnologie che oggi ci permettono di viaggiare da un capo all’altro del mondo.
Cosa non fare Ci troviamo quindi in una sorta di terra di nessuno, con auto a guida autonoma tutt’altro che perfette a percorrere strade aperte al pubblico, con leggi scritte in parte e anche loro ben lontane dalla perfezione. Leggi che, ad esempio, attualmente non permettono ad auto di produzione di utilizzare sistemi di guida autonoma di Livello 3 (come Audi A7 e A8). Bisogna però andare avanti e creare presupposti perché ci possa essere progresso. Ad ora il peccato più grave sarebbe l’ignavia, il restare fermi in attesa che le cose si sistemino da sole. Bisogna anche evitare un nuovo proibizionismo che vada a stoppare definitivamente i test. Il futuro dell’auto, che ci piaccia o no, va in questa direzione, con mezzi dove l’uomo diventa semplice passeggero e non protagonista della guida. Dove volante e pedali scompaiono e fioccano invece radar, lidar, telecamere e sensori sempre più precisi. Per far sì che la tecnologia raggiunga altissimi livelli di affidabilità bisogna effettuare test su test, in ogni condizione possibile e immaginabile, chiaramente prendendo tutte le precauzioni del caso perché incidenti come quello di ieri non accadano più. Le parole di Henry Ford continuano a essere attuali: "C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti" e per democratizzare la guida autonoma occorrono ancora prove su strada.
Uomo vs computer Lo scopo delle auto a guida autonoma è quello di migliorare la sicurezza stradale, con molte Case che hanno l’obiettivo di portare a zero gli incidenti. Forse non sarà così, forse anche quando si raggiungerà lo stato dell’arte nella guida autonoma ci saranno ancora incidenti, ma in misura minore. Lo scorso anno in Italia ci sono stati 1.519 incidenti mortali (+ 0,8% rispetto al 2016) con 1.656 vittime, ovvero il 2,2% in più rispetto all’anno precedente. Negli USA invece nel 2016 (le statistiche 2017 non sono ancora state pubblicate) gli incidenti sono stati 34.439 con 37.461 morti, numeri in crescita rispetto al 2015. Fare un paragone con le attuali tecnologie per la guida autonoma sarebbe difficile, non esistono report dettagliati e a cronaca parla unicamente degli incidenti più gravi. Quello che appare chiaro è che in 2 anni la guida autonoma ha provocato 2 incidenti mortali (il primo con vittima un collaudatore Tesla a bordo di una vettura test) e in entrambi i casi le auto sono risultate innocenti, mentre al mondo ogni 24 ore perdono la vita 3.287 persone.
Come uscirne? La soluzione qual è? Davvero ci si può affidare a una “moral machine” che, in caso di urto inevitabile, dica all’auto quale sia il male minore? "Questo tragico incidente sottolinea come la tecnologia dei veicoli autonomi ha ancora una lunga strada da percorrere prima che sia veramente sicura per i passeggeri, i pedoni e i conducenti che condividono le strade dell'America", ha invece commentato il senatore statunitense Richard Blumenthal “Nella nostra fretta nel rendere possibile l'innovazione, non possiamo dimenticare la sicurezza di base” ha poi aggiunto. Per farlo l'unica strada da percorrere, lo ripetiamo, è solo una: non fermare ricerca e sviluppo sulla guida autonoma. Fonte: http://www.omniauto.it/magazine/52107/uber-incidente-guida-autonoma-commento
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Panama: "Where the World meets"
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alura |
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Marzo 20, 2018, 16:55:22 pm |
webmaster, V12, 50851 posts |
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2) mi pare non fosse un collaudatore 2b) mi pare si stesse facendo i cassi suoi (tipo stava guardando un film) e tesla vuole che il pilota sia vigile (poi possiamo discutere del senso della guida autonoma)
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Kia Sorento = Oso nei Kart
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Homer |
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Marzo 20, 2018, 16:55:41 pm |
Staff, V12, 89897 posts |
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no quello del TIR era un cliente con una macchina di serie
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Giorgio (TO, 46, 110, 75, 150) Opel Mokka 1.5D Elegance 2022 Suzuki Vitara 1.6 HT 1989 Triumph Tiger 1200 Rally Pro 2023
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Phormula |
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Marzo 20, 2018, 16:55:56 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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No, sbagli. Quello era un cliente.
In aeronautica i collaudi di aerei ed elicotteri hanno avuto anche vittime civili, seppure in misura minore.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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