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MarzulLaurus |
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Luglio 27, 2018, 01:53:33 am |
Utente standard, V12, 23763 posts |
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Forse. O se fossero stati dei flop, con le linee che giravano a singhiozzo, sarebbero stati degli ulteriori bagni di sangue. L'unico progetto che avrebbe potuto portare cassa sarebbe potuto essere un SUV Fiat di segmento C, alternativa alla Quasquai.
gli unici dati ad oggi disponibili lasciano pensare il contrario, sia guardando in fiat che fuori... Poi può anche darsi che uno esce di casa e gli cade un vaso in testa... Siamo sotto il cielo, a voler esser fatalisti... In ogni caso, riposi in pace.
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Loggato
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TonyH |
I'm the face of terror. Terrier Terror. |
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Luglio 27, 2018, 07:42:20 am |
Staff, V12, 28735 posts |
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Il fatto è che non è sufficiente avere un modello che vende per fare profitti. Serve tutta l'organizzazione dietro.
A Fiat nel 2004 era proprio quello che mancava...era una sorta di azienda parastatale dove tutti - dirigenti, sindacalisti,fino agli operai - facevano quello che cazzo volevano e spesso si ingrassavano a danno dell'azienda (penso a tante aziende fornitrici casualmente di proprietà del dirigente di turno che si prendevano le commesse nonostante qualità scarsa e prezzi non concorrenziali).
Che tanto poi qualcuno la pezza ce la metteva.
Adesso non è più così. FCA è un'azienda che funziona, pensa ed è organizzata come un'azienda.
Ed è questo Imho il suo più grande lascito e merito.
Adesso chi gli succede può pensare serenamente al prodotto....
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your honor student is merely a pawn in my westie's diabolical world domination plot!
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MarzulLaurus |
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Luglio 27, 2018, 10:45:01 am |
Utente standard, V12, 23763 posts |
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Sì, ma dalla 159 alla Lancia, passando per fiat e tornando all'assassinio in culla della giulietta, etc. etc. etc. i flop non si contano... mentre per jeep, nello stesso periodo, è stata approntata e supportata un'intera gamma...
Non dubito, come già detto, che abbia fatto gli interessi dei CDA/azionisti, etc. etc., così come dovuto dal suo ruolo, ma dal ppunto di vista industriale è stato peggio di Attila... due marchi cancellati ed uno con tutt'e due i piedi nella fossa, non sono mica poca roba...
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Loggato
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DoguiPlus |
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Luglio 27, 2018, 10:57:42 am |
Utente standard, V12, 6670 posts |
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Imho è mioope non riconoscere i meriti a Marchionne , ma lo è ancora di più non vedere i limiti di quest'azione, limiti ben chiaro appunto a Marchionne.
Parliamoci chiaro, lui cercava un partner/acquirente per il lato "generalista" , vedasi pure la sua contrarietà a Tipo , qui tanto osannata dai tifosi del lingotto.
Vedo limiti in Maserati, e il crollo dell'ultimo trimestre deve essere un campanello forte …. non vedendo nel breve modelli nuovi. Idem la faticosa salita di ALfa ben ben lontana dai numeri previsti.
Jeep era un rigore a porta vuota, nel mondo è nata la fame di suv, e jeep è il brand per antonomasia.
Ma noi ci lamentiamo per fiat e lancia, guardate Chrysler e dodge…..
Il piano marchionne imho si doveva chiudere con una cessione , Manley dovrà tenerne conto.
Serve subito un partner industriale, tecnicamente Fca è indietro sull'elettrico e sugli hybridi proprio perché puntavano a vendere.
Gli azionisti imho vorrebbero tenersi alfa,jeep,maserati,ferrari e stop.
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Loggato
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TonyH |
I'm the face of terror. Terrier Terror. |
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Luglio 27, 2018, 13:01:20 pm |
Staff, V12, 28735 posts |
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Sì, ma dalla 159 alla Lancia, passando per fiat e tornando all'assassinio in culla della giulietta, etc. etc. etc. i flop non si contano... mentre per jeep, nello stesso periodo, è stata approntata e supportata un'intera gamma...
Non dubito, come già detto, che abbia fatto gli interessi dei CDA/azionisti, etc. etc., così come dovuto dal suo ruolo, ma dal ppunto di vista industriale è stato peggio di Attila... due marchi cancellati ed uno con tutt'e due i piedi nella fossa, non sono mica poca roba...
No, mi spiace. Dire che industrialmente è stato peggio di Attila significa non aver mai messo piede in uno stabilimento. Pomigliano qualsiasi altro AD lo avrebbe chiuso e raso al suolo. Lui ci ha speso 800 milioni e reso uno stabilimento modello del WCM. I modelli a listino sono il risultato di un processo a monte molto lungo e difficile. E dove se non funziona tutto, l'azienda dà il giro
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your honor student is merely a pawn in my westie's diabolical world domination plot!
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MarzulLaurus |
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Luglio 27, 2018, 16:59:50 pm |
Utente standard, V12, 23763 posts |
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Non ricordo di aver mai detto di lavorare uno stabilimento... Ma mi pare che, a parte te (per un breve periodo) e un altro/forse altri due, qui dentro, in stabilimento non ci lavori nessuno... rimane il fatto che molto è stato dissipato, ciò che andava fatto non è stato fatto e alla fine sono passati 14 anni... In tutto ciò la divisione europea di fca continua ad essere in perdita, di meno, ma pur sempre perdita... Per di più il miracolo ammeregano non l'ha fatto solo Chrysler/Jeep, ma anche gli altri produttori... E i soldi dovevano essere restituiti per forza, il patto con l'amministrazione Obama prevedeva la restituzione o l'acquisizione del controllo da parte del governo... Torno a ripetere... Marchionne ha fatto ciò che gli era stato chiesto di fare... Nulla quaestio... Ma nessun miracolo è avvenuto... Piuttosto, speriamo che questi riescano a portare a termine il piano di dismissione, oppure fra non tantissimo tempo, ci troveremo a dover salvare qualche altro casatiello... « Ultima modifica: Luglio 27, 2018, 17:05:47 pm da MarzulLaurus »
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Loggato
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MarzulLaurus |
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Luglio 27, 2018, 17:08:10 pm |
Utente standard, V12, 23763 posts |
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Pomigliano qualsiasi altro AD lo avrebbe chiuso e raso al suolo. Lui ci ha speso 800 milioni e reso uno stabilimento modello del WCM.
altrimenti col cappero di Pantelleria che avrebbero concesso una deroga ai contratti nazionali... E con lo stesso cappero riuscirebberoma vendere... Operazione sottilissima... Sia chiaro...
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Loggato
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Phormula |
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Luglio 27, 2018, 17:17:15 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Concordo con ToniH. Anarchia assoluta.
Le storie dei fornitori imposti dalla dirigenza mi sono state raccontate da troppe persone nel settore per poter essere solo voci. Mi hanno detto in tanti che l'azienda era una specie di fortino, invalicabile per un fornitore chee non facesse parte del giro. Così come lo era il degrado degli stabilimenti (una delle prime cose fatte da Marchionne è stata sistemare i bagni, in alcuni casi non vedevano una imbiancatura da 40 anni) e la sindacalizzazione fine a sè stessa, basata sull'idea che il padrone sia un nemico. Da questo punto di vista Marchionne è stato un manager atipico, ha licenziato pochissimi operai (tranne Termini Imerse, che era un nonsenso) e ha fatto strage di dirigenti. Segno che il problema dell'azienda non era in chi le macchine le assemblava.
Certo, sarebbe bello vedere Fiat, Alfa e Lancia con le gamme estese come negli anni '80, ma bisogna accettare l'idea che per sviluppare un modello ed attrezzare le linee ci vogliono soldi, e se il ritorno in termini di vendite (non tanto nei numeri, ma della redditività, perchè a fare sconti per svuotare i piazzali sono bravi tutti), non è sicuro, si fa con quel che si ha. Se l'azienda sopravvive e migliora la propria situazione finanziaria, può sempre rilanciarsi, ma se chiude, è per sempre. I tentativi di riesumare marchi passati non hanno avuto molto successo.
Concordo su Lancia, nei primi anni 2000 andavo spesso all'estero con una Thesis aziendale e negli autogrill mi chiedevano che macchina fosse... non è mai stata un marchio europeo, anche quando era messa bene, il grosso delle vendite lo faceva in Italia, in proporzione molto più di Fiat e Alfa.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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MarzulLaurus |
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Luglio 27, 2018, 20:49:03 pm |
Utente standard, V12, 23763 posts |
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Concordo con ToniH. Anarchia assoluta.
Le storie dei fornitori imposti dalla dirigenza mi sono state raccontate da troppe persone nel settore per poter essere solo voci. Mi hanno detto in tanti che l'azienda era una specie di fortino, invalicabile per un fornitore chee non facesse parte del giro. Così come lo era il degrado degli stabilimenti (una delle prime cose fatte da Marchionne è stata sistemare i bagni, in alcuni casi non vedevano una imbiancatura da 40 anni) e la sindacalizzazione fine a sè stessa, basata sull'idea che il padrone sia un nemico. Da questo punto di vista Marchionne è stato un manager atipico, ha licenziato pochissimi operai (tranne Termini Imerse, che era un nonsenso) e ha fatto strage di dirigenti. Segno che il problema dell'azienda non era in chi le macchine le Ci sono barzellette, in materia, che risalgono alla notte dei tempi... D'altronde ci può essere una mela marcia, due... tre... un piccolo numero... non l'intero corpo dei dipendenti... D'altronde che Fiat fosse una sorta di carrozzone parastatale, è storia, de crescenzo ne accenna in così parlò bellavista, alla fine degli anni settanta... non è che ci volessero spie o gole profonde, per saperlo... Certo, sarebbe bello vedere Fiat, Alfa e Lancia con le gamme estese come negli anni '80, ma bisogna accettare l'idea che per sviluppare un modello ed attrezzare le linee ci vogliono soldi, e se il ritorno in termini di vendite (non tanto nei numeri, ma della redditività, perchè a fare sconti per svuotare i piazzali sono bravi tutti), non è sicuro, si fa con quel che si ha. Se l'azienda sopravvive e migliora la propria situazione finanziaria, può sempre rilanciarsi, ma se chiude, è per sempre. I tentativi di riesumare marchi passati non hanno avuto molto successo.
Concordo su Lancia, nei primi anni 2000 andavo spesso all'estero con una Thesis aziendale e negli autogrill mi chiedevano che macchina fosse... non è mai stata un marchio europeo, anche quando era messa bene, il grosso delle vendite lo faceva in Italia, in proporzione molto più di Fiat e Alfa.
Che lancia non esistesse all'estero mi è noto da quando, a circa dieci anni, ho iniziato ad appassionarmi all'argomento... quest'anno ne faccio quaranta... fai tu... Ma non è assolutamente vero che i marchi non possano essere riesumati/ricreati o addirittura creati ex novo... a partire da Audi, passando per lexus, infinity e acura, finendo a mini e 500... è tutta roba creata all'uopo, riesumata etc. Ma il punto non è lancia... qui mica facciamo il gioco del dito e della luna... il punto è che il settore auto non interessa alla proprietà... per cui vanno bene i tagli alla dirigenza, va bene dismettere pezzi importanti per il know how di un produttore quali magneti marelli, va bene ridurre ai minimi termini lo stesso brand che da il nome al gruppo che, ormai, rimane con tre prodotti, se tutto va bene, va bene bluffare con Alfa... L'unica cosa che non andava bene era scherzare al di la dell'oceano, perché se il governo americano si fosse riappropriato del pallone, sarebbero dovuti tornare tutti a casa...
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Loggato
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Phormula |
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Luglio 27, 2018, 21:25:56 pm |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Non mi risulta ci sia la volontà di dismettere Magneti Marelli. C'è la volontà di farne una società a sè stante, il che sarebbe positivo, visto che non produce solo per FCA.
Ad abbandonare l'auto non è stato Marchionne, ma Romiti. L'abbandono ha radici ben più lontane.
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Le opinioni altrui sono come i pareri sulle mutande. Puoi sentirne quanti ne vuoi, ma è quando ci metti dentro le chiappe che scopri se ti vanno bene o no.
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mariner |
Chi ha toccato il freno a mano? |
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Luglio 28, 2018, 07:11:52 am |
Staff, V12, 23946 posts |
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A me sembra che le due tesi possano benissimo coesistere: Marchionne ha risanato bene il gruppo ma evidentemente l interesse della proprietà verso le auto è scemato. l'Avvocato magari come manager non era al livello di Marchionne e contava più che su un approccio manageriale rigoroso sul metodo italiano dell' appoggio politico...ma aveva più interesse per le auto.
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L'ortografia della lingua italiana è freeware, ciò significa che è possibile usarla gratuitamente. Tuttavia non è Opensource, quindi non è possibile modificarla o pubblicarne forme modficate.
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Loggato
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Phormula |
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Luglio 28, 2018, 07:43:15 am |
Utente standard, V12, 12402 posts |
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Alla proprietà interessa guadagnare, non necessariamente costruendo mezzi di trasporto. Infatti L'automobile è stata ridimensionata ma interi settori sono stati dismessi. Penso alla Fiat ferroviaria, che era all'avanguardia nei treni ad alta velocità. Inoltre oggi è più difficile ricorrere a sussidi ed aiuti statali, anche solo gonfiare i costi di ricerca per farsi finanziare in toto lo sviluppo di un motore, pratica molto diffusa, oggi è più difficile. Se oggi si guadagna facendo finanza non prodotto, le aziende si adeguano.
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MarzulLaurus |
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Luglio 28, 2018, 09:16:32 am |
Utente standard, V12, 23763 posts |
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^^^ Oggi? A me sembra che le due tesi possano benissimo coesistere: Marchionne ha risanato bene il gruppo ma evidentemente l interesse della proprietà verso le auto è scemato. l'Avvocato magari come manager non era al livello di Marchionne e contava più che su un approccio manageriale rigoroso sul metodo italiano dell' appoggio politico...ma aveva più interesse per le auto.
Sono tendenzialmente d'accordo, anche se, sotto l'avvocato sono esistiti Ghidella e Romiti...
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Loggato
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