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mikkel |
Wind of Change |
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Giugno 12, 2003, 10:35:23 am |
Utente standard, L4, 157 posts |
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Ti darò una risposta fra qualche settimana, ma non credo. L'A2 con lo stesso motore guidata da me ha fatto tranquillamente 18 Km/L in Germania e lo stile di guida di mia moglie non è molto diverso dal mio, il motore ha una bella curva di coppia, per cui non credo che i 14-15 Km/L siano un traguardo così lontano.
I consumi che le riviste riescono a rilevare a volte sono fuori da ogni logica. Io lo scorso mese di marzo ho usato quotidianamente, per la quale 4R aveva rilevato una percorrenza media in ciclo urbano di circa 12 km/litro. Nonostante il fatto che l'abbia guidata senza precauzioni particolari (abituato alla 2.0, non ho certo prestato attenzione a "risparmiare" con la TDCi), non sono mai riuscito a fare meno di 15 km/litro in ciclo strettamente urbano. Allo stesso modo mi hanno fatto sorridere i circa 7 km/litro che 4R ha rilevato per la Megane 1.6 in ciclo urbano, quando le persone che conosco con la stessa auto non sono mai scesi sotto gli 11-12 km/litro. O sono tutti Schuhmacher al volante, i giornalisti, oppure c'è qualcos'altro che non va. Sta di fatto che io ormai guardo solo i rilievi a velocità costante, indicativi almeno del consumo autostradale. Gli altri sono troppo soggetti allo stile di guida del tester. I quali mi sembra che ricevano un aumento ogni volta che riescono a trasformare una normale media in un'idrovora della peggior specie
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Miki Biasion |
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Giugno 12, 2003, 11:04:35 am |
Utente standard, V12, 42086 posts |
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Beh, io ho constatato che per contenere veramente i consumi bisogna avere non un piede leggero ma leggerissimo.. accelerare gradualmente e molto poco, possibilmente mettere in folle appena si vede il semaforo rosso.. andare piano.. Con la Tipo, senza adottare precauzioni ma senza neanche correre, faccio 10 km/l di media, se vado con il piede di velluto arrivo a sfiorare i 14.. ma cavolo che palle!!
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"Preferire un cambio robotizzato ad un cambio manuale è come preferire una donna virtuale a Monica Bellucci in carne e ossa"
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Loggato
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stella |
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Giugno 12, 2003, 11:22:24 am |
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Loggato
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Phormula |
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Giugno 12, 2003, 11:37:59 am |
Visitatore, , posts |
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Se uno vuole ottenere medie da "economy run", tipo i 25-27 Km/L che ho fatto con la Panda 750, sicuramente si. Restando sulla terra, a volte per fare la differenza basta veramente poco.
Ci sono piccoli gesti che sulla velocità media influiscono poco o niente, ma che fanno la differenza in termini di consumi. In altre parole si può risparmiare senza fare da "tappi" per il resto del traffico.
Ad esempio ho notato che molta gente quando viaggia in colonna continua ad alternare accelerazioni e frenate. Invece di procedere a velocità costante, si concentra nel mantenersi incollata alla macchina che sta davanti, con il risultato di dover continuamente adeguarsi alla sua velocità, appunto accelerando e frenando. Un altro caso classico è la partenza al semaforo. Spesso vedo macchine che con il verde partono a manetta, salvo poi frenare dopo tre metri perchè chi sta davanti è un po' più lento nel riprendere velocità. Oppure partono tirando le marce anche se non hanno bisogno di correre. Con molte macchine di oggi, nella partenza al semaforo se uno non è di corsa può tranquillamente passare dalla terza alla quinta, tanto qualsiasi motore regge la quinta a 50 km/h. Infine un'abitudine che molti faticano a togliersi è quella di scalare sistematicamente marcia al minimo rallentamento, come se fossero impegnati in una prova speciale. Se uno mantiene una distanza di sicurezza dal veicolo che precede, a volte basta tirare su il piede dall'acceleratore. Il più delle volte il rallentamento si risolve nel giro di pochi secondi e comunque riprendendo senza scalare si riesce a riguadagnare velocità senza perdere il contatto con il veicolo che precede.
In autostrada i consumi aumentano esponenzialmente con la velocità, soprattutto sulle piccole cilindrate. Tanto per fare un esempio, 200 Km di autostrada a 130 Km/h si percorrono in 1h e 30 minuti circa. La stessa distanza a 110 Km/h richiede 20 minuti in più. A 130 Km/h la mia vecchia Fiesta faceva circa 11 Km/l. A 110 ne faceva 16 abbondanti. Vuol dire che quei 20 minuti costano circa 5 litri di benzina, 25 centesimi per ogni minuto risparmiato. Sta poi al singolo decidere se ne vale la pena, visto che ognuno di noi attribuisce più o meno valore al proprio tempo. E questo in una situazione ideale, perchè più uno in autostrada viaggia spedito, più è costretto ad accelerare e frenare quando la corsia di sorpasso è impegnata da veicoli più lenti.
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Loggato
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stella |
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Giugno 12, 2003, 12:14:11 pm |
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Se uno vuole ottenere medie da "economy run", tipo i 25-27 Km/L che ho fatto con la Panda 750, sicuramente si. Restando sulla terra, a volte per fare la differenza basta veramente poco.
Ci sono piccoli gesti che sulla velocità media influiscono poco o niente, ma che fanno la differenza in termini di consumi. In altre parole si può risparmiare senza fare da "tappi" per il resto del traffico.
Ad esempio ho notato che molta gente quando viaggia in colonna continua ad alternare accelerazioni e frenate. Invece di procedere a velocità costante, si concentra nel mantenersi incollata alla macchina che sta davanti, con il risultato di dover continuamente adeguarsi alla sua velocità, appunto accelerando e frenando. Un altro caso classico è la partenza al semaforo. Spesso vedo macchine che con il verde partono a manetta, salvo poi frenare dopo tre metri perchè chi sta davanti è un po' più lento nel riprendere velocità. Oppure partono tirando le marce anche se non hanno bisogno di correre. Con molte macchine di oggi, nella partenza al semaforo se uno non è di corsa può tranquillamente passare dalla terza alla quinta, tanto qualsiasi motore regge la quinta a 50 km/h. Infine un'abitudine che molti faticano a togliersi è quella di scalare sistematicamente marcia al minimo rallentamento, come se fossero impegnati in una prova speciale. Se uno mantiene una distanza di sicurezza dal veicolo che precede, a volte basta tirare su il piede dall'acceleratore. Il più delle volte il rallentamento si risolve nel giro di pochi secondi e comunque riprendendo senza scalare si riesce a riguadagnare velocità senza perdere il contatto con il veicolo che precede.
In autostrada i consumi aumentano esponenzialmente con la velocità, soprattutto sulle piccole cilindrate. Tanto per fare un esempio, 200 Km di autostrada a 130 Km/h si percorrono in 1h e 30 minuti circa. La stessa distanza a 110 Km/h richiede 20 minuti in più. A 130 Km/h la mia vecchia Fiesta faceva circa 11 Km/l. A 110 ne faceva 16 abbondanti. Vuol dire che quei 20 minuti costano circa 5 litri di benzina, 25 centesimi per ogni minuto risparmiato. Sta poi al singolo decidere se ne vale la pena, visto che ognuno di noi attribuisce più o meno valore al proprio tempo. E questo in una situazione ideale, perchè più uno in autostrada viaggia spedito, più è costretto ad accelerare e frenare quando la corsia di sorpasso è impegnata da veicoli più lenti.
Sì sì, hai ragione ma se io guido col telefonino in mano, e con l'altra mi scaccolo, e in più tengo la cintura appena appoggiata sulla spalla (giusto per farla vedere), ovviamente sganciata, come faccio a fare tutti 'sti ragionamenti??? Non è che stia scherzando poi tanto!
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Loggato
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mikkel |
Wind of Change |
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Giugno 12, 2003, 12:51:24 pm |
Utente standard, L4, 157 posts |
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I dati riportati da Mikkel sui consumi, per chi non lo conoscesse, sono totalmente inaffidabili. Infatti, egli, col suo stile di guida, riuscirebbe a far fare al biturbo 20Km/l in salita sullo stelvio con la roulotte al traino. L'abitudine di usare la folle l'ho persa, da quando ho appreso che anche sulle vetture attuali esiste il cut-off completo del carburante in rilascio (quindi si beve meno che in folle). Infatti l'indicatore di consumo istantaneo indica ZERO appena si rilascia l'acceleratore a regimi superiori ai 1200 rpm. Precauzioni particolari non ne servono, basta un po' di attenzione. In sostanza: - evitare sgasate inutili e accelerate che costringono poi a frenare dopo pochi metri. - riprendere senza scalare marcia quando il motore ha una coppia sufficiente per permetterlo (su una cilindrata un po' alta, già poco sopra il minimo si può riprendere in quinta. In questo senso sono avvantaggiate le utilitarie sul 1600 e le segmento C sul 2000, mentre "soffrono" maggiormente le B 1200/C 1600. - premere l'acceleratore quanto serve e non mandarlo a fondo se non necessario, non continuare a scalare per niente quando la macchina è in grado di riprendere anche con il rapporto più alto in tempi simili (anche qui la cilindrata ha il suo peso). - in autostrada mantenere una guida fluida il più possibile, il che non significa affatto lenta (paradossalmente io sono più spesso in corsia di sorpasso che non su quella di destra, traffico e limiti permettendo). - usare il clima quando serve davvero e non quando non necessario.
Risultato di queste poche precauzioni: consumo medio dichiarato su Focus 2.0i: 8.6 litri/100 km. medio rilevato su 28.000 km: 8.2 litri/100 km (minimo 6.7, massimo 9.5). I 6.7 hanno richiesto davvero una guida da Economy Run, gli 8 x 100 km sono alla portata di chiunque anche con una guida moderatamente veloce (il che non significa nervosa). Sulla Mondeo TDCi SW Ghia che spesso uso per lavoro: dichiarato 6.0, medio rilevato 5.6 (minimo 4.7, massimo 8.2).
Tutti i valori si intendono in uso misto e non in trasferimenti su statale inchiodati a 90 km/h (il meglio che ho fatto è stato sulla Cesena-Roma, di notte, Mondeo TDdi 4p, velocità stabile il più possibile, limiti rispettati, media: 3.7 litri/100 km. Direi che si commenta da solo!).
Provate, e vedrete che sono davvero valori alla portata di chiunque
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mikkel |
Wind of Change |
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Giugno 12, 2003, 12:56:27 pm |
Utente standard, L4, 157 posts |
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Allora com'è possibile che la mia 206 1.6, motore che sulle riviste è accreditato di un buon 10-11 km/l nell'urbano, con me non faccia meglio di 9.2??? E io non ho il piede pesantissimo....
Piede pesante non significa andare forte o meno... se in città tieni la seconda o la terza quando potresti usare quarta o quinta (tenuto conto che la tua macchina ha marce piuttosto corte), stai già regalando un buon 20% del carburante in più. Quando lavoravo a Milano percorrevo spesso i vari viali Abruzzi, Certosa, Palmanova, Novara... un conto è farli in terza a 3000 giri, un altro con le medesime prestazioni farli in 5a a 1300. Come accennato da Phormula, una volta raggiunta la velocità (es 60 km/h) puoi mettere immediatamente la quinta, qualsiasi motore tiene quella velocità nel rapporto superiore e, con un 1.6 sulla 206, riprendi molto bene anche senza dover scalare
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mauring |
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Giugno 12, 2003, 12:58:23 pm |
Visitatore, , posts |
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....il meglio che ho fatto è stato sulla Cesena-Roma, di notte, Mondeo TDdi 4p, velocità stabile il più possibile, limiti rispettati, media: 3.7 litri/100 km. Che vi dicevo ? Per fare quella percorrenza e' andato a fari spenti .... « Ultima modifica: Giugno 12, 2003, 12:58:48 pm da mauring »
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Loggato
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mikkel |
Wind of Change |
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Giugno 12, 2003, 13:08:12 pm |
Utente standard, L4, 157 posts |
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Che vi dicevo ? Per fare quella percorrenza e' andato a fari spenti .... Ammetto, il clima era spento, ma con un po' di autocontrollo sul piede destro ce la puoi fare anche tu. Fari (e fendinebbia, data la zona) accesi - n.d.r.. Quella volta volevo proprio vedere fino dove riuscivo ad arrivare e il risultato direi che è buono. Parecchie vetture attuali se condotte con un minimo di cautela (lasciamo perdere qs caso, è un estremo, credo di aver fatto entrare il turbo solo in un paio di salite), sanno stupire. Ovviamente c'è chi trova snervante tenere i consumi sotto controllo... ok, non siamo tutti uguali. Io invece ho tratto più soddisfazione da quel 3.7 che non da dieci sverniciate consecutive. Certo che un risultato simile nel traffico diurno, con più stop & go e con una vettura con una massa di 1500 kg non sarebbe stato realizzabile, ma consiglio a tutti gli interessati di provare, e vedranno quanto poco ci vuole a ridurre di un buon 20% i consumi medi senza andare necessariamente più piano!
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^fdg^ |
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Giugno 12, 2003, 13:08:55 pm |
Utente standard, L4, 211 posts |
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mikkel |
Wind of Change |
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Giugno 12, 2003, 13:23:45 pm |
Utente standard, L4, 157 posts |
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La mia auto sviluppa la coppia massima relativamente in alto, a 4500 giri, pur disponendo del 90% del valore massimo a 1800 giri. Non sarebbe molto sensato mandare la macchina sempre a 4500 giri, anche perchè potrei usare solo le prime 3 marce e sarei già fuorilegge per i limiti di velocità! L'usura è maggiore, che io sappia, affondando a 1200 giri, ma ovviamente quando riprendo in 5a da quel regime dosi l'acceleratore "aprendo" di più solo verso i 2000, quando anche se affondi non senti nessun "rumore molesto". Rumori strani comunque non ce ne sono, l'unica cosa è che avverti una maggior ruvidità del motore aprendo completamente nel passaggio tra i 1000 e i 1500. La cosa non si verifica se apri leggermente fino a 1500 e premi gradualmente di più passato questo regime. So che sembra una tortura, ma ti assicuro che dopo che usi per un anno un 2.5 con cambio automatico esclusivamente in città, onde evitare di pagare il dazio al benzinaio ogni 500 km, ti diventa una cosa naturale, e ti rendi anche conto che alla fine non stai andando più piano del resto del traffico che alterna seconda-terza-seconda-prima-seconda. Questione di abitudine. Visto che io ho un buon 60% di percorrenza autostradale, non c'è neppure il rischio che il motore si addormenti, perchè per forza di cose procedendo tra i 120 e i 150 (a volte capita...) il motore gira spesso anche nella fascia di giri tra i 3200 e i 3900 (per essere un benzina la mia ha il limitatore a un regime piuttosto basso, 5950 giri - regime istantaneo momentaneo massimo 6175 giri). E ogni tanto giusto per sfizio, qualche tirata in terza, soprattutto in uscita dai cantieri autostradali glie la do, anch'io non sono un computer programmato per il risparmio a tutti i costi
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