Ue: auto, vendite ancora in rosso
Fiat in caduta libera:maggio a meno 16%
Crolla ancora il mercato dell'auto in Italia. A maggio le vendite sono diminuite del 13,5%, fermandosi a quota 179.600 unità. Il business delle quattro ruote non va bene neanche in Europa, dove le immatricolazioni sono diminuite del 5,2%. Ed è ancora profondo rosso pure per Fiat: le immatricolazioni del gruppo di Torino perdono nell'ultimo mese il 15,9% nell'Unione europea.

In tutto le auto vendute nei Paesi europei sono state nel mese di maggio pari a 1.181.543, secondo i dati resi noti dall'Acea. Si precisa però che la forte flessione negli acquisti è dovuta agli strascichi della guerra in Iraq, che ancora a maggio penalizzava in maniera particolare il contesto economico generale.

E se in Italia la diminuzione delle vendite è stata molto più pesante della media del Vecchio Continente, è andata ancora peggio in altri tre Paesi: nel Portogallo il mercato automobilistico ha perso il 35%, in Danimarca il 26,3%, in Irlanda il 19,4%.

E Fiat, con il suo poco lusinghiero meno 15,9% in Europa rispetto allo stesso mese di un anno fa, è riuscita a vendere soltanto 88.422 vetture, contro le 105.124 del maggio 2002. Il risultato peggiore per i marchi della casa torinese è stato messo a segno da Lancia, che ha perso il 20,8%. Forte rosso anche per il marchio Fiat (meno 16%) e per Alfa Romeo (meno 12,7%).

E così per la casa di Torino diminuisce di quasi un punto anche la quota di mercato: era dell'8,2% a maggio dell'anno scorso, è scesa ora al 7,3%. La quota di mercato Fiat resta invece stabile rispetto allo scorso aprile.


Fonte: TG FIN

da parte di governi, opinionisti, organizzazioni più o meno fasulle stanno dando i loro frutti. Così l'Europa è in una grave crisi economica, abbiamo combattuto contro l'unico prodotto su cui siamo ancora abbstanza competitivi e Bill gates e i Giapponesi ridono vendendoci CPU, programmi e elettronica di consumo con i soldi che risparmiamo dall'acquisto dell'auto. Quanto ai prodotti tecnologicamente all'avanguardia che dovrebbero sostituire l'auto e far rifiorire l'economia, io sto ancora aspettando di vederli. Bell'autogol, a forza di tirarla la corda si è spezzata, e non vale come consolazione ricordare che anche i Giappone e negli USA le cose non vanno benissimo.
Le strade non le hanno fatte (io l'atra settimana ci ho messo 1 ora per uscire dall'autostrada a Mestre, non so quelli che andavano a Trieste che fine hanno fatto...), tasse su tasse anche sulle compravendite dell'usato, ora chi cambia più macchina prima che defunga? Solo gli entusiasti a oltranza e chi la scarica dai redditi. Finchè durano...

soprattutto gli incentivi hanno perso efficacia, fino a poco tempo fa permettevano alle famiglie meno benestanti di cambiare auto. Ormai il numero delle auto non catalizzate è piccolo e sono di persone che le usano come seconde auto. Comunque i dati non mi sembrano catastrofici: l'alfa ha contenuto i danni (buon segno).
semmai è indicativo il fatto che gli ultimi 3 paesi non possiedono case nazionali.

I 6 motivi della débacle del Gruppozzo, e all'orizzonte niente di nuovo!!!

1) StilA e MW!
2) Seicento!
3) Palio!
4) Doblò;
5) Lybra!
6) Thesis!