Taxi fuori dal DDL Concorrenza, ancora una volta hanno vinto i tassisti
Il piano sarebbe quello di portare in aula alla Camera lunedì il DDL Concorrenza senza quindi l’art.10, quello sui tassisti, che verrebbe soppresso in commissione.

Le agitazioni, i blocchi e gli scioperi delle ultime settimane hanno avuto, per l’ennesima volta, l’effetto desiderato: i tassisti possono esultare, L’articolo 10 relativo ad auto bianche ed Ncc verrà stralciato dal DDL Concorrenza. L’idea di promuovere la concorrenza “anche in sede di conferimento delle licenze” e l’indicazione di dover adeguare l’offerta dei loro servizi “mediante l’uso di applicazioni web che utilizzano piattaforme tecnologiche per l’interconnessione dei passeggeri e dei conducenti”, ovvero app come Uber e Lyft, esce dunque dall’agenda del Decreto.

L’iter parlamentare
Nonostante la caduta del Governo Draghi il Parlamento vorrebbe concludere l’iter del disegno di legge sulla concorrenza, una delle riforme legate al PNRR. È quanto hanno riportato fonti parlamentari ad Ansa che hanno riferito che è in corso un confronto tra i gruppi della oramai ex maggioranza in queste ore. L’ipoteso più accreditata, su cui ci sarebbe già una intesa di massima, sarebbe appunto quella di stralciare gli elementi ancora divisivi, in particolare le misure sui taxi.

Il piano sarebbe quello di portare in aula alla Camera lunedì il DDL Concorrenza senza quindi l’art.10, quello sui tassisti, che verrebbe soppresso in commissione.

Le reazioni
“Giusto porsi oggi, con Draghi messo alla porta da M5S, FI e Lega, la questione di dar seguito all’agenda Draghi. Bene, la liberalizzazione del settore dei Taxi con una apertura del mercato alla tecnologia, alle app, agli NCC, a nuove licenze, è agenda Draghi, come ribadito nell’intervento del Presidente del Consiglio dimesso. No dunque a ogni ipotesi di stralcio da parte di +Europa dell’articolo 10 del provvedimento sulla concorrenza che libera il paese dal ricatto di gruppi organizzati concentrati sulle proprie rendite a danno dell’offerta ai cittadini. Ricordiamo che sono percorribili forme di compensazione per chi ha pagato le proprie licenze”, ha però fatto sapere Valerio Federico, componente della segreteria di Più Europa.

Nettamente contraria anche Assoutenti. “Ancora una volta lo Stato Italiano sembra voler cedere alle violenze e alle pressioni della lobby corporativa dei tassisti, dimostrando una debolezza verso le auto bianche che non ha eguali nel mondo – ha affermato il presidente Furio Truzzi – Da anni si attendono in Italia misure in grado di riformare il comparto del trasporto pubblico non di linea, aumentare la concorrenza e adeguare il servizio alle opportunità offerte dalla moderna tecnologia”.

“La cosa assurda è che il Governo da un lato stralcia le norme sui taxi che avrebbero favorito gli utenti, dall’altro lascia all’interno del Ddl concorrenza le disposizioni che faranno aumentare i costi dell’Rc auto attraverso l’obbligo per le compagnie assicurative straniere di aderire al risarcimento diretto – ha aggiunto Truzzi – Un corto circuito di cui faranno le spese i consumatori, ingiustamente danneggiati da un Ddl che sembra favorire unicamente lobby e corporazioni”.

Fonte: https://quifinanza.it/economia/taxi-fuori-dal-ddl-concorrenza-ancora-una-volta-hanno-vinto-i-tassisti/658044/

Per come la vedo io, che uso molto uber per muovermi in cittá, é nuovamente una grande opportunitá persa per i cittadini.

Il servizio Uber e similari, é veramente comodo e lo uso anche negli spostamenti dove potrei tranquillamente prendere l'auto, dato che a destinazione ci sono parcheggi. Ma il servizio é veramente eccellente ed il fatto di sapere prima ancora di prenotare quale sará il costo e tempo di attesa (sempre piuttosto ridotto), é un grande vantaggio.

concordo, ennesima occasione persa. Mia figlia a Lisbona usava un concorrente di Uber (non ricordo il nome) ed era conveniente, puntuale e molto più comodo dei taxi.

Io con Uber ci lavoro ed il discorso della liberalizzazione delle licenze bloccata da un lato mi favorisce anche se il tutto mi interessa relativamente dal momento che il valore della mia licenza lo fa la cooperativa in cui sono socio che è la più grossa a livello nazionale, inoltre noi abbiamo un fatturato per dimostrare il valore della licenza mentre per i tassisti il fatturato praticamente non esiste ma nonostante questo chiedono cifre astronomiche.
Uber in Italia è solo black e le tariffe per i clienti sono più alte sia di quelle dei taxi che di quelle di noi NCC quindi se la gente vuole spendere di più per un servizio diverso non si capisce cosa interessi ai tassisti.

Draghi doveva essere molto più "draconiano" visto che non era politico e non doveva rendere conto ad un elettorato...
invece è stato troppo politico e riforme scomode non ne ha fatte...

Scusa, ma e' proprio quello che ha fatto, non solo se ne e' fottuto dell'elettorato, ma pure il parlamento e' stato esautorato... "whatever it takes" 

esatto, già la destra in campagna elettorale ha il fiato corto su concessioni balneari, taxi, e concorrenza... non faranno mai niente

Allora mi sono perso qualcosa... che avrebbe fatto di così draconiano?
E' sempre stato alla mercè dei partiti... mai fatto niente di scomodo

Parlamento esautorato? ormai sono anni che il parlamento serve al 99% solo per il voto di fiducia al governo...

ma dai, non ha fatto quando era a capo della bce e si pretendeva che facesse in un parlamento su
che poi assurdo, ci sarebbe da lavorare per tutti nel settore. come se in altri paesi taxisti facessero la fame.

Sia chiaro che sta storia dei taxi fa da un lato ridere, dall'altro lo comprendo... tanti hanno fatto investimenti oltremodo assurdi (ed in nero) per le licenze. Ma non e' solo colpa dei tassisti ma anche dello stato che ben conosceva il sistema delle licenze. E' una situazione non semplice, ma non si puo' trascinarla all'infinito. Propongo una detassazione totale per qualche anno come bonus (in pratica non cambia niente ma voglio vederli incazzarsi  )